La Jinhao X159, come la vedo io

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fufluns
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La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da fufluns »

Non ho mai avuto, prima, nessuna penna cinese. Non é per snobismo. I disegni "originali" delle penne cinesi davvero non mi piacciono, e trovo fastidiose le copie che sono smaccatamente copie. Per intenderci, da qualche parte bisogna cominciare, e anche i giapponesi - che ora fanno penne che vanno per la maggiore - hanno iniziato copiando abbastanza spudoratamente modelli di stilografiche occidentali. Questo, ai miei occhi, scusa i cinesi, ma le loro penne non mi piacciono per una delle due ragioni.

Ho visto con curiositá l'uscita della Jinhao X159. Il modello sulla quale é disegnata é senza molta vergogna una Montblanc Meisterstück 149. Casualmente, la 149 é una delle mie penne preferite, una delle mie relativamente poche preferite. Dopo piú di quarant'anni di usarne varie, per me le 149 hanno una ergonomia perfetta.

I produttori cinesi hanno avuto il buon senso di non strafare nel copiare. Diciamo che, come dicono gli inglesi con riuscita espressione, si sono boldly inspired. Le misure delle due penne sono identiche, la forma esterna quasi identica (il cono di carica della 149 é leggermente più rastremato e ha una grazia che manca al cono della X159). Le due penne hanno quasi lo stesso peso, tanto da aperte come da chiuse. I disegnatori hanno evitato l'obbrobrio di una stellina falsa alla sommità del cappuccio, hanno progettato una clip originale (che non é nulla dell'altro mondo quanto a design, però é pulita e ha mandato a riposo l'orrendo scudetto dei precedenti fermagli della 159), hanno optato per un solo anello invece dei tre di Montblanc (sottile/grosso/sottile), e grazie al cielo si sono contenuti nel numero di anellini (solo uno, tra serbatoio e cono). La scritta sull'anello del cappuccio indica solamente "JINHAO X159", con un font righettato che s'ispira anch'esso - senza strafare - alle scritte di una Meisterstück.

J3.jpg
L'omaggio, sulla sinistra e l'originale sulla destra. Sono due penne belle a vedersi, di forma e dimensioni quasi identiche.


Montblanc aveva fatto una prova con l'anello singolo sul cappuccio sulla sua "Year of the Golden Dragon", una penna stupenda, modellata sulla 139 (o sulla Hemingway, se preferite), tutta nera, con un solo anello, rovinata nell'estetica e nel prezzo da una clip con un dragoncello in oro massiccio, con tanto di vera perla nella bocca, dall'aria decisamente puerile. La clip (e il prezzo) me ne hanno tenuto lontano, ma quella Hemi tutta nera con un solo anello dorato é semplicemente stupenda.

Quanto al numero di anellini, vorrei che molti produttori - compresi alcuni di casa nostra - si ispirassero alla semplicitá della X159. Quando la penna é aperta, a parte l'anellino sul finale, non vi é nulla che ne interrompa la continuitá visuale. L'anellino tra serbatoio e sezione delle penne a converter/cartuccia é inutile, come dimostra la sottile ingegneria della X159, nella quale il serbatoio in plastica si avvita su una filettatura metallica interna, invisibile. Noto con disamore che negli ultimi anni, quando si vuol mettere la finestrella di controllo dell'inchiostro, gli anellini diventano addirittura due, tre con quello del fondello, a volte quattro con un'altra aggiunta sulla sezione... Ne vengono fuori penne barocche, ma senza l'estro seicentesco.

Ma torniamo alla Jinhao X159. Io l'ho trovata una buona penna. Il pennino numero 8 é leggermente più piccolo di quello di una 149, ed é ovviamente in acciaio (per una penna da due dollari...), con una incisione "moderata", almeno per gli standard cinesi. L'unica disponibile, per ora, é una punta fine. E' un pennino rigido, ma secondo me scrive bene. L'alimentatore di plastica é anch'esso boldly inspired a quello di una Montblanc 149 contemporanea, e come quello funziona perfettamente: erogazione abbondante, senza esitazioni. Il converter, in dotazione, si innesta con sicurezza e richiede una certa pressione per adattarsi all'erogatore del conduttore. Un lavoro ben fatto. La X159 scrive davvero come si deve. Dopo un giorno di riposo, s'é rimessa a scrivere, ancora senza esitazioni.

J0.jpg
La X159 é una penna di dimensioni grandi più che medie.

