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Inchiostri calligrafici: come arrivare alla giusta densità?

Stili, strumenti e iniziative per migliorare la propria scrittura.
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Koten90
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Inchiostri calligrafici: come arrivare alla giusta densità?

Messaggio da Koten90 »

Buongiorno a tutti!
Mi sono finalmente convinto a usare cannuccia e pennino (attualmente il mio preferito è il Brause 76 Rose), ma sto trovando difficoltà con la gestione degli inchiostri: ho acquistato due Winsor & Newton (i primi trovati su Amazon) e mi trovo con il nero che sembra essere troppo fluido, tanto da fare i goccioloni se non scarico bene dopo la pucciata, e l’oro che è tanto denso da fare i grumi, otturare la siringa che uso per i travasi e fatica a scendere dal pennino.
Ho letto svariate volte che devo correggere con acqua distillata o con gomma arabica per diluire/addensare, ma come dovrei dosare? C’è un sistema veloce e pratico per raggiungere la densità giusta o devo andare a tentativi?
Alessio Pariani

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ricart
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Inchiostri calligrafici: come arrivare alla giusta densità?

Messaggio da ricart »

Per me devi solo provare e riprovare con piccoli campioni, il problema è ricordarsi della miscela, io me l'annoto sempre man mano.
:wave:
Riccardo

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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calli1958
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Inchiostri calligrafici: come arrivare alla giusta densità?

Messaggio da calli1958 »

Koten90 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 8:19 C’è un sistema veloce e pratico per raggiungere la densità giusta o devo andare a tentativi?
Andare per tentativi! Ogni inchiostro "risponde" diversamente. A parte questo, se hai in casa altri inchiostri (gli stilografici di solito funzionano anche per pennini a intinzione), prima di lanciarti in "esperimenti" prova ad usare quelli (non conosco gli inchiostri W & N, so solo che di solito si tratta di inchiostri da disegno). Suggerisco inoltre, se hai appena iniziato con cannuccia e pennino, di non crearti da subito il problema degli inchiostri; se quelli che hai ti sembrano "non idonei" parcheggiali provvisoriamente in un cassetto, procurati una boccetta per esempio di normalissimo Pelikan 4001 nero oppure blu-nero (cito questo perché fra i più conosciuti e facili da trovare) e concentrati sull'uso del pennino. Avrai successivamente tutto il tempo per sperimentare gli inchiostri, prima sono molto più importanti i pennini (ovviamente! Ricorda di usarli correttamente e di pulirli dopo l'uso) e la carta.
Buona scrittura.
Lamy

Inchiostri calligrafici: come arrivare alla giusta densità?

Messaggio da Lamy »

Io ho provato sia il Take Sumi liquido sia il Pelikan 4001 per scrivere a lungo e il Take Sumi si presta decisamente meglio. Ho usato gli ostici Mitchell in rame, i classici Bandzug, alcuni Leonardt, dei Presbitero Milano, un pennino dedicato a Shakespeare etc etc e tutti quanti amano il primo mentre detestano il secondo (senza gomma arabica).
PS: il pumpkin blue sembra incazzato col mondo, non funziona granché bene con qualsiasi inchiostro, il rose neanche a parlarne ed in generale quelli pensati per il corsivo con gli svolazzi sono quelli più capricciosi in base alla mia aneddotica esperienza.
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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Lamy ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 14:11 Io ho provato sia il Take Sumi liquido sia il Pelikan 4001 per scrivere a lungo e il Take Sumi si presta decisamente meglio. Ho usato gli ostici Mitchell in rame, i classici Bandzug, alcuni Leonardt, dei Presbitero Milano, un pennino dedicato a Shakespeare etc etc e tutti quanti amano il primo mentre detestano il secondo (senza gomma arabica).
PS: il pumpkin blue sembra incazzato col mondo, non funziona granché bene con qualsiasi inchiostro, il rose neanche a parlarne ed in generale quelli pensati per il corsivo con gli svolazzi sono quelli più capricciosi in base alla mia aneddotica esperienza.
Il Take Sumi non lo conosco (a meno che tu non intenda il Kuretake Sumi, inchiostro che apprezzo molto); sicuramente è però più facile reperire il Pelikan che, per quanto mi consta, non genera problemi particolari (soprattutto per chi è agli inizi). Piuttosto, perlomeno per la mia modesta esperienza, i pennini spesso non "tengono" l'inchiostro o "non scrivono" perché non vengono preparati opportunamente (lavaggio, saliva, fiamma, ecc. ecc.), oppure si deteriorano velocemente per mancanza di pulizia ad ogni uso o di utilizzo non completamente corretto.
Inoltre nel tuo post citi sia pennini tronchi che a punta fine e alcuni inchiostri hanno rese diverse nelle due tipologie di pennini, di conseguenza c'è chi preferisce utilizzare inchiostri diversi nei due casi. Personalmente in questo periodo sto usando più che altro un ferrogallico (vecchio) che trovo soddisfacente in entrambe le situazioni (facendo attenzione a lavare sempre il pennino dopo l'uso altrimenti è irrimediabilmente perso nel giro di pochi giorni).
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

