E se "The King" fosse stata (anche) americana?

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
FlexNib
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E se "The King" fosse stata (anche) americana?

Messaggio da FlexNib »

Ovviamente il titolo è provocatorio, ma forse qualcosa di vero c'è...

Posseggo una meravigliosa The King Superior, in celluloide "arco", e qualche settimana fa ho deciso di comprare un rottame della stessa marca, visto su eBay, dato che sembrava avere il pennino e il conduttore in buono stato (pur essendo questi carenati) e il cappuccio simile a quello della mia. Il fusto era completamente a pezzi e nel complesso la penna era inguardabile, ma dopo un bel bagnetto di qualche giorno ha cominciato a rivelare almeno due cose per me molto interessanti: un sistema di caricamento ibrido, ossia un inedito pistone comandato dal pulsante di fondo, e la dicitura "U.S.A." su ciò che rimane del fusto semitrasparente. Quest'ultima cosa, in particolare, mi ha incuriosito non poco, avendo studiato la storia del marchio. Ma niente, tranne alcuni dibattiti su una sua eventuale parentela con Omas, fa riferimento ad una possibile produzione americana, che potrebbe essere, perché no, anche contestuale a quella italiana.

Voi che ne pensate?
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Gruppo scrittura e inizio fusto 1
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E se "The King" fosse stata (anche) americana?

Messaggio da piccardi »

Mah, ho seri dubbi che una ditta italiana abbia fatto produzione in USA. E la ditta era (almeno dalla registrazione alla camera di commercio di Torino) completamente italiana. Ma ... U.S.A. non vuol solo dire United States of America, era pure il marchio registrato della Unione Stilpenne Affini, della ditta Stilma di Battista Gattero:

Immagine

vedi: https://www.fountainpen.it/File:USA-Uni ... demark.jpg

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Messaggio da FlexNib »

Mah, i dubbi sono molti anche da parte mia (pur condividendo ciò che pensi sulla costruzione in America di penne italiane), perché non vedo alcun nesso con l'altra azienda da te citata. Da notare anche la scritta "pen", sicuramente la parte finale di "fountain pen", tra The King" e "U.S.A.".

In ogni caso credo che sarebbe interessante approfondire...
Ultima modifica di FlexNib il martedì 18 gennaio 2022, 0:26, modificato 1 volta in totale.
muristenes
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E se "The King" fosse stata (anche) americana?

Messaggio da muristenes »

FlexNib ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:01 Mah, i dubbi sono molti; da notare anche la scritta "pen", sicuramente la parte finale di "fountain pen", tra The King" e "U.S.A.". In ogni caso credo che sarebbe interessante approfondire...
Ho la stessa penna, si tratta del modello "Dream Pen", appunto della "The King". L'iscrizione sottostante, che vedi incompleta, recita "Patented U.S.A." Il sistema di caricamento è simile al vacumatic di Parker

Appena possibile allegherò delle foto :wave:

Edit: già documentata sul forum, viewtopic.php?p=191219#p191219
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Messaggio da Marsich »

potrei chiedere una curiosità?
Ma una penna così, è possibile ripararla?
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Messaggio da FlexNib »

muristenes ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:24
FlexNib ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:01 Mah, i dubbi sono molti; da notare anche la scritta "pen", sicuramente la parte finale di "fountain pen", tra The King" e "U.S.A.". In ogni caso credo che sarebbe interessante approfondire...
Ho la stessa penna, si tratta del modello "Dream Pen", appunto della "The King". L'iscrizione sottostante, che vedi incompleta, recita "Patented U.S.A." Il sistema di caricamento è simile al vacumatic di Parker

Appena possibile allegherò delle foto :wave:

Edit: già documentata sul forum, viewtopic.php?p=191219#p191219
Grazie mille. Un altro tassello del puzzle è stato trovato...
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Messaggio da FlexNib »

Marsich ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:27 potrei chiedere una curiosità?
Ma una penna così, è possibile ripararla?
Ci vorrebbe un mago! La celluloide del fusto è ormai fragilissima, per cui andrebbe trovato un fusto uguale o andrebbe ricostruito, ma sono imprese difficili. Il pennino è un altro problema, perché ha una punta spezzata e una piccola frattura vicino al foro, ma volendo spenderci un po' di soldi si può far riparare (all'estero). Personalmente lascerò i pezzi in una bustina fino a quando non mi verrà un'idea per renderli utili...
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E se "The King" fosse stata (anche) americana?

