Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
- francoiacc
- Contagocce
- Messaggi: 5620
- Iscritto il: martedì 19 dicembre 2017, 23:29
- La mia penna preferita: OMAS Extra Paragon Arco Bronze
- Il mio inchiostro preferito: P.W. Akkerman #5 Shocking Blue
- Misura preferita del pennino: Stub
- Località: Capitale del Regno delle Due Sicilie
- Gender:
Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Confesso di essere un fan di questo marchio italiano ormai affermato a livello mondiale: Leonardo Officina Italiana. Devo ammettere che per me non è facile essere obiettivo sulle penne fatte da Leonardo, ogni volta che ne prendo una tra le mani cerco di trovarci qualche cosa da criticare, ma questo giovane marchio con anni di esperienza alle spalle sta lavorando davvero bene e non è facile trovarvi dei difetti. Peraltro da fan del marchio troverei poco utile tessere lodi senza un oggettivo riscontro, in primis non aiuterebbe nessuno, incluso Leonardo, e poi si finirebbe nel ridicolo sortendo solo l’effetto opposto.
Eccomi quindi a parlare della mia ultima arrivata, una Saft Green Custom special edition. Premetto che questa penna per me ha un significato speciale, mi è stata regalata da mia moglie e realizzata per me da Leonardo per esaudire il suo desiderio di farmi dono di una penna esclusiva. Mia moglie ha contattato Salvatore Matrone dicendogli “lo voglio stupire” e lui ha fatto in modo di stupirmi con la solita professionalità e passione soddisfacendo in pieno la richiesta di mia moglie. E’ questo il modo che ha Leonardo per far sentire sentire ogni suo cliente un cliente esclusivo, accontentare nei limiti del possibile e con ogni mezzo ogni richiesta: chiunque ha a che fare con loro si sente un po’ speciale.
Non è difficile riconoscere un modello Leonardo, penne caratterizzate da un design riconoscibile dalle linee semplici, classiche e sempre eleganti, ma dove spazia, con una continua ricerca e un impressionante dinamismo, è sui materiali, una varietà incredibile dalle più semplici resine alle più ricercate celluloidi, riuscendo in tal modo a coprire un ampio spettro di mercato. Credo che sia proprio questa offerta così varia unitamente alla qualità costruttiva del prodotto ad avere determinato il successo che questo marchio sta riscontrando a livello mondiale.
Le più esclusive celluloidi utilizzate sono di provenienza OMAS, materiali acquistati dopo il suo fallimento sempre più rari ed ineluttabilmente destinati all'estinzione. Le penne realizzare con questi materiali sono venduti quasi esclusivamente tramite il sito ufficiale di Leonardo nella pagina Special Edition. Nonostante non parliamo di penne propriamente economiche, diversi esemplari resistono pochi giorni o anche meno prima di andare sold out. La Saft Green è stata proposta in una variante della Furore e non riuscii ad accaparramene una in tempo, credo che la mia consorte mi abbia visto più volte in stato contemplativo davanti al monitor con la foto della Saft Green in primo piano.
Ma veniamo ora al mio esemplare, una penna basata sulle linee della Momento Zero Grande ma ancor più grande, una vera oversized. Parlare delle misure su questi modelli custom non ha molto senso, essendo penne artigianali differiscono di qualche mm tra di loro, comunque per da un’idea ecco le misure della mia Custom.
Lunghezza chiusa: 157mm
Lunghezza aperta: 141,5mm
Lunghezza calzata: 178mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 37gr.
Il cappuccio viene via in meno di un giro completo e può essere calzato, la penna diventa però davvero grande, comunque calza profondamente e non sbilancia eccessivamente la penna. Direi però che può essere tranquillamente usata senza calzare il cappuccio anche da chi, come me, ha delle mani belle grandi.
Il sistema di ricarica è il solito pistone Leonardo che garantisce una buona capacità di inchiostro. Manca una finestra per ispezionare il livello di inchiostro, ma una soluzione tipo quella adottata sulla Momento Magico sarebbe stato un vero crimine su questa celluloide e sinceramente non vedo nessun’altra soluzione percorribile su una penna a pistone.
