Crest: la Summit S.170
Inviato: sabato 1 aprile 2017, 16:13
Ad attrarre la mia attenzione non è stato solo il marchio, notoriamente il mio preferito, ma anche il fatto che il set veniva offerto completo di istruzioni, scatola e sovra scatola, tutto in condizioni davvero ottime. Si tratta, probabilmente, di un regalo mai utilizzato dal ricevente, messo in un qualche cassetto e venduto decenni dopo.
La Summit S.170 fu introdotta nel 1949 e le venne assegnato il nome “Crest”: elegante e, almeno per un britannico, evocativo di molte suggestioni storiche. Il pennino parzialmente carenato assecondava i nuovi gusti del mercato e rendeva la penna più slanciata. Con questo modello Summit utilizzò per la prima volta il meccanismo di riempimento a pulsante di fondo.
Come sempre per gli articoli Summit, anche questa stilografica offriva molto, sia in termini di qualità sia sotto il profilo estetico. Disponibile sia nella versione liscia sia in quella cesellata, era prodotta in cinque colori: nero, grigio chiaro, marrone, verde e blu e poteva essere acquistata, come nel nostro caso, insieme alla P.160, matita meccanica anch’essa d’ottima qualità.
Un altro aspetto che rende molto attraente questo binomio è il fatto che è in condizioni immacolate: niente graffi, niente scrostature alle dorature, adesivi originali ancora in posizione. L’unico “difetto”, se così si può dire, è stato generato dalla lanugine sintetica che copre il vassoio interno alla scatola, che con il tempo, per una qualche reazione chimica, ha intaccato, modificandone l’aspetto superficiale, l'adesivo intorno al cappuccio della stilografica e la parte dorata della punta della matita, che si presenta ancora perfettamente dorata, ma non altrettanto liscia ed un po’ scurita. Poco male, almeno ai miei occhi, perché anche questa caratteristica racconta un po’ della vita di questo bello strumento di scrittura, che dispone ancora delle mine originali.
Osservando in particolare la stilografica (non sono un esperto di matite d’epoca), risulta evidente un fatto: Summit mantenne sempre alti i livelli qualitativi della sua produzione, anche negli ultimi tempi, pochi anni prima della chiusura avvenuta nel 1954, solo cinque anni dopo l’introduzione della S.170. L’esemplare che ho avuto la fortuna d’acquistare è caratterizzato anche da una piccola curiosità storica: avrete senz’altro notato che, mentre le scritte incise sulla penna dichiarano che si tratta di una S.170, l’adesivo applicato sul fusto la identifica come S.160, con il relativo prezzo. Probabilmente, chi confezionò il set non si accorse del fatto che la stilografica non era alimentata a leva laterale, caratteristica precipua della S.160, ma con pulsante di fondo… L’errore è scusabile, perché esternamente le due penne erano molto simili. E’ molto interessante anche il fatto che sia la stilografica sia la matita riportano, vicino alla sommità, la scritta “Patent applied for” (richiesta di brevetto depositata), il che permette di affermare che furono prodotte fra il 1949 ed il 1950, quando il brevetto n. GB-636823, relativo alla clip a molla, fu effettivamente registrato. La S.170 che vedete deve dunque essere uno dei primi esemplari prodotti. L’adesivo intorno al cappuccio della stilografica dichiara la misura del pennino: “Medium”. La stessa indicazione è riportata sulla sovra scatola, insieme al colore, che la fabbrica definiva semplicemente “Grey”, alla sigla del set, W.170, ed al prezzo, riportato a mano. Su uno dei lati corti della sovra scatola è applicata un’etichetta dorata, che probabilmente dichiarava il colore della scatola, realizzata in pelle sintetica color avorio leggermente marmorizzato con profili dorati. Particolare delizioso: il lato anteriore del fondo della sovra scatola è lasciato aperto, per facilitare l’estrazione della scatola. Un altro esempio dell’attenzione ai dettagli che contraddistingueva sempre i prodotti Summit.
Altro elemento d’interesse notevole sono i due fogli d’istruzioni: uno per la stilografica, l’altro per la matita meccanica. Ma veniamo alle caratteristiche morfologiche:
S.170 Crest
Lunghezza chiusa: 133 mm
Lunghezza aperta: 119 mm
Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 156 mm
Lunghezza del cappuccio: 60 mm
Diametro del fusto: 11,4 mm
Diametro del cappuccio: 12,8 mm
Diametro medio della sezione: 9 mm
Peso: 17 gr
Peso del cappuccio: 7 gr
P.160
Lunghezza: 128 mm
Diametro del fusto: 9,7 mm
Peso: 20 gr
Devo confessare di non aver avuto il coraggio d’inchiostrare la stilografica: desidero mantenerla così com’è. Il pennino d’oro, quasi certamente a 14 carati, e l’alimentatore sono nuovi di fabbrica ed è una gioia guardarli. Chissà, forse un giorno…
Osservando questo bel set non posso fare a meno di rimpiangere il fatto che tante aziende storiche non siano riuscite a sopravvivere all’assalto della penna a sfera a basso costo.
Mi rimane la consolazione di sapere che Summit preferì chiudere signorilmente i battenti, senza fallire, quando capì che il mercato aveva voltato le spalle ai prodotti che l’avevano resa famosa. Lo fece senza svilire la qualità dei suoi strumenti di scrittura, chiudendo con signorilità una storia lunga 58 anni.