Messaggio da Esme »

piccardi ha scritto: lunedì 17 gennaio 2022, 23:22 Ma ... U.S.A. non vuol solo dire United States of America, era pure il marchio registrato della Unione Stilpenne Affini, della ditta Stilma di Battista Gattero:
Questa cosa ricorda moltissimo l'uso di certi marchi da parte dei produttori cinesi, come ad esempio il marchio CE, che per loro significa China Export. 🙂

Adesso abbiamo il problema contrario, cioè il marchio italiano infilato a forza nelle produzioni, ma fino almeno a una ventina di anni fa c'era il tentativo di far passare per "america" molti prodotti.
Anche il "patended Usa" sembra l'odierno "designed in Italy".
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Messaggio da Automedonte »

Non proprio, patended è diverso da disegnato, significa brevetto e quindi un riconoscimento del tipo di caricamento magari utilizzato su autorizzazione specifica.

Poi che nella storia tutti abbiano imitato tutti è fuor di dubbio, l’importante è non esagerare :D
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Messaggio da FlexNib »

Il sistema di caricamento è composto da un vero e proprio pistoncino, tra l'altro miracolosamente conservato e perfettamente aderente alla parete interna di ciò che rimane del fusto, un po' differente dal sistema vacumatic di Parker che prevede un sacchetto interno... Allego la foto del sistema smontato.
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Messaggio da Esme »

Automedonte ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 9:35 patended è diverso da disegnato
Sì, intendevo dire che si cercava di suggerire una produzione Usa allo stesso modo in cui oggi si suggerisce una produzione italiana.
Immagino che succedesse quello che succede ora: in molti leggono "Italy" e questo basta.

Entrambe le denominazioni pur avendo valore legale differente fanno riferimento al momento di ideazione, e non dicono nulla sul momento di produzione.
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FlexNib ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:01 Mah, i dubbi sono molti anche da parte mia (pur condividendo ciò che pensi sulla costruzione in America di penne italiane), perché non vedo alcun nesso con l'altra azienda da te citata. Da notare anche la scritta "pen", sicuramente la parte finale di "fountain pen", tra The King" e "U.S.A.".
Quello che volevo dire era semplicemente che il fatto che ci sia scritto USA non significa che sia di produzione statunitense, e che l'ipotesi di per sé era assai poco probabile.

Simone
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Messaggio da Esme »

Interessante la forma conica del fondello della sezione, per altro rimuovibile (svitabile?).
Qualche tempo fa ne era stata presentata una simile (chiedo scusa ma non mi ricordo nè da chi nè il modello) che però aveva anche una sorta di o-ring per bloccare il sacchetto perchè era una pulsante di fondo.
Le ultime gocce di inchiostro non erano quindi utilizzabili.
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piccardi ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 10:27
FlexNib ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 0:01 Mah, i dubbi sono molti anche da parte mia (pur condividendo ciò che pensi sulla costruzione in America di penne italiane), perché non vedo alcun nesso con l'altra azienda da te citata. Da notare anche la scritta "pen", sicuramente la parte finale di "fountain pen", tra The King" e "U.S.A.".
Quello che volevo dire era semplicemente che il fatto che ci sia scritto USA non significa che sia di produzione statunitense, e che l'ipotesi di per sé era assai poco probabile.

Simone
Concordo perfettamente, avevo capito il tuo pensiero... In ogni caso, nel giro di poche ore abbiamo ricostruito la scritta sul fusto, che con buone probabilità dovrebbe essere stata:

The King
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Esme ha scritto: martedì 18 gennaio 2022, 10:42 Interessante la forma conica del fondello della sezione, per altro rimuovibile (svitabile?).
Qualche tempo fa ne era stata presentata una simile (chiedo scusa ma non mi ricordo nè da chi nè il modello) che però aveva anche una sorta di o-ring per bloccare il sacchetto perchè era una pulsante di fondo.
Le ultime gocce di inchiostro non erano quindi utilizzabili.
Il fondello della sezione entra a pressione nel foro del conduttore e immagino che, quando la penna era integra, servisse ad ospitare una piccola cannuccia. :thumbup:
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