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Un libro è per sempre...

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scossa
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Messaggio da scossa »

Ammetto di non essere un divoratore di libri di letteratura; avendo sempre avuto interesse verso la scienza e la tecnologia le mie letture preferite sono sempre state quelle di divulgazione scientifica (ho letto quasi tutti i libri di Piero Angela e ho cominciato a "sfogliare" Le Scienze, a cui era abbonata mia sorella, da quando avevo 16 anni).
Mi limito, pertanto, a citare l'ultimo libro che ho letto da poco: "La chiave a stella" di Primo Levi, un romanzo piacevolissimo la cui lettura, se già non lo avete letto, consiglio caldamente.
Cordialità.

Marco
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P4olo
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Messaggio da P4olo »

Bene vedo che l'argomento interessa e quindi ecco alcuni miei piccoli e vari consigli per le vostre letture.
Se amate il fantasy, senza tornare su Tolkien e Martin con le cronache del Ghiaccio e del fuoco (unico fantasy che può essere paragonato a quello del maestro) consiglio i due libri di Scott Lynch "Gli inganni di Locke Lamora" e "I pirati dell'oceano rosso".
Se vi piace il fantasy "onirico" "American Gods" di Neil Gaiman (in verità tutto quello che ha scritto Gaiman sarebbe da leggere).
Se vi piace il fantasy "horror" tutta la produzione di Lovecraft.
Se volete calarvi nel revisionismo supereroistico "Super l'ultimo eroe" di Robert Mayer.
Se amate i gialli (e sopratutto volete conoscere un po la Cina attuale) i romanzi di Qiu Xiaolong.
Se volete conoscere l'India attarverso un romanzo "Shantaram" di Gregory David Roberts.
Se siete appassionati di crittografia e della sua storia "Codici e segreti" di Simon Singh.
Se amate i saggi "scientifici" vi consiglio "Armi acciaio e malattie" e "Collasso" di Jared Diamond.
Se vi piace la storia "Il secolo breve" di Eric Hobsbawm (recentemente scomparso.....anche se è diciamo un po di parte).
Se vi piace sognare "Oceano mare" di Alessandro Baricco.

E se permettete aggiungo anche una sezione dedicata ai fumetti che in alcune loro forme sono comparabili a capolavori della letteratura
Se vi piacciono le strisce di fumetti "classici" tutti i libri di Calvin & Hobbes di Watterson.
Se vi piacciono i fumetti "moderni" i due libri di Zerocalcare (molto meglio il primo ad essere sinceri).
Se volete leggere dei capisaldi del genere "V for Vendetta" e "Watchman" di Moore oppure "il ritorno del cavaliere oscuro" di Frank Miller.
Se volete trovare qualcosa da far leggere (anche) alle vostre compagne "Bone" di Jeff Smith e "Strangers in paradise" di Terry Moore.
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Rogozin
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Messaggio da Rogozin »

Irishtales, in realtà non l'avevo letto o comunque non me lo ricordavo, ho rimediato stanotte, quando sono tornato, andandomi a rispolverare la vecchia copia da poche lire (si, lire! :) )de "La boutique del Mistero"...

Poche righe che in modo ingenuo, quasi elementare nella sua essenzialità, riassumono come sia vissuta la religione e come invece dovrebbe esserlo ... molto attuale, direi!
Grazie del suggerimento :)
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Sai che ho fatto tempo fa?!
Ho un amico carissimo (il fratello che mi è sempre mancato e che adesso ho!) che non l'aveva mai letto, pur essendo conterraneo di Buzzati!
Allora abbiamo preso tutti e due il libro e ci siamo dati delle scadenze. Un racconto o due alla volta. Alla fine ci scambiavamo le nostre "personali interpretazioni" sul significato che avevamo scoperto in ogni racconto, perchè tutti i racconti hanno una o più chiavi di lettura. Alla fine abbiamo notato che spesso ci trovavamo significati differenti o lo stesso significato sotto angolazioni diverse. Questo per dire che Buzzati è molto più complesso di quanto possa sembrare e che non si studi approfonditamente a scuola è semplicemente scandaloso.
Racconto di Natale mi piace perchè al di là che si sia o meno credenti, il messaggio di fondo è universale e l'episodio, la storia, è solo un pretesto per trasmettere un messaggio più grande e universale.
E' inutile cercare fuori di noi, in altre persone o in altri luoghi, ciò che immaginiamo possa darci equilibrio, gioia, appagamento, felicità. Tutto questo è una condizione interiore, spirituale, e solo chi riesce a sentirsi in pace con se stesso, riuscirà sempre a "trovare Dio" - inteso come somma di tutto ciò di cui sopra - in ogni dove. Almeno questo è il senso che ci ho trovato io e...anche il mitico L.
Altro racconto che adoro è "La città personale". ;)
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