Il pennino ha un leggero feedback sulle carte un po' rugose che piacciono a me. Qui l'ho usato con un inchiostro del quale non posso che parlare bene, il Nero di Montegrappa. Sulla vergata Fabriano Ingres e sulla carta non del tutto liscia di un quaderno EcoQua, sempre di Fabriano, il flusso é generoso, ma mai eccessivo; la penna non spiuma e il trapassamento (sulla EcoQua) é appena visibile.

J1.jpg
Scrivendo con la Jinhao X159.


Ho provato a fare un paragone di scrittura con la Montblanc 149, ma devo avvisare che é un paragone ingiusto, perché la Jinhao 159X monta un pennino di serie, mentre quello che ho usato sulla 149 é un pennino davvero particolare e in edizione speciale, il flessibile Calligraphy.

J2.jpg
J5.jpg
Pennini in un ingiusto confronto.


Concludo questa non-rassegna dicendo che ho trovato la X159 una penna ben realizzata, negli elementi originali di disegno (pochi) e nella costruzione. La penna scrive bene ed é esteticamente piacevole, un omaggio alla Meisterstück 149 senza esserne una copia sfacciata.

Per tutti quelli che non han mai dato il passo verso la149, temendone le dimensioni, questa penna permette di provarne l'effetto per due dollari. A tutti gli altri certo ricorderà la relatività di tutte le cose. Si può andare in boutique a comprare un vera 149, o farsi arrivare 300 penne quasi uguali che scrivono bene. La bellezza della libertà é poter scegliere. Io ho comprato un paio di X159 in più, da regalare: penne propedeutiche, ma non so bene a che cosa...
Ultima modifica di fufluns il giovedì 18 agosto 2022, 1:58, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da G P M P »

Recensione eccezionale per una penna che ho visto disprezzare pubblicamente e usare privatamente.

Un po’ come gli hommage in orologeria, questa penna imita senza copiare. Non si propone come una replica (contraffazione); ha un prezzo ordini di grandezza inferiore all’originale; dulcis in fundo, scrive discretamente (e tra le tue mani, divinamente). Qualcuno ha detto che i geni copiano: magari in Jinhao non sono geni, ma qualche penna per scrivere la sanno fare.
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Messaggio da Koten90 »

Devo confessare che, nonostante io abbia inizialmente evitato l’acquisto di questa Jinhao come il fuoco, settimana scorsa ho ceduto per avere la spedizione gratuita da aliexpress e pagandola quindi, veramente, una sciocchezza come 1,12€.
La mia esperienza con le cinesi (Lanbitou, Mahjon e altri marchi) è finita per tutte con il cestino perché non riuscivano a tenere fresco l’inchiostro, quindi non volevo buttare altri soldi, ma di Jinhao ancora non ne ho provate e qualcuno ne aveva già parlato bene…
Mi sono lasciato tentare, anche solo per farmi un’idea delle dimensioni e dell’impugnabilità della 149.
Vedere che ne fa una recensione anche fufluns mi fa molto ben sperare.
Per inciso, come nell’ultimo Top Gun si ripete “non è l’aereo ma il pilota a fare la differenza” anche in calligrafia non è la penna ma l’artista…
Se arriva e mi gira giusta, non è detto che ne prenda una decina da regalare a qualche amico o collega recalcitrante all’uso per provare
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La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da Esme »

Una recensione come sempre dettagliata e interessante.
Fatta poi da chi ha così grande esperienza con la penna ispiratrice la rende ancora più significativa.
Concordo, per quello che vale, su quanto scritto sul numero di verette.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

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Messaggio da linusmax »

Ritengo interessate la tua recensione, perchè coglie gli aspetti positivi di un prodotto veramente economico. Personalmente non acquistero questa stilografica perchè non mi piace premiare chi produce prodotti spudoratamente contraffatti. Dire contraffatti forse è una parola grossa, perchè non vuole essere esattamente così. Comunque diciamoci la verità, se non fosse una copia senza logo di una 149 nessuno o quasi la comprerebbe. Questo la dice lunga su a cosa serve un prodotto simile, anche perchè non si esprime su nessun fronte, incluso il pennino.

Poi lo vogliamo chiamare "omaggio alla 149" ? non cambia la sostanza. la domanda da farsi è: "La compreresti se avesse una forma innovativa che non ommaggia nessuno ?"

Questo mi basta per catalogare il tipo di prodotto.

