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lucatorsello
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Messaggio da lucatorsello »

Salve a tutti!!!
Sono un -new entry- e sto cercando di capire come ci si muova qui dentro.
Ho sempre avuto passione per le stilografiche, ma purtroppo ne ho conservate poche di quelle che comprai negli anni e nei miei viaggi, grosso errore!
Una è quella che usava nel 2000 una ragazza di Minsk, Bielorussia, ragazza bellissima ma del tutto inadatta da portare in Italia, come una penna che perde infilata in tasca.
Di recente cercavo una stilografica non costosissima che avesse il tratto Fine ed il pennino veramente Full Flex.
Su Ebay ho trovato penne del genere, ma a prezzi stratosferici e manca spesso il test di scrittura causa pigrizia incorreggibile del venditore, quindi, nonostante la descrizione, è facilissimo te ne arrivi una col tratto medio-grosso e col pennino duro come un chiodo d'acciaio! Qualcuno di voi saprebbe/vorrebbe aiutarmi???
Comunque Grazie!
Luca torsello
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Ciao Luca,

anzitutto benvenuto, quanto alla tua domanda, purtroppo su internet è praticamente impossibile giudicare la flessibilità effettiva di una penna (ma le extrafini veramente flessibili oggi non esistono più, e quando si va sull'antico le difficoltà aumentano). Molto dipende dalle modalità di scrittura personali (in particolare dalla pressione che puoi applicare), qualcuno proclama flessibile la Ahab, che per quanto mi riguarda ha solo un pennino che si piega se premi come un dannato...

Una prova di scrittura aiuta, ma è comunque parziale, dato che la mano non è la tua. L'unico modo veramente sicuro è provare la penna che vuoi prendere, ti direi di venire ad un Pen Show, ma con questa situazione non siamo neanche troppo sicuri che sarà possibile farli (il prossimo in Italia sarebbe in teoria il 10 ottobre a Firenze). Per le moderne che si dichiarano flessibili puoi cercare un negozio che le tenga e te le faccia provare.

Simone
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zoniale
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Messaggio da zoniale »

Luca,
Benvenuto.
Quanto alle tue domande, Simone è stato più che esaustivo.
Michele
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rolex hunter
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Messaggio da rolex hunter »

Seguendo (e concordando in pieno con) Simone&Michele, aggiungo che, con un po' di pazienza, qui sul mercatino a volte passa proprio la tipologia di penna che cerchi tu (quasi sempre si tratta di modelli "vintage", come ha giustamente puntualizzato Simone), e potrai chiedere tutte le informazioni che ti servono; mettiti in modalità "sniper" e vedrai che troverai quello che cerchi;


Prima che te lo domandi (soprattutto se non hai letto il regolamento), l'accesso alla sezione "mercatino" è limitata, per gli utenti con meno di un tot di interventi, ma soltanto per ciò che riguarda la possibilità di pubblicare annunci di vendita(sono sicuro che intuisci il motivo di ciò); la possibilità di acquistare, invece, non è sottoposta a vincoli.


ti direi anche "chiedi direttamente al G.M.", se non fosse che al momento è in vacanza al mare.... :mrgreen:
Giorgio

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Messaggio da Mde67 »

Benvenuto, anche io sono un super neofita, ma di ragazze che perdono da infilare nel taschino non ne ho mai viste. :oops: :evil:
lucatorsello
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Messaggio da lucatorsello »

