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Messaggio da Koten90 »

Voglio sottoporvi questo testo di mia creazione che contiene tante “prime volte”, tante soddisfazioni e anche un parziale fallimento.
È la prima volta che riscrivo il testo studiando il posizionamento del titolo e quello conseguente del corpo testo.
È la prima volta che mi cimento in una fioritura, per di più molto complessa, ma il richiamava moltissimo il tema trattato e ho voluto buttarmi.
Sono un poco demoralizzato perché ho nascosto nel testo un messaggio secondario scritto con inchiostro differente: speravo si notasse di più la differenza e in alcuni punti si sono mescolati gli inchiostri nascondendo la lettera evidenziata😞 ho provato ad aumentare un po’ la saturazione della foto per risolvere.

Spero comunque che sia di vostro gradimento e susciti in voi le sensazioni che ho provato io mentre lo annotavo la prima volta.

Posto in calligrafia per avere preziosi consigli su cosa e come migliorare la grafia.

La chiave del messaggio nascosto è 2-6-4-“8-5”!

Pilot CH912 FA con Diamine Black Green
OMAS Extra con Diamine Kelly Green
Allegati
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Messaggio da calli1958 »

Koten90 ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 23:18 .....
Posto in calligrafia per avere preziosi consigli su cosa e come migliorare la grafia.
.....
Guardo solo la scrittura e l'impaginazione (tralascio volutamente il significato "primario" e "secondario", segnalando solo che il cambio di penna nell'ambito della stessa parola/testo è sempre problematico: i due pennini dovrebbero essere identici; inoltre inchiostri diversi possono dare rese diverse.
Immagino che il foglio sia un A4 e, di conseguenza che l'altezza delle lettere, ad occhio, sia circa 3 mm. con un modulo 3-2-3 idoneo al corsivo inglese. Il mio primo suggerimento (dando sempre per scontato che ognuno scrive come vuole, con ciò che vuole, dove vuole) è di usare un'altezza maggiore delle lettere, almeno il doppio di quella che hai usato qui, per vari motivi, fra i quali:
- non conosco la resa dei pennini delle stilo che hai usato, né la pesantezza/leggerezza della mano, vedo però che i fini non sono particolarmente fini quindi i pennini non permettono un tratto sufficientemente sottile, oppure la mano non è sufficientemente leggera, oppure la carta non è adatta, oppure una miscela di questi 3 aspetti. Per ovviare in prima approssimazione a questi inconvenienti è opportuno ingrandire la scrittura in modo che il contrasto fini/grossi sia più evidente;
- la maggiore altezza di scrittura permette (e questo è il motivo fondamentale, soprattutto all'inizio) di verificare meglio la forma delle lettere, le proporzioni, i tratti in finezza e quelli in pressione, gli spazi fra le lettere e fra le parole, ecc. quindi tutto ciò su cui è necessario fare pratica per avere il controllo della scrittura. Inoltre, una volta fatta pratica su misure maggiori è più semplice mantenere coerenza, grazia e armonia diminuendo la misura, piuttosto che il contrario.

E' sempre opportuno, all'inizio, basarsi su un manuale (stampato, on line, o in qualsiasi altro modo) per avere sempre presente i principi base e dei modelli di riferimento, finché non si raggiunga dimestichezza con lo stile.

Guardando la pagina nel suo complesso: hai centrato il titolo e mantenuto un allineamento a sinistra (circa) con poco margine sinistro (forse per necessità o forse per scelta); presumo, vista la notevole diversa lunghezza delle righe, che ti sia preoccupato di cosa doveva essere contenuto su ciascuna riga. Esteticamente, a mio parere, il margine sinistro è troppo stretto e l'allineamento sinistro troppo rigido; avresti potuto:
- centrare tutte le righe, creando così movimento sul testo con margini (dx e sx) ampi dove la lunghezza delle righe permettevano;
- usare un rientro ad ogni inizio frase lasciando così uno spazio di sfogo alle maiuscole; oppure rientrare il testo e tenere le maiusole fuori a sx per dar loro più spazio ed enfasi;
- soprattutto, avresti potuto usare un foglio più grande, magari con un po' di interlinea fra le righe di scrittura in modo da far "respirare" meglio il testo ed avere una maggiore libertà sulle maiuscole, organizzando margini, spazi, rientri, a tuo piacimento.