Aziende come Montblanc dovrebbero fare causa a Jihnao per questo, perchè non è giusto copiare un prodotto solo per farti conoscere sul mercato. Ma si sà ..i cinesi copiano tutto. Si sentono inferiori e invece di esprimere un loro gusto, in tutti gli ambiti, dall'informatica ai prodotti per la casa, alle stilografiche fanno solo imitazioni, puntanto ad un pubblico che compra solo falsi a poco prezzo...e sono tanti.

A me non interessano prodotti che omaggiano. Preferisco un prodotto che esprime qualità e originalità.
Giuseppe
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Messaggio da Nicola997 »

fufluns ha scritto: mercoledì 17 agosto 2022, 21:04 Non ho mai avuto, prima, nessuna penna cinese. Non é per snobismo. I disegni "originali" delle penne cinesi davvero non mi piacciono, e trovo fastidiose le copie che sono smaccatamente copie. Per intenderci, da qualche parte bisogna cominciare, e anche i giapponesi - che ora fanno penne che vanno per la maggiore - hanno iniziato copiando abbastanza spudoratamente modelli di stilografiche occidentali. Questo, ai miei occhi, scusa i cinesi, ma le loro penne non mi piacciono per una delle due ragioni.

Ho visto con curiositá l'uscita della Jinhao X159. Il modello sulla quale é disegnata é senza molta vergogna una Montblanc Meisterstück 149. Casualmente, la 149 é una delle mie penne preferite, una delle mie relativamente poche preferite. Dopo piú di quarant'anni di usarne varie, per me le 149 hanno una ergonomia perfetta.

I produttori cinesi hanno avuto il buon senso di non strafare nel copiare. Diciamo che, come dicono gli inglesi con riuscita espressione, si sono boldly inspired. Le misure delle due penne sono identiche, la forma esterna quasi identica (il cono di carica della 149 é leggermente più rastremato e ha una grazia che manca al cono della X159). Le due penne hanno quasi lo stesso peso, tanto da aperte come da chiuse. I disegnatori hanno evitato l'obbrobrio di una stellina falsa alla sommità del cappuccio, hanno progettato una clip originale (che non é nulla dell'altro mondo quanto a design, però é pulita e ha mandato a riposo l'orrendo scudetto dei precedenti fermagli della 159), hanno optato per un solo anello invece dei tre di Montblanc (sottile/grosso/sottile), e grazie al cielo si sono contenuti nel numero di anellini (solo uno, tra serbatoio e cono). La scritta sull'anello del cappuccio indica solamente "JINHAO X159", con un font righettato che s'ispira anch'esso - senza strafare - alle scritte di una Meisterstück.

J3.jpg
L'omaggio, sulla sinistra e l'originale sulla destra. Sono due penne belle a vedersi, di forma e dimensioni quasi identiche.


Montblanc aveva fatto una prova con l'anello singolo sul cappuccio sulla sua "Year of the Golden Dragon", una penna stupenda, modellata sulla 139 (o sulla Hemingway, se preferite), tutta nera, con un solo anello, rovinata nell'estetica e nel prezzo da una clip con un dragoncello in oro massiccio, con tanto di vera perla nella bocca, dall'aria decisamente puerile. La clip (e il prezzo) me ne hanno tenuto lontano, ma quella Hemi tutta nera con un solo anello dorato é semplicemente stupenda.

Quanto al numero di anellini, vorrei che molti produttori - compresi alcuni di casa nostra - si ispirassero alla semplicitá della X159. Quando la penna é aperta, a parte l'anellino sul finale, non vi é nulla che ne interrompa la continuitá visuale. L'anellino tra serbatoio e sezione delle penne a converter/cartuccia é inutile, come dimostra la sottile ingegneria della X159, nella quale il serbatoio in plastica si avvita su una filettatura metallica interna, invisibile. Noto con disamore che negli ultimi anni, quando si vuol mettere la finestrella di controllo dell'inchiostro, gli anellini diventano addirittura due, tre con quello del fondello, a volte quattro con un'altra aggiunta sulla sezione... Ne vengono fuori penne barocche, ma senza l'estro seicentesco.

