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Riparazione di una Onoto Magna

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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piccardi
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Riparazione di una Onoto Magna

Messaggio da piccardi »

Con questo articolo voglio provare ad inaugurare una serie di articoli relativi a riparazioni artigianali, in modo da lasciare traccia di quanto appreso per evitare ad altri i dubbi che si possono manifestare quando ci si trova ad affrontare un simile compito. La serie comunque non sarà molto frequente, data la scarsità di tempo a disposizione per fare simili sessioni di lavoro.

Ovviamente qualora ci si voglia impegnare in questo tipo di attività vale l'avvertimento di procedere con molta cautela e solo dopo aver accumulato un minimo di esperienza, dato che si può rischiare di fare danni seri. La pazienza inoltre è fondamentale, farsi prendere dalla fretta rischia di portare peggiorare la situazione se non anche, nel peggiore dei casi, a fare danni irreparabili.

Nel dubbio si tenga presente che esistono restauratori professionisti con anni di esperienza in grado di far il lavoro con competenza e fornendo tutte le garanzie del caso, e se si può perdere la soddisfazione di essersela cavata da soli, non si avrà l'angoscia o il rimpianto di aver causato danni.

In questo caso in realtà non c'era molto da riparare ed il lavoro è stato fatto dal mio personale esperto di caricamenti a siringa rovesciata, ottorino, che si diletta con questo tipo di riparazioni da parecchio tempo. Io ho per lo più assistito, prendendo qualche nota durante il lavoro, che ripropongo dato potrebbe risultare utile a chi dovesse trovarsi a che fare con una Onoto. Non trattandosi di lavoro professionale probabilmente ci saranno errori ed imperfezioni, ma alla fine la penna non ha subito danni ed ha ripreso a funzionare.

Il caricamento a siringa rovesciata (in realtà visto il tipo di funzionamento, sarebbe più corretto chiamarlo a pompa da bicicletta rovesciata) è lo stesso usato dalla Sheaffer per i suoi modelli ''plunger filler'', anche se sarebbe meglio dire che è quello che è stato copiato dalla Sheaffer, visto che la Onoto lo usava dal 1906 mentre la Sheaffer ha iniziato a usarlo nel 1935.

Il problema della penna, per il resto in buone condizioni, era che non caricava. E' un problema comune di questo caricamento dovuto in genere a due cause: la prima è alla perdita o il danneggiamento del ''washer'' cioè della guarnizione a tenuta sulla punta del pistone della siringa che deve espellere l'aria; la seconda è la mancanza di tenuta del sigillo sul fondo della penna, che fa sì che non si crei la depressione quando si spinge il pistone. In questo caso erano presenti entrambi i problemi.

Il primo passo, ed probabilmente il più delicato, per la riparazione della penna è stato lo smontaggio della stessa. In questo caso per fortuna è andato tutto liscio e, con le avvertenze che seguono, si la si è potuta disassemblare completamente come illustrato nella foto.
Onoto Magna smontata
Onoto Magna smontata
Onoto-Magna-Exploded.jpg (519.13 KiB) Visto 1771 volte
Lo smontaggio è avvenuto a partire dalla sezione, che, come per tutte le penne con questo caricamento, è a vite (almeno per quelle che ho visto, cioè Onoto, Sheaffer e Wahl Eversharp). La filettatura è quella ordinaria, con svitatura in senso antiorario. Lo stesso dicasi per la vite della chiusura del fondello sul corpo.

Il punto più critico è stato invece lo smontaggio dell'alberino del pistone per staccarlo dal fondello e dalla punta. In questo caso infatti la filettatura è rovescia e questo si svita (al contrario di quanto avviene ad esempio sulle Sheaffer e le Eversharp) in senso orario sia dalla parte del fondello che dalla parte della punta del pistone. Conviene prima svitare il fondello e poi, estratto l'alberino dalla parte anteriore della penna, la punta del pistone (anche se questo nel caso è stato fatto solo per poter essere più comodi a lavorare con le guarnizioni.