Un accenno al titolo e alla fioritura; la centratura del titolo non è perfetta (ma non disturba molto), naturalmente quando si operano delle fioritureè necessario tener conto del loro "peso" nella centratura. Hai giustamente usato un carattere più grande per il titolo con una misura sovradimensionata per la maiuscola: anche in questo caso disporre di un foglio più grande poteva permettere una maggiore libertà compositiva, sia come dimensioni del carattere sia come spazi. Sulla fioritura: premesso che è giusto provare e sperimentare, è altrettanto giusto fare a parte qualche prova per avere idea del risultato; in questo caso non mi pare ci siano delle prove a priori altrimenti avresti subito notato la disarmonia delle linee curve e quella causata dalla sovrapposizione di linee. Gli abbellimenti, come le maiuscole, devono essere provati e valutati a parte prima di passare al definitivo, in modo da avere movimenti fluidi e armoniosi della penna, senza incertezze e ripensamenti.

Per ultimo (ma sempre affermando che che provare, sperimentare, giocare, divertirsi con la scrittura è fondamentale!) non è sbagliato procedere per gradi; quindi prima fare pratica con le minuscole, la loro forma, proporzione, spaziatura, poi con le maiuscole, poi con il resto; e sempre tendo conto dell'impaginazione, margini, spazi ecc.

Buona scrittura!
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Messaggio da Koten90 »

calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 12:46 Immagino che il foglio sia un A4 e, di conseguenza che l'altezza delle lettere, ad occhio, sia circa 3 mm. con un modulo 3-2-3 idoneo al corsivo inglese.
Tutto esatto.
calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 12:46
Il mio primo suggerimento (dando sempre per scontato che ognuno scrive come vuole, con ciò che vuole, dove vuole) è di usare un'altezza maggiore delle lettere, almeno il doppio di quella che hai usato qui, per vari motivi, fra i quali:
- non conosco la resa dei pennini delle stilo che hai usato, né la pesantezza/leggerezza della mano, vedo però che i fini non sono particolarmente fini quindi i pennini non permettono un tratto sufficientemente sottile, oppure la mano non è sufficientemente leggera, oppure la carta non è adatta, oppure una miscela di questi 3 aspetti. Per ovviare in prima approssimazione a questi inconvenienti è opportuno ingrandire la scrittura in modo che il contrasto fini/grossi sia più evidente;
- la maggiore altezza di scrittura permette (e questo è il motivo fondamentale, soprattutto all'inizio) di verificare meglio la forma delle lettere, le proporzioni, i tratti in finezza e quelli in pressione, gli spazi fra le lettere e fra le parole, ecc. quindi tutto ciò su cui è necessario fare pratica per avere il controllo della scrittura. Inoltre, una volta fatta pratica su misure maggiori è più semplice mantenere coerenza, grazia e armonia diminuendo la misura, piuttosto che il contrario.
Avevo pensato anche io di provare con un corpo testo più alto, ma dopo una prima prova di scrittura ho notato che il testo completo riempiva già la pagina quasi completamente. I pennini delle due stilografiche sono fini ma non c’è paragone rispetto al Zebra G da intingimento. Oltretutto mi sono reso conto che la carta Rhodia passata nella stampante laser per la stampa delle righe diventa più “lucida e scivolosa” e le penne faticano a scriverci, di conseguenza spesso i tratti sono ripassati più volte per far prendere la penna e la cosa è inaccettabile.
calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 12:46 Guardando la pagina nel suo complesso: hai centrato il titolo e mantenuto un allineamento a sinistra (circa) con poco margine sinistro (forse per necessità o forse per scelta); presumo, vista la notevole diversa lunghezza delle righe, che ti sia preoccupato di cosa doveva essere contenuto su ciascuna riga. Esteticamente, a mio parere, il margine sinistro è troppo stretto e l'allineamento sinistro troppo rigido; avresti potuto:
- centrare tutte le righe, creando così movimento sul testo con margini (dx e sx) ampi dove la lunghezza delle righe permettevano;
- usare un rientro ad ogni inizio frase lasciando così uno spazio di sfogo alle maiuscole; oppure rientrare il testo e tenere le maiusole fuori a sx per dar loro più spazio ed enfasi;
- soprattutto, avresti potuto usare un foglio più grande, magari con un po' di interlinea fra le righe di scrittura in modo da far "respirare" meglio il testo ed avere una maggiore libertà sulle maiuscole, organizzando margini, spazi, rientri, a tuo piacimento.
Il margine sinistro adottato è quello che avevo già stampato con righe e falserighe. Mi sono attenuto a quello perché già centrare il titolo è stato parecchio complicato.
Il foglio più grande mi sembra un ottimo consiglio, come alternativa mi sono auto-proposto di trattare testi più brevi per tenere il carattere più grande. Anche l’idea del rientro non è male e, effettivamente, lascerebbe molta più aria alle maiuscole con la possibilità di tracciarle meglio e più grandi.
calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 12:46 Un accenno al titolo e alla fioritura; la centratura del titolo non è perfetta (ma non disturba molto), naturalmente quando si operano delle fioritureè necessario tener conto del loro "peso" nella centratura. Hai giustamente usato un carattere più grande per il titolo con una misura sovradimensionata per la maiuscola: anche in questo caso disporre di un foglio più grande poteva permettere una maggiore libertà compositiva, sia come dimensioni del carattere sia come spazi. Sulla fioritura: premesso che è giusto provare e sperimentare, è altrettanto giusto fare a parte qualche prova per avere idea del risultato; in questo caso non mi pare ci siano delle prove a priori altrimenti avresti subito notato la disarmonia delle linee curve e quella causata dalla sovrapposizione di linee. Gli abbellimenti, come le maiuscole, devono essere provati e valutati a parte prima di passare al definitivo, in modo da avere movimenti fluidi e armoniosi della penna, senza incertezze e ripensamenti.
Qualche prova prima di scriverla qui, a dire il vero, l’ho fatta. Il problema è che anche dopo 5 prove, se la quinta esce bene, non è detto che uno sia pronto per la scrittura definitiva. Ad aggravare la cosa c’è il fatto che, mentre scrivevo la definitiva, ho sbagliato e improvvisato per vedere di tamponare il problema.
calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 12:46 Per ultimo (ma sempre affermando che che provare, sperimentare, giocare, divertirsi con la scrittura è fondamentale!) non è sbagliato procedere per gradi; quindi prima fare pratica con le minuscole, la loro forma, proporzione, spaziatura, poi con le maiuscole, poi con il resto; e sempre tendo conto dell'impaginazione, margini, spazi ecc.