La sezione, a differenza della Momento Zero Grande, è lineare e visto il diametro alla base trovo che si abbini bene al pennino nr.8 installato. In generale però trovo che la forma della sezione della Momento Zero Grande sia più confortevole, cosa che si avverte nelle lunghe sessioni di scrittura. Il gruppo scrittura è composto da un conduttore in ebanite giapponese realizzato in casa accoppiato ad un pennino nr. 8 prodotto da Bock, ma non è il solito e canonico Bock perché questo è uno stub 1.3 rivisto e rifinito da Salvatore, un pennino che offre un suo carattere con una tratto più da Cursive Italic che da Stub. Appena tirata fuori dalla carta ha iniziato a scorrere sulla carta molto piacevolmente, un pennino morbido e setoso con un flusso a dir poco generoso che offre una variazione di tratto più accentuata di uno stub ma senza le difficoltà d’uso di un vero italico. E' una penna che scrive sempre, senza mai fermarsi, con un tratto costante e senza smagrimenti del flusso, la sola cosa di cui necessita è l'inchiostro, quello in foto è il Waterman Harmonious Green. La critica che continuo a muovere a Leonardo è che usa pennini che non sono fatti in casa, fanno praticamente tutto anche le minuterie metalliche, credo che oramai è ora di dare un carattere distintivo alle sue penne anche nelle peformance di scrittura. Dimenticavo, l’altro difetto di questa penna è il prezzo… ma a caval donato non si guarda in bocca
Eccomi quindi a parlare della mia ultima arrivata, una Saft Green Custom special edition. Premetto che questa penna per me ha un significato speciale, mi è stata regalata da mia moglie e realizzata per me da Leonardo per esaudire il suo desiderio di farmi dono di una penna esclusiva. Mia moglie ha contattato Salvatore Matrone dicendogli “lo voglio stupire” e lui ha fatto in modo di stupirmi con la solita professionalità e passione soddisfacendo in pieno la richiesta di mia moglie. E’ questo il modo che ha Leonardo per far sentire sentire ogni suo cliente un cliente esclusivo, accontentare nei limiti del possibile e con ogni mezzo ogni richiesta: chiunque ha a che fare con loro si sente un po’ speciale.
Non è difficile riconoscere un modello Leonardo, penne caratterizzate da un design riconoscibile dalle linee semplici, classiche e sempre eleganti, ma dove spazia, con una continua ricerca e un impressionante dinamismo, è sui materiali, una varietà incredibile dalle più semplici resine alle più ricercate celluloidi, riuscendo in tal modo a coprire un ampio spettro di mercato. Credo che sia proprio questa offerta così varia unitamente alla qualità costruttiva del prodotto ad avere determinato il successo che questo marchio sta riscontrando a livello mondiale.
Le più esclusive celluloidi utilizzate sono di provenienza OMAS, materiali acquistati dopo il suo fallimento sempre più rari ed ineluttabilmente destinati all'estinzione. Le penne realizzare con questi materiali sono venduti quasi esclusivamente tramite il sito ufficiale di Leonardo nella pagina Special Edition. Nonostante non parliamo di penne propriamente economiche, diversi esemplari resistono pochi giorni o anche meno prima di andare sold out. La Saft Green è stata proposta in una variante della Furore e non riuscii ad accaparramene una in tempo, credo che la mia consorte mi abbia visto più volte in stato contemplativo davanti al monitor con la foto della Saft Green in primo piano.
Ma veniamo ora al mio esemplare, una penna basata sulle linee della Momento Zero Grande ma ancor più grande, una vera oversized. Parlare delle misure su questi modelli custom non ha molto senso, essendo penne artigianali differiscono di qualche mm tra di loro, comunque per da un’idea ecco le misure della mia Custom.
Lunghezza chiusa: 157mm
Lunghezza aperta: 141,5mm
Lunghezza calzata: 178mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 37gr.
Il cappuccio viene via in meno di un giro completo e può essere calzato, la penna diventa però davvero grande, comunque calza profondamente e non sbilancia eccessivamente la penna. Direi però che può essere tranquillamente usata senza calzare il cappuccio anche da chi, come me, ha delle mani belle grandi.
Il sistema di ricarica è il solito pistone Leonardo che garantisce una buona capacità di inchiostro. Manca una finestra per ispezionare il livello di inchiostro, ma una soluzione tipo quella adottata sulla Momento Magico sarebbe stato un vero crimine su questa celluloide e sinceramente non vedo nessun’altra soluzione percorribile su una penna a pistone.
