Mabie Todd Swan No.1 Propelling Pen
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Mabie Todd Swan No.1 Propelling Pen
Buongiorno, oggi desidero mostrare questa penna poco comune prodotta dalla Mabie Todd. E per farlo prendo spunto sempre da questa pubblicità francese dell'epoca, è quella denominata - Plume Rentrante - da 50 franchi.
Apprendo dal wiki che tutto sommato non è un modello così antico come possa sembrare, caratteristico del periodo degli anni 20 e magari realizzato più per accontentare il pubblico europeo, come in questo caso. La penna è di una lucida ebanite fiammata, ravvivata da me con un po' di iosso e olio di silicone, ma già di per se in ottimo stato. Non essendo io abituato alle rientranti trovo che sia di dimensioni tutto sommato ridotte:
-11cm chiusa
-10,2cm aperta
-12,6cm con il cappuccio calzato (ammesso che sia progettata per farlo)
-0,9cm diametro del fusto
-1 cm diametro del cappuccio
E' strano, ma spesso in foto le rientranti appaiono sempre più voluminose di quel che sono effettivamente. La penna è di produzione inglese, le incisioni infatti recano impresso sul fusto: N°1 "SWAN" P.P. MT&Co. Ltd. LONDON; mentre è dotata di un pennino Swan No.1 a 18 carati "Fab. on Anglais" prodotto per la Francia, dove l'oro 14ct lì non è considerato come tale.
Dotato di un'ottima flessibilità e rilascia un tratto fine a riposo, senza premere. Allo stesso modo di un'altro pennino Swan 18ct che possiedo non da, per quanto mi riguarda, una piena confidenza quando si sfrutta la flessibilità. Pur dotato di un ritorno fulmineo, nell'utilizzo si apprezza una certa "gommosità" completamente differente dai pennini Swan 14ct. Aggiungendo qualche nota tecnica sulla riparazione, innanzi tutto desidero ringraziare il Forum per la guida utilissima per smontare le rientranti.
Ovviamente la penna era dotata di una guarnizione di sughero vecchia, ormai quasi sbriciolata. Ho cercato di farla riprendere in acqua ma nulla da fare, quindi ho dovuto provvedere da me per la ricostruzione del pezzo. Ora il Reparto Tecnico mi prenderà per folle...perchè non ho seguito alla lettera la guida sul wiki, dove si consiglia di usare il sughero o gli o-ring...beh, rovistando nelle mie scatole degli attrezzi e dei ricambi ho trovato questo (ovviamente è stato ben lavato e spolverato prima dell'uso): in foto vi è il vecchio sughero estratto dalla penne ed un gommino, di quelli che si mettono sotto le sedie. Sono riuscito con l'aiuto di un coltellino per sgrossare il pezzo prima e poi con un dremel a forare e "tornirmi" la mia guarnizione della dimensione corretta. Ho dimenticato di fare una foto a lavoro concluso, mi spiace, ma non ho assolutamente intenzione di rismontare la penna. Gli spessori sono giusti, da la corretta resistenza nel momento dell'estrazione del pennino e imbevuto di grasso al silicone fa si che la penna non perda dal fondello.
Qui la penna con i suoi pezzi: Concludo, devo dire che pur non essendo un appassionato del meccanismo rientrante, la penna mi sta simpatica, scrive bene e da un'ottima sensazione in mano. La qualità di realizzazione è alta e gli accoppiamenti tra i pezzi sono ben solidi.
PS: nel wiki è scritto che furono prodotte in ebanite nera, bene adesso abbiamo la prova anche della realizzazione in ebanite woodgrain.
Una rapida prova di scrittura: Grazie
Saluti
Si tratta di una Swan Propelling Pen, che non è altro che una Safety Pen Rientrante in stile Waterman, soltanto che per il marchio le vere penne Safety erano ben altra cosa, delle semplici eyedropper dotate di cappuccio a vite con un robusto controcappuccio in grado di raccogliere qualsiasi perdita dell'alimentatore; a mio parere anche più sicure nell'utilizzo e oggettivamente più semplici da manutenere.
Apprendo dal wiki che tutto sommato non è un modello così antico come possa sembrare, caratteristico del periodo degli anni 20 e magari realizzato più per accontentare il pubblico europeo, come in questo caso. La penna è di una lucida ebanite fiammata, ravvivata da me con un po' di iosso e olio di silicone, ma già di per se in ottimo stato. Non essendo io abituato alle rientranti trovo che sia di dimensioni tutto sommato ridotte:
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E' strano, ma spesso in foto le rientranti appaiono sempre più voluminose di quel che sono effettivamente. La penna è di produzione inglese, le incisioni infatti recano impresso sul fusto: N°1 "SWAN" P.P. MT&Co. Ltd. LONDON; mentre è dotata di un pennino Swan No.1 a 18 carati "Fab. on Anglais" prodotto per la Francia, dove l'oro 14ct lì non è considerato come tale.
