UHLMANN'S ETERNO taglia grande
Inviato: mercoledì 29 novembre 2017, 18:51
Per chi fosse interessato, qualche immagine e qualche nota su una Uhlmann's Eterno di taglia grande.
Malgrado le origini bavaresi del fondatore la Uhlmann's è a pieno titolo casa italiana e milanese e per ribadirlo ecco un paio di foto ambientate prima nel traffico milanese d'inizio secolo e poi sulle acque del Naviglio. Nel rinviare per ogni approfondimento sulla storia della casa al nostro wiki, mi limito a qualche riferimento al fondatore. Emil Uhlmann nacque l'11/2/1871 nell'alta Baviera, a Fürth, una piccola cittadina medioevale che poi darà i natali ad Henry Kissinger, Segretario di Stato degli Stati Uniti negli anni settanta e gran protagonista della politica mondiale.
Situata a pochi chilometri da Norimberga Fürth all'epoca ospitava la più numerosa comunità ebraica della Germania tanto da essere conosciuta come " la Gerusalemme bavarese ". Emil, figlio di Sigmund ed Emma, ultimo di otto fratelli, quattro femmine e quattro maschi, trascorse in Baviera la sua giovinezza per poi sposare, quasi trentenne, Magdalena Ziller, di circa dieci anni più giovane di lui e dalla quale nel 1901 ebbe quello che risulterebbe essere stato il loro unico figlio, Bertram. Fu in quegli anni che Emil spostò la sede dei propri interessi e della propria vita a Milano dove, come dichiarato in una successiva fattura (presente sul wiki) nel 1902 fu costituita la ditta Emil Uhlmann inizialmente attiva nel settore dei rivestimenti in oro di oggetti vari. E' nel 1912, con il deposito dei marchi Eterno e Famos che si può datare la presenza nello specifico settore della stilografica consentendo così di riconoscere con ogni probabilità alla iniziativa di Emil Uhlmann il primato di primo produttore di penne in Italia. Il marchio si distinse ben presto per qualità e ricchezza dei rivestimenti, fattori che ne consentirono un rapido successo anche se ( mutano i tempi ma i problemi sono sempre gli stessi ) già allora qualche volta si faticava ad essere pagati, come risulta da questa missiva, reperita in rete, a firma proprio di Emil Uhlmann. Emil muore a Milano il 13 gennaio 1933, all'età di 62 anni, e con ogni probabilità questo evento coincide grosso modo con lo spostamento della sede dell'azienda da via Moscova 14 a via Piave 7 e sopratutto con la trasformazione della ragione sociale in " Industrie Reclame L. Uhlmann ". Dato che ne il figlio ne la moglie ne i diversi nipoti presentano nomi con l'iniziale L non è automatico individuare il signor o la signora L. Uhlmann, a meno di non pensare ad un diminutivo in Lena del nome della moglie Magdalena, allora cinquantenne e che per me resta la maggiore indiziata. Al riguardo spero che qualcuno possa fornire ulteriori elementi utili alla identificazione. Ma torniamo all'esemplare in presentazione. La penna è di dimensioni generose, non facili da riscontrare nelle safety ricoperte : chiusa misura 13,6 cm e con il cappuccio calzato arriva a 15,1, con un diametro massimo di 1,2. Si presenta ancora in gran forma, laminata con alternanze di fasce lisce ed altre con lavorazione guillochè, decorata da tre bande a sbalzo con motivi floreali di chiara influenza liberty e da un luminoso cabochon di tormalina rossa che ne sovrasta il cappuccio. Il marchio Eterno 18 Kr lo troviamo inserito sia in un riquadro alla base del berretto, sia sulla parte finale del fusto, sia sulla clip , ben fissa e del tipo a rivetti con pallina finale.
