Personali considerazioni su Parker

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John07
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Personali considerazioni su Parker

Messaggio da John07 »

Posto qui un mio pensiero su una delle più antiche ed affermate aziende del settore: la Parker.
Premetto subito che sono un amante della Duofold, a cominciare dalle prime (compreso la orange e la yellow) per finire alla Lucky 8 (in mio possesso insieme ad altre International, davvero tutte molto molto belle). E' un brand che mi ha stregato da subito già al solo pensiero che era la penna più usata in passato dai giornalisti americani. la premessa era dovuta, in quanto mi chiedo:
1) è mai possibile che un'azienda come la Parker non ha mai più pensato di fare un modello a piston filler per es.? Io trovo ciò grave ed in grado di inficiare un mio giudizio. Vedere una penna importante esteticamente e poi aprirla e scoprire una triste "supposta" d'inchiostro, lo trovo triste.
2) I pennini Parker (anche quello 21 Kt!) non "rispondono" mai al primo tratto se non utilizzi la penna per più di un giorno. Anche questo per me assurdo soprattutto per penne del costo di circa 700 euro come la Lucky 8.
Questi imiei pensieri. Mi faceva piacere avere scambi di opinioni con un parterre specislista come questo. Grazie
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piccardi
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da piccardi »

John07 ha scritto:Posto qui un mio pensiero su una delle più antiche ed affermate aziende del settore: la Parker.
Premetto subito che sono un amante della Duofold, a cominciare dalle prime (compreso la orange e la yellow) per finire alla Lucky 8 (in mio possesso insieme ad altre International, davvero tutte molto molto belle). E' un brand che mi ha stregato da subito già al solo pensiero che era la penna più usata in passato dai giornalisti americani. la premessa era dovuta, in quanto mi chiedo:
1) è mai possibile che un'azienda come la Parker non ha mai più pensato di fare un modello a piston filler per es.? Io trovo ciò grave ed in grado di inficiare un mio giudizio. Vedere una penna importante esteticamente e poi aprirla e scoprire una triste "supposta" d'inchiostro, lo trovo triste.
Che io sappia nessuna azienda americana di rilievo, tranne la Conklin, ha mai usato un caricamento a stantuffo (io intendo questo per piston filler, ma se intendi la siringa rovesciata il discorso è diverso).

I motivi per cui il caricamento a stantuffo non abbia preso piede negli USA mi sono ignoti, forse gli bruciava il fatto che quello che probabilmente è il sistema di caricamento migliore lo avessero inventato gli europei (ipotesi balzana ma non mi viene in mente altro).

Riguardo l'uso di alternative alla cartuccia mi sa tanto che gli americani sono rimasti vittima dell'evoluzione del loro mercato delle penne, spingendosi verso il lato basso del mercato, dove meccanismi di caricamento complicati sono un problema. Per cui ormai fan tutto a cartuccia, cosa che rende le loro penne dei lussuosi vestiti per oggetti assolutamente insignificanti sul piano tecnico.

Lo stesso problema lo hanno avuto anche i giapponesi, ma pare che ultimamente si stiano svegliando, la Pilot ha fatto una penna a siringa rovesciata e la Sailor una a stantuffo. Si devono essere accorti della sproporzione fra l'esterno e l'interno...
John07 ha scritto:2) I pennini Parker (anche quello 21 Kt!) non "rispondono" mai al primo tratto se non utilizzi la penna per più di un giorno. Anche questo per me assurdo soprattutto per penne del costo di circa 700 euro come la Lucky 8.
Questi imiei pensieri. Mi faceva piacere avere scambi di opinioni con un parterre specislista come questo. Grazie
Non conosco le Duofold recenti, devo dire che avendo la fortuna di possederne una vera (cioè di quelle degli anni '20) le nuove mi sembrano imitazioni molto insipide (opinione personale, ovviamente). Però gli originali (ne ho provate più di una) questo problema non ce l'hanno, e se quelli sono i prezzi costano anche meno...

Ciao
Simone
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da Pupa »

Caspita,
la Lucky 8 costa 700 euro??

Comunque consolati,
quasi tutte le stilografiche, di qualsiasi fascia di prezzo siano,
se non le si usa per un paio di gg o tenute in verticale non scrivono subito.
E' anche normale che sia così,
su questo punto mi adeguo con buona pace e non lo trovo troppo seccante,
faccio due scarabocchi per sbloccare e avviare ;)
che oggi se ne faccia un dramma dipende, parere personale, dal fatto che siamo
abituati alle penne a sfera che mancheranno pure di scrittura espressiva, ma non hanno tutti questi
"difetti": si avviano subito, l'inchiostro non secca(se non dopo mesi e mesi di inutilizzo) e non macchia ;)
e il tratto è sempre uniforme (ahimè)
Infondo
1- parliamo di inchiostro liquido che secca e crea micro incrostazioni sulla punta,
inoltre si infiltra l'aria, quando il pennino non è pieno, e fa resistenza al deflusso del liquido.
2- è un meccanismo meccanico-fisico, bisogna"aspettare"che il liquido defluisca
riempiendo tutte le canalette del sistema di alimentazione
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da vikingo60 »

