Un po' di "cartacce"

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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Messaggio da Esme »

Grazie, allora mi andrò a rileggere le evoluzioni Parker.
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Messaggio da piccardi »

Non ho mai fatto una ricerca specifica sull'uso della parola converter. Riguardo l'uso dello stesso la traccia più remota è quello della DP2 che forse è stata la prima ad usare quello che poi è stato chiamato così, ma la chiamavano cartuccia ricaricabile:

Immagine

Qui per tutti i dettagli: https://www.fountainpen.it/File:1955-04 ... tedPen.jpg

Simone
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Messaggio da Esme »

Accidenti è vero! Mi ero dimenticata della Diplomatic, penna geniale sottovalutata.
Interessante questo rimbalzo di innovazioni: la Diplomatic che si rifá alla Parker e la Parker che propone poi un sistema a converter come la Diplomatic.

Grazie.
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Messaggio da maxpop 55 »

Ciao Simone sono un appassionato della DP 2, mi fa piacere mostrare una foto della confezione completa di due converter come da volantino pubblicitario da te pubblicato ed il particolare della cartuccia "ricaricabile" o converter come dir si voglia.
Comunque queste penne funzionano benissimo con le cartucce Parker
Allegati
DSCF8188.JPG
DSCF8190 copia.jpg
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Messaggio da piccardi »

Grazie Massimo,

è davvero interessante vederne una "completa". Ditta innovativa e sfortunata, purtroppo.

Simone
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Messaggio da piccardi »

Abbandono per un po' i foglietti di istruzioni per una pubblicità del 1917 di una Pento Safety N. 36, tratta dal secolo XX, penna di produzione inglese (almeno secondo quanto dichiarato):

Immagine

La penna non deve aver riscosso un grande successo o una grande diffusione, non ne ho mai vista (ne sentita nominare) una. Al solito la scansione in alta risoluzione si trova sul wiki, alla pagina:

https://www.fountainpen.it/File:1917-04 ... Safety.jpg

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Messaggio da Esme »

Sentire nominare penne dall'aura misteriosa mi risveglia non la scimmia, ma la curiosità del gatto... 😅

Sul sito "IL BLOG DI GOODWRITERSPENS" a proposito di queste fantomatiche Pento viene riportato (tradotto) :
<<Stephen Hull, nel suo "The English Fountain Pen Industry" [1875-1975] registra la penna Pento, ma i vari riferimenti sono tutti negli anni '20.
[...]
Può darsi che l'azienda sia stata fondata piuttosto prima.
Pento era una di quelle compagnie collegate alla Langs di Liverpool. La società era stata fondata da W.J. May presso la Maypen Works, a Twickenham.
Ha continuato a produrre penne a levetta, e successivamente una penna senza cappuccio che non sembra aver avuto successo.
La società fu liquidata con una notevole perdita nel 1927.>>

Sembra l'ennesima storia di una ditta sfortunata nonostante gli sforzi; chissà com'era la penna senza cappuccio.
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Messaggio da piccardi »

Esme ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 0:23 Sembra l'ennesima storia di una ditta sfortunata nonostante gli sforzi; chissà com'era la penna senza cappuccio.
Grazie per la ricerca, direi che ha dato risultati interessanti, sufficienti almeno a farci una paginetta... Provvedo.

Simone
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Messaggio da piccardi »

Poi di paginette ne ho fatte due:

https://www.fountainpen.it/W._J._May_and_Co.
https://www.fountainpen.it/Pento

dato che la prima sembra esser stata fondata nel 1920, e qui emerge che Pento era in uso prima...

Simone
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Messaggio da Esme »

Giusto. 🙂
Chissà quante ditte produttrici esistevano in realtà in quegli anni. Sembrano sempre saltarne fuori di nuove, anche se con correlazioni.
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Messaggio da piccardi »

Un po' di pubblicità di marche francesi meno note, ma non per questo meno interessanti. Cominciamo con una dell'aprile 1924 della Paillard per il modello Semper, in cui viene illustrata una rientrante, ma si parla anche di modelli a contagocce (Regular) e con riempimento automatico (probabilmente levetta, ma non si vede...):

Immagine

Dettagli e scansione ad alta risoluzione al solito sul wiki, all'indirizzo:

https://www.fountainpen.it/File:1924-09 ... Semper.jpg

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Messaggio da A Casirati »

piccardi ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 22:08 Poi di paginette ne ho fatte due:

https://www.fountainpen.it/W._J._May_and_Co.
https://www.fountainpen.it/Pento

dato che la prima sembra esser stata fondata nel 1920, e qui emerge che Pento era in uso prima...

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Grazie, Simone, sempre interessante!
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Messaggio da A Casirati »

piccardi ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 10:29 Non ho mai fatto una ricerca specifica sull'uso della parola converter. Riguardo l'uso dello stesso la traccia più remota è quello della DP2 che forse è stata la prima ad usare quello che poi è stato chiamato così, ma la chiamavano cartuccia ricaricabile:

Immagine

Qui per tutti i dettagli: https://www.fountainpen.it/File:1955-04 ... tedPen.jpg

Simone
Da quanto apprendo dal Wiki, mi sembra che le cartucce della DP2 fossero in realtà dei converter a pompetta, pur venendo forniti in numero di 5 già caricati insieme alla stilografica. E' corretto?
Così fosse, alla Duo Cart di Aurora rimarrebbe il primato della prima stilografica a cartuccia "usa e getta" nel materiale, poi divenuto d'uso generale, sviluppato dal premio Nobel G. Natta.
Ultima modifica di A Casirati il mercoledì 30 marzo 2022, 8:10, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da A Casirati »

maxpop 55 ha scritto: giovedì 17 marzo 2022, 18:40 Ciao Simone sono un appassionato della DP 2, mi fa piacere mostrare una foto della confezione completa di due converter come da volantino pubblicitario da te pubblicato ed il particolare della cartuccia "ricaricabile" o converter come dir si voglia.
Comunque queste penne funzionano benissimo con le cartucce Parker
Che meraviglia! Complimenti, Max!!!
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piccardi ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 22:08 Poi di paginette ne ho fatte due:

https://www.fountainpen.it/W._J._May_and_Co.
https://www.fountainpen.it/Pento

dato che la prima sembra esser stata fondata nel 1920, e qui emerge che Pento era in uso prima...

Simone
Sempre sullo stesso sito, non so se hai visto le pagine*, è documentato un modello Pento lever self-filling con una levetta con scritta "May's patent. app. for", che non è risolutiva ma è un indizio.
https://goodwriterspens.com/2018/10/07/ ... ento-pens/

Un altro indizio è per la contagocce "Truda" (che diavolo significherà?) con pennino marchiato May's.
https://goodwriterspens.com/2013/01/13/the-pento-truda/
Rilevante è il commento sotto, a firma Rard Changizi che scrive <<È stato realizzato dalla compagnia del mio bisnonno. Era Osmond Blyth Wade ed era coinvolto con Curzon, Summit, Mays e una varietà di altri produttori di penne.>>
Con un piccolo approfondimento:
https://goodwriterspens.com/2018/09/27/ ... rfect-nib/

Interessante il modello "Sydney", un contagocce con alimentatore doppio, quindi probabilmente ante '20, e con doppio sistema di riempimento, cioè apribile anche in coda. Il che, giustamente, ci si chiede a cosa serva se non a far gocciolare la penna, ma insomma...
https://goodwriterspens.com/2014/07/23/ ... yedropper/

Nel primo link è fotografata anche una contagocce denominata "Blue bird".

*Come non detto, ho visto ora i link ai riferimenti!
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