Quest'ultima è composta a sua volta da due parti, il blocco su cui si appoggiano le guarnizioni, mantenute in posizione e la punta vera e propria, che è un cilindro con una punta conica vuoto all'interno e mantenuto in posizione con un sottile pernietto cilindrico di ebanite che si inserisce in un foro circolare che attraversa sia la punta che una estrusione del blocco posteriore. Per chi si fosse perso nella descrizione, segue una scansione del disegno fatto nell'occasione:
Schema meccanismo
Schema meccanismo
SchemaOnotoMagna.jpg (213.36 KiB) Visto 1762 volte
Per l'estrazione della pernio della punta è stato usato un semplice stuzzicadenti per spingerlo fuori appoggiandolo sui fori di un blocco di estrazione per pennini (come quello già citato, vale a dire a dire http://www.woodbin.ca/images/tools/KO%2 ... %20web.jpg). Una volta estratto il pernietto delicatamente con l'aiuto di una pinzetta, si sono potute rimuovere le guarnizioni usate per creare la depressione. In questo caso si trattava di due anelli di materiale soffice (in tutta apparenza del cuoio) i cui resti si possono notare nella foto precedente. Se ne sono creati due sostituti utilizzando un altro pezzo di cuoio tagliato nella misura equivalente.

Per assicurare la tenuta della parte posteriore della penna si è utilizzato un cerchietto di circa 1.5-2.0 mm di altezza tagliato da un foglio di silicone da laboratorio. Per il taglio circolare sia delle guarnizioni che del sigillo si è usato un attrezzo ricavato dall'affilatura di una serie di tubi cilindrici tratti da una vecchia antenna di radio. Si sono poi praticati dei fori al centro degli stessi con una punta più sottile.

La parte più complicata della riparazione è stata il rimontaggio della punta del pistone reinserendo il pernietto dopo aver sostituito le guarnizioni. Per aiutarsi nel riposizionamento si è usato la punta di una grappetta per allineare i fori e aiutarsi nell'abboccamento. In realtà per il funzionamento della penna si può sostituire, come fatto con un altra Onoto, il pernietto in ebanite con un pezzetto di cavo elettrico di pari diametro (di quelli con un filo unico in rame). Una volta rimesse le guarnizioni la punta è stata rimontata sull'alberino.

Il sigillo è stato semplicemente incastrato nel corpo della penna fino a portarlo a contatto con la parte posteriore, spingendolo con un bastoncino di legno di circa 5mm di diametro. Una volta messo in posizione orizzontale con il foro allineato, aiutandosi di nuovo con un cilindretto in acciaio di dimensioni analoghe a quelle dell'alberino del pistone per l'abboccamento, si è rimesso in posizione quest'ultimo. Si tenga presente che l'albero è in ebanite e deve essere spinto delicatamente.

Una volta reiserito l'albero e riavvitato il fondello si è anche rimontata la sezione, lubrificando ed impermebilizzando tutte le parti con del grasso siliconico. Finita di rimontatare la penna, si è fatta una proba di caricamento, ottenendo con grande soddisfazione un serbatoio quasi pieno.

Putroppo per inesperienza (e mancanza delle necessarie abilità ed attrezzature) si sono fatte poche foto, speriamo di migliorare per i prossimi articoli della serie. Un grazie infinito ad ottorino per la pazienza di sopportare, oltre i problemi della riparazione, le mie richieste di metter giù appunti e provare a far foto.

Simone
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Ottorino
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Re: Riparazione di una Onoto Magna

Messaggio da Ottorino »

Putroppo per inesperienza (e mancanza delle necessarie abilità ed attrezzature) si sono fatte poche foto, speriamo di migliorare per i prossimi articoli della serie. Un grazie infinito ad ottorino per la pazienza di sopportare, oltre i problemi della riparazione, le mie richieste di metter giù appunti e provare a far foto.
Anzi.........................
Mi pare ottimo metter giu' degli appunti.
E soprattutto renderli disponibili agli altri. Un vero spirito Opensource !
Ciao
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Pupa
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Re: Riparazione di una Onoto Magna

Messaggio da Pupa »

le foto sono difficili da visualizzare,
forse è meglio ridimensionarle appena e farle vedere per intero? :D
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piccardi
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Re: Riparazione di una Onoto Magna

Messaggio da piccardi »

Appena ho un po' di tempo ripubblicherò sul blog, lì il software di gestione è più evoluto e consente un ridimensionamento automatico.

Simone
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