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DaCaXII
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Messaggio da DaCaXII »

Non so se è già stata fatta questa domanda (suppongo di si :mrgreen: ) ma ci sono caratteristiche dei marchi che si riflettono sugli inchiostri ??
Mi spiego meglio; Ho notato che tutti i miei inchiostri che mi piacciono/preferiti e tessssoriiii sono della Pilot e, non so ancora darmi una risposta a questo.
Ovviamente gli ho scelti per il loro colore, ma anche per le loro proprietà. Tipo ad esempio: Si asciugano velocemente, hanno un flusso alto e bagnato (wet) ecc...
Quello che intendo è se i vari grandi e non, marchi di inchiostri hanno delle proprie caratteristiche che li rende riconoscibili all'uso.
Tipo: Per il momento ho constato che tutti i miei inchiostri Pilot che ho scelto, possiedono tutti grande flusso, sono belli bagnati e si asciugano velocemente.

Ma magari non so, il marchio Diamine, hanno tutti quanti caratteristiche ESEMPIO: flusso medio, tendente ad avere poche sfumature o sono poco bagnati/secchi ecc...

Forse mi sono trovato gli inchiostri della Pilot che mi piacevano di più, o anche tutti gli altri che producono possiedono queste caratteristiche che si asciugano velocemente, sono belli bagnati ecc... ??

Spero di essermi riuscito a farmi capire :mrgreen: (non è facile sapete :? )
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sansenri
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Messaggio da sansenri »

la risposta alla tua domanda è "in parte sì, in parte no".

Il motivo è legato a vari fattori.
Molte marche che offrono inchiostri inizialmente propongono una linea di inchiostri che ha caratteristiche simili di scorrevolezza, wetness, secchezza, etc.
Questo perché quando disegni una linea di inchiostri cerchi di rendere le soluzioni (e alcune loro caratteristiche chimico-fisiche, come il pH) e gli additivi che aggiungi, similari. In questo senso capita di poter dire "gli inchiostri Pilot sono scorrevoli", "gli inchiostri Pelikan sono secchi", "gli inchiostri Herbin sono acquosi", gli inchiostri Robert Oster sono molto bagnati, etc...
Il problema sorge man mano che la gamma di inchiostri di una stessa marca si amplia. Le caratteristiche degli inchiostri non sono sempre determinabili a piacere, molto dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche del colorante usato, e dalla concentrazione utilizzata.
Più la gamma di inchiostri è ampia e più capita di trovare nella stessa gamma inchiostri secchi e altri scorrevoli, ad esempio.
Se consideri Diamine, che ha una gamma di colori abbastanza sconfinata, è dura stabilire una caratteristica "tipica di Diamine".

Se scendi nel dettaglio fino, per qualunque marca, si può certamente dire che ogni inchiostro è diverso dall'altro, e di questo ti puoi rendere conto sia nell'uso personale, sia leggendo le recensioni in giro (considerando ovviamente che ogni recensore percepisce un inchiostro in modo personale).
Aggiungi infine il fatto che gli inchiostri sono soluzioni di composti chimici, può capitare che le caratteristiche di un lotto produttivo non siano perfettamente identiche a quelle del lotto produttivo successivo (le grandi case produttrici hanno questo aspetto maggiormente sotto controllo - salvo quando volutamente cambiano le formule - , quelle più piccole spesso un po' meno).
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DaCaXII
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Messaggio da DaCaXII »

sansenri ha scritto: martedì 27 maggio 2025, 19:49 la risposta alla tua domanda è "in parte sì, in parte no".

Il motivo è legato a vari fattori.
Molte marche che offrono inchiostri inizialmente propongono una linea di inchiostri che ha caratteristiche simili di scorrevolezza, wetness, secchezza, etc.
Questo perché quando disegni una linea di inchiostri cerchi di rendere le soluzioni (e alcune loro caratteristiche chimico-fisiche, come il pH) e gli additivi che aggiungi, similari. In questo senso capita di poter dire "gli inchiostri Pilot sono scorrevoli", "gli inchiostri Pelikan sono secchi", "gli inchiostri Herbin sono acquosi", gli inchiostri Robert Oster sono molto bagnati, etc...
Il problema sorge man mano che la gamma di inchiostri di una stessa marca si amplia. Le caratteristiche degli inchiostri non sono sempre determinabili a piacere, molto dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche del colorante usato, e dalla concentrazione utilizzata.
Più la gamma di inchiostri è ampia e più capita di trovare nella stessa gamma inchiostri secchi e altri scorrevoli, ad esempio.
Se consideri Diamine, che ha una gamma di colori abbastanza sconfinata, è dura stabilire una caratteristica "tipica di Diamine".

