Mostra Scambio - Pen Show - di Bologna
29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Poiché queste due penne sono attualmente in uso sulla mia scrivania, vi propongo un confronto che potrebbe, a prima vista, sembrare azzardato o semplicemente un accostamento discutibile.
Parliamo di una penna prodotta in Italia e di un’altra realizzata in Germania, in momenti storici adiacenti ma non coincidenti.
Parliamo di due mostri sacri.
Una, costruita nella più tradizionale celluloide, elegante e con cappuccio in metallo.
L’altra è più fredda, per via del materiale innovativo utilizzato: il Makrolon, un policarbonato sviluppato all’epoca da Bayer, robusto ma leggero.
Aurora 88P, disegnata da Marcello Nizzoli, prodotta tra il 1958 e il 1964: un design moderno e raffinato che ostenta l’ottimismo del dopoguerra. Forme arrotondate e funzionali che trasudano eleganza.
Lamy 2000, disegnata da Gerd A. Müller, prodotta dal 1966 e tutt’ora disponibile: un design razionale, privo di superflui ornamenti. La forma segue la funzione. Geometrie semplici ma realizzate con materiali innovativi e ingegneria di precisione.
Cosa avranno mai queste due penne in comune?
Dimensioni pressoché identiche:
• Aurora 88P: lunghezza 126 aperta / 140 chiusa – peso 20 g
• Lamy 2000: lunghezza 124 aperta / 140 chiusa – peso 26 g
Entrambe presentano:
• Cappuccio con chiusura a pressione
• Caricamento a stantuffo
• Pennino carenato
• Sezione svitabile
• Finestra per visualizzare livello inchiostro
• Ottima ergonomia
• Progettata da un designer industriale
Due visioni diverse del progresso: l’una calda e umana, l’altra fredda e ingegneristica, entrambe simboli del loro tempo.
E voi, cosa ne pensate?
Parliamo di una penna prodotta in Italia e di un’altra realizzata in Germania, in momenti storici adiacenti ma non coincidenti.
Parliamo di due mostri sacri.
Una, costruita nella più tradizionale celluloide, elegante e con cappuccio in metallo.
L’altra è più fredda, per via del materiale innovativo utilizzato: il Makrolon, un policarbonato sviluppato all’epoca da Bayer, robusto ma leggero.
Aurora 88P, disegnata da Marcello Nizzoli, prodotta tra il 1958 e il 1964: un design moderno e raffinato che ostenta l’ottimismo del dopoguerra. Forme arrotondate e funzionali che trasudano eleganza.
Lamy 2000, disegnata da Gerd A. Müller, prodotta dal 1966 e tutt’ora disponibile: un design razionale, privo di superflui ornamenti. La forma segue la funzione. Geometrie semplici ma realizzate con materiali innovativi e ingegneria di precisione.
Cosa avranno mai queste due penne in comune?
Dimensioni pressoché identiche:
• Aurora 88P: lunghezza 126 aperta / 140 chiusa – peso 20 g
• Lamy 2000: lunghezza 124 aperta / 140 chiusa – peso 26 g
Entrambe presentano:
• Cappuccio con chiusura a pressione
• Caricamento a stantuffo
• Pennino carenato
• Sezione svitabile
• Finestra per visualizzare livello inchiostro
• Ottima ergonomia
• Progettata da un designer industriale
Due visioni diverse del progresso: l’una calda e umana, l’altra fredda e ingegneristica, entrambe simboli del loro tempo.
E voi, cosa ne pensate?
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Due penne che hanno e fanno la storia della stilografica, da avere entrambe.
La tua Lamy è un primo modello o sbaglio

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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Qualcuno, non mi ricordo se su FPN o Reddit, aveva scritto che secondo lui in Lamy avevano preso la Parker 51 e commentato "Aspetta, adesso vi mostriamo come andava veramente fatta questa penna". 
So che gli estimatori della P51 avranno da obiettare, ma sono abbastanza d'accordo con la battuta. Per i miei canoni la Parker si è rifatta con la P45.
Per Aurora preferisco la 98, anche alla Lamy 2000 che mi pecca un po' nel cappuccio.