Dotato di un'ottima flessibilità e rilascia un tratto fine a riposo, senza premere. Allo stesso modo di un'altro pennino Swan 18ct che possiedo non da, per quanto mi riguarda, una piena confidenza quando si sfrutta la flessibilità. Pur dotato di un ritorno fulmineo, nell'utilizzo si apprezza una certa "gommosità" completamente differente dai pennini Swan 14ct. Aggiungendo qualche nota tecnica sulla riparazione, innanzi tutto desidero ringraziare il Forum per la guida utilissima per smontare le rientranti.
Ovviamente la penna era dotata di una guarnizione di sughero vecchia, ormai quasi sbriciolata. Ho cercato di farla riprendere in acqua ma nulla da fare, quindi ho dovuto provvedere da me per la ricostruzione del pezzo. Ora il Reparto Tecnico mi prenderà per folle...perchè non ho seguito alla lettera la guida sul wiki, dove si consiglia di usare il sughero o gli o-ring...beh, rovistando nelle mie scatole degli attrezzi e dei ricambi ho trovato questo (ovviamente è stato ben lavato e spolverato prima dell'uso): in foto vi è il vecchio sughero estratto dalla penne ed un gommino, di quelli che si mettono sotto le sedie. Sono riuscito con l'aiuto di un coltellino per sgrossare il pezzo prima e poi con un dremel a forare e "tornirmi" la mia guarnizione della dimensione corretta. Ho dimenticato di fare una foto a lavoro concluso, mi spiace, ma non ho assolutamente intenzione di rismontare la penna. Gli spessori sono giusti, da la corretta resistenza nel momento dell'estrazione del pennino e imbevuto di grasso al silicone fa si che la penna non perda dal fondello.
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PS: nel wiki è scritto che furono prodotte in ebanite nera, bene adesso abbiamo la prova anche della realizzazione in ebanite woodgrain.
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Mabie Todd Swan No.1 Propelling Pen
Ciao luca, bellissima sia la penna che la tua dettagliata presentazione.
Complimenti per il lavoro sul gommino, anche se a mio giudizio la guarnizione in sughero è superiore per vari motivi, preservazione della penna nello stato originale e migliore adattabilità del sugghero rispetto alla gomma.
la gomma se è più grande, anche di poco, in caso che si forzi l'ingresso, può spaccare la sede in cui è inserita, complice il materiale reso delicato dall'età, mentre se è anche di un decimo di mm più piccola della sede o del fusto in caso di carica a pistone non garantisce l'adeguata aderenza.
Il sughero è quasi vivo, ha una eccezionale capacità di adattamento, si restrringe e si allarga senza stressare la sede in cui è posto.
Complimenti per il lavoro sul gommino, anche se a mio giudizio la guarnizione in sughero è superiore per vari motivi, preservazione della penna nello stato originale e migliore adattabilità del sugghero rispetto alla gomma.
la gomma se è più grande, anche di poco, in caso che si forzi l'ingresso, può spaccare la sede in cui è inserita, complice il materiale reso delicato dall'età, mentre se è anche di un decimo di mm più piccola della sede o del fusto in caso di carica a pistone non garantisce l'adeguata aderenza.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Grazie a te!
Si, comprendo bene che il sughero sia più adatto dal punto di vista storico che di delicatezza nei confronti dell'ebanite, ci ho provato, a ricavare la guarnizione da un tappo di sughero di alta qualità (vero sughero morbido, non di pezzi incollati) ma proprio non ci sono riuscito, continuava a sfaldarsi.
Così, non avendo a portata di mano oring adatti, me lo sono fatto da solo con il gommino per le sedie, la prima cosa che ho pensato potesse adattarsi meglio. Quel gommino è molto morbido e ricavando la guarnizione facendolo ruotare col dremel sulla carta vetrata è diventato spugnoso e adattabile alle parti.
Non mi sembra generi tensioni deleterie per il materiale, il meccanismo è molto scorrevole e la penna carica da un paio di giorni non perde.
Si, comprendo bene che il sughero sia più adatto dal punto di vista storico che di delicatezza nei confronti dell'ebanite, ci ho provato, a ricavare la guarnizione da un tappo di sughero di alta qualità (vero sughero morbido, non di pezzi incollati) ma proprio non ci sono riuscito, continuava a sfaldarsi.