Buona scrittura!
Anche qui ti devo dare ragione. Mi rendo conto che avendo scritto sempre piccolo, su molte lettere non ho la destrezza che vorrei e, facendo tratti brevi, mi viene ancora spontaneo tracciare insieme molti tratti e anche 2-3 lettere intere consecutivamente. Devo assolutamente esercitarmi con lettere più grandi e perdere il vizio
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Messaggio da calli1958 »

Koten90 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 14:51
..... I pennini delle due stilografiche sono fini ma non c’è paragone rispetto al Zebra G da intingimento.

Inevitabilmente i pennini delle stilo sono diversi da quelli da intinzione, ma questo non pregiudica la possibilità di una bella scrittura; semplicemente avrà un effetto diverso.

....la carta Rhodia passata nella stampante laser per la stampa delle righe diventa più “lucida e scivolosa” e le penne faticano a scriverci, di conseguenza spesso i tratti sono ripassati più volte per far prendere la penna e la cosa è inaccettabile.

Tutte le carte passate nella stampante subiscono qualche variazione, per ovviare efficacemente: usando la Rhodia (o analoghe semitrasparenti) ed in ogni caso quando è possibile, stampa la falsariga su normale carta da stampante (con le linee piuttosto evidenti) e tienila sotto al foglio di scrittura (fermata nella giusta posizione con nastro adesivo o clip); dovresti vedere in trasparenza quanto basta per scrivere correttamente. In questo modo puoi riutilizzare la stessa falsariga tutte le volte che vuoi, hai il foglio di scrittura "pulito" e puoi utilizzare per lo stesso foglio di scrittura falserighe diverse. Se poi vuoi/puoi dotarti di una tavoletta luminosa (suggerisco in formato A3), la falsariga sarà perfettamente visibile anche qualora usi fogli di scrittura con grammatura molto più elevata.




