Nonostante l’autrice non sia tra le mie preferite, mi ritrovo in pieno nel suindicato pensiero. Mi piace credere che la Fallaci si riferisse alla scrittura manuale perché solo questa, rispetto a quella con il computer, attiva maggiormente aree del cervello coinvolte nella comprensione del linguaggio e nella memoria (risultati di ricerche in tal senso hanno dimostrato che carta e penna, a differenza della tastiera, incentivano oltre che l’emisfero sinistro, anche la zona frontale inferiore e la corteccia parietale posteriore e cioè le aree che sovrintendono la coordinazione di occhio-mano, i cosiddetti “movimenti più fini”. E’ la scrittura manuale quella più in grado di attivare importanti processi cognitivi.). Daniel Oppenheimer, docente di psicologia presso l’Università della California: “Quando prendiamo appunti a mano durante una lezione, la lentezza dell’atto ci obbliga a selezionare molto. E questo è cruciale per fare propria la lezione.”. Addirittura sembra esserci differenza tra corsivo e stampatello: la perdita del primo potrebbe essere causa di diversi disturbi di apprendimento nell’età evolutiva. Non a caso l’Accademia della Crusca si è fatta promotrice di una petizione indirizzata al Miur affinché venisse incentivata e curata la bellezza della scrittura a mano. Tra l’altro personalmente penso che la scrittura manuale , la piacevolezza di farla con una stilografica, sia vera e propria arte terapeutica con cui riesco ad aiutarmi anche psicologicamente ritenendola un “approdo” sicuro soprattutto nei momenti di confusione; con essa riesco ad isolarmi alimentando riflessioni e ricordi oramai accantonati negli “archivi” della mia memoria. Vorrei terminare questa mia prolissa esternazione con un pensiero di Lu Ji – poeta cinese vissuto nel III secolo d.C. – autore del capolavoro letterario “L’Arte della scrittura”, dove dice che la “scrittura è la più alta forma di meditazione nel viaggio interiore di se e di ciò che ci circonda”.
P.S.: Scusatemi ma oggi è una giornata un pò "opaca", diciamo di leggera confusione. I pensieri corrono e cerco di fissarli con la mia Aurora 88 e iroshizuko Kon-Peki
