Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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AURORA RA2 - 1927
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- La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Bolzano
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AURORA RA2 - 1927
La caccia
Se non fossi riuscito a pescare qualcosina (ma non ero a caccia?! ) al mercatino di Milano del 1° Maggio, pur presentandomi sotto il diluvio all'alba delle 6.28 spaccate (ben prima della maggior parte dei venditori), beh, credo che mi sarei davvero arrabbiato... Fortunatamente, anche stavolta è andato tutto liscio!!
La penna
AURORA RA2 (Rientrante Aurora #2) in ebanite nera, laminata in oro 18K.R., caricamento safety, pennino originale Aurora in oro 14 Kt., produzione Italia 1927*
* vedi il listino prezzi Aurora 1927:
http://www.san.beniculturali.it/web/san ... T-00003269
Le misure
Chiusa: cm. 10,5 Cappuccio: cm. 3 (3,3 alla pallina della clip)
Fusto: cm. 11,3 (con pennino estratto di cm. 1,8) Con cappuccio calzato: cm. 14 (con pennino estratto di cm. 1,8) Diametro cappuccio: cm. 1,31
Diametro sezione laminata del fusto: cm. 1,20 Peso (a vuoto): gr. 20
Cappuccio: gr. 6
Fusto: gr. 14
Il modello RA2
La stilografica RA2, ovvero "Rientrante Aurora #2" (modello a pennino rientrante), è la penna di taglia media delle rientranti Aurora che la Casa torinese giunse a produrre in sette formati:
RA00-RA0-RA1-RA2-RA3-RA4-RA5.
Per una panoramica dei modelli iniziali di Aurora, la gloriosa "Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio" di Torino fondata subito dopo la I Guerra Mondiale nel 1919, si consulti il nostro formidabile Wiki:
https://www.fountainpen.it/Modelli_iniziali_Aurora
Per saperne di più sul sistema di caricamento, invece, si consulti
https://www.fountainpen.it/Safety
Per l'analisi di un altro esemplare di RA2 laminata (versione pubblicitaria per Isotta Fraschini con smalti), si veda la mia recensione:
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=11053
La laminatura
Nell'esemplare in presentazione la lamina in oro 18 K.R. che riveste la penna si presenta decorata solo nelle parti perfettamente cilindriche (il fusto - con esclusione del fondello laminato con finitura liscia e della sezione in ebanite, lasciata scoperta per l'impugnatura, entrambi segmenti di forma troncoconica - e l'intero cappuccio), risultando suddivisa in sei bande longitudinali che alternano un motivo geometrico ad uno di carattere naturalistico.
Con tutta evidenza, il disegno venne creato a metà degli anni 1920, quando si stava compiendo quella generale mutazione del gusto che portò al passaggio dallo stile floreale (liberty) a quello geometrico astratto (dèco): la penna partecipa, con equilibrio e rara equanimità, di entrambe le suggestioni. Vediamo dunque alternarsi una lavorazione guilloché - con quattro gruppi di onde stilizzate (a pentagramma spezzato ) che individuano tre file di rombi lisci allineati - ad una lavorazione floreale che disegna, su una superficie liscia sopra uno sfondo puntinato, uno splendido virgulto di quercia. Come sempre in presenza di questo tipo di lavorazione, sono garantiti affascinanti giochi chiaroscurali, con repentini passaggi da positivo a negativo... Notiamo come le porzioni decorate del cappuccio e del fusto siano delimitate da anelli lisci di circa 3 mm. di larghezza.
Continua....
Se non fossi riuscito a pescare qualcosina (ma non ero a caccia?! ) al mercatino di Milano del 1° Maggio, pur presentandomi sotto il diluvio all'alba delle 6.28 spaccate (ben prima della maggior parte dei venditori), beh, credo che mi sarei davvero arrabbiato... Fortunatamente, anche stavolta è andato tutto liscio!!
La penna
AURORA RA2 (Rientrante Aurora #2) in ebanite nera, laminata in oro 18K.R., caricamento safety, pennino originale Aurora in oro 14 Kt., produzione Italia 1927*
* vedi il listino prezzi Aurora 1927:
http://www.san.beniculturali.it/web/san ... T-00003269
Le misure
Chiusa: cm. 10,5 Cappuccio: cm. 3 (3,3 alla pallina della clip)
Fusto: cm. 11,3 (con pennino estratto di cm. 1,8) Con cappuccio calzato: cm. 14 (con pennino estratto di cm. 1,8) Diametro cappuccio: cm. 1,31
Diametro sezione laminata del fusto: cm. 1,20 Peso (a vuoto): gr. 20
Cappuccio: gr. 6
Fusto: gr. 14
Il modello RA2
La stilografica RA2, ovvero "Rientrante Aurora #2" (modello a pennino rientrante), è la penna di taglia media delle rientranti Aurora che la Casa torinese giunse a produrre in sette formati:
RA00-RA0-RA1-RA2-RA3-RA4-RA5.
Per una panoramica dei modelli iniziali di Aurora, la gloriosa "Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio" di Torino fondata subito dopo la I Guerra Mondiale nel 1919, si consulti il nostro formidabile Wiki:
https://www.fountainpen.it/Modelli_iniziali_Aurora
Per saperne di più sul sistema di caricamento, invece, si consulti
https://www.fountainpen.it/Safety
Per l'analisi di un altro esemplare di RA2 laminata (versione pubblicitaria per Isotta Fraschini con smalti), si veda la mia recensione:
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=11053
La laminatura
Nell'esemplare in presentazione la lamina in oro 18 K.R. che riveste la penna si presenta decorata solo nelle parti perfettamente cilindriche (il fusto - con esclusione del fondello laminato con finitura liscia e della sezione in ebanite, lasciata scoperta per l'impugnatura, entrambi segmenti di forma troncoconica - e l'intero cappuccio), risultando suddivisa in sei bande longitudinali che alternano un motivo geometrico ad uno di carattere naturalistico.
Con tutta evidenza, il disegno venne creato a metà degli anni 1920, quando si stava compiendo quella generale mutazione del gusto che portò al passaggio dallo stile floreale (liberty) a quello geometrico astratto (dèco): la penna partecipa, con equilibrio e rara equanimità, di entrambe le suggestioni. Vediamo dunque alternarsi una lavorazione guilloché - con quattro gruppi di onde stilizzate (a pentagramma spezzato ) che individuano tre file di rombi lisci allineati - ad una lavorazione floreale che disegna, su una superficie liscia sopra uno sfondo puntinato, uno splendido virgulto di quercia. Come sempre in presenza di questo tipo di lavorazione, sono garantiti affascinanti giochi chiaroscurali, con repentini passaggi da positivo a negativo... Notiamo come le porzioni decorate del cappuccio e del fusto siano delimitate da anelli lisci di circa 3 mm. di larghezza.
Continua....
Ultima modifica di Musicus il giovedì 12 maggio 2016, 20:14, modificato 8 volte in totale.
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AURORA RA2 - 1927
La simbologia legata alla quercia è nota: ritenuta nell'antichità l'emblema stesso della forza naturale, è tuttavia solo presso i Celti che l'albero fu oggetto di assoluta venerazione. Alla luce di questa considerazione, allego un frammento dello spartito canto e piano di "Casta Diva" (la celeberrima aria da Norma di Vincenzo Bellini) con la mia piccola quercia dorata nel bosco di "sacre e antiche piante"...
Ed infatti Aurora abbandonerà il progetto in favore della splendida, ma senz'altro rassicurante e tradizionale, clip smussata triangolare...
Le iscrizioni del Produttore
Sulla laminatura i punzoni sono apposti sia nella parte inferiore del cappuccio (labbro) che nella parte superiore del fusto:
AURORA (in rilievo all'interno di un rettangolo)
18K·R (in rilievo all'interno di un rettangolo)
10 0,2 Il valore 0,2 è il punzone che sta ad indicare lo spessore della lamina d'oro (espresso in millimetri, equivalenti a 200 micron). Il significato del numero 10, invece, mi è ancora oscuro: potrebbe forse riferirsi al disegno della laminatura (pattern)?
Rispetto alla RA2 pubblicitaria che avevo recensito, in questa è presente un'ulteriore coppia di punzoni (rettangolari, a rilievo) che riportano quella che mi sembra una lettera "f". Non troviamo il logo di Aurora sul fondello, poichè la laminatura completa del fusto copre l'ebanite: ma un ulteriore marchio è ben visibile sulla clip
AURORA 18KR L'indicazione del modello e della sua grandezza è riportata sotto il fondello sul nottolino:
RA2 ovvero "Rientrante Aurora misura 2". Nella penna in presentazione è presente anche un'altra stampigliatura che, ancorché impressa su una superficie danneggiata, appare comunque abbastanza nitidamente come un numero "40".
