Super Scriba

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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A Casirati
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Super Scriba

Messaggio da A Casirati »

Super Scriba.JPG
E' spesso sorprendente cosa si può ritrovare in fondo ad un cassetto o in una scatola risposta da tempo in un armadio. Tutti ne abbiamo fatto esperienza, credo, in maggiore o minore misura.
E' il caso della stilografica che vi presento oggi: la Super Scriba.
Super Scriba - open posted.JPG
Come mi capita quasi sempre quando reperisco penne di marchi minori, la mia prima sensazione è quella dell'ignoranza: "non ho mai sentito parlare di questo marchio...".
Poi parte la ricerca sul nostro splendido wiki e, quando (raramente) si rivela infruttuosa, in internet, quest'ultima quasi sempre senza risultati apprezzabili. E' il caso anche della "Super Scriba".
E' anche vero, però, che il nostro wiki attribuisce il marchio "Scriba" alla ditta "A. Dalla Porta" di Verona. Si tratta di un dato certo, che ritengo possa gettare un po' di luce sulla storia di questa penna, seppur per ipotesi.
Super Scriba - engraving.JPG
Super Scriba - parts.JPG
Super Scriba - piston assembled.JPG
La mia ipotesi, non poi così geniale ma neppure, mi sembra, così fantasiosa, è che la Super Scriba che vedete possa essere stata prodotta negli anni Quaranta e che la penna abbia subito la sostituzione del pennino, che ora è un generico "Nobil iridio extra".
Naturalmente, sarò grato a chi potrà fornire qualche informazione aggiuntiva.
Super Scriba - detail.JPG
Quello che mi ha sorpreso maggiormente è la qualità del meccanismo a stantuffo: non solo la vite è d'ottone, ma la base è d'alluminio e la sommità dello stantuffo, che ospita la ghiera d'ottone filettata che accoglie la vite, è dotata di due denti, che scorrono nelle apposite sedi praticate all'interno del fusto: un'impostazione simile a quella adottata da Soennecken nello stesso periodo, ma addirittura più completa, perché arricchita da una seconda scanalatura. Un meccanismo apparentemente un po' troppo ricco per una penna di fascia economica.
Del resto, tutti i componenti sono di ottima qualità e robusti: è una stilografica fabbricata per durare. La parte anteriore del fusto è anche moderatamente trasparente, tanto da consentire, quando osservata controluce, di apprezzare la quantità d'inchiostro rimasta.
Super Scriba - interiori rails.JPG
Le dimensioni sono importanti, simili a quelle di una Omas Extra grande del 1932:
- lunghezza chiusa: 136 mm
- lunghezza aperta: 121 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 166
- lunghezza del cappuccio: 64 mm
- diametro massimo del fusto: 13,3 mm
- diametro medio della sezione: 10,5 mm
- diametro del cappuccio: 15,2 mm
- guarnizione dello stantuffo: 5,5 x 10 mm
- peso: 25 gr (scarica)
- peso del cappuccio: 7 gr.
A ben vedere, il pennino sembra davvero un po' troppo piccolo per una stilografica di queste dimensioni, il che rafforza la mia convinzione che si tratti d'un rimpiazzo.
Super Scriba - nib.JPG
Sia quel che sia, confesso il fascino che questi manufatti esercitano su di me: è come se esprimessero, con il loro muto sopravvivere, il loro desiderio di raccontare il passato, affinché non venga dimenticato...
Alberto Casirati
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Messaggio da piccardi »

Un bel tesoro in quel cassetto, è un'altra penna davvero molto interessante, con un meccanismo senz'altro originale, che non ricordo di aver visto prima.

Purtroppo sul marchio Scriba si sa davvero poco, Letizia Jacopini lo attribuisce alla Pecco, ma di certo il proprietario del marchio non aveva nulla a che fare con i fratelli Pecco. Una produzione su commissione da parte della Pecco è senz'altro possibile ma senza dati più precisi la stessa cosa si potrebbe dire anche per altre aziende.

Ed in assenza di dati non credo proprio si possa scartare l'ipotesi che possa esser stata prodotta direttamente dalla ditta A. Dalla Porta (titolare del marchio). Il caricamento è davvero peculiare, ed è una indicazione a favore di una produzione originale. Se si trovassero altre penne che lo utilizzano si potrebbero avere delle indicazioni più precise.

Simone
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