Omas Colombo II Radica

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Omas Colombo II Radica

Messaggio da Aineias »

fab66 ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 16:11 Non so è corretto metterla qui, non ho capito se nella retrospettiva vanno solo le penne d'epoca, comunque è pur sempre un "modernariato d'epoca" visto che risale al 1994.....
...fumo la pipa e mai avrei immaginato l'impiego - oltre all'ebanite - anche della radica per realizzare il corpo di una stilografica....Trovo la penna bellissima, e per quel motivo, ancora più interessante: per la sperimentazione dei materiali (in ambito stilografico) e per l'apparente contiguità col "lento fumo" (della pipa). La radica ti risulta essere stata già utilizzata in precedenza da altri brand?
Saluti e congratulazioni! :thumbup:
Aineias
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Messaggio da Pettirosso »

Aineias ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 21:16
fab66 ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 16:11 Non so è corretto metterla qui, non ho capito se nella retrospettiva vanno solo le penne d'epoca, comunque è pur sempre un "modernariato d'epoca" visto che risale al 1994.....
...fumo la pipa e mai avrei immaginato l'impiego - oltre all'ebanite - anche della radica per realizzare il corpo di una stilografica....Trovo la penna bellissima, e per quel motivo, ancora più interessante: per la sperimentazione dei materiali (in ambito stilografico) e per l'apparente contiguità col "lento fumo" (della pipa). La radica ti risulta essere stata già utilizzata in precedenza da altri brand?
Saluti e congratulazioni! :thumbup:
Brebbia.
Ogni tanto se ne vede qualcuna su Ebay dichiarata come stilografica in radica (come da tradizione della Casa), proposta con tanto di scatola per poche decine di €.
Di più non so dire, non avendola acquistata. La ricordo a sezione cilindrica e di colore molto più chiaro. Penso che siamo lontani anni luce da Omas.
Giuseppe.
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Messaggio da Aineias »

Pettirosso ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 23:32 Brebbia.
.......Penso che siamo lontani anni luce da Omas.
.....immagino.....

Grazie, ad ogni modo. 😉
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Messaggio da fabbale09 »

Aineias ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 21:16
fab66 ha scritto: domenica 7 aprile 2019, 16:11 Non so è corretto metterla qui, non ho capito se nella retrospettiva vanno solo le penne d'epoca, comunque è pur sempre un "modernariato d'epoca" visto che risale al 1994.....
...fumo la pipa e mai avrei immaginato l'impiego - oltre all'ebanite - anche della radica per realizzare il corpo di una stilografica....Trovo la penna bellissima, e per quel motivo, ancora più interessante: per la sperimentazione dei materiali (in ambito stilografico) e per l'apparente contiguità col "lento fumo" (della pipa). La radica ti risulta essere stata già utilizzata in precedenza da altri brand?
Saluti e congratulazioni! :thumbup:
La particolarità di questa penna fu che era fatta utilizzando la radica di erica (se non ricordo male) e la lavorazione "sfaccettata", non semplice da utilizzare su di un materiale del genere
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fufluns
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Omas Colombo II Radica

Messaggio da fufluns »

Penna bellissima, elegante, straordinaria, un inno allo stile, alla capacità tecniche e allo spirito di innovazione di Omas. A ormai quattro anni dalla débâcle della casa bolognese, la perdita continua ad essere irreparabile...

Volevo solo proporre una piccola correzione alla dedica eponimica della penna Colombo II. La penna, prodotta nell’ambito delle celebrazioni del quinto centenario della “scoperta” colombiana, non fu dedicata al veliero italiano Cristoforo Colombo, sorella della Amerigo Vespucci e varata nel 1928 (del cui triste fato ha commentato francoiacc qualche intervento più sopra), ma ad una nave scuola più recente, che ne porta lo stesso nome, e che infine non giunse mai ad essere varata.