scossa ha scritto:Ammetto di non essere un divoratore di libri di letteratura; avendo sempre avuto interesse verso la scienza e la tecnologia le mie letture preferite sono sempre state quelle di divulgazione scientifica (ho letto quasi tutti i libri di Piero Angela e ho cominciato a "sfogliare" Le Scienze, a cui era abbonata mia sorella, da quando avevo 16 anni).
Mi limito, pertanto, a citare l'ultimo libro che ho letto da poco: "La chiave a stella" di Primo Levi, un romanzo piacevolissimo la cui lettura, se già non lo avete letto, consiglio caldamente.
Allora "DEVI" leggere "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", un libro che avrò letto qualche decina di volte e tutte le volte ci trovo qualcosa di nuovo che non avevo notato. E si che non sono un tipo distratto !!

Vi invidio un po' voi che vi ricordate quale sia il libro che è per sempre. Piu' ci penso e piu' mi viene in mente che ho sempre letto ma nessun libro in particolare mi viene in mente come "il primo".

I promessi sposi che qualcuno citava come palloso a me non ha fatto quell'effetto. Mi ricordo che la scuola iniziava a ottobre e per i santi l'avevo già finito. Mica si puo' leggere un libro in 9 mesi !!! Letto di seguito non fu male.

Tolkien. Mitologia pura, completa e credibile. Traduzione italiana fantastica anche nei nomi per niente facili.
Mai capito perchè viene messo tra gli autori di destra. Anzi mai capito perchè si debba dividere gli autori tra quelli di destra e di sinistra.

Buzzati. Affiora un deserto dei tartari verso i 15 anni, di cui mi ricordo solo l'affinità edilizia.

Fantascienza nulla ?
Posso citare una Ursula K Leguin con
La mano Sinistra delle tenebre e
Quelli di Anarres.
Ma di questi il merito va a Simone che mi li ha fatti conoscere
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da Irishtales »

I Promessi Sposi, no...su questo non posso non rispondere, non posso...me lo sono sorbito in ordine:
- elementari
- medie
- tutto il Liceo (al secondo anno se non sbaglio, poi si riprende in quarto? Boh, è una delle pochissime cose che ho cancellato!)
Non sopporto Manzoni prosatore, anche se lo adoro poeta. Sparatemi per quanto sto per dire, ma a scuola il noto autore milanese mi ha perseguitata e merito vendetta. Di solito vado molto d'accordo con i Pesci, come me, ma con lui non sono mai riuscita a legare...
I personaggi dei P.S. sono macchiette, caricature, senza spessore. Il solo "umano", il solo vero, il solo credibile è Don Rodrigo, proprio quell'unico personaggio che l'autore vorrebbe farmi odiare, io lo adoro. Il solo vero. Certo non un sant'uomo, non un bell'esempio. Prepotente, volubile, intollerante, certamente poco democratico e per nulla sensibile, un tipo da cui è bene tenersi alla larga, insomma. Ma profondamente e spaventosamente "vero".
Renzo? Lucia? Agnese? Don Abbondio, etc? Mi hanno innervosita. Ho provato a rileggerlo anni dopo, ma avevo già letto Goethe e anche Voltaire e il paragone è stato impietoso...
Un altro che non tollero è Hawthorne. Di solito lo leggo quando non prendo sonno, ma per fortuna mi addormento sempre intorno alle 23, di colpo, come un ghiro.
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Messaggio da Pupa »