Ma torniamo alla Jinhao X159. Io l'ho trovata una buona penna. Il pennino numero 8 é leggermente più piccolo di quello di una 149, ed é ovviamente in acciaio (per una penna da due dollari...), con una incisione "moderata", almeno per gli standard cinesi. L'unica disponibile, per ora, é una punta fine. E' un pennino rigido, ma secondo me scrive bene. L'alimentatore di plastica é anch'esso boldly inspired a quello di una Montblanc 149 contemporanea, e come quello funziona perfettamente: erogazione abbondante, senza esitazioni. Il converter, in dotazione, si innesta con sicurezza e richiede una certa pressione per adattarsi all'erogatore del conduttore. Un lavoro ben fatto. La X159 scrive davvero come si deve. Dopo un giorno di riposo, s'é rimessa a scrivere, ancora senza esitazioni.

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La X159 é una penna di dimensioni grandi più che medie.

Il pennino ha un leggero feedback sulle carte un po' rugose che piacciono a me. Qui l'ho usato con un inchiostro del quale non posso che parlare bene, il Nero di Montegrappa. Sulla vergata Fabriano Ingres e sulla carta non del tutto liscia di un quaderno EcoQua, sempre di Fabriano, il flusso é generoso, ma mai eccessivo; la penna non spiuma e il trapassamento (sulla EcoQua) é appena visibile.

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Scrivendo con la Jinhao X159.


Ho provato a fare un paragone di scrittura con la Montblanc 149, ma devo avvisare che é un paragone ingiusto, perché la Jinhao 159X monta un pennino di serie, mentre quello che ho usato sulla 149 é un pennino davvero particolare e in edizione speciale, il flessibile Calligraphy.

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J5.jpg
Pennini in un ingiusto confronto.


Concludo questa non-rassegna dicendo che ho trovato la X159 una penna ben realizzata, negli elementi originali di disegno (pochi) e nella costruzione. La penna scrive bene ed é esteticamente piacevole, un omaggio alla Meisterstück 149 senza esserne una copia sfacciata.

Per tutti quelli che non han mai dato il passo verso la149, temendone le dimensioni, questa penna permette di provarne l'effetto per due dollari. A tutti gli altri certo ricorderà la relatività di tutte le cose. Si può andare in boutique a comprare un vera 149, o farsi arrivare 300 penne quasi uguali che scrivono bene. La bellezza della libertà é poter scegliere. Io ho comprato un paio di X159 in più, da regalare: penne propedeutiche, ma non so bene a che cosa...
Ciao!
Bella recensione, interessante anche il confronto con la 149. Di solito le penne cinesi vengono snobbate per via della loro ispirazione a modelli di penne famose, ma secondo me, è giusto dare spazio almeno a quelle che, nonostante il basso prezzo, hanno ottime doti di scrittura e buona qualità costruttiva. Sulla X159 ho visto svariate recensioni sia qui che su YT, e praticamente tutti sono rimasti soddisfatti della penna, sia delle doti di scrittura che della qualità costruttiva; perciò - almeno per me - è giusto darle una possibilità. Con tutte le recensioni positive mi state tentando di comprarla :lol: :lol: Aggiungo che Jinhao, con questo modello, a mio parere ha fatto un piccolo salto di qualità verso la "raffinatezza", abbandonando il disegno pacchiano e quasi goffo della vecchia 159.
Un caro saluto.
Lilli
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Messaggio da Lilli »

È sempre un piacere leggere delle recensioni precise che permettono di conoscere penne più costose e penne più economiche. Grazie... 🤩
Certo la Jinhao X159 non darà le stesse soddisfazioni di una Montblanc, però a guardarla non è male. E mi sembra che non sia malvagia nemmeno in scrittura. Ovviamente si sta parlando di una stilografica non originale, ma a mio avviso non male. 💪🏻
Ho anche io delle Jinhao e devo dire che sono belle esteticamente e scrivono molto bene.
Oserei dire che a volte anche con pochi euro si possono acquistare belle stilografiche. 😉
"Riconosci le persone speciali perché tu dai loro le chiavi, ma loro bussano lo stesso."
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Messaggio da Nicola997 »

Lilli ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 12:48 È sempre un piacere leggere delle recensioni precise che permettono di conoscere penne più costose e penne più economiche. Grazie... 🤩
Certo la Jinhao X159 non darà le stesse soddisfazioni di una Montblanc, però a guardarla non è male. E mi sembra che non sia malvagia nemmeno in scrittura. Ovviamente si sta parlando di una stilografica non originale, ma a mio avviso non male. 💪🏻
Ho anche io delle Jinhao e devo dire che sono belle esteticamente e scrivono molto bene.
Oserei dire che a volte anche con pochi euro si possono acquistare belle stilografiche. 😉
Concordo pienamente con te sul fatto che con pochi spicci si possono portare a casa delle belle penne che ti danno buone soddisfazioni sulla carta. 8-)
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Messaggio da mastrogigino »