Grazie per le indicazioni che mi faranno risparmiare tempo e denaro!
Per quello che dice di non aver mai incontrato ragazze che corrispondono a stilografiche che perdono inchiostro dopo averle infilate in tasca... posso dirgli di viaggiare nei paesi dell'est... studiare il russo come facevo io ed avere forte predisposizione agli incontri. Minsk è ancora la città del mondo a più alta concentrazione di belle donne/ragazze del mondo per ettaro quadrato. Minsk era la città dove potevi comprare una stilografica cinese perfettamente funzionante per meno di 10 centesimi di euro, forse 5. Tutta in alluminio tranne il pennino extrafine, l'ideale per la scuola, ma non solo. Era il 1999-2006, bei tempi! L'inchiostro (cernìla) veniva venduto in bottigliette di plastica e c'erano tutti i colori. E' da allora, il 2006, dopo aver sposato una giovane donna bielorussa dal carattere decisamente sovietico, che non sono più tornato laggiù per motivi vari, tra i quali quelli economici... ma mi ripropongo di tornarci e comprare stilo russe, robuste come un tank! E' un mondo diverso dal nostro, con un fascino tutto suo che comprende anche le matite e le stilo... gli acquarelli, i blocchetti di inchiostro cinese... ma bisogna saper dove andare! Dovreste vedere come scrivono quelle ragazze con una stilografica!!! Opere d'arte apprese fin dabambine. Fascino che si aggiunge a fascino.
Vi saluto. Se qualcuno vuole info, mi scriva.
PS, non dimenticate mai che l'uomo che fece volontariamente e concretamente morire Cristo nel film di Zeffirelli (un capolavoro costruito sul reale, non la fede), era un burocrate, per la precisione uno scriba con tanto di penna e d'inchiostro, si chiamava Zera, il più scaltro ed intelligente di tutto il Tempio. Più tardi, dal 1942 al 44, fu Eichmann, nulla più che un burocrate, che con la sua stilografica preferita, credo una Pelikan, incenerì tra i 5 e 6 milioni di Ebrei. Oggetti innocenti finiti in mani sataniche.
Ultima modifica di lucatorsello il giovedì 6 agosto 2020, 20:53, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da zoniale »

lucatorsello ha scritto: giovedì 6 agosto 2020, 20:35 ... una giovane donna bielorussa dal carattere decisamente sovietico ...
Perché mi è automaticamente venuta in mente la Valentina?
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Sarà il fascino dell'uniforme?
Michele
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Messaggio da rolex hunter »

lucatorsello ha scritto: mi ripropongo di tornarci e comprare stilo russe, robuste come un tank!
Questo è interessante; ho una (appena passabile) infarinatura circa gli orologi russi, ma delle stilografiche ignoro tutto, e certamente non sono il solo; sentiti libero di condividere la tua esperienza in merito, sicuramente ne verrà fuori qualcosa di interessante :thumbup:
Giorgio

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Messaggio da lucatorsello »

evidentemente non sai di cosa parli... ho trascorso 6 anni in Unione Sovietica e post U.S. parlando in russo. La donna sovietica possiede un fascino tutto suo e pure a Minsk non ce ne sono tantissime. Fin da bambina sa usare una macchina da cucire, lanciare una bomba a mano, ha un diploma di parrucchiera, estetista, cuoca ed elettrotecnica. Non vedi gli occhi della Terenschova?, sono d'acciaio. La ragazza sovietica quando d'inverno non c'era niente da mangiare in campagna, metteva i fratellini a dormire per far loro dimenticare la fame e lei si fumava una sigaretta (Bielamorkanal) quella del Gulag per spegnere la fame. Poi la mattina tutti lungo i fossi a cercare erbe per la zuppa!
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Messaggio da zoniale »

lucatorsello ha scritto: venerdì 7 agosto 2020, 9:09 evidentemente non sai di cosa parli... Non vedi gli occhi della Terenschova?, sono d'acciaio. La ragazza sovietica ...


Evidentemente io non so di cosa parlo.

Quindi insegnami.

Non ho capito se Валентина Владимировна Терешкова rappresenti o no la quintessenza della "donna sovietica" come tu la intendi.
Spiega, motiva e chiarisci.
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Messaggio da lucatorsello »

Si, in un certo senso hai proprio ragione! Dovrei scriverti in modo dettagliato, quindi lo farò nel pomeriggio. La tua curiosità è indice d'intelligenza, dote che va premiata in modo sia serio che ironico assieme. Del resto ho vissuto in quei paesi dell'est per 2,5 anni ininterrotti nell'arco di 6. Avevo dimenticato cos'era il mare, ero entrato in una dimensione nuova e vecchia assieme in quanto l'avevo intuita fin da bambino vedendo in tv "L'infanzia d'Ivàn".di Tarkowskij (devo controllare), un grandiss regista.
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Messaggio da lucatorsello »

Ciao Michele! Come ti accennavo, da bambino, (sono del 56), rimasi colpito da quel film di Tarkowskij. Conteneva un'atmosfera che da noi non esiste ed ovviamente manca quasi del tutto nei film coi quali gli usa ci stanno colonizzando fin dal 45.
Capitai a Minsk in Bielorussia casualmente nel 99 e da allora continuai a tornarci ogni due o tre mesi procurandomi tempo e denaro in 1000 modi, tra i quali anche vendendo alcune stilo di valore. Era un mondo affascinante per me in ogni senso. Era la città con la maggior concentrazione di ragazze e donne più belle al mondo, persino a Mosca od a Hollywood. In ogni strada ed a qualsiasi ora ne incontravi quante ne volevi. Alle 8 del mattino potevi vedere una giovane Catherine Deneuve con un cappotto strappato, stivali di feltro e borse della spesa... ti avvicinavi in modo educato e simpatico e se ti dava il telefono eri già a buon punto. Ma non fraintendermi, a me piaceva tutto di quella parte dell'est, persino il freddo che poteva arrivare a -30! Cominciai subito a studiare la lingua con un'insegnante in Italia (e fare persino i compiti con le lezioni registrate per la pronuncia), poi tornavo là, sempre da solo, in un mini appartamento, mangiando quello che mangiavano loro, vestendomi come loro, seguendone le abitudini. Conoscevo gente d'ogni genere, nel bene come nel suo contrario, facevo nuove amicizie, errori, tutto. Impossibile descrivere qui 2 anni e mezzo, i più belli della mia ormai lunghetta vita... comunque essendo io anche un appassionato di -cancelleria-, giravo per trovare negozi con stilog, inchiostri, matite, acquarelli... esistevano anche mercatini dell'usato fuori città dove sparpagliati sul ghiaccio vedevi oggetti d'ogni genere. La notte, mentre tornavo a casa, capivo (in piccolissima parte) cosa potevano aver sperimentato i nostri soldati in ritirata o quelli fatti prigionieri e spediti nel Gulag. Sul serio, sei padronissimo di non credermi! Ho frequentato le chiese ortodosse, i loro particolari ristoranti, piccoli ed incredibili teatri in disfacimento, funerali nel cortile del condominio col morto esposto semispogliato alla neve, la mattina in un bar ancora deserto ho iniziato a scrivere ed a dialogare con Dio in modo privatissimo..., la maggior fortuna della mia vita. Donne e ragazze d'ogni genere, molte approfittatrici, ma molto più disponibili alla conversazione che in Italia. Infatti per 6 aa ne frequentai pochissime di italiane. Ormai erano deludenti e superflue sotto ogni aspetto. Nel 2006 casualmente ho conosciuto Siuzanna e dopo poco ci siamo sposati, in un paesino sperduto nella campagna circodati da infinite betulle, come nel film che ti dicevo. Gli istinti e gli impulsi, associati, non tradiscono mai nella misura di ciò che può fare persino l'intelligenza più brillante. Questo il motivo per il quale il nostro Enrico Fermi fu il peggior criminale in assoluto di tutta la Storia umana, nazionalsocialisti, sovietici e maoisti compresi,(in discreta compagnia con Teller, Oppenheimer..., ma nessuno come lui.) ipotecando, solo per assurda vanità personale unita a graviss frustrazione sessuale nevrotica, il futuro della fertilità del pianeta. E noi gli intitoliamo i licei. Prova ad andare all'università di Nagasaki a dire che sei suo nipote e vedrai quanti inchini ti faranno prima che "ti si spenga di colpo la luce anche per strada a mezzogiorno"!
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Messaggio da Polemarco »

Bella descrizione ! Complimenti.
Parlaci delle stilografiche russe: marchi prestazioni & company ... . Su ebay trovo prevalentemente delle “simil/parker 51” ma mi sembra troppo strano.
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Davvero interessante.

Però c'è tutta questa parte su Enrico Fermi che non capisco proprio come possa essere in relazione con il resto. Come se improvvisamente un qualcosa di alieno si fosse impossessato di te e della tua prosa. Forse dovresti farti aiutare.
lucatorsello ha scritto: domenica 9 agosto 2020, 18:59 Questo il motivo per il quale il nostro Enrico Fermi fu il peggior criminale in assoluto ... frustrazione sessuale nevrotica, il futuro della fertilità ... Prova ad andare all'università di Nagasaki a dire che sei suo nipote ...
Ma voglio rincuorarti. Sono in un certo modo davvero "nipote di Enrico Fermi". Mi sono infatti laureato in ingegneria nucleare a Milano, al Politecnico, presso il Centro Studi Nucleari Enrico Fermi.
Michele
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Messaggio da lucatorsello »

Basta informarsi prima di parlare.
Lo stesso Premio Nobel ti consegna del denaro di una fondazione privata derivata unicamente dai brevetti miliardari in corone svedesi, o euro, non saprei, originati dai brevetti di Alfred Nobel. Tali brevetti erano/sono unicamente riguardanti meccanismi d'innesco di mine, spolette per altre bombe, dinamite e sopratutto una delle primissime, se non la prima in assoluto polvere da sparo infume. Con quella, rispetto a quella nera, sono stati uccisi milioni di esseri umani in più in guerra e miliardi d'innocenti animali!!! A parità di peso, quella infume sviluppa pressioni più che triple e non lascia feccie nella canna. I soldi del Nobel sono esattamente come i narcodollari!!! Ma Pecunia non olet... Alfred Nobel pensò così di lavarsi la coscienza dopo che un giornale di Stoccolma per errore esultò per la sua morte, -la morte d'un criminale-, scrisse. Era morto invece il fratello in un'esplosione nel laboratorio ed il governo pur "lubrificato" da anni, immagino, impose di trasferire il lab su di una chiatta nella baia di Stocc, Il ns Carissimo E. Fermi, (personaggio diametralmente opposto a Marie Curie e Majorana), collaborò persino come carpentiere e meccanico in tuta da lavoro alla costruzione di Fat Man e Little Boy. Quando la moglie apprese dai giornali cosa aveva fatto il maritino gli fece una faccia di schiaffi più grande d'un pallone! Lui giurò che era pentito, che erano stati i militari... ed altre fregnacce simili e dopo meno d'un anno era già al lavoro con Teller alla bomba H!!! Ed io sarei quello che deve farsi visitare da uno psichiatra??? (guarda caso, sono io ad essere uno psichiatra). L'unico con un briciolo di decoro fu Oppy assieme a pochi altri. So bene che l'atomica sarebbe stata costruita anche senza Fermi, ma sarebbe avvenuto di sicuro mesi o anni dopo e sulla coscienza d'un altro repellente. Lo fece solo per ambizione personale e stortura mentale amorale, non per soldi o patriottismo. Caro... non ricordo il tuo nome, ho fatto ricerche approfondite sulla materia, materia orrenda. Il karma del cancro allo stomaco da radiazioni non pulì per nulla un'anima lercia come l'inferno. PS. Perché i discendenti di Fermi non mi hanno mai querelato per diffamazione per aver scritto queste cose ovunque? Perché incontestabili. Le gesta di Fermi devono essere divulgate per attenuare anche solo di poco il disonore di avergli dato i natali, a quel losco figuro. Guarda, senza fare sterile polemica, mi sono ricordato che molti anni fa, appassionato di tiro a segno, ebbi un'intuizione su di un nuovo tipo di proiettile, con traettoria più tesa, minor peso della cartuccia, maggior velocità e più alto danneggiam dei tessuti molli nella balistica terminale, nel caso non fosse stato usato contro bersagli di carta. Dopo aver riflettuto a lungo ed essermi consultato con esperti tiratori ed ingegnieri, rinuciai a brevettarlo nel mondo. In tal caso, FORSE sarei diventato ricco, ma di sicuro l'esercito italiano si sarebbe subito appropriato del progetto e non per tiro a segno. Fine. Amici come prima... si, devo ammettere di essere un uomo pazzoide, decisamente bizzarro, e lo sono fin da bimbo quando giocavo con una Montblanc finita chissà dove.
Ultima modifica di lucatorsello il lunedì 10 agosto 2020, 9:24, modificato 3 volte in totale.
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