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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 7:03
da fufluns
Immagino che, cosí come a me, a molti altri amici di penna sia accaduto di chiedersi che cosa ci connetta, ci leghi, ci avviluppi alla stilografica.
Son belle cose, le penne, con i loro materiali e disegni e l’infinita varietà, i colori e i pennini per tutti i gusti, e poi le carte e gli inchiostri e quant'altri parafernalia ci possano venire in mente che si allacciano alla penna stilografica. E va bene, dunque, non c’é problema ad ammettere che con quattro-cinque penne uno sia già stato inghiottito dal verme cosmico del collezionismo, che unisce universi sempre nuovi ma dal quale non si esce…
Ma la domanda resta. Perché la penna, prima di tutto?
Ora, anche qui immagino ci siano eccezioni, ma le eccezioni sono lì per mostrare la regola generale: chi compra penne stilografiche, scrive.
Ed eccomi dunque arrivato al cuore del mio intervento, qui, alla tavola rotonda dei cavalieri della penna. Abbiamo penne, umili o sontuose, funzionali o scalchigne, piccole e grandi, per scrivere che cosa?
Io sono giunto alla conclusione che l’elenco degli inchiostri, il diario di viaggio, i pensieri sfusi, i fogli dei
desiderata, le lettere e i bigliettini , e finanche il racconto breve o le note marginali allo scritto di qualcun altro, abbiano per chi scrive un denominatore comune, e che il genere non sia molto importante.
Aprire il quaderno, stendere il foglio, appoggiare il pennino sulla carta, é sempre un atto di curiosità e di scoperta, un viaggio verso se stessi di fronte all’ineluttabile alterità dell’universo intero. Scrivere é una ricerca di risposte a tutte le domande.
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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 7:42
da Silvia1974
Che bello leggerti e vedere i tuoi scritti! Che armonia
Complimenti per il pensiero e per averlo scritto così bene

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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 7:44
da pop56
Non posso che essere d’accordo…grazie per averlo trasferito sulla carta
Giovanni
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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 8:28
da MatteoQ
Resto sempre estasiato da tutto ciò che fai, a partire dalla profondità dei pensieri, a come li materializzi con una calligrafia invidiabile, alla qualità delle fotografie che scatti per condividerli con noi.

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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 11:27
da Automedonte
caro Franco, qualche giorno fa stavo proprio pensando a te perché non ti leggevo da un po' di tempo.
Come sempre sei esempio di stile e di contenuto.

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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 15:28
da MiraB
Mio caro Amico di Penna, che piacere rileggerti su queste pagine! (Non che io sia stata molto attiva ultimamente…)
Perché la penna, ci chiedi? La stilografica è l'ultimo oggetto che ci obbliga a essere presenti. Solo tu, il pensiero e quel piccolo miracolo dell'inchiostro che diventa segno.
E per me è una necessità.
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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 15:44
da sansenri
Grazie per il tuo pregevole e ragionato intervento, Francesco, lo dedico al nuovo amico del forum che di recente si crucciava nel cogliere un suo calo di interesse nell'uso e negli scopi dell'uso delle sue (poche ma di pregio: MB) penne, e si scervellava sul "e ora che ci faccio?"
cari saluti
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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 16:33
da imluca
Bellissimi contenuto e calligrafia. Grazie
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Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 20:42
da DaCaXII
Mi ci sono ritrovato molto in quello che ai scritto nella "cartolina"...Oltre che per la calligrafia eccezionale e che invidio profondamente
Sei arrivato in un momento davvero giusto, in cui mi ritrovo un pò perplesso in questo mondo "pennuto"
sansenri ha scritto: ↑lunedì 28 luglio 2025, 15:44
Grazie per il tuo pregevole e ragionato intervento, Francesco, lo dedico al nuovo amico del forum che di recente si crucciava nel cogliere un suo calo di interesse nell'uso e negli scopi dell'uso delle sue (poche ma di pregio: MB) penne, e si scervellava sul "e ora che ci faccio?"
cari saluti
Hey! Basta citarmi! Mi fai fischiare le orecchie così!

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Inviato: martedì 29 luglio 2025, 0:08
da Hologon
Interessante: scrivere per trovare risposte, scrivere per necessità.
Nella vita ho imparato che le risposte non sono mai assolute, ma non troverei mai delle degne approssimazioni alle domande che la vita mi pone, nel lavoro, nei miei interessi, nelle mie passioni, se ogni giorno non scegliessi una penna e un inchiostro per scrivere, per fermare un pensiero nell'incessante corsa degli stessi pensieri.
Ma spesso per me scrivere è un semplice piacere: anche oggi, nell'isoletta greca dove riposo mente e corpo, segnare i punti di una partita a carte con mia figlia con l'unica penna e l'unico inchiostro che mi sono portato è stato un grande piacere!
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Inviato: martedì 29 luglio 2025, 11:50
da Koten90
Intanto: bentornato Franco. È un piacere rileggerti.
Chiederei una trilogia di sequel a questo tuo pensiero circa “il tenore della risposta”. Trovo infatti che ci siano 3 modi di dare una risposta:
1) quello sbrigativo, superficiale e accondiscendente, usato tanto per levarsi la domanda dalla testa
2) quello profondo, ragionato e sentito, che richiede tempo e analisi accurata dell’argomento
3) quello “rotondo” che allarga l’orizzonte e considera anche tutti gli altri fattori in gioco e i punti di vista alternativi per comprendere meglio la situazione
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Inviato: martedì 29 luglio 2025, 15:12
da sansenri
DaCaXII ha scritto: ↑lunedì 28 luglio 2025, 20:42
Mi ci sono ritrovato molto in quello che ai scritto nella "cartolina"...Oltre che per la calligrafia eccezionale e che invidio profondamente
Sei arrivato in un momento davvero giusto, in cui mi ritrovo un pò perplesso in questo mondo "pennuto"
sansenri ha scritto: ↑lunedì 28 luglio 2025, 15:44
Grazie per il tuo pregevole e ragionato intervento, Francesco, lo dedico al nuovo amico del forum che di recente si crucciava nel cogliere un suo calo di interesse nell'uso e negli scopi dell'uso delle sue (poche ma di pregio: MB) penne, e si scervellava sul "e ora che ci faccio?"
cari saluti
Hey! Basta citarmi! Mi fai fischiare le orecchie così!
prendi spunto dal grande maestro

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Inviato: martedì 29 luglio 2025, 15:18
da Polemarco
Fufluns aggiunge un passaggio tra potenza e atto aristotelici : la penna, o se vogliamo un demiurgo platonico