Se scendi nel dettaglio fino, per qualunque marca, si può certamente dire che ogni inchiostro è diverso dall'altro, e di questo ti puoi rendere conto sia nell'uso personale, sia leggendo le recensioni in giro (considerando ovviamente che ogni recensore percepisce un inchiostro in modo personale).
Aggiungi infine il fatto che gli inchiostri sono soluzioni di composti chimici, può capitare che le caratteristiche di un lotto produttivo non siano perfettamente identiche a quelle del lotto produttivo successivo (le grandi case produttrici hanno questo aspetto maggiormente sotto controllo - salvo quando volutamente cambiano le formule - , quelle più piccole spesso un po' meno).
Grazie! Ottima spiegazione, come sempre! :thumbup:

Forse sai spiegarmi anche questa cosa.
Ho provato vari neri (intendo tipo 3-4), e riscontro sempre che non funzionino mai bene quanto il blu.
Suppongo per fattore chimico del colore nero in generale...??
Trovo che le mie penne, su quelle che ho provato almeno, facciano sempre tutte fatica a digerire il nero... Per esempio ho provato un nero sulla mia MB StarWalker e trovo che non funzionava molto bene. C'è, si sentiva e vedeva che non era l'inchiostro giusto per quella penna. (Che oltre tutto era il suo inchiostro ufficiale MB Mystery Black). Possibile che un inchiostro ufficiale della MB non renda al top su una loro penna ??!! :evil:
In ogni caso, era solo per provare il loro nero, che ero curioso. (Non male, mi piace una volta che è asciutto che lascia delle sfumature rossaccie sul nero). Però il nero in ogni caso, non fa per me, dunque nulla...
All'inizio pensavo che non era pulita bene e faceva ogni tanto qualche leggero skip e si sentiva nella scrittura che l'inchiostro era più asciutto, molto meno scorrevole del precedente blu. Ho lavato nuovamente il tutto, ma non era cambiato nulla. Dunque ho cambiato inchiostro e gli ho messo il Pilot Blue-Black eeee VUALLLAA! Scriveva che una meraviglia, ottimo flusso, bello bagnato e nessuno skip. Oltre tutto mi ha fatto rivalutare anche l'inchiostro mettendolo nella mia MB!
Che dire... il nero è brutto! :mrgreen:
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Messaggio da sansenri »

sui neri non so dirti molto, è un colore che non uso.
Di sicuro produrre sulla carta un nero intenso è più difficile che produrre un blu squillante. Alcuni neri sembrano un po' dei grigi, probabilmente il colorante non basta. Occorre una saturazione di colorante maggiore per produrre "un bel nero" e questo rende gli inchiostri "molto neri" più difficili nell'uso. Alcuni neri intensi sono ricchi di sostanze che ne aumentano la lubrificazione e la viscosità, forse perché diversamente, data la loro concentrazione, intopperebbero la penna... (faccio supposizioni, seppure probabili). Malgrado ciò, alcuni rimangono piuttosto "secchi".

Comunque è noto che gli inchiostri blu siano in genere i meno problematici, anche rispetto ad altri colori, anche quando discretamente saturi.
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Messaggio da Simy »

sansenri ha scritto: martedì 27 maggio 2025, 19:49 Il problema sorge man mano che la gamma di inchiostri di una stessa marca si amplia. Le caratteristiche degli inchiostri non sono sempre determinabili a piacere, molto dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche del colorante usato, e dalla concentrazione utilizzata.
Più la gamma di inchiostri è ampia e più capita di trovare nella stessa gamma inchiostri secchi e altri scorrevoli, ad esempio.
Se consideri Diamine, che ha una gamma di colori abbastanza sconfinata, è dura stabilire una caratteristica "tipica di Diamine".

Se scendi nel dettaglio fino, per qualunque marca, si può certamente dire che ogni inchiostro è diverso dall'altro, e di questo ti puoi rendere conto sia nell'uso personale, sia leggendo le recensioni in giro (considerando ovviamente che ogni recensore percepisce un inchiostro in modo personale).
Succede anche con Sailor. Hanno una gamma colori molto ampia che non aiuta a definire delle caratteristiche distintive relative alle proprietà dei loro inchiostri in scrittura. Si possono trovare inchiostri molto asciutti (tipicamente quelli chiari, come ci si potrebbe aspettare) o perfettamente equilibrati. La sola cosa che si può dire è che non fanno mai inchiostri sbrodoloni. Diamine, invece, inciampa ogni tanto nella "pilotizzazione" di alcuni suoi colori e capitano inchiostri Niagara (vedi Writer's Blood).

Per Pilot e per Robert Oster, tuttavia, credo che sia abbastanza accurato ritenere i loro inchiostri caratterizzati dall'essere molto bagnati. Devono avere la marmotta del surfattante nei loro laboratori che si diverte parecchio.
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