Irishtales - la mia grafia
Inviato: sabato 22 giugno 2013, 22:45
Non so se vi è mai capitato di modulare la grafia in base a ciò che dovete scrivere, o in base alla penna utilizzata, al supporto, all'eventuale destinatario dello scritto, al tempo a disposizione, all'umore magari, etc.
A me capita da sempre e mi accorgo di come, nel corso degli anni, la mia grafia si sia come moltiplicata in molte grafie differenti, che pure mantengono in comune dei tratti caratteristici, che con il tempo si sono sempre più tipicizzati.
Inserisco tre pagine scritte al volo con testi di vario genere presi a pretesto per testare una sola unica penna, una Pilot Penmanship con inchiostro nero, Lamy.
Sono solo alcune delle mie grafie, quelle adatte ad un pennino EF scelto però non a caso, perché uso prioritariamente pennini dal tratto molto molto sottile.
La necessità di diversificare le grafie probabilmente è nata sui banchi di scuola, per distinguere argomenti vari, didascalie, titoli, etc. ma poi è diventata un vezzo, tant'è che alla fine lo faccio solo per il gusto di farlo, e ogni penna e ogni inchiostro mi ispirano uno o l'altro modo di scrivere. Lo so bene, siamo ai limiti dell'interdizione, ma è un divertimento innocuo e la sola cosa che mi interessi è rendere ognuno dei modi di scrivere, leggibile e complessivamente armonioso. Questa è la mia sfida con me stessa, limare, limare, migliorare.
Studiare la cancelleresca mi ha aiutata molto, perché la disciplina nel disegnare le parole e poi nel valutare globalmente lo scritto, certamente formano un modus operandi, un approccio alla pagina e non solo allo scritto in sé, che poi si traspone in qualsiasi grafia si utilizzi. Beh, insomma, ecco qui il mio punto di partenza per alcune grafie che utilizzo spesso:
A me capita da sempre e mi accorgo di come, nel corso degli anni, la mia grafia si sia come moltiplicata in molte grafie differenti, che pure mantengono in comune dei tratti caratteristici, che con il tempo si sono sempre più tipicizzati.
Inserisco tre pagine scritte al volo con testi di vario genere presi a pretesto per testare una sola unica penna, una Pilot Penmanship con inchiostro nero, Lamy.
Sono solo alcune delle mie grafie, quelle adatte ad un pennino EF scelto però non a caso, perché uso prioritariamente pennini dal tratto molto molto sottile.
La necessità di diversificare le grafie probabilmente è nata sui banchi di scuola, per distinguere argomenti vari, didascalie, titoli, etc. ma poi è diventata un vezzo, tant'è che alla fine lo faccio solo per il gusto di farlo, e ogni penna e ogni inchiostro mi ispirano uno o l'altro modo di scrivere. Lo so bene, siamo ai limiti dell'interdizione, ma è un divertimento innocuo e la sola cosa che mi interessi è rendere ognuno dei modi di scrivere, leggibile e complessivamente armonioso. Questa è la mia sfida con me stessa, limare, limare, migliorare.
Studiare la cancelleresca mi ha aiutata molto, perché la disciplina nel disegnare le parole e poi nel valutare globalmente lo scritto, certamente formano un modus operandi, un approccio alla pagina e non solo allo scritto in sé, che poi si traspone in qualsiasi grafia si utilizzi. Beh, insomma, ecco qui il mio punto di partenza per alcune grafie che utilizzo spesso: