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Il "male minore"

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
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vikingo60
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Il "male minore"

Messaggio da vikingo60 »

Vorrei chiedere il vostro parere su una questione,ma non si tratta affatto di una provocazione.
Cosa ne pensate di marchi prestigiosi di penne che restano "a forza" sul mercato (esempi:Parker,Waterman e,peggio ancora,Sheaffer) e di altri altrettanto prestigiosi ma defunti da molti anni e che nel risorgere propongono ottimi modelli,magari repliche di modelli di successo (esempio:Conklin,Conway Stewart)?
Personalmente,mi regolo solo giudicando la qualità del singolo prodotto:se è di ottima qualità,poco mi importa che si tratti di un marchio sparito magari negli anni '40 e risorto di recente ad opera di qualcuno.
Molti altri,invece,restano attaccati a nomi come Parker,Waterman e Sheaffer che sul mercato sono ancora presenti,nonostante i vari passaggi di mano succedutisi soprattutto negli ultimi anni,ma che propongono ormai prodotti decisamente scadenti.
In sintesi,la mia scelta ricade sul "male minore".
Attendo le vostre graditissime risposte
Un cordiale saluto a tutti
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Re: Il "male minore"

Messaggio da Andrea C »

Semplice ... meglio una Jinhao che una Shaeffer di adesso... ;)
Nonostante la tristezza della cosa...
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rembrandt54

Re: Il "male minore"

Messaggio da rembrandt54 »

Andrea C ha scritto:Semplice ... meglio una Jinhao che una Shaeffer di adesso... ;)
Nonostante la tristezza della cosa...
Anche perchè è molto probabile che la penna sia la stessa (cinese) ma ad un prezzo decisamente inferiore ;) ;)
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Andrea C
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Re: Il "male minore"

Messaggio da Andrea C »

rembrandt54 ha scritto:
Andrea C ha scritto:Semplice ... meglio una Jinhao che una Shaeffer di adesso... ;)
Nonostante la tristezza della cosa...
Anche perchè è molto probabile che la penna sia la stessa (cinese) ma ad un prezzo decisamente inferiore ;) ;)
Inoltre, probabilmente anche molto più curata e rifinita, in quanto ormai i cinesi stanno presentando con grande orgoglio i propri marchi e non soltanto delle imitazioni di altri, come facevano una volta.
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Re: Il "male minore"

Messaggio da Giardino Italiano »

Andrea C ha scritto:ormai i cinesi stanno presentando con grande orgoglio i propri marchi e non soltanto delle imitazioni di altri, come facevano una volta.
Infatti...
Le Duke che ho proposto in vendita sul mio sito (Guibao, Confucius, Porcellana) hanno avuto un successo strabiliante, e del resto anche noi eravamo rimasti piacevolmente sorpresi dai primi campioni, che avevo acquistato con molto scetticismo, solo per vedere di cosa si trattava.
Non ho poi proseguito nella gamma solo per mancanza di tempo...
Hanno ancora bisogno di capire cos'è il controllo qualità (dobbiamo scartare circa il 10-30% a seconda dei modelli) però prima o poi ci arriveranno.
Susanna
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Re: Il "male minore"

Messaggio da piccardi »

vikingo60 ha scritto:Vorrei chiedere il vostro parere su una questione,ma non si tratta affatto di una provocazione.
Cosa ne pensate di marchi prestigiosi di penne che restano "a forza" sul mercato (esempi:Parker,Waterman e,peggio ancora,Sheaffer) e di altri altrettanto prestigiosi ma defunti da molti anni e che nel risorgere propongono ottimi modelli,magari repliche di modelli di successo (esempio:Conklin,Conway Stewart)?
Personalmente,mi regolo solo giudicando la qualità del singolo prodotto:se è di ottima qualità,poco mi importa che si tratti di un marchio sparito magari negli anni '40 e risorto di recente ad opera di qualcuno.
Molti altri,invece,restano attaccati a nomi come Parker,Waterman e Sheaffer che sul mercato sono ancora presenti,nonostante i vari passaggi di mano succedutisi soprattutto negli ultimi anni,ma che propongono ormai prodotti decisamente scadenti.
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Cosa penso dei "morti viventi" ne ho già parlato altre volte. Operazioni commerciali ampiamente discutibili e di scarso respiro. Se guardo la roba di Ancora e Tibaldi ... lasciamo perdere, potrei risultare eccessivo.

Le nuove Conway Stewart non le conosco ma non erano, almeno fino a qualche tempo fa, messi bene come azienda (vicini al fallimento). Le Conklin ho avuto modo di vederle da vicino sabato scorso. Quelle con il crescent filler sono, a parte la bruttezza del sistema, alquanto scadenti.

L'anellino di blocco è duro e scomodo da usare, le finiture francamente mi sono sembrate di qualità non troppo esaltante. La scritta embossed sulla veretta non so quanto potrà durare nel tempo. Inoltre quella nera che in foto sembrava molto simile all'originale, vista dal vero è deludente, il corpo non è cesellato come nell'originale, è solo un blocco di plastica.

In generale me non ha senso comprare una penna che scimmiotta un modello di 100 anni fa, o prendo quello o prendo una penna di oggi, ce ne sono di validissime, italiane e non.

Dopo di che riguardo le marche storiche non ho più messo mano su una Parker nuova dalla sfera che mi regalarono per il diploma del liceo... Le attuali mi sembrano penne di fascia bassa, assai poco originali. Per le riedizioni di vecchi modelli vale esattamente quanto detto per la Conklin, una Duofold potrà essere realizzata con materiali più costosi, ma se la voglio la compro degli anni 20. Se no compro una penna di oggi, solo che i modelli Parker attuali proprio non mi dicono nulla. Le Sheaffer recenti non le ho viste.

L'unica esperienza che ho con penne recenti è con le Waterman, che ha prodotto vari modelli nuovi. E Carene a parte le altre che ho ho funzionano bene, per cui ho qualche difficoltà a capire in che senso restino a forza sul mercato. Non le accomunerei comunque alle Parker. E non le giudico affatto scadenti.

Simone
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Re: Il "male minore"

Messaggio da vikingo60 »

Eppure gli ultimi modelli Waterman,pennino in oro a parte,presentano dettagli scadenti:a partire dal converter,al quale,forse per esigenze di ulteriore risparmio,di recente è stato tolto anche l'anellino metallico accanto all'attacco,per cui in poco tempo si deforma e perde.Ma non è l'unico particolare;l'uso su molti modelli,come la Expert,della lacca,dà veramente l'impressione di penne orientali,che neanche scrivono bene.Anche le clip dorate spesso sono soggette ad arrugginimento improvviso;con Pelikan mi è capitato una sola volta.
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Re: Il "male minore"

Messaggio da piccardi »

vikingo60 ha scritto:Eppure gli ultimi modelli Waterman,pennino in oro a parte,presentano dettagli scadenti:a partire dal converter,al quale,forse per esigenze di ulteriore risparmio,di recente è stato tolto anche l'anellino metallico accanto all'attacco,per cui in poco tempo si deforma e perde.Ma non è l'unico particolare;l'uso su molti modelli,come la Expert,della lacca,dà veramente l'impressione di penne orientali,che neanche scrivono bene.Anche le clip dorate spesso sono soggette ad arrugginimento improvviso;con Pelikan mi è capitato una sola volta.
In effetti alle volte ho un concetto di "modelli recenti" un po' viziato dalla concentrazione sull'antico. Ho provato a fare mente locale e le Waterman che possiedo hanno tutte abbondantemente superato il lustro. Ed i converter sono tutti in plastica e metallo, ed il suddetto anellino ce l'hanno.

L'uso della lacca su metallo però è una caratteristica della produzione della Waterman fin dagli anni '60, già le CF avevano quel tipo di decorazione, ne ho una che è appunto in metallo laccato. Gli deriva presumo dalla JiF che acquisì il marchio dagli americani, e che faceva lavorazioni di questo tipo sulle sue matite meccaniche. Credo perciò che questa caratteristica abbia ben poco di "orientale" e faccia parte a pieno titolo della tradizione dell'azienda.

Simone
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