Il progetto della Cristoforo Colombo II nacque per produrre una imbarcazione scuola della Marina Militare, in grado di ospitare 13 aspiranti dell’Accademia Navale. La Colombo II avrebbe dovuto essere un veliero di 31,5 m armato a ketch, ossia dotato di due alberi, con quello di mezzana posto a proravia del timone (fonte: Associazione Navimodellisti Bolognesi on line). L’imbarcazione fu disegnata dall’architetto Andrea Vallicelli e la costruzione si iniziò nella divisione nautica dei Cantieri Sai Ambrosini di Passignano sul Trasimeno, ma l’allestimento della Colombo II non fu mai portato a termine a causa di problemi economici dell’impresa costruttrice (fonte: Giovanni Iannucci. 1997. 1992 - Roma - “Cristoforo Colombo II” e “Colombiadi”. Notiziario Centro Studi Tradizioni Nautiche Lega Navale Italiana 6(62): 3-7). Apparentemente, il nome Cristoforo Colombo non era di buon auspicio per la Marina Militare italiana e quando il progetto della nave scuola fu rispolverato, la nueva imbarcazione (progettata con la consulenza dello Studio Vallicelli e realizzata dal Cantiere Tencara di Venezia-Porto Marghera) fu infine battezzata Orsa Maggiore. La Orsa Maggiore fu effettivamente varata nel 1994.

L’inusuale packaging originale della Omas Colombo II includeva una scatola dalle forme “idrodinamiche” realizzata in fibra di vetro, lo stesso materiale impiegato nella costruzione dello scafo di un veliero che non prese mai il mare.
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fab66
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Messaggio da fab66 »

Grazie mille per la precisazione, il bello di questo posto è che non si finisce mai di imparare :thumbup: :thumbup:
Fabrizio
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Messaggio da Stormwolfie »

fufluns ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 17:43 Penna bellissima, elegante, straordinaria, un inno allo stile, alla capacità tecniche e allo spirito di innovazione di Omas. A ormai quattro anni dalla débâcle della casa bolognese, la perdita continua ad essere irreparabile...

Volevo solo proporre una piccola correzione alla dedica eponimica della penna Colombo II. La penna, prodotta nell’ambito delle celebrazioni del quinto centenario della “scoperta” colombiana, non fu dedicata al veliero italiano Cristoforo Colombo, sorella della Amerigo Vespucci e varata nel 1928 (del cui triste fato ha commentato francoiacc qualche intervento più sopra), ma ad una nave scuola più recente, che ne porta lo stesso nome, e che infine non giunse mai ad essere varata.

Il progetto della Cristoforo Colombo II nacque per produrre una imbarcazione scuola della Marina Militare, in grado di ospitare 13 aspiranti dell’Accademia Navale. La Colombo II avrebbe dovuto essere un veliero di 31,5 m armato a ketch, ossia dotato di due alberi, con quello di mezzana posto a proravia del timone (fonte: Associazione Navimodellisti Bolognesi on line). L’imbarcazione fu disegnata dall’architetto Andrea Vallicelli e la costruzione si iniziò nella divisione nautica dei Cantieri Sai Ambrosini di Passignano sul Trasimeno, ma l’allestimento della Colombo II non fu mai portato a termine a causa di problemi economici dell’impresa costruttrice (fonte: Giovanni Iannucci. 1997. 1992 - Roma - “Cristoforo Colombo II” e “Colombiadi”. Notiziario Centro Studi Tradizioni Nautiche Lega Navale Italiana 6(62): 3-7). Apparentemente, il nome Cristoforo Colombo non era di buon auspicio per la Marina Militare italiana e quando il progetto della nave scuola fu rispolverato, la nueva imbarcazione (progettata con la consulenza dello Studio Vallicelli e realizzata dal Cantiere Tencara di Venezia-Porto Marghera) fu infine battezzata Orsa Maggiore. La Orsa Maggiore fu effettivamente varata nel 1994.

L’inusuale packaging originale della Omas Colombo II includeva una scatola dalle forme “idrodinamiche” realizzata in fibra di vetro, lo stesso materiale impiegato nella costruzione dello scafo di un veliero che non prese mai il mare.
Caro Flufluns, conosco bene questa storia in quanto frequentatore ed amico dello Studio Vallicelli. All'epoca il Cantiere Tencara di Venezia era una delle maggiori risorse tecnologiche del paese per la costruzione di imbarcazioni utilizzando il carbonio pre-impregnato, forse solo i francesi gli tenevano il passo.
STEFANO

Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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