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Ty.phoo pen

Inviato: sabato 28 gennaio 2017, 16:41
da A Casirati
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Ed eccoci ad una nuova tappa del mio personalissimo viaggio (finirà mai?) nel mondo della stilografica britannica degli anni 1930.
Questa penna in qualche modo è una rarità.
Non particolarmente preziosa dal punto di vista venale, ma estremamente interessante agli occhi di chi, come me, apprezza cimeli capaci di raccontare qualcosa del passato.
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In misura maggiore o minore, ogni stilografica d’epoca ne è in grado, ma in questo caso la cosa è particolarmente vera, per diversi motivi.
Innanzi tutto, sappiamo chi fu il suo primo proprietario: il signor A. Lawrence, residente al numero 17 di Belmont Road a Wallington, nel Surrey. Date le condizioni della penna, è probabile che sia anche stato il suo unico proprietario, fino a quando l’ho acquistata. Probabilmente, allora, Wallington era così:
Surrey, Wallington, View from the Tower.jpg
Un altro aspetto interessante è relativo alla marca: Ty.phoo, per esteso Summer’s Ty.phoo Tea Ltd, di Birmingham. La stilografica era lo strumento di scrittura usuale per quei tempi e non sorprende che una marca di tè desiderasse fidelizzare maggiormente i suoi clienti offrendo anche altri prodotti che, utilizzati frequentemente, riportassero spontaneamente alla mente del cliente anche il prodotto principale della marca.
Un terzo risvolto non secondario riguarda il fabbricatore della penna: con quasi assoluta certezza si trattò di Curzon, fabbrica di Liverpool ben presente sul mercato a quei tempi e conosciuta sia per il marchio Summit sia per la qualità dei suoi prodotti. Disponeva di impianti molto estesi, che producevano stilografiche complete a partire dalle materie prime, incluso l’oro per i pennini (negli annali è ancora registrato un documento che descrive l’arresto di una dipendente, trovata colpevole di furto d’oro).
Ma ecco un avviso pubblicitario dell'epoca, al centro del quale è illustrata la nostra stilografica, che poteva essere acquistata per 2 scellini e 7 pence (spedizione gratuita):
Ad.jpg
Ma veniamo alla stilografica in quanto tale.
E’ prodotta in celluloide verde e nera, con sezione ed alimentatore in ebanite e pennino d’oro a 14 carati. Le finiture sono dorate.
Fatto inusuale per l’epoca, non presenta levette né pulsanti o manopole di caricamento.
Il serbatoio per l’inchiostro è costituito dal corpo in celluloide verde, che viene riempito agendo ripetutamente sul bulbo in gomma che viene scoperto svitando il lungo fondello nero. La trasparenza del corpo consente di verificare la quantità d’inchiostro ancora disponibile. Fondello e corpo penna si accoppiano in modo perfetto.
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Ecco le dimensioni principali:
- Lunghezza chiusa: 135 mm
- Lunghezza del cappuccio: 63 mm
- Lunghezza del fondello: 45 mm
- Lunghezza della sezione: 15 mm
- Lunghezza della parte esposta del pennino: 16 mm
- Lunghezza della clip: 36 mm
- Diametro del corpo: 11,9 mm
- Diametro del cappuccio: 13,6 mm
- Diametro della sezione: 8,6 mm
- Peso: 14 grammi (vuota)
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La scritta "pat pdg", che sta per "patent pending", incisa sotto l'alimentatore, suggerisce che per il sistema di caricamento fosse in corso di registrazione un brevetto.

La semplice scatola in cartone misura 165 x 27 x 15 mm e conteneva sia la penna sia le istruzioni.
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La stilografica, ben bilanciata, si impugna molto confortevolmente, grazie alla svasatura della sezione, ed il pennino, seppur non molto grande, è dotato di un piacevole grado di flessibilità. La lunghezza del corpo rende agevole la scrittura anche senza innestare il cappuccio.

Nel complesso, si tratta di una penna originale, piacevole all’occhio ed al tatto anche grazie alla cesellatura, senza dubbio in grado di regalare molte ore di scrittura piacevole.
D’altra parte, specialmente allora, le stilografiche erano prodotte innanzi tutto per scrivere, e per scrivere bene…

Ty.phoo pen

Inviato: sabato 28 gennaio 2017, 20:36
da piccardi
Complimenti Alberto,

sia per la penna, che è davvero interessante sotto tutti i punti di vista, che per la recensione, che come sempre è impeccabile e ci riporta indietro nel tempo. Spero davvero che il tuo viaggio prosegua a lungo, il diario che ne deriva è di grande interesse per tutti noi.