So che gli estimatori della P51 avranno da obiettare, ma sono abbastanza d'accordo con la battuta. Per i miei canoni la Parker si è rifatta con la P45.
Per Aurora preferisco la 98, anche alla Lamy 2000 che mi pecca un po' nel cappuccio.
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"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Le possiedo entrambe, ottime penne ma a mio avviso con caratteristiche diverse, una per tutte la flessibilità del pennino che può avere solo l'Aurora.
Fabio
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Seneca
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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Innanzitutto grazie per l'intrigante confronto.
Non trovo che la 88 (che sia P o meno) sia così fondamentale nella storia della penna stilografica, anche se per noi italiani resta un orgoglio nazionale.
Trovo decisamente più innovativa la Lamy 2000, che è tuttora un esempio di design sempre attuale, oltre che un progetto veramente ben disegnato.
Solo il fatto che sia completamente smontabile e facilmente manutenibile è un gran vantaggio.
In più, è vero che non ha pennini flessibili ma la gamma disponibile è piuttosto ampia e comprende anche gli obliqui.
Sono comunque due belle penne, da ammirare e collezionare e non rinuncerei ad entrambe, come da te sottolineato, per la loro storia ma anche per usarle quotidianamente.
Ma tu quale preferisci?
Non trovo che la 88 (che sia P o meno) sia così fondamentale nella storia della penna stilografica, anche se per noi italiani resta un orgoglio nazionale.
Trovo decisamente più innovativa la Lamy 2000, che è tuttora un esempio di design sempre attuale, oltre che un progetto veramente ben disegnato.
Solo il fatto che sia completamente smontabile e facilmente manutenibile è un gran vantaggio.
In più, è vero che non ha pennini flessibili ma la gamma disponibile è piuttosto ampia e comprende anche gli obliqui.
Sono comunque due belle penne, da ammirare e collezionare e non rinuncerei ad entrambe, come da te sottolineato, per la loro storia ma anche per usarle quotidianamente.
Ma tu quale preferisci?
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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Sinceramente non ho capito bene quello che hai scrittoEsme ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 13:13 Qualcuno, non mi ricordo se su FPN o Reddit, aveva scritto che secondo lui in Lamy avevano preso la Parker 51 e commentato "Aspetta, adesso vi mostriamo come andava veramente fatta questa penna".
So che gli estimatori della P51 avranno da obiettare, ma sono abbastanza d'accordo con la battuta. Per i miei canoni la Parker si è rifatta con la P45.
Per Aurora preferisco la 98, anche alla Lamy 2000 che mi pecca un po' nel cappuccio.

Comunque la Parker 51 resta la capostipide perfetta ed inarrivabile, le altre sono copie o nel migliore dei casi evoluzioni

Cesare Augusto
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Grazie per la tua risposta. Io per l'utilizzo quotidiano preferisco senza ombra di dubbio la Lamy. Se parliamo esclusivamente di scrittura, mi rendo conto che è soggettivo. Possiedo due 88P e nessuna delle due scrive bene quanto la Lamy. In questo posso essere anche stato sfortunato. Ma per quando riguarda la praticità secondo me è oggettivo. La Lamy ha una chiusura del cappuccio incantevole con quel "click" chirurgico. Materiale resistente e soprattutto una facilità incredibile nella pulizia e manutenzione. Ah dimenticavo, la clip Lamy anche funziona molto meglio.Mightyspank ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 14:33 Innanzitutto grazie per l'intrigante confronto.
Non trovo che la 88 (che sia P o meno) sia così fondamentale nella storia della penna stilografica, anche se per noi italiani resta un orgoglio nazionale.
Trovo decisamente più innovativa la Lamy 2000, che è tuttora un esempio di design sempre attuale, oltre che un progetto veramente ben disegnato.
Solo il fatto che sia completamente smontabile e facilmente manutenibile è un gran vantaggio.
In più, è vero che non ha pennini flessibili ma la gamma disponibile è piuttosto ampia e comprende anche gli obliqui.
Sono comunque due belle penne, da ammirare e collezionare e non rinuncerei ad entrambe, come da te sottolineato, per la loro storia ma anche per usarle quotidianamente.
Ma tu quale preferisci?
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Anch'io avevo letto che Lamy si fosse ispirata alla Parker 51, ma vedo molte più similitudini progettuali con la 88 !Esme ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 13:13 Qualcuno, non mi ricordo se su FPN o Reddit, aveva scritto che secondo lui in Lamy avevano preso la Parker 51 e commentato "Aspetta, adesso vi mostriamo come andava veramente fatta questa penna".
So che gli estimatori della P51 avranno da obiettare, ma sono abbastanza d'accordo con la battuta. Per i miei canoni la Parker si è rifatta con la P45.
Per Aurora preferisco la 98, anche alla Lamy 2000 che mi pecca un po' nel cappuccio.
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Vero! ho notato ora il particolare sulla clip, diverso dal primo modello.
Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
La Parker 51 ha un unico difetto, la clip troppo corta.
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Confronto ardito - Aurora 88P vs Lamy 2000
Nel senso che da estimatore della P51 ti "rifiuti" di considerare la battuta?Automedonte ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:36 Sinceramente non ho capito bene quello che hai scritto![]()

