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Libro in latino

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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

Buongiorno a tutti, lo scorso fine settimana sono stato in Umbria ed ho avuto l'occasione di visitare una ex chiesa. Tra le varie cose esposte ho notato questo libro che sembra stampato ma era indicato come manoscritto del 1600... cosa ne pensate?
Un saluto!
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rrfreak63
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Messaggio da rrfreak63 »

per me è stampato. Ho avuto modo di vedere manoscritti antichi, in Vaticano, e questo non mi pare proprio un manoscritti.

Vedere il libro 'De arte venandi cum avibus' di Federico II di Svevia fu un'esperienza indimenticabile. Sembrava finito il giorno prima 😊

La bibbia fu stampata per la prima volta nel 1455 per cui nel 1600 questo ha l'aria di essere stampato
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Marco
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Messaggio da Pensuser »

Penso che possa trattarsi di una edizione a stampa del 1663 dello “Psalterium Romanum" - raccolta di salmi e antifonario romano, con strofe di canto gregoriano.
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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Propendo per una scrittura manuale (ovviamente non posso esserne certo). Non dobbiamo farci trarre in inganno dal carattere simile a quello usato nella stampa. Metto una foto di un carattere che ci fa subito pensare a un manoscritto, ma che ha meno imperfezioni:
large (7).jpg
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maylota
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Messaggio da maylota »

Credo sia stampato. Il tetragramma ha le righe che si spezzano a intervalli regolari, che mi fa pensare ad un carattere di stampa.
Venceremos.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Concordo per il manuale, ci sono varie imprecisioni seppur di poco conto soprattutto sulle S.
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Bons

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Messaggio da Bons »

Se fosse stampato sarebbe arrivato con oltre un secolo di ritardo per avere un qualche interesse o valore.
Se fosse manoscritto è di una miseria e di una banalità di esecuzione da avere ben poco di interessante o di valore.
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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

Dunque siamo a 3 stampa e 2 manoscritto. Risultato incerto... e Bons non si sbilancia :lol:
Grazie a tutti per le vostre impressioni :wave:
passavodiqua
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Messaggio da passavodiqua »

Ho notato (non c'entra niente con la discussione) che la lettera 'esse' viene scritta in genere quasi come una effe, ma a fine parola, ad esempio 'eius', assume le sembianze attuali. È una cosa che non avevo mai notato.
Era una regola tipografica particolare?
Non credo legata alla fonetica.
Sanciok
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Messaggio da Sanciok »

Io propendo per manoscritto, troppe differenze nei caratteri! Ad esempio gli asterischi sono tutti diversi uno dall’ altro.
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Messaggio da calli1958 »

passavodiqua ha scritto: mercoledì 24 agosto 2022, 1:27 Ho notato (non c'entra niente con la discussione) che la lettera 'esse' viene scritta in genere quasi come una effe, ma a fine parola, ad esempio 'eius', assume le sembianze attuali. È una cosa che non avevo mai notato.
Era una regola tipografica particolare?
Non credo legata alla fonetica.
Nelle scritture antiche la esse usata normalmente era quella a forma "tipo effe", tranne a fine parola o nel caso di doppia esse (nelle vecchie scritture le doppie non erano quasi mai due lettere uguali). Questo uso della esse è stato praticato anche in tipografia (in molti casi fino ai primi decenni del secolo scorso).
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ricart
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Messaggio da ricart »

La differenza nei caratteri forse è dovuta al fatto che i punzoni venivano costruiti a mano uno per uno quindi è ammissibile che siano diversi, spesso venivano sostituiti perché si usuravano o si rompevano. Faccio l'analogia con le monete antiche dove il punzone veniva sostituito spesso a causa della rottura, di solito era quello di martello che soccombeva prima, quello di incudine durava di più. Da qui tutta una sequenza di coni diversi, unici, che rende la numismatica antica affascinante. Veniva rifatto ma anche se l'incisore era lo stesso il risultato era diverso.
:wave:
Riccardo

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Messaggio da Silvia1974 »

Mmhh a prima vista avrei detto stampato. Poi ho guardato un tot di particolari e sono arrivata a “stampato con dettagli aggiunti a mano”, se pensate sia possibile. Vedete il pentagramma dive ci sono le barrette parallele verticali: non sono uguali. Anche gli asterischi è possibile che siano stati messi dopo? :think:
Per la S scritta come F potrebbe essere un difetto di pronuncia di quello che dettava :lol:
Silvia

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Messaggio da Esme »

Confrontandolo con i coevi testi stampati per la liturgia delle ore, parrebbe proprio stampato.
Bons ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 21:56 Se fosse stampato sarebbe arrivato con oltre un secolo di ritardo per avere un qualche interesse o valore.
Se fosse manoscritto è di una miseria e di una banalità di esecuzione da avere ben poco di interessante o di valore.
Forse, essendo del seicento (ma seicento quando?), l'interesse non è nella fattura ma nel contenuto.
A seguito della Riforma, la chiesa cattolica ha proceduto a una profonda revisione dei testi per la liturgia delle ore.

JohnDT10 che l'ha visto e letto la presentazione magari ha qualche informazione aggiuntiva.
Domanda: di che dimensioni è?
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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

A tomo aperto (2 facciate) direi che misura circa 60x40. Il libro è chiuso in una teca di plexiglas e non c'era nessuna presentazione, ma ho chiesto a una pseudo "guida" e lei mi ha detto che era un libro di preghiere e salmi risalente al 1600 circa... di più non so. :wave:
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