John07 ha scritto:Posto qui un mio pensiero su una delle più antiche ed affermate aziende del settore: la Parker.
Premetto subito che sono un amante della Duofold, a cominciare dalle prime (compreso la orange e la yellow) per finire alla Lucky 8 (in mio possesso insieme ad altre International, davvero tutte molto molto belle). E' un brand che mi ha stregato da subito già al solo pensiero che era la penna più usata in passato dai giornalisti americani. la premessa era dovuta, in quanto mi chiedo:
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2) I pennini Parker (anche quello 21 Kt!) non "rispondono" mai al primo tratto se non utilizzi la penna per più di un giorno. Anche questo per me assurdo soprattutto per penne del costo di circa 700 euro come la Lucky 8.
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Anche io ho comprato qualche nuova Parker Duofold(anche io ho la Lucky 8),ma a parte l'estetica sono deluso dal caricamento cartuccia/converter.Non è concepibile un costo come 700 Euro per penne che non abbiano il meccanismo a stantuffo.Come ha detto Simone,ad eccezione di Conklin nessun altro marchio le ha prodotte.Forse per invidia verso gli europei,forse per arretratezza tecnica in questo settore o soltanto per una logica di semplicità e risparmio.Al massimo in passato sono arrivati alla leva laterale o al pulsante di fondo.Poi hanno abbandonato anche questi sistemi.
Per quanto mi riguarda,dopo l'ultima a converter che ho preso(la Visconti Rembrandt)che pure non si avvia subito,come tutte quelle con quel meccanismo,ho deciso che prenderò solo quelle a stantuffo,che poi sono in definitiva le vere stilografiche.
Ciao
Alessandro
N.B.:Le Duofold hanno anche un grave tallone di Achille,peraltro comune ad altre penne.L'estremità del fusto che si avvita al gruppo scrittura in metallo è la stessa sulla quale esternamente si avvita il cappuccio.In altre parole,in quel punto vengono ricavate due filettature,esterna per il cappuccio,interna per il gruppo scrittura(senza alcun rinforzo)e ciò rende la penne molto fragile rispetto ad altre.E' grave che ciò si ritrovi su penne così costose.
Alessandro
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da piccardi »

vikingo60 ha scritto:Al massimo in passato sono arrivati alla leva laterale o al pulsante di fondo.Poi hanno abbandonato anche questi sistemi.
Non esageriamo, non sono passati allo stantuffo, ma dopo leva laterale e pulsante di fondo sistemi di caricamento ne sono stati utilizzati parecchi, a partire dal Vacumatic della Parker, con le varie versioni di siringa rovesciata di Sheaffer e Eversharp. In particolare la Sheaffer, prima con il Touchdown e poi con lo Snorkel, ha realizzato sistemi davvero di caricamento davvero interessanti ed anche funzionali (e fino agli anni '50).

E' che negli anni '60, col successo della sfera, le stilografiche son finite in secondo piano, e la qualità è andata a picco, avendo puntato sui grandi numeri invece che sulla qualità.

Simone
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da John07 »

...e allora mi si permetta un pensiero che spesso abbiamo fatto io ed un amico malato come noi stilografite:
se non era per Montblanc forse la stilografica sarebbe defunta da tempo! Se lasciavamo fare agli americani..
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da piccardi »

John07 ha scritto:...e allora mi si permetta un pensiero che spesso abbiamo fatto io ed un amico malato come noi stilografite:
se non era per Montblanc forse la stilografica sarebbe defunta da tempo! Se lasciavamo fare agli americani..
Mi permetto di dissentire.

Mi pare una visione molto "occidentale". I giapponesi hanno continuato a usare la stilografica molto più intensamente di noi (sarà che lì la calligrafia ha un valore che noi non prendiamo neanche lontanamente in considerazione) e se sui sistemi di caricamento si sono un po' adagiati sulla cartuccia, sul resto direi proprio di no.

Il sistema di caricamento, per quanto importante, non è tutto. E ancora devo trovare una Montblanc recente che scriva bene quanto una Sailor o una Pilot di pari fascia (e anche di fascia inferiore). Modelli come la Ultra, la Capless, la Murex, la Trident sono stati estremamente interessanti, ed in Europa all'epoca l'unica marca che proponeva qualcosa di originale era la Lamy. E nessuna azienda europea fornisce una varietà di pennini minimamente comparabili (in dimensioni e lavorazione) a quelli disponibili su una Sailor o una Pilot. Solo che da noi certi modelli non arrivano.

Gli americani, con qualche rara eccezione, si son buttati sul mercato di fascia bassa, convertendosi per lo più alla sfera e trascurando completamente la stilo, la Montblanc si è buttata sulla fascia di lusso per l'oggetto di distinzione, ma i giapponesi han continuato a produrre stilografiche di tutte le fasce, e di questo gli va dato atto.

Simone
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da vikingo60 »

John07 ha scritto:...e allora mi si permetta un pensiero che spesso abbiamo fatto io ed un amico malato come noi stilografite:
se non era per Montblanc forse la stilografica sarebbe defunta da tempo! Se lasciavamo fare agli americani..
Infatti ho sempre pensato che a Mont Blanc va considerato il merito di aver tenuto vivo l'interesse per questo strumento.E' una fortuna che altri marchi vadano riscoprendo il caricamento a pistone,perchè va molto meglio del cartuccia/converter.Con Delta ho apprezzato e conosciuto anche il pulsante di fondo.Ma quei deprimenti converter...lasciamoli agli americani,che poi tra l'altro sono i maggiori acquirenti di Aurora,Omas,ecc.
Ciao
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Re: Personali considerazioni su Parker

Messaggio da John07 »

Pienamente daccordo con te Simone, le Sailor forse hanno insieme alla Namiki i migliori pennini in circolazione. Ma in Europa se non ci fosse stata la Montblanc forse (anche per il fatto che le giapponesi non sono molto diffuse qui da noi) la stilo sarebbe pian pianino sparita. Mia pesonale opinione.
Cmq è vero le Sailor anche senza caricamenti a stantuffo (solo da poco si stanno convertendo) scrivono da paura!
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