Simone

Ty.phoo pen

Inviato: sabato 28 gennaio 2017, 21:50
da Ottorino
Spero davvero che il tuo viaggio prosegua a lungo
Lo volevo dire io !!!

Ty.phoo pen

Inviato: sabato 28 gennaio 2017, 23:17
da Contax1961
Complimenti recensione decisamente dettagliata :thumbup: questa penna che mi colpisce per la sua semplicità e efficacia, forse Gianluca del Fourm potrebbe trarre qualche spunto per la sua prossima realizzazione! :wave:

Ty.phoo pen

Inviato: sabato 28 gennaio 2017, 23:57
da kircher
Bella recensione. Ho una penna praticamebte identica, ma con un altro marchio. Una volta che rientro a firenze, condividerò le foto

Ty.phoo pen

Inviato: domenica 29 gennaio 2017, 8:36
da A Casirati
Grazie a tutti per le espressioni gentili. Sarà molto interessante vedere le foto della tua penna, kircher.

Ty.phoo pen

Inviato: domenica 29 gennaio 2017, 10:44
da Medicus
Penna davvero interessante, vista anche l' età e il sistema di caricamento.
Se non ricordo male , nel forum , c'è qualcosa riguardo a questa marca, ma chissà dove l' argomento si è nascosto.

Ty.phoo pen

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 9:01
da Irishtales
Complimenti Alberto, e grazie infinite per la nuova superba presentazione :clap:

Ty.phoo pen

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 13:03
da lucre
Lettura piacevolissima e ricca di informazioni. Grazie
Luigi

Ty.phoo pen

Inviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 8:55
da nacanco
Grazie per l'interessante e piacevole articolo.
Ottimi il testo, le foto, la penna . . .
Ciao.
Michele

Ty.phoo pen

Inviato: mercoledì 8 marzo 2017, 21:48
da A Casirati
Una precisazione storica: la stilografica oggetto della recensione fu prodotta da Lang (non da Curzon, come ho erroneamente affermato) ed era basata sul modello, commercializzato ma non prodotto da Curzon, denominato "Autovac", che apparteneva alla linea "Summit".
Giusto per amor di verità... ;)
E già che ci siamo, ecco un estratto del brevetto relativo al sistema di caricamento:
Autovac-patent pic 600.jpg

Ty.phoo pen

Inviato: giovedì 9 marzo 2017, 0:14
da Syrok
Devo smetterla di leggere le tue recensioni Alberto, ho già fatto danno leggendo della Summit S125 e ora mi tiri fuori questa meraviglia :lol:
Scherzi a parte se i libri di storia fossero scritti nel tuo modo di scrivere le recensioni delle stilografiche credo che verrebbe studiata più volentieri a scuola.
Complimenti

Ty.phoo pen

Inviato: giovedì 9 marzo 2017, 6:50
da A Casirati
Grazie, Syrok :wave:

Ty.phoo pen

Inviato: sabato 11 marzo 2017, 13:12
da piccardi
A Casirati ha scritto: E già che ci siamo, ecco un estratto del brevetto relativo al sistema di caricamento:
Questo brevetto si è dimostrato un bel punto di partenza, non essendo presente nella raccolta sul wiki mi ha invogliato a fare un po' di ricerche, ed una volta trovato (ne potete leggere la versione integrale inglese qui: https://www.fountainpen.it/File:Patent-GB-414929.pdf) ha dato la stura ad una serie di ulteriori ricerche, e conseguenti aggiunte di altri brevetti.

Alla fine oltre ad ampliare di parecchio l'elenco di quelli attribuibili alla Lang, vedi https://www.fountainpen.it/Brevetti#Lan ... n_-_Summit) il risultato è stato pure quello di sorpassare la soglia dei 2000 brevetti classificati nel wiki. E una conferma documentale (un brevetto inglese della Lang, richiesto in Francia a nome della Stephens) del legame fra queste due aziende.

Simone

Ty.phoo pen

Inviato: domenica 12 marzo 2017, 19:21
da A Casirati
Grazie Simone, ricerche brillanti e dai risultati interessantissimi!