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STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: sabato 23 settembre 2017, 17:23
da Musicus
grafomane ha scritto: sabato 23 settembre 2017, 16:52...
Infatti io mica voglio parlare solo di artigianato. Parlo di quelle centinaia o migliaia di persone (piuttosto misconosciute, a dire la verità) che hanno reso il made in Italy (o in England, o in USA, Japan o quel che volete poi) conosciuto e reputato nel mondo.
Oggi è diverso, l'informatica e la robotica hanno cambiato parecchio il modo di produrre nell'industria, ma negli anni dal dopoguerra al 1970/80, più o meno, non c'erano solo i grandi designer e i progettisti capaci a rendere possibile la produzione industriale di qualità. In ogni officina, piccola o grande che fosse, c'erano gli operai e poi c'erano "gli artisti"...
La Parker avrà anche venduto migliaia di penne, ma i pennini come quello che ci ha mostrato Giorgio non credo proprio che siano usciti da una catena di montaggio...
Milioni di penne, a loro dire... ;)
Posta così la questione, condivido e sottoscrivo, Grafomane. :thumbup:
Infatti, come si evince dai cataloghi da me richiamati in questo argomento,
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.p ... eedc17ca74
è chiaro che l'opera dell'artigiano dipendente era essenziale per realizzare le tipologie di pennino più complesse, raffinate, delicate ed esclusive, così come lo era per le lavorazioni "artistiche" in genere (penso ai rivestimenti in oro laminato, dal disegno alla messa in opera)...
:wave:

Giorgio

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: sabato 23 settembre 2017, 17:28
da Musicus
Silemar ha scritto: sabato 23 settembre 2017, 13:40 Grazie Musicus per tutte le 27 bellissime foto. Quel pennino intriso d'inchiostro è spettacolare. Grazie anche per le spiegazioni tecniche sempre chiare e fruibili anche da me che sono ignorante in materia. Un'altra bellissima recensione. :clap:
Ciao Laura, ti ringrazio di cuore!! :P
Il pennino colorato ogni tanto ci vuole: quella è la sua "condizione esistenziale"!! :D
Un caro saluto! :wave:

Giorgio

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: sabato 23 settembre 2017, 17:58
da StilTraditio
Un plauso da parte mia a Grafomane.

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: sabato 23 settembre 2017, 18:49
da piccardi
Ciao Giorgio,

ma possibile che queste meraviglie le trovi sempre tu ? Beh, se non altro l'invidia è lenita dal poter godere delle tue recensioni, come sempre di grande interesse. Quel pennino è comunque davvero meraviglioso, mi fa venire l'acquolina in bocca al solo guardarlo...

Simone

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: sabato 23 settembre 2017, 22:54
da Musicus
piccardi ha scritto: sabato 23 settembre 2017, 18:49 Ciao Giorgio,

ma possibile che queste meraviglie le trovi sempre tu ? Beh, se non altro l'invidia è lenita dal poter godere delle tue recensioni, come sempre di grande interesse. Quel pennino è comunque davvero meraviglioso, mi fa venire l'acquolina in bocca al solo guardarlo...
Ciao Simone,
che posso dirti?! La stilografite vintagica me l'hai attaccata proprio tu... :mrgreen:
:lol:

Giorgio

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: venerdì 29 settembre 2017, 16:23
da grafomane
Musicus ha scritto: venerdì 22 settembre 2017, 17:50 (...)
i Waterman delle eyedropper/safety/levetta 12/42/52 che si trovano ai mercatini, se sai cercare e contrattare!!, sono abbastanza spesso così: il Forum serve anche per imparare a riconoscerli! ;)
(...)
Qualcuno sa se esistono pennini così flessibili anche in casa Conway-Stewart? Non so bene nemmeno io perché ma le C.S. sono penne che mi acchiappano più delle Waterman...

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: mercoledì 4 ottobre 2017, 22:28
da Medicus
Noie, noie con l' adsl, con la Vod.. ( non si dice !), con l' erede ( Pa, staccati che non riesco a fare niente ! e nemmeno io, e ne avrei un pò diritto visto che pago, ma tanto in casa conto meno del due di picche! ).
Comunque tornando all' argomento , bella penna, non tanto per l' estetica ma perchè ha quasi cento anni, bella recensione e non poteva che essere diversamente, belle fotografie ( 27 ? quanta pazienza!).
Devo dire però che io preferisco i pennini rigidi, senza dubbio perchè non faccio calligrafia e meno male visto il disastro che combinerei, ma devo ammettere che sono affascinanti ( lo so che non dico niente di nuovo) e nelle mani di certa gente iscritta al forum si trasformano in pennelli e riescono a fare cose strabilianti.
:clap: :clap:


P.S.
La variante " vintagica " della stilografite , si è scoperta essere ancora più grave della malattia originale e a quanto pare è la forma cronica della stilografite acuta ; uno dei sintomi più ricorrenti è vedere i pazienti aggirarsi alle prime luci del mattino ,tra i mercatini in cerca della stilografica più antica e se possibile più rara, e vengono appagati ( quasi ad assomigliare ad una vera e propria forma di dipendenza ) solo quando riescono a trovarla .
Naturalmente in questi casi, ancora non si è scoperta alcuna forma di terapia, ne psicologica , ne farmacologica e anzi si sospetta che la ricerca possa essere in qualche modo boicottata dai suddetti pazienti :D

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: giovedì 5 ottobre 2017, 11:02
da grafomane
Medicus ha scritto: mercoledì 4 ottobre 2017, 22:28 Devo dire però che io preferisco i pennini rigidi, senza dubbio perchè non faccio calligrafia e meno male visto il disastro che combinerei, ma devo ammettere che sono affascinanti ( lo so che non dico niente di nuovo) e nelle mani di certa gente iscritta al forum si trasformano in pennelli e riescono a fare cose strabilianti.
:clap: :clap:
Mah, io non sono bravo con la calligrafia, la mia scrittura è abbastanza orripilante. Però ho notato due cose:
1) quando scrivo con la stilo scrivo un po' meglio
2) se il pennino è flessibile e fine ancora meglio
3) ho trovato in una scatoletta vecchi pennini da intinzione e naturalmente non ho resistito... beh, il tratto mi migliora ancora un po'
Penso che i pennini flessibili ti obblighino, praticamente contro la tua volontà, a differenziare la pressione a seconda dei movimenti, e così nascono variazioni di tratto (grosso/fine) che se poi ti piacciono cerchi di rifare.
Per me la stilografica non è un modo per arrivare all'eccellenza nello scrivere, ma più semplicemente di cercare di arrivare alla decenza...
Certo, se hai fretta e magari devi scribacchiare qualcosa alla svelta stando in piedi allora è meglio la biro... ma perchè mai si dovrebbe sempre aver fretta? La fretta non si potrebbe limitarla a due/tre occasioni l'anno? Penso che si starebbe meglio...

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: venerdì 6 ottobre 2017, 8:35
da Musicus
Medicus ha scritto: mercoledì 4 ottobre 2017, 22:28 Noie, noie con l' adsl, con la Vod.. ( non si dice !), con l' erede ( Pa, staccati che non riesco a fare niente ! e nemmeno io, e ne avrei un pò diritto visto che pago, ma tanto in casa conto meno del due di picche! ).
Comunque tornando all' argomento , bella penna, non tanto per l' estetica ma perchè ha quasi cento anni, bella recensione e non poteva che essere diversamente, belle fotografie ( 27 ? quanta pazienza!).
Devo dire però che io preferisco i pennini rigidi, senza dubbio perchè non faccio calligrafia e meno male visto il disastro che combinerei, ma devo ammettere che sono affascinanti ( lo so che non dico niente di nuovo) e nelle mani di certa gente iscritta al forum si trasformano in pennelli e riescono a fare cose strabilianti.
:clap:
Ciao Pierangelo!! :thumbup:
Molti pennini flessibili consentono una scrittura normale se non vengono sollecitati appositamente, per cui la flessibilità è (solo) un plus che uno può decidere di utilizzare o meno.
Poi, l'appetito vien mangiando, la flessione vien flettendo... :lol:
Medicus ha scritto: mercoledì 4 ottobre 2017, 22:28....
P.S.
La variante " vintagica " della stilografite , si è scoperta essere ancora più grave della malattia originale e a quanto pare è la forma cronica della stilografite acuta ; uno dei sintomi più ricorrenti è vedere i pazienti aggirarsi alle prime luci del mattino ,tra i mercatini in cerca della stilografica più antica e se possibile più rara, e vengono appagati ( quasi ad assomigliare ad una vera e propria forma di dipendenza ) solo quando riescono a trovarla .
Naturalmente in questi casi, ancora non si è scoperta alcuna forma di terapia, ne psicologica , ne farmacologica e anzi si sospetta che la ricerca possa essere in qualche modo boicottata dai suddetti pazienti ...
Ciao Medicus!!
Mi hai messo quasi paura... :?


:lol:

Giorgio

STILUS # 413 Italian Wet Noodle Nib - 1922

Inviato: venerdì 6 ottobre 2017, 10:38
da grafomane
Musicus ha scritto: venerdì 6 ottobre 2017, 8:35
Molti pennini flessibili consentono una scrittura normale se non vengono sollecitati appositamente, per cui la flessibilità è (solo) un plus che uno può decidere di utilizzare o meno.
Poi, l'appetito vien mangiando, la flessione vien flettendo... :lol:
Vero se sei già abituato alla stilografica, ma se sei un tipo un po' nervoso abituato alla biro a sfera grossa un pennino fine e davvero flessibile ci metti un attimo a schiantarlo...