Da quel che si puó vedere, rispetto alla vecchia 159 hanno migliorato molto, sia par quanto riguarda il fattore estetico (prima era decisamente pacchiana e goffa), sia per l'ergonomia (il modello precedente era uno sfollagente in metallo, bandito dalla convenzione di ginevra).
Anche se devo dire che non era difficile, hanno semplicemente fatto copy&paste dalla montblanc e poi hanno cambiato qualche minimo dettaglio, non è che abbiano speso ore di design in fase di progettazione.
Non mi addentro in considerazioni etiche, se a uno piace se la compra, anche solo per curiositá, oppure se proprio vuol provare per la prima volta una stolografica senza spendere dexine di euro, l'esperimento puó valere la pena.
Che scriva anche bene non ne dubito, anche se con i prodotti cinesi a prezzi ridicoli non sempre la ciambella esce col buco (e pure con quelli super costosi, Montegrappa si, sto guardando te! :mrgreen: ).
Io invece mi asterró perchè nel mio caso li ritengo soldi buttati, non ho necessitá di comprare una penna (fortunatamente ne sono provvisto) , e anche se sono pochi euro me li tengo da parte, magari ci compro un inchiostro o li accumulo per il prossimo acquisto più "serio".
Ho giá fatto la mia esperienza con le cinesi da spender pochissimo e purtroppo non ne ho cavato un gran chè, si, giusto un po' di esperienza in più alle prime armi come dicevo prima appunto.
Per quella che è stata la mia esperienza il problema con queste penne non è tanto che scrivano bene o male (o non scrivano del tutto), in genere si comportano decentemente, o o che siano belle o brutte (se copiano bene sono anche belline).
Il problema principale è la loro affidabilitá e durata nel tempo, e non sto parlando di decenni ma anche di pochi mesi.
Nell' ordine ho acquistato:
N. 6 jinhao 992, in 3 mesi tre si sono autodistrutte (crepe ovunque, una perdeva il pennino mentre scrivi), le rimanenti sono anche loro in via di autodisfacimento, sono nel cassetto perchè non mi fido a portarle in giro.
N. 4 WingSung 3008 tutte autodistrutte nel giro di 4/5 mesi (crepe nella sezione/fusto e perdite di inchiostro)
N. 1 jinhao 159 (in metallo), tutt'ora funzionante, ma ha perso parte della verniciatura, ho dovuto scartavetrarla perchè lasciava tutte la mano nera se la usavi, è saltata via la doratura in vari punti.
N. 3 jinhao 599 con pennini italici, una di queste dopo tre pagine a4 inizia a perdersi il pennino mentre si scrive... bidonata

Questa la mia esperienza, magari sono stato sfigato, na per quanto mi riguarda da ora in poi per me anche solo un euro per queste penne equivale a un euro buttato, piuttosto ci compro un gratta e vinci.
:D

Ripeto, come dicono gli anglofoni IMHO.
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Messaggio da Spiller84 »

Interessante recensione, soprattutto perché chi la ha scritta maneggia (impeccabilmente direi) la penna ispiratrice. La vecchia 159 non mi ha mai interessato proprio per la sua anima possente, invece questa mi pare più riuscita, a leggerne, perché non la posseggo. Di Jinhao ho una x450 Blue Twist che dopo qualche anno è ancora come appena acquistata e che ha un pennino a punto, ma che mi sembra un po' "viscido", e una 51a Coffee che si comporta egregiamente. Sarò stato fortunato, ma non posso lamentarmi dei pochi soldi spesi per averle. Detto questo, la x159 mi sembra un riuscito homage, con la particolarità del pennino numero 8.
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Messaggio da fufluns »

linusmax ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 11:43 [...] Personalmente non acquistero questa stilografica perchè non mi piace premiare chi produce prodotti spudoratamente contraffatti. [...] Comunque diciamoci la verità, se non fosse una copia senza logo di una 149 nessuno o quasi la comprerebbe. [...]

A me non interessano prodotti che omaggiano. Preferisco un prodotto che esprime qualità e originalità.

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Messaggio da Nicola997 »

fufluns ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 18:27
linusmax ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 11:43 [...] Personalmente non acquistero questa stilografica perchè non mi piace premiare chi produce prodotti spudoratamente contraffatti. [...] Comunque diciamoci la verità, se non fosse una copia senza logo di una 149 nessuno o quasi la comprerebbe. [...]

