Per adesso li ho solo provati fuori dalle boccette, per vedere che effetto fanno sulla carta. Ho usato, per tutti, la punta fine di una Omas Alma Mater che ho solo intinto nell'inchiostro e lavato dopo ogni prova.
Per vedere i colori ho utilizzato della carta che non avevo mai provato prima, prodotta dalla cartiera Crown Mill. Un "amico di penna" me na ha gentilissimamente inviati alcuni fogli di dimensione A5, nei tipi "Laid Paper" (vergata) e "Pure Cotton", che ho provato qui, più un tipo "vellum" che non ho ho ancora testato. La vergata é un poco più ruvida di quelle che uso normalmente, ma tiene l'inchiostro benissimo, così come quella in puro cotone, che é molto più liscia.
I tre Diamine hanno colori belli e si comportano come io preferisco: non allargano il tratto della penna, hanno sfumature intense e - direi - sono del tutto privi di "riflessi". Conoscevo giá il Golden Brown e avevo sentito parlare molto bene dell'Ancient Copper, che infatti mi é piaciuto molto, per colore e per comportamento sul foglio. Il "Tobacco Sunburst" é una novità in casa Diamine, ma trovo che abbia molte sfumature per un inchiostro marrone scuro: mi piace!
L' "Alt-Goldgrün" (Verde Dorato Antico) di Rohrer & Klingner é praticamente indistinguibile dai Diamine per fluidezza, e come quelli ricchissimo in sfumature. Avevo già avuto modo di apprezzare la gamma di colori di questa casa tedesca di inchiostri, e confermo che mi piacciono molto, anche in virtù del loro prezzo modico.
Discorso a parte per il Platinum Carbon Ink (che costa il triplo degli altri). Lo ho acquistato per vedere se potesse rappresentare una valida alternativa al Permanentt Black di Montblanc, che asciuga molto lentamente, ma - a dispetto di quello che ho letto in rete - siamo lontani anni luce. Prima di tutto, il Platinum trapassa la carta del Moleskine Cahier, mentre il Montblanc no (per me, questo e importantissimo perché amo scrivere su entrambi i lati del foglio). In secondo luogo, la sua densità fa sì che la linea rilasciata dal pennino sia decisamente piú larga del suo valore nominale. Infine, macchia! Anche solo per averlo intinto, ho dovuto sfregare il pennino sotto l'acqua con un pezzo di carta da cucina per rimuovere la macchia scura che aveva lasciato l'inchiostro. Non oso immaginare come avrei potuto pulire l'interno del serbatoio - o peggio ancora la finestra di ispezione - della mia mia Montblanc Calligraphy se la avessi caricata con questo inchiostro. Ora che lo ho visto all'opera, non ho nessuna intenzione di farlo, per nessuna ragione...