Il pennino, di eccellente flessibilità, riporta su quattro livelli " Uhlmann's/logo/ Eterno/ 14 Kt " Il logo è quello ben noto tipico costituito da un triangolo da cui si irradiano raggi ed all'interno del quale è collocato un occhio, talvolta appena accennato altre volte più delineato ( un piccolo rombo o un ovale ). E' difficile non domandarsi cosa abbia potuto indurre Emil Uhlmann a scegliere per una penna stilografica un logo cosi impegnativo e carico di significati, tanto più se affiancato alla parola " Eterno ". Il triangolo, sopratutto equilatero, ha sin dalla notte dei tempi rappresentato la perfezione mentre l'occhio ha sempre rappresentato la divinità.
Il simbolo appare nella iconografia cristiana, è l'occhio di Dio che tutto vede, l'occhio della Provvidenza inserito nel triangolo ove si manifesta la trinità nell'unità. Qui sotto lo vediamo alle spalle del Signore nella Cena in Emmaus di Iacopo da Pontorno dipinta nel 1525 ed oggi agli Uffizi di Firenze ma si trova affrescato sin dal rinascimento in numerose cappelle e chiese cattoliche. Significativa la presenza del simbolo anche nella iconografia massonica, dove l'occhio è quello del Grande Architetto, la conoscenza che irradia raggi di luce. I Veneziani possono incontrare il simbolo vicino alla stazione di Santa Lucia, sulla facciata della chiesa di Santa Maddalena - sapientia edificavit sibi domum - progettata dal Temanza, lì sepolto e sulla cui lastra tombale sono riprodotti squadra, righello e compasso. Concludendo questo parziale excursus sul simbolo vale la pena di segnalarne la presenza anche nella banconota da un dollaro americano, dove molti anche qui hanno voluto individuare riferimenti massonici. Nella banconota l'occhio è inserito nella cuspide di una piramide egizia costituita da tredici gradoni - quanti erano al tempo gli stati - sovrastati dall'occhio della Provvidenza che avrebbe così vigilato sulla prosperità e crescita della nazione. Concludendo - e mi scuso se ho troppo divagato - una penna databile intorno al 1925 giunta a noi in condizioni veramente eccellenti e che nella fattura e nell'imponenza manifesta una ricercatezza da " status symbol ", testimone della pregevolezza della produzione italiana dell'epoca.
Malgrado le origini bavaresi del fondatore la Uhlmann's è a pieno titolo casa italiana e milanese e per ribadirlo ecco un paio di foto ambientate prima nel traffico milanese d'inizio secolo e poi sulle acque del Naviglio. Nel rinviare per ogni approfondimento sulla storia della casa al nostro wiki, mi limito a qualche riferimento al fondatore. Emil Uhlmann nacque l'11/2/1871 nell'alta Baviera, a Fürth, una piccola cittadina medioevale che poi darà i natali ad Henry Kissinger, Segretario di Stato degli Stati Uniti negli anni settanta e gran protagonista della politica mondiale.
Situata a pochi chilometri da Norimberga Fürth all'epoca ospitava la più numerosa comunità ebraica della Germania tanto da essere conosciuta come " la Gerusalemme bavarese ". Emil, figlio di Sigmund ed Emma, ultimo di otto fratelli, quattro femmine e quattro maschi, trascorse in Baviera la sua giovinezza per poi sposare, quasi trentenne, Magdalena Ziller, di circa dieci anni più giovane di lui e dalla quale nel 1901 ebbe quello che risulterebbe essere stato il loro unico figlio, Bertram. Fu in quegli anni che Emil spostò la sede dei propri interessi e della propria vita a Milano dove, come dichiarato in una successiva fattura (presente sul wiki) nel 1902 fu costituita la ditta Emil Uhlmann inizialmente attiva nel settore dei rivestimenti in oro di oggetti vari. E' nel 1912, con il deposito dei marchi Eterno e Famos che si può datare la presenza nello specifico settore della stilografica consentendo così di riconoscere con ogni probabilità alla iniziativa di Emil Uhlmann il primato di primo produttore di penne in Italia. Il marchio si distinse ben