Il foglio più grande mi sembra un ottimo consiglio, come alternativa mi sono auto-proposto di trattare testi più brevi per tenere il carattere più grande. Anche l’idea del rientro non è male e, effettivamente, lascerebbe molta più aria alle maiuscole con la possibilità di tracciarle meglio e più grandi.

Per testi brevi tieni anche conto della possibilità di usare l'A4 in orizzontale (con falsariga stampata nello stesso senso): così puoi usare altezze maggiori con una lunghezza di riga sufficiente.


Qualche prova prima di scriverla qui, a dire il vero, l’ho fatta. Il problema è che anche dopo 5 prove, se la quinta esce bene, non è detto che uno sia pronto per la scrittura definitiva. Ad aggravare la cosa c’è il fatto che, mentre scrivevo la definitiva, ho sbagliato e improvvisato per vedere di tamponare il problema.

Questo è assolutamente normale... e non solo agli inizi. E' importante concentrarsi soprattutto sulle linee fondamentali (che non devono necessariamente essere dei prolungamenti dei terminali delle lettere) perché essendo le più evidenti incidono maggiormente.


Anche qui ti devo dare ragione. Mi rendo conto che avendo scritto sempre piccolo, su molte lettere non ho la destrezza che vorrei e, facendo tratti brevi, mi viene ancora spontaneo tracciare insieme molti tratti e anche 2-3 lettere intere consecutivamente. Devo assolutamente esercitarmi con lettere più grandi e perdere il vizio
E' assolutamente necessario abituarsi a tracciare i singoli tratti separatamente, alzando la penna dopo ogni tratto. Se seguirai un manuale vedrai che combinando pochi tratti base formi un gran numero di lettere.

Nuovamente....buona scrittura!
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Messaggio da Koten90 »

calli1958 ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 15:39 E' assolutamente necessario abituarsi a tracciare i singoli tratti separatamente, alzando la penna dopo ogni tratto. Se seguirai un manuale vedrai che combinando pochi tratti base formi un gran numero di lettere.

Nuovamente....buona scrittura!
Agli inizi ho guardato e riguardato una decina di video tutorial che spiegano i tratti base e le combinazioni per le minuscole.
Aggiunta prova con corpo lettera da 6mm e confronto tra le due penne qui
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Messaggio da fufluns »

Premesso il fatto che io sono favorevole ad ogni tipo di sperimentazione con carta e penna, altrimenti l’esercizio della calligrafia rischia di diventare piuttosto noioso, mi sento però di caldeggiare il consiglio che le ha dato calli1958 quanto all’uso di righe più alte.

Qui sotto le allego un immagine dove è possibile osservare la differenza che anche solo 2 mm fanno nell’esecuzione delle lettere. Sulla destra è un classico quaderno Moleskine a righe (formato large), che ha le linee spaziate 6 mm tra loro. Sulla sinistra invece è un quaderno fatto in Cina, di carta non eccelsa ma utilizzabile e che costa un terzo rispetto al Moleskine. In questo quaderno le linee hanno una spaziatura di 8 mm.

IMG-0517.jpg

Un’ultima nota quanto all’impaginazione. Se avesse voglia di cercare in rete, troverà moltissimi esempi di impaginazione, alcuni dei quali possono essere considerati dei classici. Come potrà osservare, la maggior parte dei modelli hanno in comune il fatto di avere una ampia spaziatura lungo i bordi, soprattutto l’esterno e quello inferiore.

A parte l’impressione estetica di un maggior equilibrio e di maggior bellezza, una “finestra” di testo ridotta ha il vantaggio di contenere meno caratteri. Questo è molto utile per sperimentare le differenti grafie, e perfezionarle con l’esercizio, senza che sia necessario dover scrivere troppo testo per completare la pagina.
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Messaggio da calli1958 »

fufluns ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 23:38 Un’ultima nota quanto all’impaginazione. Se avesse voglia di cercare in rete, troverà moltissimi esempi di impaginazione, alcuni dei quali possono essere considerati dei classici. Come potrà osservare, la maggior parte dei modelli hanno in comune il fatto di avere una ampia spaziatura lungo i bordi, soprattutto l’esterno e quello inferiore.