A me non interessano prodotti che omaggiano. Preferisco un prodotto che esprime qualità e originalità.

Linusmax.jpg
Anche se il messaggio non è rivolto a me, concordo con il tuo pensiero. Sarebbe veramente bello se Jinhao facesse un'omaggio della MB 139 :lol:
Aggiungerei anche il fatto che, essendo la 149 molto costosa e nota, alcune persone non la porterebbero in giro con tranquillità per paura di eventuali danni o, ancora peggio, furti; perciò optano per una penna con la stessa linea ma che vale forse 1/10 del prezzo della MB in modo da stare tranquilli e avere allo stesso tempo una penna gradevole alla vista. Io sono una delle persone che la pensa in questo modo (già faccio fatica a portare in giro la Omas 361, immaginiamoci una 149)
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Messaggio da fufluns »

mastrogigino ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 16:09 [...] Per quella che è stata la mia esperienza il problema con queste penne non è tanto che scrivano bene o male (o non scrivano del tutto), in genere si comportano decentemente, o o che siano belle o brutte (se copiano bene sono anche belline).
Il problema principale è la loro affidabilitá e durata nel tempo, e non sto parlando di decenni ma anche di pochi mesi.
[...]
Vedremo questa X159 alla prova del tempo. In realtá, con un fusto e una sezione di plastica, un normale converter, un conduttore in plastica che direi imita da vicino quello di una Meisterstück, e metallerie ridotte all'essenziale, non resta molto spazio perché qualcosa funzioni male nel medio periodo.

La plastica della X159, per quanto simile, non é uguale a quella di una Meisterstück. Direi che é marginalmente meno lustra e leggerissimamente più bluastra. Io ho una 149 che ha vissuto con me (vissuto davvero, portata ovunque) per 43 anni, ed é quasi lustra come quando la acquistai. Non so se questo qualifica la resina di Montblanc come "preziosa", però certo ha fatto il suo dovere alla grande. Con la Jinhao, sapró dire qualcosa tra quarant'anni... La plastica della Jinhao, ciononostante, assomiglia molto di più alla "resina preziosa" di Montblanc che non, per esempio, quella delle penne Sport in plastica nera di Kaweco, che hanno davvero tutto l'aspetto della plastica più economica.

Scrivevo ieri che la X159 é, nelle forme, quasi uguale a una 149. Di fatto, il quasi é per difetto. Il punto con il diametro maggiore, in una 149, si trova al di sotto della metà, più vicino al fondello, così come era per la Meisterstück 139 e come é nella Hemingway. Questo conferisce a queste penne quel loro carattere cicciotto e infantile che, unito alla loro serietà, trovo personalmente irresistibile.

Nella X159 il punto di maggior diametro é all'incirca nel mezzo della penna, che va poi rastremandosi gradualmente verso il cono. É un profilo più normale nelle penne con sagoma a sigaro, meno centoquarantanovesco. Nelle due fotografie pubblicate più sopra, dove si osservano le due penne a confronto, questa differenza di proporzioni nei fusti si nota chiaramente. Dal lato positivo, e per la stessa ragione, il cappuccio della 159 calza meglio e in forma più sicura rispetto a quello di una 149. Io non calzo le mie penne, ad eccezione di pochissime che sono molto piccole, e trovo che una 149 (o una X159), calzata, siano un po' troppo... Ma per chi sia abituato a calzare il cappuccio, é una buona notizia.
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Messaggio da Iridium »

linusmax ha scritto: giovedì 18 agosto 2022, 11:43 CUT. Si sentono inferiori…. CUT

Possiamo discutere del loro gusto o mancanza di gusto, ma non credo che si sentano inferiori a chicchessia, anzi… secondo me il fatto che copino qualsiasi cosa (non mi riferisco alla x159 in particolare) senza curarsi delle conseguenze testimonia la loro sicurezza, presunzione e sfacciataggine :wave:
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Iscritto il: sabato 12 agosto 2017, 9:48
La mia penna preferita: Aurora 88 (Nizzoli)
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La Jinhao X159, come la vedo io

Messaggio da Linos »

La produzione di penne dall'inizio del 900 sino agli anni 60 gli Italiani hanno attinto e copiato a piene mani dalla produzione americana, chissa cosa pensavano di noi. La nostra fortuna è che perlomeno la qualità in generale è stata eccellente, la fantasia meno... :D
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