presto per qualità e ricchezza dei rivestimenti, fattori che ne consentirono un rapido successo anche se ( mutano i tempi ma i problemi sono sempre gli stessi ) già allora qualche volta si faticava ad essere pagati, come risulta da questa missiva, reperita in rete, a firma proprio di Emil Uhlmann. Emil muore a Milano il 13 gennaio 1933, all'età di 62 anni, e con ogni probabilità questo evento coincide grosso modo con lo spostamento della sede dell'azienda da via Moscova 14 a via Piave 7 e sopratutto con la trasformazione della ragione sociale in " Industrie Reclame L. Uhlmann ". Dato che ne il figlio ne la moglie ne i diversi nipoti presentano nomi con l'iniziale L non è automatico individuare il signor o la signora L. Uhlmann, a meno di non pensare ad un diminutivo in Lena del nome della moglie Magdalena, allora cinquantenne e che per me resta la maggiore indiziata. Al riguardo spero che qualcuno possa fornire ulteriori elementi utili alla identificazione. Ma torniamo all'esemplare in presentazione. La penna è di dimensioni generose, non facili da riscontrare nelle safety ricoperte : chiusa misura 13,6 cm e con il cappuccio calzato arriva a 15,1, con un diametro massimo di 1,2. Si presenta ancora in gran forma, laminata con alternanze di fasce lisce ed altre con lavorazione guillochè, decorata da tre bande a sbalzo con motivi floreali di chiara influenza liberty e da un luminoso cabochon di tormalina rossa che ne sovrasta il cappuccio. Il marchio Eterno 18 Kr lo troviamo inserito sia in un riquadro alla base del berretto, sia sulla parte finale del fusto, sia sulla clip , ben fissa e del tipo a rivetti con pallina finale.
Il pennino, di eccellente flessibilità, riporta su quattro livelli " Uhlmann's/logo/ Eterno/ 14 Kt " Il logo è quello ben noto tipico costituito da un triangolo da cui si irradiano raggi ed all'interno del quale è collocato un occhio, talvolta appena accennato altre volte più delineato ( un piccolo rombo o un ovale ). E' difficile non domandarsi cosa abbia potuto indurre Emil Uhlmann a scegliere per una penna stilografica un logo cosi impegnativo e carico di significati, tanto più se affiancato alla parola " Eterno ". Il triangolo, sopratutto equilatero, ha sin dalla notte dei tempi rappresentato la perfezione mentre l'occhio ha sempre rappresentato la divinità.
Il simbolo appare nella iconografia cristiana, è l'occhio di Dio che tutto vede, l'occhio della Provvidenza inserito nel triangolo ove si manifesta la trinità nell'unità. Qui sotto lo vediamo alle spalle del Signore nella Cena in Emmaus di Iacopo da Pontorno dipinta nel 1525 ed oggi agli Uffizi di Firenze ma si trova affrescato sin dal rinascimento in numerose cappelle e chiese cattoliche. Significativa la presenza del simbolo anche nella iconografia massonica, dove l'occhio è quello del Grande Architetto, la conoscenza che irradia raggi di luce. I Veneziani possono incontrare il simbolo vicino alla stazione di Santa Lucia, sulla facciata della chiesa di Santa Maddalena - sapientia edificavit sibi domum - progettata dal Temanza, lì sepolto e sulla cui lastra tombale sono riprodotti squadra, righello e compasso. Concludendo questo parziale excursus sul simbolo vale la pena di segnalarne la presenza anche nella banconota da un dollaro americano, dove molti anche qui hanno voluto individuare riferimenti massonici. Nella banconota l'occhio è inserito nella cuspide di una piramide egizia costituita da tredici gradoni - quanti erano al tempo gli stati - sovrastati dall'occhio della Provvidenza che avrebbe così vigilato sulla prosperità e crescita della nazione. Concludendo - e mi scuso se ho troppo divagato - una penna databile intorno al 1925 giunta a noi in condizioni veramente eccellenti e che nella fattura e nell'imponenza manifesta una ricercatezza da " status symbol ", testimone della pregevolezza della produzione italiana dell'epoca.