il dubbio del collezionista (ovvero la ritrosia ad usare una stilografica)

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Sealion ha scritto: lunedì 15 novembre 2021, 21:58e, almeno dal mio punto di vista, risulta difficile prevedere il momento di andarsene.
Su questo hai perfettamente ragione, mi sa che dovrà lasciare delle indicazioni fintanto che sono in tempo...

Simone
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Messaggio da Gargaros »

riktik ha scritto: lunedì 15 novembre 2021, 15:00 voi che fareste?
Eh, la fai facile, la domanda... In verità è una domanda amletica, almeno per me. Posto che non sono collezionista, ma raccoglitore, la situazione che hai proposto è stimolante e induce un certo cortocircuito nelle mie cervella. Non ti so rispondere. Forse prima di aprirle farei una ricerca in rete, per vedere quanto sono quotate in quelle condizioni di immacolatezza. Poi boh, dipende da quanto potrei racimolare. Oppure me ne fregherei e le userei io, visto che cambio di continuo penne inchiostrate e usare penne economiche non mi fa né caldo né freddo rispetto a usare penne costosette. E racimolare qualche decina di euro (ma anche qualche centinaio di euri) non cambierebbe in meglio la mia vita... Però sì, va considerato anche la felicità mentale di chi cerca questi oggetti, a volte anche ossessivamente (perché lui sì che è collezionista)... Sarei così egoista? Amletica! Amletica ti dico!
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Messaggio da ricart »

Usare una penna, anche se costosa e rara, non significa rovinarla e lasciarla agli eredi o futuri acquirenti in cattive condizioni, anzi l'uso garantisce una sorta di controllo e manutenzione continua. Come si fa a dire che una penna, solo per il fatto che non venga usata, chiusa in una scatola, non subisca comunque un deterioramento nei componenti che compromette il funzionamento? Non so quante collezioni ho visto "svendere" dagli eredi a cui le penne, le monete, i libri, ecc, non importano niente e sono preda dei soliti pescecani che improvvisamente appaiono a corpo ancora caldo. Per questo me le godo finché sono in vita e poi chi verrà verrà.
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Messaggio da Esme »

Puoi aggiungere una quarta categoria, quella degli utilizzatori gioiosamente incoscienti?
Sono quasi certa che se per una improvvisa botta di c... una fortunatissima coincidenza entrassi in possesso della PrimissimissimaStilograficaCheMaiÈStataProdotta, appartenuta all' EssereUmanoONonUmanoPiùStoricamenteImportanteDelMultiverso non potrei in alcun modo trattenermi dall'inchiostrarla e usarla compiaciutissima per i miei scarabocchi.
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Messaggio da francoiacc »

Non riesco a concepire il possesso di qualsiasi cosa che non abbia un utilizzo pratico. Tutte le mie penne a prescindere dal loro valore vengono utilizzate, tutte con lo stesso riguardo, quelle che non sono per me utili allo scopo finiscono sul mercatino. :wave:
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Messaggio da Musicus »

Esme ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 1:48 Puoi aggiungere una quarta categoria, quella degli utilizzatori gioiosamente incoscienti?
...
Ma anche una quinta:
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Congratulazioni!!! :clap: :clap: :clap:

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Messaggio da Esme »

Musicus ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 8:18 Ma anche una quinta:
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Congratulazioni!!! :clap: :clap: :clap:

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Giorgio
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Oh, caspita, mica me ne ero resa conto!
Adesso mi viene l'ansia. 😅
Grazie, e speriamo di non fare casotti...
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Messaggio da demogorgone »

piccardi ha scritto: lunedì 15 novembre 2021, 21:39

Non ne ho molte, dato che le penne le compro per usarle, ma quelle poche che mi sono capitate sono rimaste nelle condizioni in cui le ho ottenute. E prima di andarmene saranno le prime (e forse le sole) che cederò, ma soltanto dopo essermi assicurato che l'acquirente la pensi come me.

Simone
Simone, di queste "speciali" ne potresti elencare qualcuna? Sono curioso...

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Messaggio da fabbale09 »

DOMANDONA !!!!
In questo caso servirebbe un aiutino da casa e almeno la possibilità di girare la ruota e comprare una vocale.