La sezione, a differenza della Momento Zero Grande, è lineare e visto il diametro alla base trovo che si abbini bene al pennino nr.8 installato. In generale però trovo che la forma della sezione della Momento Zero Grande sia più confortevole, cosa che si avverte nelle lunghe sessioni di scrittura. Il gruppo scrittura è composto da un conduttore in ebanite giapponese realizzato in casa accoppiato ad un pennino nr. 8 prodotto da Bock, ma non è il solito e canonico Bock perché questo è uno stub 1.3 rivisto e rifinito da Salvatore, un pennino che offre un suo carattere con una tratto più da Cursive Italic che da Stub. Appena tirata fuori dalla carta ha iniziato a scorrere sulla carta molto piacevolmente, un pennino morbido e setoso con un flusso a dir poco generoso che offre una variazione di tratto più accentuata di uno stub ma senza le difficoltà d’uso di un vero italico. E' una penna che scrive sempre, senza mai fermarsi, con un tratto costante e senza smagrimenti del flusso, la sola cosa di cui necessita è l'inchiostro, quello in foto è il Waterman Harmonious Green. La critica che continuo a muovere a Leonardo è che usa pennini che non sono fatti in casa, fanno praticamente tutto anche le minuterie metalliche, credo che oramai è ora di dare un carattere distintivo alle sue penne anche nelle peformance di scrittura. Dimenticavo, l’altro difetto di questa penna è il prezzo… ma a caval donato non si guarda in bocca
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- Touchdown
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Complimenti. Hai una splendida penna... ed una moglie che ti ama davvero molto
- Tribbo
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Bellissima penna Francesco! Gran regalo della moglie!
Anche io condivido la tua idea sui pennini. Come mai Salvatore fa fare i pennini fuori casa da Jowo (o Boch)? perchè non fare il salto e diventare come Stipula o Aurora? Forse per i maggiori costi dei macchinari?
Non credo che sia mancanza di Know-how perchè credo di aver capito che la Leonardo fornisce anche il progetto del pennino e poi provvede alla sua finitura una volta arrivato in ditta
Anche io condivido la tua idea sui pennini. Come mai Salvatore fa fare i pennini fuori casa da Jowo (o Boch)? perchè non fare il salto e diventare come Stipula o Aurora? Forse per i maggiori costi dei macchinari?
Non credo che sia mancanza di Know-how perchè credo di aver capito che la Leonardo fornisce anche il progetto del pennino e poi provvede alla sua finitura una volta arrivato in ditta
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- Snorkel
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Questa è una splendida penna stilografica Francesco e la tua recensione è stata un piacere da leggere. Congratulazioni!
- alfredop
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Splendida penna Francesco
Alfredo
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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È un penna molto compatibile con i miei gusti... poco con le mie tasche temo.
- stanzarichi
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- La mia penna preferita: Montblanc 149 F
- Il mio inchiostro preferito: Montblanc Irish Green
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Terrei molto stretta la signora battute a parte, bellissima penna! Complimenti!
Riccardo
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Penna eccezionale, come al solito Leonardo si rivela essere produttore di altissimo livello.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
Lao Tsu
- piccardi
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- La mia penna preferita: Troppe...
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Beh, molto probabilmente perché non è economicamente sostenibile con i numeri della produzione attuale.
Il progetto del pennino è una parte minima della competenza necessaria, non significa avere le competenze di metallurgia per produrre le leghe che servono e quelle sulla lavorazione dei metalli necessarie a trattarle. E comunque ti servono i macchinari fatti ad hoc per questo lavoro, che sono estremamente specialistici e van realizzati specificamente allo scopo. Non saprei stimare il costo di una coda del genere, ma non mi stupirei si arrivasse a qualche milione di euro.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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- maylota
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- La mia penna preferita: Quelle che scrivono bene
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
A mio parere se il pennino ha un alimentatore specifico ed esclusivo (ed idealmente uno diverso tra un EF ed uno stub), il pennino è testato dal produttore della penna o meglio ancora prodotto con le specifiche del produttore e al momento dell'ordine è possibile chiedere una customizzazione (basata sul flusso e/o il modo di impugnare la penna), chi "fisicamente" produca il pennino mi importa poco.
Se poi è Bock è meglio, io li trovo più "vecchia scuola" rispetto ai Jowo. E anche se è vero che si piantano se calchi troppo e che talvolta (quelli in acciaio) hanno avuto problemi di QC, una volta a punto li trovo più gradevoli.
Per riassumere: complimenti a Franco per la penna ma anche per il pennino
Se poi è Bock è meglio, io li trovo più "vecchia scuola" rispetto ai Jowo. E anche se è vero che si piantano se calchi troppo e che talvolta (quelli in acciaio) hanno avuto problemi di QC, una volta a punto li trovo più gradevoli.
Per riassumere: complimenti a Franco per la penna ma anche per il pennino
Venceremos.
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- Stantuffo
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- Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
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Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Complimentoni, soprattutto alla signora che ha saputo e voluto fare un regalo davvero speciale. La penna è molto bella e importante, sia come costo (immagino) sia soprattutto come presenza. Leonardo sa fare cose egregie, questa livrea mi piace di più di quelle primary manipulation. Spero possano proseguire su questa strada.