Prendo spunto da entrambi per chiarire.
La P51 è stata una geniale evoluzione delle tendenze dell'epoca diventando nel dopoguerra una delle penne più copiate, o ispiranti se preferite il termine.
In molti casi si trattava di cloni conformi, spesso fatti al risparmio.
In questa attività di copia si sono distinti gli artigiani di Settimo, obbligando Parker a introdurre il numero di matricola per le sue penne vendute in Italia.
Ma oltre alle copie spudorate ha stimolato anche la progettazione di penne originali.
Una è sicuramente l'Aurora 88, che sarebbe riduttivo e non corretto definire un clone della P51.
La Lamy 2000 è arrivata molto dopo. Discende dalla meno conosciuta Lamy 27, ed è la 27 a essersi ispirata alla P51.
Ma come per la A88, anche per la L27 sarebbe riduttivo e sbagliato considerarla un semplice clone.
Tra l'altro la L27 è una penna con standard qualitativi molto alti, e in genere si conserva in ottime condizioni (cosa che non si può dire con uguale certezza delle A88).
Per molti appassionati di penne carenate la Lamy 2000 è l'evoluzione migliore, sia per l'elevata qualità costruttiva che per il sistema di caricamento. (Ma il pistone è un sistema usato in Germania e Italia.)
Da qui la battuta secondo la quale la L2000 è una P51 fatta come si deve.
Del tipo "bella l'idea, però per farla bene dovevate farla così".
Per quanto mi riguarda, la Parker si è auto ispirata e auto corretta realizzando la Parker 45, che del resto è considerata la penna più venduta al mondo. (Ma la Lamy Safari?)
(@Automedonte: il mio pippone è colpa tua.

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OT: mi viene in mente la polemica sul North American F86 Sabre (Parker 51) e sul nostro Fiat G91 (Aurora 88). Semplice copia o altro aereo?


Riccardo
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La prossima volta mi taccioEsme ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 12:10Nel senso che da estimatore della P51 ti "rifiuti" di considerare la battuta?Automedonte ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:36 Sinceramente non ho capito bene quello che hai scritto![]()
Prendo spunto da entrambi per chiarire.
La P51 è stata una geniale evoluzione delle tendenze dell'epoca diventando nel dopoguerra una delle penne più copiate, o ispiranti se preferite il termine.
In molti casi si trattava di cloni conformi, spesso fatti al risparmio.
In questa attività di copia si sono distinti gli artigiani di Settimo, obbligando Parker a introdurre il numero di matricola per le sue penne vendute in Italia.
Ma oltre alle copie spudorate ha stimolato anche la progettazione di penne originali.
Una è sicuramente l'Aurora 88, che sarebbe riduttivo e non corretto definire un clone della P51.
La Lamy 2000 è arrivata molto dopo. Discende dalla meno conosciuta Lamy 27, ed è la 27 a essersi ispirata alla P51.
Ma come per la A88, anche per la L27 sarebbe riduttivo e sbagliato considerarla un semplice clone.
Tra l'altro la L27 è una penna con standard qualitativi molto alti, e in genere si conserva in ottime condizioni (cosa che non si può dire con uguale certezza delle A88).
Per molti appassionati di penne carenate la Lamy 2000 è l'evoluzione migliore, sia per l'elevata qualità costruttiva che per il sistema di caricamento. (Ma il pistone è un sistema usato in Germania e Italia.)
Da qui la battuta secondo la quale la L2000 è una P51 fatta come si deve.
Del tipo "bella l'idea, però per farla bene dovevate farla così".
Per quanto mi riguarda, la Parker si è auto ispirata e auto corretta realizzando la Parker 45, che del resto è considerata la penna più venduta al mondo. (Ma la Lamy Safari?)
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Volevo solo dire che se una cosa mi piace non mi curo di vere o presunte primogeniture, ma ho capito che è meglio tacere

Cesare Augusto