Per come la vedo io però aggiungerei una ulteriore classificazione dove forse poter dirottare meglio le risposte/differenze:

1. utilizzate penne vintage anche trovate nuove in confezione originale, oppure con un indice di rarità riconosciuto in ambito collezionistico
2. utilizzate penne nuove, anche costose
3. utilizzate le Limited Edition

Personalmente a queste categorie darei tre risposte differenti.
Considerando che non acquisto LE se non in rarissimi casi e comunque le utilizzo; magari non tutti i giorni, ma ogni tanto un giro ce lo faccio.
Considerando che sono ormai decenni che non compro una penna nuova...
Posso dire la mia sulla categoria vintage e mi ritrovo molto nel pensiero Piccardiano anche se alle volte io oso profanare qualche penna cosiddetta rara chiaramente utilizzando le opportune attenzione che la stessa merita. Penso che se ci riferiamo alla penne vintage il divertimento sia proprio nell'utilizzo delle stesse: sono state prodotte proprio per essere utilizzate. Nessuno a quel tempo pensava che diversi anni dopo un manipolo di matti in tutto il mondo si mettessero a collezionarle !!!
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Messaggio da LucaC »

Per quanto riguarda la sezione vintage io possiedo una Omas Lucens ogiva nuova, con scatola e istruzioni, mai usata, perfetta...Con questa ci ho pensato parecchio e per ovviare il mio tentennamento ne ho presa un' altra usata con cui scrivere con enorme soddisfazione! :D
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Messaggio da riktik »

LucaC ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 9:43 Per quanto riguarda la sezione vintage io possiedo una Omas Lucens ogiva nuova, con scatola e istruzioni, mai usata, perfetta...Con questa ci ho pensato parecchio e per ovviare il mio tentennamento ne ho presa un' altra usata con cui scrivere con enorme soddisfazione! :D
Questa è una soluzione spesso adottata dai collezionisti per aggirare il dubbio, acquistare 2 copie di ogni esemplare. Uno dedicato alla contemplazione, conservazione e mostra, l'altro dedicato all'uso. Più è deperibile l'oggetto della collezione, più è adottato tale atteggiamento. Certo è anche il modo più costoso :twisted:
Esme ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 1:48 Puoi aggiungere una quarta categoria, quella degli utilizzatori gioiosamente incoscienti?
Sono quasi certa che se per una improvvisa botta di c... una fortunatissima coincidenza entrassi in possesso della PrimissimissimaStilograficaCheMaiÈStataProdotta, appartenuta all' EssereUmanoONonUmanoPiùStoricamenteImportanteDelMultiverso non potrei in alcun modo trattenermi dall'inchiostrarla e usarla compiaciutissima per i miei scarabocchi.
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beh ciò fa di te senz'altro una non collezionista, e lo dico come una virtù, il collezionismo è una brutta malattia. Senz'altro hai modo di goderti a fondo la tua passione senza limiti, è bello conservare tale spirito fanciullesco (nel senso più nobile).

Temo però che dopo questa tua dichiarazione nessuno ti presterà mai i suoi tesori :lol:
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Messaggio da Esme »

riktik ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 11:15 beh ciò fa di te senz'altro una non collezionista, e lo dico come una virtù, il collezionismo è una brutta malattia. Senz'altro hai modo di goderti a fondo la tua passione senza limiti, è bello conservare tale spirito fanciullesco (nel senso più nobile).

Temo però che dopo questa tua dichiarazione nessuno ti presterà mai i suoi tesori :lol:
Io mi definisco pennara, in assonanza con gattara. Fare il collezionista è troppo complicato per me.
Sul prestare le penne, preziose o meno, tieni presente che in famiglia nessuno ha il permesso di utilizzare le stilografiche degli altri. La scusa è "poi mi sballi il pennino", ma la vera ragione è che le possiamo eventualmente bistrattare solo noi! :lol:
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Messaggio da piccardi »

LucaC ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 9:43 Per quanto riguarda la sezione vintage io possiedo una Omas Lucens ogiva nuova, con scatola e istruzioni, mai usata, perfetta...Con questa ci ho pensato parecchio e per ovviare il mio tentennamento ne ho presa un' altra usata con cui scrivere con enorme soddisfazione! :D
Stesso sistema adottato talvolta anche da me (anche se quasi sempre la penna usata in realtà già ce l'avevo prima).

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Messaggio da piccardi »

riktik ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 10:39 Questa è una soluzione spesso adottata dai collezionisti per aggirare il dubbio, acquistare 2 copie di ogni esemplare. Uno dedicato alla contemplazione, conservazione e mostra, l'altro dedicato all'uso. Più è deperibile l'oggetto della collezione, più è adottato tale atteggiamento. Certo è anche il modo più costoso :twisted:
Nel caso mio no, non è così.

Il mio discorso sulla conservazione di un oggetto nelle condizioni originali (nei pochi casi in cui ne ho, le penne le voglio usare e pertanto le compro solo quando l'occasione è ghiotta) non ha a che fare con la contemplazione ma con la volontà di mantenere la conoscenza dello stato originale che che una volta persa non è recuperabile.

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demogorgone ha scritto: martedì 16 novembre 2021, 8:48 Simone, di queste "speciali" ne potresti elencare qualcuna? Sono curioso...
Una 144 di celluloide, con scatola e carte.
Una Conway Stewart a levetta con sacchetto di gomma (pietrificato) originale marcato Conway Stewart (che per farla funzionare andrebbe distrutto e sostituito).

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