A proposito di disturbo di accumulo…

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riktik
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Messaggio da riktik »

Tribbo ha scritto: mercoledì 19 gennaio 2022, 14:28 ...io ho ormai un cassetto pieno di rottami vari di stilografiche di bassissimo valore (praticamente nullo) raccattate nel mio iniziale periodo compulsivo attraverso i vari mercatini in cui prendevo e portavo a casa tutto quello che anche lontanamente ricordasse una stilografica, per poi seppellirle nel cassetto, in attesa di... che?
Neanche a dire che sono uno che aggiusta le penne per cui potrei usare qualche parte.. semplicemente per me non ha alcun fine questo accumulo, salve che non riesco a trovare il coraggio o lo stimolo per buttarle..
Magari in futuro il circolo riuscirà ad organizzare qualche mini corso di riparazione e quegli scarti torneranno utili per le prove :)
Marco
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Messaggio da jebstuart »

novainvicta ha scritto: mercoledì 19 gennaio 2022, 16:27 ... Per fortuna (economicamente) la pulsione si manifesta per oggetti, se vogliamo, di poco o medio valore.
Non esattamente :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggio da ricart »

Quando porto in discarica qualche apparecchio che non funziona più tolgo tutte le viti e le tengo in decine di scatoline separate per tipo, non si sa mai, una vite può sempre servire. :D
Riccardo

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Messaggio da Esme »

ricart ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 13:04 non si sa mai, una vite può sempre servire. :D
Esatto! 🙂
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Bons

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Messaggio da Bons »

Esme ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 16:01
ricart ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 13:04 non si sa mai, una vite può sempre servire. :D
Esatto! 🙂
Come i bottoni delle camicie da trasformare in stracci...
😲 Io non sono mai riuscito a trasformare i bottoni delle camicie in stracci.
Mi sa che devo proprio ripetere l'anno a Hogwarts. 🥺

🤪
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Messaggio da Esme »

Bons ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 17:03 😲 Io non sono mai riuscito a trasformare i bottoni delle camicie in stracci.
Ibis redibis non morieris in bello

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Messaggio da sansenri »

DRJEKILL ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 10:38 Nel DSM-V viene definito come disturbo caratterizzato dalla difficoltà a buttare determinate cose, indipendentemente dal loro valore, espressione di un intenso bisogno di salvarle e di un forte disagio all'idea di separarsene.

MA IO CONSERVO ANCHE I tovagliolini con scarabocchi, i foglietti, i ritagli, i quaderni finiti, mi sono accorto che ho svariati fazzoletti di carta usati per tamponare il pennino dopo le ricariche!
Sono l’unico?
😵‍💫😱
ah, be', meno male... e io che pensavo parlassi di penne!
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Messaggio da ooti »

Come vi capisco, tutti.

Sono da sempre un accumulatore e negli anni ho accumulato talmente tanta roba che attualmente ho qualche difficoltà (è un eufemismo) a stivarne altra, è che ho sempre considerato un peccato gettare i prodotti dell'ingegno umano che potrebbero tornare utili. Mi piace pensare che in caso di necessità possa contare sull'oggetto, sul manufatto o l'attrezzo necessario alla bisogna, anche se per una sola volta nella vita.....se serve so che c'è.

Quando trovo qualcosa di stimolante, non mi faccio scrupoli nell'accaparrarmelo. C'è un episodio del film: Dersu Uzala (quello a regia di Akira Kurosawa), che trovo rappresentativo. È quando il protagonista impedisce l'impiego di una bottiglia di vetro come bersaglio per tiro a segno definendolo oggetto introvabile nella Taiga Siberiana. E non si può dire che non pronunci parole sante.

Per non parlare della sgridata appioppata a Paperino da zio Paperone per aver tentato di gettare il fiammifero usato che gli aveva regalato.
Gli toccò spiegargli che un fiammifero usato poteva servire a trasferire la fiamma da un fornello all'altro per almeno tre vole e poi essere usato come stuzzicadenti per almeno una settimana. Anche questo è un pensiero ineccepibile.

Da qualche anno ho comunque rallentato i recuperi, non avendo più spazio. Mi consolo sapendo di avere abbastanza materiale da restaurare, pur sapendo (è il mio incubo ricorrente), che alla mia morte verrà tutto buttato o finirà in mano a qualcuno che non riconoscendo l'oggetto che si ritrova magari lo utilizzerà a sproposito. Smetto, non voglio esagerare (anche se potrei parlare di foglietti, tovagliolini, cartoncino….). ciao, sandro
se vuoi catturare il coniglio......devi fare il verso della carota (bidello Chicco, una cinquantina e passa di anni fa)
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Messaggio da PenDragon »

Oserei dire che il disturbo legato all'acquisto di penne, inchiostri e carte.... quasi quasi è il minore dei mali che ci affligge.

Ognuno ha i suoi ...ma mi sento meno solo.

Grazie
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

ooti ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 21:47 Come vi capisco, tutti.

Mi piace pensare che in caso di necessità possa contare sull'oggetto, sul manufatto o l'attrezzo necessario alla bisogna, anche se per una sola volta nella vita.....se serve so che c'è.

ecco questo è il motivo per cui ho incominciato a eliminare gli oggetti.

Sono sempre stato portato a conservare tutto, almeno nei limiti dello spazio disponibile, poi mi sono reso conto che era totalmente inutile perchè quando mi serviva una cosa, non ricordando di averla o dove l'avevo messa, finivo per comprarla perchè facevo prima.

A questo punto mi sono reso conto che vale la pena di conservare solo le cose che poi ragionevolmente si ricorda di avere e solo se si conservano in luoghi facilmente accessibili altrimenti sono totalmente inutili. Per quanto possibile evito di buttarle in discarica ma se trovo qualcuno interessato dono molto volentieri.
Cesare Augusto
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Messaggio da Bons »

Esme ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 18:26
Bons ha scritto: giovedì 20 gennaio 2022, 17:03 😲 Io non sono mai riuscito a trasformare i bottoni delle camicie in stracci.
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Messaggio da PenDragon »

Giusto per lenire qualche senso di colpa... ho riordinato i cassetti della cucina... eliminando qualcosina...

ma poco eh :oops:
luigi
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Messaggio da thepanz66 »

allora ....
mi ritrovo molto in quanto scritto da voi "colleghi di passioni".

tornando al DSM, si parla di disposofobia, con una scala che va da 1 a 4, se ben ricordo (ovviamente a livello 1 la gestisci, a livello 4 è come in quei film dove entrano gli agenti e devono fare gli slalom tra pile di giornali vecchi). Quello che viene ricordato più volte nei testi psicologici è che una tendenza di per sè non è positiva, nè negativa, lo diventa nel momento in cui diventa "disfunzionale", quando cioè ci fa vivere male.
faccio un esempio:
se vado nel peggiore bar di Caracas e sventolo tutto il contante a mia disposizione a inizio vacanza potrei avere dei problemi, così come se vivessi nel continuo terrore di venir derubato in un caveau in Svizzera.... (estremi volutamente fumettistici).

personalmente tendo anch'io a tenere molte cose, e - giusto per dare un pizzico in più - tendo a tenerne molte "sotto mano", come se contemporaneamente dovessi fare decine di cose nel giro di pochi minuti. tutto questo si traduce in un evidente disordine.
approfitto di questo spunto per rilanciare: la tendenza a fare molte cose (o a pensarle) è una delle caratteristiche delle PAS (Persone Altamente Sensibili), o HSP (High Sensitive Person). qualcuno ne ha mai sentito parlare?
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Messaggio da Esme »

Io non ne avevo mai sentito parlare, o meglio non in termini clinici.
Ne avevo sentito parlare in termini un po' naif, forse, in relazione ai bambini definiti "amplificati".
Conosco bene la sensazione di non avere tempo e mani per fare o pensare tutto quello che vorrei, ma non mi giudicherei una pas.
Ma si collega con la tendenza all'accumulo?
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Messaggio da Phormula »

Gli americani hanno coniato il termine "packrat" per definire le persone che non buttano mai via niente perchè potrebbe sempre servire.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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