Completiamo il novero delle iscrizioni con quella del gruppo scrittura: il pennino ha il tipico foro a goccia Aurora (che dopo il 1927 diverrà tondo) e reca inciso:
AURORA
2
TORINO
(in un cartiglio ovale)
14 Kt. L'alimentatore è in ebanite e dal profilo piatto tipo spoon-feeder brevetto Waterman.
La punta è un F non flessibile ma assai docile e preciso, rodato in modo armoniosamente uniforme, pronto e scorrevole in ogni direzione: un vero piacere d'altri tempi, che ancora una volta conferma l'assoluta eccellenza della gloriosa manifattura torinese. Conclusioni
La RA2 partecipa dell'elevatissima qualità progettuale e costruttiva (materiali, accoppiamenti, decorazioni, pennino) che ha reso celebre la Casa di Torino nel mondo. Le sue dimensioni sono senza dubbio contenute, ma proporzioni e peso risultano pressoché ideali, da penna forte e slanciata, come la quercia alla quale si ispira nella sua livrea dorata di oggi...
Ah, quasi dimenticavo: la Sacerdotessa della Luna attendeva il giorno del suo risveglio in una bella scatolina d'argento, ed è lì che io l'ho trovata... Grazie per l'attenzione!
Giorgio
Senza alcun dubbio l'elemento più appariscente e facilmente percepibile della decorazione è la clip del cappuccio.
Sensibilmente più lunga di quanto ci si aspetterebbe, la clip (che sporge di 3 mm. oltre il labbro, tanto che a montarla erano modelli di dimensioni lievemente maggiori, le RA3, come risulta dal già citato catalogo Aurora 1927) sfoggia un disegno avveniristico con finitura lucida: essa si diparte da un imponente ancoraggio triangolare (che interessa tanto la superficie liscia della testina quanto quella decorata geometricamente) per inarcarsi subito in una ripidissima cresta d'onda, che si restringe precipitando in una fluentissima coda, per terminare la sua corsa in una (questa sì, canonica) pallina a spicchi...
Impressionante!! Ed infatti Aurora abbandonerà il progetto in favore della splendida, ma senz'altro rassicurante e tradizionale, clip smussata triangolare...
Le iscrizioni del Produttore
Sulla laminatura i punzoni sono apposti sia nella parte inferiore del cappuccio (labbro) che nella parte superiore del fusto:
AURORA (in rilievo all'interno di un rettangolo)
18K·R (in rilievo all'interno di un rettangolo)
10 0,2 Il valore 0,2 è il punzone che sta ad indicare lo spessore della lamina d'oro (espresso in millimetri, equivalenti a 200 micron). Il significato del numero 10, invece, mi è ancora oscuro: potrebbe forse riferirsi al disegno della laminatura (pattern)?
Rispetto alla RA2 pubblicitaria che avevo recensito, in questa è presente un'ulteriore coppia di punzoni (rettangolari, a rilievo) che riportano quella che mi sembra una lettera "f". Non troviamo il logo di Aurora sul fondello, poichè la laminatura completa del fusto copre l'ebanite: ma un ulteriore marchio è ben visibile sulla clip
AURORA 18KR L'indicazione del modello e della sua grandezza è riportata sotto il fondello sul nottolino:
RA2 ovvero "Rientrante Aurora misura 2". Nella penna in presentazione è presente anche un'altra stampigliatura che, ancorché impressa su una superficie danneggiata, appare comunque abbastanza nitidamente come un numero "40".
Completiamo il novero delle iscrizioni con quella del gruppo scrittura: il pennino ha il tipico foro a goccia Aurora (che dopo il 1927 diverrà tondo) e reca inciso:
AURORA
2
TORINO
(in un cartiglio ovale)
14 Kt. L'alimentatore è in ebanite e dal profilo piatto tipo spoon-feeder brevetto Waterman.
La punta è un F non flessibile ma assai docile e preciso, rodato in modo armoniosamente uniforme, pronto e scorrevole in ogni direzione: un vero piacere d'altri tempi, che ancora una volta conferma l'assoluta eccellenza della gloriosa manifattura torinese. Conclusioni
La RA2 partecipa dell'elevatissima qualità progettuale e costruttiva (materiali, accoppiamenti, decorazioni, pennino) che ha reso celebre la Casa di Torino nel mondo. Le sue dimensioni sono senza dubbio contenute, ma proporzioni e peso risultano pressoché ideali, da penna forte e slanciata, come la quercia alla quale si ispira nella sua livrea dorata di oggi...