uh...
non ho tempo per approfondire,
ma io ho fatto un percorso inverso:
non avendo mai avuto libri per bambini, favole e racconti vari,
alle medie ho inizito subito a leggere letteratura, i grandi classici, da Manzoni, Il piacere,
a Moravia, a Sciascia , Pirandello....,
(ho citato volutamente italiani! ;) ) oltre che Kafka, Edgar Allan Poe , ect..
questo perchè mio fratello fece l'abbonamento al Reader's Digest,
e due volte al mese arrivavano in casa i grandi classici della letteratura.
Credevo di comprenderli, ma ora mi accorgo che non è proprio così.
Poi però un libro per me molto importante fu Il gabbiano Il gabbiano Jonathan Livingston,
che segnò gli anni della ribellione adolescenziale,
e poi furono gli anni delle passioni per i saggi, di filosofia, di umanistica, di religione...
Freud, Nietzsche, ect.
e poi la vera passione, il naturalismo, con L'Anello di Re Salomone, Konrad Lorenz, e E l'uomo incontrò il cane ,
e poi fu Charles Darwin con Diario di un naturalista,il viaggio del Beagle, ect...
E poi la guerra: Primo Levi con Se questo è un nuomo, la Tregua, il diario di Anne frank,
E poi le realtà locali, rupestri, di Grazia Deledda, come di Canne al Vento ..
racconti forti, malinconici.
E poi il periodo dei gialli: come Agatha Christie, e poi thriller e fantastici i romanzi di Arthur Conan Doyle ,
da Sherlock Holmes; fino ai racconti del mistero...Il guardiano del Louvre
Poi la lunga fase di legal triller, da Jhon grisham a Peter Oeg, molto bello Il senso di Smilla per la neve,
a Patricia Cornwell,
per passare poi a Umberto Eco,dal Il nome della rosa all'ultimo (in lettura Il cimitero di Praga)
E contemporaneamente svagarmi, come non ho fatto da bambina, con il fantasy.
Ho adorato tutti i romanzi di Harry Potter, poi la saga di Tolkien,
e poi recentemente ho scoperto le avventure del commissario Montalbano,Andrea Camilleri è un vero spasso... :D
e la trilogia di Stieg Larsson, purtroppo incompiuta..
questo è il riassunto..... :mrgreen: :mrgreen:
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Pupa
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Messaggio da Pupa »

Ah, volevo segnalare un paio di romanzi davvero notevoli,
che non possono mancare:
i libri di Khaled Hosseini, il Cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli,
e i libri di Carlos Ruiz Zafon, in particolare L'ombra del vento ;)
stefmas
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Messaggio da stefmas »

Anch'io sono un divoratore di libri, come mi sembra molti di noi cultori di stilografiche :P

Devo dire che ho sempre letto molto, fin da quando ero bambino ho sempre adorato perdermi nelle storie e nelle vite narrate sulle pagine :) E' difficile anche ricordarsi com'è iniziata, ma credo che il piacere della lettura sia nato già alle elementari, quando un'insegnante illuminata ci preparava dei giochi e ci dava come premio la possibilità di scegliere un libro da leggere dalla biblioteca di classe (oppure ce lo faceva fare se finivamo troppo rapidamente i compiti in classe )... Non ti imponeva mai qualcosa da leggere, ma ti faceva scegliere, facendomi così conoscere il Verne di 20000 leghe sotto i mari e di viaggio al centro della terra, o altri testi interessanti.

Da lì ho letto moltissimo, con libri di tutti i generi e forme :P divorando il fantasy (Tolkien, Brooks, Marion Zimmer Bradley... ) e buttandomi su fantascienza e gialli (devo dire che le serie della newton "100 pagine 1000 lire " me le sono praticamente lette tutte, sia fantasy/fantascienza (su tutti l'immenso Dick) che gialli ), poi sull'horror (da Lovecraft a Poe, passando per qualcosa di King...). Poi ci sono stati i molti romanzi storici (Jack White e le sue cronache di Camelot su tutto, ma anche i pilastri della terra rimane uno dei libri che ho divorato), thriller di vario genere, e poi la passione per Pirandello e tutte le sue opere venuta fuori con "il fu Mattia Pascal". ho spaziato anche dai classicissimi (Plauto su tutti) ad altri autori importanti (tra i citati da voi Wilde e il Joyce di "The Dubliners", meraviglioso), fino ad altre sorprese inattese ("La neve se ne frega" di Ligabue è uno dei testi che rileggo sempre molto volentieri) e a libri divertenti ed attuali (Severgnini su tutti... ).