A parte l’impressione estetica di un maggior equilibrio e di maggior bellezza.....
Carissimo Fufluns,
noto con piacere il suo/tuo (?) interesse per tutti i vari aspetti che attengono alla calligrafia, come risulta peraltro implicito negli ottimi lavori effettuati (e, fortunatamente, condivisi) che posso ammirare.
Colgo questa occasione da una parte per ringraziare di aver rafforzato il mio suggerimento con una bella immagine esplicativa, ma soprattutto per segnalare, anche se va oltre il tema del post, un articolo che potrebbe interessarla/ti riguarda l'impaginazione dei manoscritti medievali; la lettura del testo può non essere molto "scorrevole", ma nelle ultimissime pagine sono riportate alcune tabelle che possono essere utili e, eventualmente, invitare all'approfondimento:
https://oajournals.fupress.net/index.ph ... /8812/8810

Buona lettura e...buona scrittura!
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Messaggio da Koten90 »

calli1958 ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 11:11 ...suo/tuo (?) ...
:oops: mi trovo anche io spesso in imbarazzo quando lo stimato Fufluns mi scrive dandomi del "lei". Se siete tutti d'accordo, visto l'ambito amichevole di scambio, io passerei al "tu" :D
calli1958 ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 11:11 ...nelle ultimissime pagine sono riportate alcune tabelle che possono essere utili e, eventualmente, invitare all'approfondimento:
https://oajournals.fupress.net/index.ph ... /8812/8810
Molto interessanti le ricette alla fine che indirizzano alle dimensioni dei margini, anche in caso si voglia dividere il testo in due colonne. Certo, ci vorrebbe un foglio bello grande...
fufluns ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 23:38 ...mi sento però di caldeggiare il consiglio che le ha dato calli1958 quanto all’uso di righe più alte.
Qui sotto le allego un immagine dove è possibile osservare la differenza che anche solo 2 mm fanno nell’esecuzione delle lettere. Sulla destra è un classico quaderno Moleskine a righe (formato large), che ha le linee spaziate 6 mm tra loro. Sulla sinistra invece è un quaderno fatto in Cina, di carta non eccelsa ma utilizzabile e che costa un terzo rispetto al Moleskine. In questo quaderno le linee hanno una spaziatura di 8 mm.
Ringrazio per il contributo. Effettivamente, ho fatto la prova con i 6mm e mi sono trovato inaspettatamente meglio scrivendo in spazi più ampi.
7B5C7A3D-A4AC-4505-A757-DF716E254CA8.jpeg
Leggevo in qualche altro post che calli1958 consigliava addirittura di iniziare con 10mm.
fufluns ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 23:38 A parte l’impressione estetica di un maggior equilibrio e di maggior bellezza, una “finestra” di testo ridotta ha il vantaggio di contenere meno caratteri. Questo è molto utile per sperimentare le differenti grafie, e perfezionarle con l’esercizio, senza che sia necessario dover scrivere troppo testo per completare la pagina.
Per la pagina qui sopra riportata è stato un po' il contrario, nel senso che avevo già il testo e ho voluto farcelo stare. Attualmente ho preparato questi fogli con le righe stampate per fare esercizio e ho ridotto i margini il più possibile per riempire di più la pagina e ridurre il consumo di carta. Provvederò sicuramente a impostare dei fogli con margini più abbondanti seguendo le indicazioni nel link riportato da calli1958, in particolare mi sembra più congeniale la Ricetta di Monaco. Pensavo a 2cm per i margini superiore e sinistro e, di conseguenza, 3cm a destra e 4 cm per il bordo inferiore.
Alessio Pariani

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Messaggio da calli1958 »