- francoiacc
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Grazie a tutti, ma soprattutto grazie alla mia signora e Salvatore
A riprova ecco la momento magico con un gruppo scrittura JoWo marchiato Franklin Chrisotoph.
Sicuramente il primo problema da risolvere è la lega, sui costi non mi pronuncio, ma Visconti ha già fatto lo stesso passo iniziando la produzione in house. Poi ovviamente bisogna sempre vedere quale è il livello di ambizione, ma conoscendo gli standard Leonardo non farebbe nulla che sia peggiore di quanto già usano.piccardi ha scritto: ↑sabato 20 novembre 2021, 12:04 Beh, molto probabilmente perché non è economicamente sostenibile con i numeri della produzione attuale.
Il progetto del pennino è una parte minima della competenza necessaria, non significa avere le competenze di metallurgia per produrre le leghe che servono e quelle sulla lavorazione dei metalli necessarie a trattarle. E comunque ti servono i macchinari fatti ad hoc per questo lavoro, che sono estremamente specialistici e van realizzati specificamente allo scopo. Non saprei stimare il costo di una coda del genere, ma non mi stupirei si arrivasse a qualche milione di euro.
Simone
I pennini Leonardo sono produzione standard JoWo o Bock, non sono fatti su progetto specifico da quel che mi è dato sapere.
A riprova ecco la momento magico con un gruppo scrittura JoWo marchiato Franklin Chrisotoph.
Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Complimenti per l'ottima scelta e complimenti a Leonardo per l'ottima realizzazione.
Se posso permettermi un commento, trovo che le realizzazioni di Leonardo siano molto belle (ne possiedo solamente una) ma credo che dovrebbero mettersi un pó in gioco sulle forme, questa splendida edizione per quanto esclusiva assomiglia molto alla Momento Zero, ed eccezione fatta, a mio parere, per la Furore, gli altri modelli si assomigliano molto (forse troppo) pur differenziandosi per finiture, verette, ecc...
Personalmente mi piacerebbe vedere qualche forma più "ricercata" o magari più rievocativa.
La mia non vuole essere una critica, anche perché le penne Leonardo hanno ben poco da essere criticate, ma uno spunto per una futura evoluzione.
A proposito mi sembra che tu sia un vero affezionato Leonardo, mi viene da pensare che possiedi quasi tutti i loro modelli!
Se posso permettermi un commento, trovo che le realizzazioni di Leonardo siano molto belle (ne possiedo solamente una) ma credo che dovrebbero mettersi un pó in gioco sulle forme, questa splendida edizione per quanto esclusiva assomiglia molto alla Momento Zero, ed eccezione fatta, a mio parere, per la Furore, gli altri modelli si assomigliano molto (forse troppo) pur differenziandosi per finiture, verette, ecc...
Personalmente mi piacerebbe vedere qualche forma più "ricercata" o magari più rievocativa.
La mia non vuole essere una critica, anche perché le penne Leonardo hanno ben poco da essere criticate, ma uno spunto per una futura evoluzione.
A proposito mi sembra che tu sia un vero affezionato Leonardo, mi viene da pensare che possiedi quasi tutti i loro modelli!
- francoiacc
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Condivido in pieno. Buona parte delle ottime performance sono date dagli alimentatori fatti in casa. E nella maggior parte dei casi sono proprio gli alimentatori a creare problemi.maylota ha scritto: ↑sabato 20 novembre 2021, 13:29 A mio parere se il pennino ha un alimentatore specifico ed esclusivo (ed idealmente uno diverso tra un EF ed uno stub), il pennino è testato dal produttore della penna o meglio ancora prodotto con le specifiche del produttore e al momento dell'ordine è possibile chiedere una customizzazione (basata sul flusso e/o il modo di impugnare la penna), chi "fisicamente" produca il pennino mi importa poco.
Se poi è Bock è meglio, io li trovo più "vecchia scuola" rispetto ai Jowo. E anche se è vero che si piantano se calchi troppo e che talvolta (quelli in acciaio) hanno avuto problemi di QC, una volta a punto li trovo più gradevoli.
Per riassumere: complimenti a Franco per la penna ma anche per il pennino
Poi il fatto che sia stato messo a punto da Salvatore lo rende sicuramente unico, di sicuro dona un’esperienza di scrittura diversa anche dai classici Bock.
E poi anche io sono un estimatore dei Bock, li preferisco ai JoWo… quando funzionano!