In mezzo decine di libri, per cui spesso mi impongo di arrivare alla fine, anche se ultimamente sono un po' più indulgente con me stesso e riesco a mollare un libro a metà, se non mi piace :D
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Messaggio da Rogozin »

Breve parentesi che il tempo mi concede per un commento veloce sui Promessi Sposi: mi accodo a chi l'ha trovato "sciapo", probabilmente come suggerisce Ottorino complice il fatto di leggerlo diluito in molti mesi e soffermandosi su determinate parti scelte da altri.
Più che altro volevo manifestare l'inquietudine che provo ad ogni post di Irishtales, che pare leggermi un capellino nel pensiero: volevo infatti scrivere proprio che l'unico personaggio di spessore e reso bene nei P.S. secondo me è proprio Don Rodrigo, nella sua personale umanità. L'ho trovata la figura più credibile e affascinante, umana. Alla fine è un debole, vittima del suo stesso personaggio, maltrattato anche da Manzoni che salva l'Innominato che si è agostinianamente pentito molto tardi e condanna spietatamente la sua incolpevole (o quasi) emanazione.


A più tardi.
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Messaggio da piccardi »

Ottorino ha scritto: Fantascienza nulla ?
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Per gli amanti del fantasy aggiungerei alla lista la saga di earthsea.

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Messaggio da piccardi »

Per quanto mi riguarda ancora non ho trovato niente che riesca a superare Le città invisibili di Calvino, un'autore che in due pagine riesce a dare una descrizione perfetta del neopositivismo logico, e la smonta totalmente con le ultime due parole. E la conclusione di quel libro resta per me il più bel testo che mi sia, ad oggi, capitato di leggere.

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Messaggio da scossa »

Ottorino ha scritto: Allora "DEVI" leggere "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", un libro che avrò letto qualche decina di volte e tutte le volte ci trovo qualcosa di nuovo che non avevo notato. E si che non sono un tipo distratto !!
Grazie Ottorino, lo leggerò senz'altro; ho già letto "Lo Zen ed il tiro con l'arco" e mi è piaciuto molto.
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Messaggio da Ottorino »

Letto anche quello.
Bello, ma continuo a preferire la motocicletta anche se in fondo è una scusa per un discorso molto articolato e complesso sulla qualità.

Se hai una inclinazione per la scienza e per la filosofia, non potrà non piacerti.

O almeno mi auguro che ti piaccia.

Agli amici a cui l'ho proposto o ne sono diventati fanatici oppure "mah!! non mi sembra questo granchè !! preferisco filosofi classici". Insomma o lo ami o lo detesti.
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Messaggio da Irishtales »

piccardi ha scritto:Per quanto mi riguarda ancora non ho trovato niente che riesca a superare Le città invisibili di Calvino, un'autore che in due pagine riesce a dare una descrizione perfetta del neopositivismo logico, e la smonta totalmente con le ultime due parole. E la conclusione di quel libro resta per me il più bel testo che mi sia, ad oggi, capitato di leggere.

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Ah, questa me l'ero persa!
Formidabile, "Le città invisibili" è semplicemente formidabile. Non credo esista studente d'architettura in Italia che non lo abbia letto. Infatti io l'ho "incontrato" all'università e non poteva che incantarmi.
Lo lessi in contemporanea a Lodovico Barbiano di Belgiojoso, che con una manciata di versi racchiusi in una sola poesia, mi ha fatto capire (sentire) cosa significhi Essere Liberi.
A quegli anni risale anche una lettura molto più "leggera", una di quelle letture che ostinatamente nasce con quell'idea di leggerezza, pretende con determinazione d'essere tale e rivendica con orgoglio la sua inconsistenza filosofica: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome Klapka Jerome. Credo sia la cosa più ironica, scanzonata e divertente che abbia mai letto. (E poi, chi non ha almeno uno zio Podger in famiglia?!)

Rogozin (sai che mi fa un po' impressione chiamarti così?!) cosa hai letto del grande Dino, racconta...cosa ci hai "trovato"? Sono curiosa...
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