calli1958 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 14:07 Andare per tentativi! Ogni inchiostro "risponde" diversamente. A parte questo, se hai in casa altri inchiostri (gli stilografici di solito funzionano anche per pennini a intinzione), prima di lanciarti in "esperimenti" prova ad usare quelli (non conosco gli inchiostri W & N, so solo che di solito si tratta di inchiostri da disegno). Suggerisco inoltre, se hai appena iniziato con cannuccia e pennino, di non crearti da subito il problema degli inchiostri; se quelli che hai ti sembrano "non idonei" parcheggiali provvisoriamente in un cassetto, procurati una boccetta per esempio di normalissimo Pelikan 4001 nero oppure blu-nero (cito questo perché fra i più conosciuti e facili da trovare) e concentrati sull'uso del pennino. Avrai successivamente tutto il tempo per sperimentare gli inchiostri, prima sono molto più importanti i pennini (ovviamente! Ricorda di usarli correttamente e di pulirli dopo l'uso) e la carta.
Buona scrittura.
Tu hai ragione, ma la moglie l’ha visto su Amazon e ha detto “BELLISSIMO 😍 DAI PRENDILO COSÌ FAI TU I BIGLIETTI DI NATALE QUEST’ANNO”.
Obbedisco.

A questo punto meglio iniziare presto a fare esperimenti e arrivare pronti.

Questi inchiostri sembrano essere acrilici, non waterproof, ma resistono “al tempo”. Non vengono assorbiti dalla carta. Con gli inchiostri stilografici mi trovo decisamente meglio, ma oro e argento erano colori complicati
Alessio Pariani

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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Koten90 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 18:49
Tu hai ragione, ma la moglie l’ha visto su Amazon e ha detto “BELLISSIMO 😍 DAI PRENDILO COSÌ FAI TU I BIGLIETTI DI NATALE QUEST’ANNO”.
Obbedisco.

A questo punto meglio iniziare presto a fare esperimenti e arrivare pronti.

Questi inchiostri sembrano essere acrilici, non waterproof, ma resistono “al tempo”. Non vengono assorbiti dalla carta. Con gli inchiostri stilografici mi trovo decisamente meglio, ma oro e argento erano colori complicati
Innanzitutto le mogli hanno sempre ragione. Di questo sono certo! Naturalmente quell'inchiostro "oro" lo userai per le decorazioni o per un capolettera importante (come immagino sia l'idea di tua moglie!) mentre il testo suggerisco di usare un inchiostro più "normale". Gli inchiostri pigmentati sono sempre più ostici degli altri e possono con facilità dare effetti indesiderati (parti di lettere non leggibili, pozzetti improvvisi, ecc.). Quindi il mio suggerimento è: gli "inchiostri della moglie" per le decorazioni, uno "normale" per il testo.
Per i biglietti di Natale la tempistica è adeguata ma.... non battere la fiacca! :D . Meglio essere in anticipo che in ritardo.

Buona scrittura
valhalla
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Messaggio da valhalla »

Koten90 ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 18:49 Questi inchiostri sembrano essere acrilici, non waterproof, ma resistono “al tempo”. Non vengono assorbiti dalla carta. Con gli inchiostri stilografici mi trovo decisamente meglio, ma oro e argento erano colori complicati
per le cose luccicose io non mi trovo male con gli acquerelli, depositati sul pennino con un pennello, sia per il funzionamento che per il fatto di avere tanti colori in relativamente poco spazio, confrontati con le boccette di inchiostro (ovvio, le quantità son più basse, ma mica si fanno biglietti di auguri tutti i giorni).

però sai che le mie capacità calligrafiche lasciano a desiderare, magari per chi è capace non funzionano così bene.

also, se devi scrivere MILLE biglietti di auguri, non ti passa più.
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