PENBBS 487 modello Moonriver

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PENBBS 487 modello Moonriver

Messaggio da novainvicta »

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Quello che mi ha spinto all’acquisto è stata la curiosità del particolare sistema di caricamento (per quello che è a mia conoscenza utilizzato solo dalla Piedimonte Pens) e dalla livrea che mi è subito piaciuta, caratterizzata da un acrilico marmorizzato azzurro con riflessi verdi, molto trasparente.
Tutta la procedura d’acquisto, presso un rivenditore online ufficiale (con ampia scelta di modelli di penne e pennini completi di conduttore e colletto) con sede a Shanghai nello stesso luogo della PENBBS, si è svolta senza alcun inconveniente e nel giro di due settimane la penna mi è stata consegnata con la sua scatola al cui interno era custodita in una spugna preformata, con la sua garanzia e istruzioni d’uso.

Non ho approfondito la ricerca sulla storia del marchio PENBBS e per quel poco che ho potuto accertare è stato fondato nel 2005, da un gruppo di appassionati di penne stilografiche inizialmente riunitosi in un forum e poi nella commercializzazione di inchiostri.
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La penna da me acquistata fa parte della serie 487 ed in particolare è il modello “Moonriver”, come detto creato in resina acrilica trasparente marmorizzata azzurro con riflessi verdi. Si presenta con una manifattura minimalista e nel contempo funzionale e rifinita (basti pensare che in totale la penna è composta da soli 14 pezzi).

Esternamente, ad eccezione del fermaglio (a cravatta ben realizzato e dall’apparenza abbastanza robusto), del pennino e del tappo sul fondello (con impresso marca, modello e sede), non ci sono altri elementi metallici e questo depone a favore di una linea molto pulita.
Ha una sezione scrivente abbastanza lunga e concava che facilita molto la manualità, peraltro aiutata anche dalle dimensioni e distribuzione di pesi che aiutano indubbiamente senza stancare anche in lunghe sessioni di scrittura (io non uso mai le penne con il cappuccio postato. In tal caso certamente il baricentro si sposta notevolmente avendo il cappuccio nel suo tappo un magnete).
La conformazione del fusto è troncoconica con una svasatura che parte da un diametro max di mm. 13 (all’altezza dell’inizio della filettatura per il cappuccio) e termina con mm. 10,5 sul fondello.

Il pennino, di taglia 6 (mm. di diametro) e lungo mm. 22 (dalla volata della sezione scrivente), con tratto Fine, è in acciaio monocromo, arabescato sull’intero perimetro che racchiude l’incisione del marchio di fabbrica, l’anno di fondazione, il grado di tratto e la nazione d’origine. Non sono in grado di dire se sia prodotto da fonte esterna e poi brandizzato oppure fatto da PENBBS. Il conduttore è in ABS. Il tratto di scrittura del pennino è Fine certamente più europeo che orientale: inizialmente con un flusso molto magro (sembra sia una costante per i pennini provenienti dalla Cina) tanto che l’ho dovuto manipolare per renderlo con un flusso umido più confacente alle mie preferenze.

A tutt’oggi, circa un mese di uso – due ricariche complete, non ha mai manifestato alcun inconveniente riprendendo immediatamente anche con penna a riposo da alcuni giorni. L’unica pecca è un’incostante brevissima mancanza del tratto nei segni a sinistrogiro su carte molto lisce (Rhodia) che si verifica unicamente saltuariamente con lettere minuscole alte (l o f). Ritengo che sia dovuto al mio intervento sul pennino (allargamento manuale dei rebbi) perché prima, originario di fabbrica, non manifestava la mancanza. Il feedback è ridotto al minimo essenziale.
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Sulla base del cappuccio si può notare impressa la sigla della marca e tipo di penna.
Sulla base del cappuccio si può notare impressa la sigla della marca e tipo di penna.

La novità di questa penna, almeno per me, è nel suo particolare caricamento a pistone manuale alimentato magneticamente. In sostanza il pistone ha sulla sua parte superiore (dove normalmente ci dovrebbe essere la vite azionata dal fondello) un magnete. Tale complesso, alto circa un centimetro, viene movimentato lungo il serbatoio (ricavato direttamente nel fusto) poggiando ortogonalmente il tappo del cappuccio al cui interno, coperto dalla resina acrilica, è posto un altro magnete che si vincola per polarità a quello del pistone, per cui basta far scorrere lungo la parete esterna il cappuccio per movimentare così il pistone e azionare la carica o scarica di inchiostro.
Il video che allego chiarisce meglio tutta la procedura.
https://www.youtube.com/watch?v=KSk855Z ... =InkyRocks


Personalmente, con più prove, ho anche eliminato quei piccoli inconvenienti che, in una ricarica veloce, possono fermare la risalita del pistone a causa della compressione dell’aria a monte: svito il tappo sul fondello, lasciando così libero il canale di comunicazione con il magnete del pistone, per poi riavvitarlo in sede dopo l’operazione. La penna può essere caricata anche a eyedropper perché la sezione scrivente si avvista nel fusto attraverso una filettatura molto stretta ed inoltre ha ben due o-ring in silicone trasparente che ne garantiscono l’impermeabilità (il serbatoio in entrambe le opzioni di caricamento è molto capace con circa 3,1 millilitri di volume possibile).

