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Edizioni limitate o normale produzione ?

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
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cassullo

Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da cassullo »

In questi giorni d'estate mi sono venuti sottomano alcuni numeri recenti e non della rivista "Penna"
e quello che mi ha colpito di più è il fatto che negli argomenti trattati si parla sempre quasi esclusivamente
di strumenti di scrittura in edizione limitata ,
lasciando uno spazio minimo o quasi nullo a recensioni su creazioni di normale produzione ,
Il riscontro l'ho avuto anche ultimamente recandomi presso i negozi di mia fiducia dove i titolari prima di dare soddisfazione alle mie richieste di vedere qualche modello corrente , mi proponevano prima di tutto stilografiche
in edizione limitata , dall'estetica pacchiana e super vistosa
dove l'oggetto era più un gioiello per ricconi che una penna per scrivere , allorchè allla mia domanda di come mai
mi avessero proposto l'acquisto di tali oggetti (visto che sono loro cliente da anni e conoscono i miei gusti e
pertanto sapendo che non sono attirato dalle limited edition) ,
mi rispondevano che ormai il mercato delle stilografiche si basa su quella categoria di prodotto e che la clientela
ha cambiato gusto e non si rivolge più per i loro regali o acquisti personali verso oggetti definiti "di serie" .
Mi facevano notare inoltre che le case costruttrici non usano più lo stesso standard qualitativo
per la produzione delle serie normali rispetto alle edizioni numerate .
Quindi secondo loro la qualità di materiali e controllo è più elevata sulle stilografiche prodotte in pochi pezzi
a scapito di quelle regolari per l'uso di tutti i giorni che invece alla fine sono proprio i prodotti
che noi utilizziamo per scrivere .
A voi risulta tale procedura ?
Mi piacerebbe sapere come la pensate o se avete notizie diverse al riguardo .
Vi ringrazio anticipatamente ,
Salutoni a tutti voi .
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Re: Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da piccardi »

La rivista credo campi, come ormai quasi tutte le riviste specialistiche, su articoli pubblicitari pubblicati a pagamento. Magari mi sbaglio ma sono anni che non ci vedo un solo articolo critico su un modello. D'altronde visto che pubblicare costa e che non credo proprio riuscirebbero a campare solo di vendita delle copie credo ci sia poco da fare e non me la prendo più di tanto.

Da noto ignorante relativamente alle penne moderne, devo dire però che il discorso dei tuoi negozianti non mi torna. In generale di certo non è cero visto il successo di marche come la Lamy o la TWSBI che producono solo penne normali. Poi può anche darsi che qualche
marca segua quella tendenza ma nel caso... basta evitarla.

Simone
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e per aiutare chi non trova un termine:
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rembrandt54

Re: Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da rembrandt54 »

cassullo ha scritto: Quindi secondo loro la qualità di materiali e controllo è più elevata sulle stilografiche prodotte in pochi pezzi
a scapito di quelle regolari per l'uso di tutti i giorni che invece alla fine sono proprio i prodotti
che noi utilizziamo per scrivere .
A voi risulta tale procedura ?
Mi piacerebbe sapere come la pensate o se avete notizie diverse al riguardo .
Vi ringrazio anticipatamente ,
Salutoni a tutti voi .
Allora, se per qualità dei materiali intendono pietre preziose e rifiniture in oro zecchino...hanno ragione ; ma quelle non servono per scrivere !!!!
Il controllo su quei pezzi possono anche non farlo, tanto non scriveranno mai .
La verità è che le aziende fanno prima a fare fatturato con poche penne che costano molto ( e non devono scrivere bene, tanto nessuno le userà mai), piuttosto che con tante penne che costano poco e che devono scrivere bene perchè chi le compra non lo fa per metterle in bacheca, ma per scriverci tutti i giorni !!!
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Re: Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da vikingo60 »

