- "Guarda che bellina questa penna, ti piace ?"
- "Si, si..."
- "Dice che le sta vendendo tutte, ne fermo una ?"
- "Si, si..."
Qualche tempo dopo...
- "Ma non dei ancora andato a riturare la stilo ?"
- "Quale stilo ???"
- "Quella che ho chiesto alla cartolaia di tenere in disparte..."
Perché a volte, quando la mia Signora mi parla, non è che io presti molta attenzione... dico semplicemente "si, si..." per poi correggermi in "no, no..." se lei mi guarda con faccia stranita. Poi capisce e sbuffando va via; temo che questa volta lei mi abbia giocato un brutto tiro
E così son stato costretto ad acquistare una Conklin Duragraph in versione Abalone Night, a prezzo pienissimo. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
A vista la penna si presenta bene : il fusto di colore cangiante, a richiamare la conchiglia del mollusco marino noto con il nome di Abalone - da cui la denominazione di questa versione - , può esercitare un certo fascino a coloro i quali piace il madreperlato.
L' impressione è che il fusto sia lavorato a faccette, ma è solo una impressione: il fusto infatti è nella classica forma cilindrica data dalla resina trasparente applicata in superficie , che lascia trasparire l'effetto sfaccettato sottostante.
Il cappuccio può sembrare di dimensioni troppi grandi rispetto al resto della penna - ed in effetti lo è - , ma il codale nero dello stesso materiale del cappuccio , mitiga questa sensazione di poca grazia nelle proporzioni, rendendo comunque bella la stilografica.
Idem a penna aperta, si nota subito che la sezione è dello stesso colore del codale , e manca quindi di continuità di colore del fusto (continuità che comunque è interrotta dalla filettatura cromata sulla quale il cappuccio fa presa); ottima decisione di design , a mio avviso.
La sezione leggermente svasata, risulta essere molto confortevole nell'uso, evitando alle dita di scivolare sul pennino.
Pennino in acciaio con foro di sfiato a mezzaluna e marcato Conklin Toledo USA; sulla spalla l'indicazione della gradazione del tratto.
Non so se su questa particolare versione della stilo, Conklin abbia previsto una particolare cura nella selezione e/o nella lavorazione del pennino, ma questo risulta essere particolarmente ben riuscito: scrive benissimo, scorrevole con un leggerissimo e piacevole feedback, ha scritto fin da subito senza lavaggi preventivi, solo inserendo una cartuccia d'inchiostro. Tenuta ferma appositamente per più di una settimana, al successivo utilizzo a preso subito a scrivere .
A mia sensazione visiva, il pennino presenta una curiosa caratteristica: se lo si usa con una scrittura coricata e con mano leggera, sembra quasi essere tagliato obliquo, con tratti obliqui fini e tratti verticali ed orizzontali più marcati, un bel effetto sulla carta. Sono sicuro che però non sia una cosa voluta.
Davvero un ottimo pennino che restituisce gradevoli impressioni di scrittura.
Ora passo alle noti dolenti.
Primo, le filettature che accoppiano la sezione di scrittura al fusto e le filettature che accoppiano il cappuccio al copro penna, sono completamente errate (troppo magre) nel dimensionamento , davvero troppo ballerine. Un saldo accoppiamento avviene solo a completo serraggio delle parti , pena avere cappuccio che si sfila o sezione che ruota.
E' un problema evidente, e la semplicità nella sua risoluzione , rende ancora più imbarazzante il fatto che il costruttore non abbia provveduto a correggere il difetto.
Secondo, il controllo ispettivo della penna : non è possibile fare passare un difetto estetico così evidente sul cappuccio, a ridosso della veretta (probabilmente la resina è stata intaccata proprio durante l'inserimento/serraggio della vera); significa non aver ispezionato la penna, o peggio ancora non avere considerato il difetto come...difetto.
In conclusione, buona penna e bella esteticamente - almeno in questa versione - , non esente da difetti e manchevolezze , troppi per il prezzo esposto al pubblico.
La ricomprerei ? No a prezzo pieno , si con uno sconto almeno superiore al 50% del costo di listino.
Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Conklin Duragraph Abalone Night
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Beh, la penna esteticamente fa la sua bella figura e da come riporti scrive anche bene
Certo, i difetti che riporti sono importanti (specie le filettature errate) però magari si farà perdonare con l’uso… a volte ci sono penne che presentano evidenti problemi estetici e funzionali e che però inspiegabilmente tendiamo a utilizzare più di altre in migliori condizioni … forse perché le riteniamo più da battaglia, allora ce le portiamo appresso senza problemi, fanno bene il loro lavoro e va a finire che ci abituiamo
Certo, i difetti che riporti sono importanti (specie le filettature errate) però magari si farà perdonare con l’uso… a volte ci sono penne che presentano evidenti problemi estetici e funzionali e che però inspiegabilmente tendiamo a utilizzare più di altre in migliori condizioni … forse perché le riteniamo più da battaglia, allora ce le portiamo appresso senza problemi, fanno bene il loro lavoro e va a finire che ci abituiamo
Conklin Duragraph Abalone Night
Pessimi pennini. Son come il fil di ferro: non flettono, si piegano.
Solitamente hanno un taglio dei rebbi sottile e scrivono sempre con flusso magro, sia F che M, anche se i rebbi sono aperti e hanno una giusta distanza dall'alimentatore, il flusso non è granché e l'iridio è scarso sia su M che F. L'unica soluzione è sostituire il blocco pennino con un Jowo o Bock.
Le Conklin sono cinesi, ma le cinesi a costo minore scrivono meglio.
Solitamente hanno un taglio dei rebbi sottile e scrivono sempre con flusso magro, sia F che M, anche se i rebbi sono aperti e hanno una giusta distanza dall'alimentatore, il flusso non è granché e l'iridio è scarso sia su M che F. L'unica soluzione è sostituire il blocco pennino con un Jowo o Bock.
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Sono cinesi e non vi sono dubbi a riguardo; costa troppo per ciò che è (e mi sembra di averlo detto); in questo caso il flusso è magro per essere un tratto M, tuttavia scrive bene , senza interruzioni anche a distanza di tempo.
In questa versione ( non so per le altre), monta già un pennino Jowo misura 6
In questa versione ( non so per le altre), monta già un pennino Jowo misura 6
Mirko
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Concordo. Ho avuto una Duragraph e anche un'altra Conklin anni fa. Entrambe pessime come prestazioni, le restituii al fornitore .Siberia ha scritto: ↑domenica 15 maggio 2022, 17:38 Pessimi pennini. Son come il fil di ferro: non flettono, si piegano.
Solitamente hanno un taglio dei rebbi sottile e scrivono sempre con flusso magro, sia F che M, anche se i rebbi sono aperti e hanno una giusta distanza dall'alimentatore, il flusso non è granché e l'iridio è scarso sia su M che F. L'unica soluzione è sostituire il blocco pennino con un Jowo o Bock.
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La mia Duragraph Amber va discretamente bene, forse è post passaggio a Jowo. Non è fra le mie scrittrici preferite, ma non è nemmeno pessima. Poi esteticamente mi piace, quindi non è un acquisto di cui pentirsi. Certo che questa configurazione Abalone è più appariscente, e per me è anche gradevole. Che sia quell'ampio foro di sfiato a mezzaluna che a volte crea problemi di flusso? La versione che ho io costa meno, quindi la definirei una penna onesta, non eccezionale ma nemmeno infima. Una media scrittrice, come il tratto del suo pennino, con una livrea accattivante e una bella confezione.
Conklin Duragraph Abalone Night
Molto bella esteticamente e in scrittura, da quello che vedo. Purtroppo a volte capita di trovare dei "difettucci" che spero si possano perdonare.
Posso fare i complimenti a chi ha "bloccato" la penna in cartoleria? Secondo me sì...E allora: COMPLIMENTI, ottima scelta.
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Posto una prova di scrittura della mia e devo essere stato fortunato perché non vedo tutti questi difetti la trovo una buona penna
Scusate la foto e scrittura- Mir70
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A questo punto, viste le impressioni negative della vecchia versione, sicuramente il passaggio a Jowo ha giovato non poco (come accaduto nel recente passato a diverse altre marche)
Va bene, facciamole i complimenti , ma sottovoce però...
Mirko