Questa penna io l’ho smontata in ogni suo pezzo (operazione di facilità estrema e possibile senza alcun attrezzo) ed ho potuto constatarne la qualità costruttiva, con materiale bel rifinito (non ha alcun angolo vivo – la filettatura del fusto quasi non si sente al tatto) e ritengo anche robusto (lo spessore del fusto va da un max di mm. 2 ad un min. di mm. 1 circa. La qualità percepita è anche materiale: non ho rilevato segni che possano far propendere per una giunzione di gusci e poiché nella trama della resina marmorizzata non si notano turbolenze – a seguito di stampaggio per iniezione - (a meno che non siano state tagliate in sede di assemblaggio ma con spreco di materiale) credo che sia stata costruita a tornio da barra piena ma non sono un tecnico e potrei essere benissimo smentito.

L’unico inconveniente che ho riscontrato in questo sistema di caricamento è che, per ovvi motivi dimensionali, nel caricare l’inchiostro, avendo il cappuccio in posizione ortogonale all’asse della penna, questa non può affondare nel calamaio oltre un limite definito dalla massima posizione di partenza del pistone che sono 50 mm dalla punta del pennino. A questo inconveniente si può ovviare ponendo più in alto il pistone (in tal modo avendo meno volume di carica) o, come ho fatto io, usando il calamaio da viaggio Pineider con cui si riesce anche a sfruttare al meglio tutto l’inchiostro.

In conclusione la penna mi ha molto soddisfatto (sinceramente non credevo – il pregiudizio d’altronde, ahimè, è un atteggiamento che si basa principalmente su opinioni e stereotipi piuttosto che sui fatti o prove) risultando piacevole alla vista e nell’uso, con ottima capacità di carico e con una scrittura assai piacevole, insomma qualitativamente la ritengo molto valida tanto da non escludere altri acquisti della stessa marca (c’è una penna con caricamento a siringa rovesciata che mi intriga molto).

segue
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Giuseppe
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Messaggio da novainvicta »

Qui di seguito altre foto che non sono riuscito ad inserire nel primo messaggio
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breve prova di scrittura con i dati della penna
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Messaggio da merloplano »

non ho quel modello, solo una 308 e una 323, la prima in resina colorata, la seconda in acrilico: sono ricavate dal pieno. la lavorazione (polish) secondo me non raggiunge l'eccellenza delle eyedropper trasparenti moonman, ma il livello e' molto buono e costano comunque meno

le mie hanno il tuo stesso pennino, F con punta rialzata (waverly, alcune volte scritto con la e). sono intervenuto con lamina in ottone, e non manifestano il tuo problema, ma il tratto e' ancora un F, non europeo. quindi o hai allargato ancora piu' di me (cosi sembra dalla prova scrittura) o, come credo, non hai i rebbi perfettamente allineati, e scrivendo velocemente, se ruoti impercettibilmente, uno potrebbe non toccare. spiegherebbe l'inconsistenza. o magari entrambe le cose

alimentate eyedropper rendono al meglio, con flusso ben adeguato. la 456 e' back heavy, le preferirei la 355 mk2. il colore della tua resina e' fantastico, meritevole di penne ben piu' costose. ottimo acquisto
- er cavaliere nero
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Messaggio da novainvicta »

Grazie, mi fa veramente piacere il tuo commennto. I rebbi sono perfettamente allineati (controllato con lentino) è invece assai probabile che abbia ecceduto nell'allargamento tanto che ora sulla punta dell'iridio c'è un po di luce. Non me ne preoccupo troppo, vorrà dire che questo pennino l'uso per esperimenti. La penna mi piace tanto che la voglio perfetta per cui sono in attesa di un paio di pennini della PENBBS già ordinati. Sai che stavo per ordinare una 355, poi ho visto questa e non ho avuto dubbi . Ma in futuro...
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Messaggio da Spiller84 »

Penna davvero carina, e recensione esaustiva. L'unico inconveniente a cui mi viene da pensare potrebbe essere l'ossidazione del magnete se non adeguatamente protetto, magari a causa del contatto con l'inchiostro o con l'umidità da esso generata. Per il resto, una penna fuori dal coro, un esperimento abbastanza riuscito direi
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Messaggio da novainvicta »

Grazie.
Per quanto riguarda il magnete non ha contatto alcuno con l'inchiostro perchè lo divide da quest'ultimo il pistone in plastica ed una doppia guarnizione a tenuta. Comunque ho notato smontando la penna che tutto il tratto all'interno del serbatoio, a monte del pistone, era leggermente lubrificato ritengo con olio di silicone. In ultimo la penna si può sempre, anche in caso di emergenza, caricare a eyedropper e come dice merlopiano renderebbe anche meglio .
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Messaggio da Gargaros »

Bella recenzion, lunga e puntigliosa.

Personalmente non apprezzo quel tipo di caricamento. La penna è bedda, e se mai la prendessi, penso caricherei con una siringa.

Penbbs produce i pennini da sé. Credo :think:
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