Da "Stylos De l'écriture à la collection"
Vicurvi, casa produttrice di Barcellona Spagna, periodo 1943
Molto poco conosciuta da noi mi pare..
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
Vicurvi - Regia 825 Spagna
-
- Touchdown
- Messaggi: 90
- Iscritto il: lunedì 25 marzo 2024, 19:47
- La mia penna preferita: Omas Paragon
- Il mio inchiostro preferito: Blu notte
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Venezia
- Gender:
- Esme
- Collaboratore
- Messaggi: 4171
- Iscritto il: lunedì 31 maggio 2021, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 98
- Il mio inchiostro preferito: Herbin Poussièr de Lune
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Varese
Vicurvi - Regia 825 Spagna
In effetti le penne stilografiche spagnole non sono molto conosciute, anche a causa delle peculiari vicende storiche spagnole.
Secondo questo articolo la prima stilografica prodotta almeno parzialmente in Spagna fu la Iris.
Da notare le particolarissime livree oggetto di brevetto.
Non mi è mai capitato di vedere in vendita queste stilografiche, così come non ho mai incontrato le Vicurvi o Regia, nonostante sembra ne avessero prodotte molte.
In questo post ci sono un po' di testimonianze, e viene riportato un racconto raccolto da Giulia Gusano, una delle massime esperte spagnole in materia di stilografiche.
Secondo questo articolo la prima stilografica prodotta almeno parzialmente in Spagna fu la Iris.
Da notare le particolarissime livree oggetto di brevetto.
Non mi è mai capitato di vedere in vendita queste stilografiche, così come non ho mai incontrato le Vicurvi o Regia, nonostante sembra ne avessero prodotte molte.
In questo post ci sono un po' di testimonianze, e viene riportato un racconto raccolto da Giulia Gusano, una delle massime esperte spagnole in materia di stilografiche.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.