Ah, quasi dimenticavo: la Sacerdotessa della Luna attendeva il giorno del suo risveglio in una bella scatolina d'argento, ed è lì che io l'ho trovata... Grazie per l'attenzione!
Giorgio
Ultima modifica di Musicus il venerdì 13 maggio 2016, 6:16, modificato 3 volte in totale.
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Re: AURORA RA2 - 1927
Per mostrare somiglianze e differenze nella decorazione, allego una foto delle RA2 da me recensite:
Giorgio
Aurora sugli scudi!! Giorgio
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Re: AURORA RA2 - 1927
Complimenti per il bellissimo "acchiappo", da te non mi aspettavo niente di meno .
Complimenti per la descrizione dettagliata di questa magnifica rientrante.
Complimenti per la descrizione dettagliata di questa magnifica rientrante.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Re: AURORA RA2 - 1927
Quando ho visto le immagini di questa penna ho avuto un tuffo al cuore. Nella mia profonda ignoranza in materia ho pensato: "Ma davvero esistono penne così belle?". Ti ringrazio per avermela fatta conoscere. L'altro capolavoro, di pari eleganza, è la recensione. Grazie.
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Re: AURORA RA2 - 1927
Complimenti per la pesca ( o caccia che sia stata) del 1 maggio! Penna bellissima con una clip che mi piace in modo particolare. Quanto alla interessantissima recensione è perfino difficile trovare delle parole e degli apprezzamenti che non siano scontati o banali. Grazie ancora
Luigi
PS: quanto al marchietto sembra proprio una f; io ne ho una con marcata una d, ma confesso di non conoscerne il significato
Luigi
PS: quanto al marchietto sembra proprio una f; io ne ho una con marcata una d, ma confesso di non conoscerne il significato
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Re: AURORA RA2 - 1927
Grazie, Laura, per la sensibilità che dimostri e per le parole davvero gentili!!Silemar ha scritto:Quando ho visto le immagini di questa penna ho avuto un tuffo al cuore. Nella mia profonda ignoranza in materia ho pensato: "Ma davvero esistono penne così belle?". Ti ringrazio per avermela fatta conoscere. L'altro capolavoro, di pari eleganza, è la recensione. Grazie.
E... buona calligrafia a te!!
Giorgio
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Re: AURORA RA2 - 1927
Grazie a te, Luigi, ben ritrovato!!lucre ha scritto:Complimenti per la pesca ( o caccia che sia stata) del 1 maggio! Penna bellissima con una clip che mi piace in modo particolare. Quanto alla interessantissima recensione è perfino difficile trovare delle parole e degli apprezzamenti che non siano scontati o banali. Grazie ancora
Luigi
PS: quanto al marchietto sembra proprio una f; io ne ho una con marcata una d, ma confesso di non conoscerne il significato
In rete ho visto (ma giurerei solo sulla prima) una "e" su una ARA4, e poi una "f" su una RA3 ed una "c" su una RA4... E tu hai una "d" su una RA2: boh?!
Io ho evocato il GM in un post precedente: chissà che non ci venga in aiuto...
Giorgio
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Re: AURORA RA2 - 1927
Grazie. Continuo con i miei esercizi e intanto vi leggo anche se parlate una lingua nuova per me!Musicus ha scritto:E... buona calligrafia a te!!
Giorgio
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Re: AURORA RA2 - 1927
Giorgio...stavolta sono proprio senza parole...solo...grazie!!!
Le tue recensioni sono da collezionare, proprio come le favolose stilografiche che ci racconti
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Re: AURORA RA2 - 1927
Giorgio
nel precedente post quando parlavo di un marchietto d sono stato impreciso; non si tratta di una RA2 ma di una RA0. Visto che hai evocato il GM
ho preferito precisare ... ancora grazie per la bellissima recensione
Luigi
nel precedente post quando parlavo di un marchietto d sono stato impreciso; non si tratta di una RA2 ma di una RA0. Visto che hai evocato il GM
ho preferito precisare ... ancora grazie per la bellissima recensione
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Re: AURORA RA2 - 1927
Un'altra bellissima penna (per non parlare della recensione) ma è un commento banale, quindi coi complimenti mi fermo subito, facendomi prendere invece dalle manie classificative e cataloganti...
Trovo molto interessante la questione del marchio stampigliato sul cappuccio, come quella del numero sul fondello. Sui numeri purtroppo pare esserci il mistero più totale, nel senso che non sembra esservi coerenza e se ne trovano di diversi su penne identiche. Forse lotti di produzione, ma siamo nell'ambito delle ipotesi selvagge (o wild guess che dir si voglia).
La stampigliatura sul cappuccio però potrebbe avere un significato, solo che per provare a fare ipotesi ci vorrebbe una ricognizione su un numero significativo di penne. Qui tocca alzarsi tutti alle 5 di mattina a frugare per mercatini! O aspettare il nostro Gran Maestro...
Simone
Trovo molto interessante la questione del marchio stampigliato sul cappuccio, come quella del numero sul fondello. Sui numeri purtroppo pare esserci il mistero più totale, nel senso che non sembra esservi coerenza e se ne trovano di diversi su penne identiche. Forse lotti di produzione, ma siamo nell'ambito delle ipotesi selvagge (o wild guess che dir si voglia).
La stampigliatura sul cappuccio però potrebbe avere un significato, solo che per provare a fare ipotesi ci vorrebbe una ricognizione su un numero significativo di penne. Qui tocca alzarsi tutti alle 5 di mattina a frugare per mercatini! O aspettare il nostro Gran Maestro...
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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- sanpei
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AURORA RA2 - 1927
La penna è molto bella, con un decoro di qualità, la scritta sula clip la colloca tra le prime produzioni del modello,
la letterina in verità non ho idea cosa significhi, personalmente ho sempre pensato che potesse dipendere dal laminatore,
probabilmente non era solo un "artista" a disegnare/eseguire le laminature in Aurora,
ognuno poteva avere un marchio distintivo.
Oppure, come per gli argenti inglesi, poteva indicare l'anno di produzione della penna?
Aurora poteva fornire queste penne in versione lusso, come quella di Giorgio,
cioè con parte conica del serbatoio laminata, oppure la versione standard con la suddetta parte nera,
concetto riportato anche sul catalogo d'epoca
Eccone una praticamente uguale, guilloche a parte, in compagnia delle sorelline su di un catalogo di fine anni '20
dove scopriamo che si chiama RA2 N°16512 D8
la letterina in verità non ho idea cosa significhi, personalmente ho sempre pensato che potesse dipendere dal laminatore,
probabilmente non era solo un "artista" a disegnare/eseguire le laminature in Aurora,
ognuno poteva avere un marchio distintivo.
Oppure, come per gli argenti inglesi, poteva indicare l'anno di produzione della penna?
Aurora poteva fornire queste penne in versione lusso, come quella di Giorgio,
cioè con parte conica del serbatoio laminata, oppure la versione standard con la suddetta parte nera,
concetto riportato anche sul catalogo d'epoca
Eccone una praticamente uguale, guilloche a parte, in compagnia delle sorelline su di un catalogo di fine anni '20
dove scopriamo che si chiama RA2 N°16512 D8
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Cara Daniela, ti ringrazio.Irishtales ha scritto:Giorgio...stavolta sono proprio senza parole...solo...grazie!!!
Le tue recensioni sono da collezionare, proprio come le favolose stilografiche che ci racconti...
So che sempre sai cogliere ciò che muove il mio interesse: il racconto, quella piccola storia unica che può balzare fuori improvvisa da una forma, un nome, un ricordo...
Buona scrittura!!
Giorgio
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Il nostro Gran Maestro sanpei ha parlato, quindi potete non alzarvi tutti alle 5 di mattina (così le penne le trovo ancora io )...piccardi ha scritto:... Qui tocca alzarsi tutti alle 5 di mattina a frugare per mercatini! O aspettare il nostro Gran Maestro...
Grazie Simone!!
Mi sembra che Aurora si sia dedicata a complicare la vita ai suoi futuri collezionisti...
Numerini sulle sezioni, sui nottolini di carica, e sulle punzonature ora anche letterine varie...
Ma poco alla volta... gutta cavat lapidem!
Giorgio