Koten90 ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 13:56 .... in particolare mi sembra più congeniale la Ricetta di Monaco. Pensavo a 2cm per i margini superiore e sinistro e, di conseguenza, 3cm a destra e 4 cm per il bordo inferiore.
Tieni presente che il citato articolo fa riferimento a libri, non a fogli singoli; quindi le valutazioni estetiche consideravano la visione a libro aperto, dove i margini interni delle due facciate affiancate costituivano di fatto un unico spazio. Per i fogli singoli si scelgono solitamente margini dx e sx uguali; ovviamente non è una regola ferrea, ma un'opzione che normalmente "funziona" (ti sarà comunque semplice decidere scrivendo lo stesso testo con diverse scelte di margine e scegliendo quello che ti sembra "funzionare" meglio). Molto importante esteticamente, è il margine inferiore, che opportunamente consideri doppio di quello superiore. Tutte queste considerazioni (cui potremmo aggiungere la percentuale di spazio occupato dal testo rispetto al totale, gli spazio fra le righe, lo stile di scrittura, ecc. ecc.) sono valide per "lavori definitivi", mentre in fase di apprendimento/studio/pratica possiamo essere più "elastici"; è bene però, a mio parere, abituarsi anche negli esercizi ad usare attenzione per i margini, sia perché anche una banale pagina di ripetizioni di parole o lettere si presenta più gradevole, sia, soprattutto, perché si abitua l'occhio alla composizione della pagina.
Se ti interessa usare soprattutto il formato A4, soprattutto quando usi altezze delle lettere consistenti, tieni presente l'opportunità di usarlo in orizzontale in modo da poter avere margini laterali generosi pur con una riga di scrittura sufficientemente lunga.
In fase di apprendimento/pratica è utile avere interlinea consistente fra le righe di scrittura in modo da poter fare un'analisi di ciascuna parola/riga senza l'interferenza visiva delle righe vicine.
Considera, se vuoi, anche quello che ti ho detto in un altro post per la falsariga da usare sotto al foglio di scrittura: l'effetto finale dello scritto su foglio "pulito" è diverso da quello su foglio "rigato" (non a caso, quando si traccia a matita la rigatura, ultimato il lavoro si cancella).
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Messaggio da fufluns »

calli1958 ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 11:11 [...]
Colgo questa occasione da una parte per ringraziare di aver rafforzato il mio suggerimento con una bella immagine esplicativa, ma soprattutto per segnalare, anche se va oltre il tema del post, un articolo che potrebbe interessarla/ti riguarda l'impaginazione dei manoscritti medievali; la lettura del testo può non essere molto "scorrevole", ma nelle ultimissime pagine sono riportate alcune tabelle che possono essere utili e, eventualmente, invitare all'approfondimento:
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Buona lettura e...buona scrittura!
Carissimo amico di penna, grazie davvero per la segnalazione di questo bell'articolo che non conoscevo. Lungi dal trovare il testo poco scorrevole, ti confesso che la voluta pedanteria, la scelta accurata del vocabolario, la precisione maniacale, la vaga ridondanza dei concetti – che sono tipiche della scrittura per una rivista accademica –, sono musica per le mie orecchie... Così, in questo modo iniziatico, nel ritmo lento dello studiolo, nella suprema indifferenza del sapere alle mode linguistiche, nella inattualità del fare dell'uomo di lettere, nella importanza e il significato minimi dei contributi, vedo la paziente costruzione del sapere universale, con le sfumature impercettibili eppur certe della sua ineluttabile verità.

Al nostro nuovo amico calligrafo, e agli altri come lui che si affacciano a queste pagine, volevo ricordare l'esistenza di un "canone" di impaginazione fondato sulla proporzione aurea, la "divina proporzione" propiziata dai numeri mistici dell'antica filosofia e trasmessa durante tutta l'età media come un "codice segreto" per la creazione di pagine armoniche. In rete si possono trovare molte informazioni, così come le istruzioni per la sua esecuzione, cercando il nome del designer olandese che la formalizzò negli anni '40, L. A. van der Graaf. L'ho applicata nel foglio che allego in fotografia, fatto un po' di corsa per il nostro forum.


van der Graaf.jpg
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Messaggio da calli1958 »

fufluns ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 17:50
Carissimo amico di penna .....
Sono contento, molto contento. Il piacere ci ritrovarsi con passioni in comune, quindi vicini, nonostante la distanza geografica ed anzi, proprio per questo, ancora più vicini, liberi da abitudinarie ripetizioni di gesti, parole e discorsi, con il gusto di potersi scambiare frammenti delle proprie esperienze, dei propri interessi, delle proprie sensibilità, mi riempie di gioia; una gioia semplice , priva di sovrastrutture e di sottostrutture, "pura" mi verrebbe da definirla.
Sono quindi contento di averti segnalato qualcosa che ti interessa e di aver ottenuto di rimando un ulteriore arricchimento del medesimo interesse, impreziosito, come tuo solito, da un accattivante modo di raccontare e dai tuoi lavori sempre notevoli e di raffinato gusto.
Non ricordo dove risiedi, ma so che c'è un ponte, per quanto lungo sia, che ci permette di incontrarci.
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fufluns ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 17:50 Al nostro nuovo amico calligrafo, e agli altri come lui che si affacciano a queste pagine, volevo ricordare l'esistenza di un "canone" di impaginazione fondato sulla proporzione aurea, la "divina proporzione" propiziata dai numeri mistici dell'antica filosofia e trasmessa durante tutta l'età media come un "codice segreto" per la creazione di pagine armoniche. In rete si possono trovare molte informazioni, così come le istruzioni per la sua esecuzione, cercando il nome del designer olandese che la formalizzò negli anni '40, L. A. van der Graaf. L'ho applicata nel foglio che allego in fotografia, fatto un po' di corsa per il nostro forum.
Ringrazio per l’ennesimo spunto che trovo molto interessante. Mi sembra di guardare il testo al di fuori di una finestra trompe l’oeil. Le linee oblique, immagino “di costruzione”, che uniscono gli angoli dello specchio di scrittura agli angoli del foglio conferiscono una tridimensionalità che può essere spunto (per qualcuno di capace) per un decoro della pagina.