Così, non avendo a portata di mano oring adatti, me lo sono fatto da solo con il gommino per le sedie, la prima cosa che ho pensato potesse adattarsi meglio. Quel gommino è molto morbido e ricavando la guarnizione facendolo ruotare col dremel sulla carta vetrata è diventato spugnoso e adattabile alle parti.
Non mi sembra generi tensioni deleterie per il materiale, il meccanismo è molto scorrevole e la penna carica da un paio di giorni non perde.
maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 16 maggio 2020, 9:38 Ciao luca, bellissima sia la penna che la tua dettagliata presentazione.
Complimenti per il lavoro sul gommino, anche se a mio giudizio la guarnizione in sughero è superiore per vari motivi, preservazione della penna nello stato originale e migliore adattabilità del sugghero rispetto alla gomma.
la gomma se è più grande, anche di poco, in caso che si forzi l'ingresso, può spaccare la sede in cui è inserita, complice il materiale reso delicato dall'età, mentre se è anche di un decimo di mm più piccola della sede o del fusto in caso di carica a pistone non garantisce l'adeguata aderenza.
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Se hai difficoltà per farlo di sughero la gomma è l'unica alternativa, se non crea problemi è ok!lucawm ha scritto: ↑sabato 16 maggio 2020, 11:33 .............me lo sono fatto da solo con il gommino per le sedie, la prima cosa che ho pensato potesse adattarsi meglio. Quel gommino è molto morbido e ricavando la guarnizione facendolo ruotare col dremel sulla carta vetrata è diventato spugnoso e adattabile alle parti.
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Complimenti, bellissima penna, e bellissima ebanite. Che mi fa pensare che questa serie fosse principalmente dedicata al mercato francese, dove la Swan era molto presente e le rientranti han continuato ad andare a lungo, come da noi del resto. Complimenti per il restauro, e sappi che approfitterò come sempre delle tue foto!
Simone
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Infatti, anche a me era saltata in testa ľidea che fossero prodotte più per "moda" e tradizione più che per una reale necessità, essendo in Europa molto presenti le rientranti; le safety screw cap sempre Mabie Todd erano ugualmente sicure ma mille volte più pratiche.
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Ottimo restauro e penna splendida
La ebanite sembra davvero nuova
E anche la prova scrittura rende la qualità altissima del vintage
Complimenti
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Grazie!
Secondo me è il contrario, è ľaltissima qualità del vintage che rende "passabile" la grafia.
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Grazie Luca, per quanto apprezzi le Swan e ne abbia diverse, questo modello " safety" non mi è mai capitato, tanto meno in una ebanite così bella.
Complimenti anche per la presentazione
Luigi
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Grazie, devo dire che io neppure credevo alľesistenza del modello rientrante fino a quando non mi sono documentato in rete e qui, sul wiki.
Un anno fa circa ne vidi una in ebanite nera ma complici le foto di bassa qualità e la mia poca fiducia non la presi in considerazione pensando fosse una frankenpen...
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Bellissima penna, Luca, grazie per averla presentata!
come si vede chiaramente dal catalogo Waterman (1925, della stessa epoca della tua Swan mottled). E il cappuccio si doveva calzare sul fondello: agli albori delle rientranti sia Waterman che Soennecken avevano una filettatura dedicata ad accoglierlo (poi semplificata in un accoppiamento a frizione) per poter comandare più agevolmente l'operazione di estrazione/rientro del pennino.
Giorgio
Le rientranti erano anche parecchio più grosse...lucawm ha scritto: ↑sabato 16 maggio 2020, 9:00 Buongiorno, oggi desidero mostrare questa penna poco comune prodotta dalla Mabie Todd. E per farlo prendo spunto sempre da questa pubblicità francese dell'epoca, è quella denominata - Plume Rentrante - da 50 franchi.
1924-Swan-Models.jpg
Si tratta di una Swan Propelling Pen, che non è altro che una Safety Pen Rientrante in stile Waterman
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E' strano, ma spesso in foto le rientranti appaiono sempre più voluminose di quel che sono effettivamente.
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come si vede chiaramente dal catalogo Waterman (1925, della stessa epoca della tua Swan mottled). E il cappuccio si doveva calzare sul fondello: agli albori delle rientranti sia Waterman che Soennecken avevano una filettatura dedicata ad accoglierlo (poi semplificata in un accoppiamento a frizione) per poter comandare più agevolmente l'operazione di estrazione/rientro del pennino.
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