rembrandt54 ha scritto:
cassullo ha scritto: Quindi secondo loro la qualità di materiali e controllo è più elevata sulle stilografiche prodotte in pochi pezzi
a scapito di quelle regolari per l'uso di tutti i giorni che invece alla fine sono proprio i prodotti
che noi utilizziamo per scrivere .
A voi risulta tale procedura ?
Mi piacerebbe sapere come la pensate o se avete notizie diverse al riguardo .
Vi ringrazio anticipatamente ,
Salutoni a tutti voi .
Allora, se per qualità dei materiali intendono pietre preziose e rifiniture in oro zecchino...hanno ragione ; ma quelle non servono per scrivere !!!!
Il controllo su quei pezzi possono anche non farlo, tanto non scriveranno mai .
La verità è che le aziende fanno prima a fare fatturato con poche penne che costano molto ( e non devono scrivere bene, tanto nessuno le userà mai), piuttosto che con tante penne che costano poco e che devono scrivere bene perchè chi le compra non lo fa per metterle in bacheca, ma per scriverci tutti i giorni !!!
Sono completamente d'accordo;tra l'altro sulle edizioni limitate non vengono eseguite neanche le prove di scrittura perchè nessuno (o quasi) le userà mai.
Ritengo che,tranne rari casi,le edizioni limitate vadano rigorosamente evitate.
Alessandro
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Re: Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da Stilograph »

Allora, argomento non facile!
Partirei asserendo che non sono molto d'accordo con il mio collega venditore.
Volendo fare una disamina più attenta opererei una distinzione tra le azienda piccole artigianali italiane e le altre grandi aziende quasi industriali estere.
Per quanto riguarda le nostre, in realtà, si può tranquillamente affermare che producono solo edizioni limitate nel senso che anche quelle di serie sono realizzate in numero equivalente a quello dellle limitate di altre case ( vedi Mont Blanc ).
Questo si traduce in un'attenzione alla qualità in genere identica per le due produzioni, faccio un esempio facile: Aurora, trovate differenza tra un'Optima di serie e una limitata?
Solo nei materiali più o meno nobili utilizzati.
L'unica delle italiane che differenzia in modo molto netto è probabilmente la Montegrappa ma, anche essa,solo in termini di materiali e lavorazione sull'estetica della penna e non sulla sostanza.
Detto questo possiamo passare a parlare della logica ed opportunità delle serie limitate: io personalmente le ho sempre avute in antipatia, forse perchè non ne sono mai stato un abile venditore. Oggi ci vengono propinate dai produttori in massa ed " imposte" dal mercato con la conseguenza che quando entra il cliente ci tocca propinarle anche a lui visto che no ce le danno in conto vendita!
Purtroppo la realtà è che per molte aziende il guadagno risiede in quelle produzioni palesamente rivolte ad un pubblico facoltoso alla ricerca del prodotto unico da ostentare indipendemente dal suo reale utilizzo.Per noi amanti delle penne non ci resta che fare un'attenta selezione in base ai nostri gusti ed all'esperienza accumulata sul campo.
Credo però che, nonostante tutto, la crisi economica che stiamo vivendo ci fornisca un'opportunità: molte aziende sono state costrette a rivedere le proprie strategie, a porre di nuovo più attenzione all'innovazione e al rapporto qualità/prezzo ( vedi Stipula, Delta,Omas, Visconti, Pelikan etc...). L'offerta comunque in generale non manca, cercando si trova per tutti i gusti e le tasche e voi del Forum mi sembrate abilissimi cercatori che non si fanno abindolare dai numeri! Credo che con l'esperienza si sappia distinguere un'edizione limitata valida da una che vuol solo estorcere denaro e poi de gustibus..... ( ad esempio la testina della Mont Blanc edizione prossima scrittori J. Swift la trovo personalmente geniale anche se ho sentito varie critiche, non sono penne create per ottimizzare la scrittura ma per celebrare un'artista e in quell'ottica vanno interpretate secondo me).
Scusate divento prolisso, troppa legna nel calderone. Alla prossima.
Stefano.
cassullo

Re: Edizioni limitate o normale produzione ?

Messaggio da cassullo »

Hai ragione le Aurora Optima di serie sono di altissima qualità al pari delle gemelle in edizione limitata
tipo la "Primavera" la "Mare" etc. etc.
Salutoni .
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