Mi piace molto vedere anche che su questo forum si vive veramente in armonia e in amicizia, invece dell’eterno conflitto cercato e provocato normalmente in rete, che siano social o forum. Più della scrittura, potrebbe essere questo clima che mi rilassa la sera.
Anche se, ho come l'impressione che calli1958 mi darebbe volentieri un manuale nel coppino se dovesse incontrarmi di persona😅

Nel frattempo, mi è arrivata la base per lo stiloforo Omas Extra e mi sono stampato qualche pagina con le righe giuste per i 6mm (ancora senza margini per la pratica) e un paio di fogli con i margini come da ricetta di Monaco (2cm di margine minimo).
Ho già riempito, mentre la moglie mi infesta la TV con la semifinale dell’isola dei famosi, una delle pagine per fare qualcosa di più intelligente.
Allegati
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Alessio Pariani

L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Non sono in grado di intervenire nelle vostre discussioni ma ci tenevo a farvi sapere che trovo molto bello avere il privilegio di leggervi :thumbup:
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

calli1958 ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 19:40
fufluns ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 17:50
Carissimo amico di penna .....
Sono contento, molto contento. Il piacere ci ritrovarsi con passioni in comune, quindi vicini, nonostante la distanza geografica ed anzi, proprio per questo, ancora più vicini, liberi da abitudinarie ripetizioni di gesti, parole e discorsi, con il gusto di potersi scambiare frammenti delle proprie esperienze, dei propri interessi, delle proprie sensibilità, mi riempie di gioia; una gioia semplice , priva di sovrastrutture e di sottostrutture, "pura" mi verrebbe da definirla.
Sono quindi contento di averti segnalato qualcosa che ti interessa e di aver ottenuto di rimando un ulteriore arricchimento del medesimo interesse, impreziosito, come tuo solito, da un accattivante modo di raccontare e dai tuoi lavori sempre notevoli e di raffinato gusto.
Non ricordo dove risiedi, ma so che c'è un ponte, per quanto lungo sia, che ci permette di incontrarci.
Un ponte lunghissimo, calli1958, per attraversare un Mare Oceano... Io vivo in Costa Rica. Qui, studio piante epifite e tra tutte, la mia specialità di ricerca sono le orchidee. Per fare questo lavoro, la Costa Rica é un paradiso.

E' bello avere amici di penna. L'ho commentato già, ma é certo che questa comunità é speciale: credo sia proprio per via della penna con pennino, uno strumento di assoluta inattualità che é però molto vicino alle lettere e alle arti visive. Le persone alle quali piacciono queste cose devono per forza essere un po' speciali. Con gli amici di penna ci si intende perché c'é molto più della penna in comune. La penna é solamente ciò che ci rappresenta come gruppo, ma per ognuno di noi, la penna é insieme l'inizio di un cammino di ricerca e il punto di arrivo di una ricerca iniziata molto tempo prima.

Un caro saluto d'ultramare.
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Messaggio da Koten90 »

Automedonte ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 22:19 Non sono in grado di intervenire nelle vostre discussioni ma ci tenevo a farvi sapere che trovo molto bello avere il privilegio di leggervi :thumbup:
Maneggi la stilografica da molto più tempo di me, quindi se hai voglia di commentare qualsiasi cosa (anche senza scendere nel tecnico) sei il benvenuto. Già questo commento è piacevolmente gradito.
Alessio Pariani

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