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Re: Carta per uso comune

Inviato: martedì 3 luglio 2012, 13:26
da Alexander
Arst64 ha scritto:si tratta proprio della carta che appare nell'immagine.
Spero d'essere stato utile
Certo, la tua segnalazione è utilissima e di questo di ringrazio!
Sto proprio cercando una carta abbastanza buona che non faccia spandere il tratto ed anzi lo renda quanto più fine possibile; dalle tue indicazioni sembra che le caratteristiche ci siano tutte.
Purtroppo non ho trovato rivenditori nella mia regione sul sito ufficiale della ditta.. chissà, magari trovo qualche pezzo in un grosso ipermercato, con un po' di fortuna.. Altrimenti mi toccherà comprarla on line, ma il minimo che ho trovato finora è una confezione da 5 risme.

Naturalmente se conoscete ulteriori buone marche di risme, non esitate a condividere la notizia!

Re: Carta per uso comune

Inviato: martedì 3 luglio 2012, 13:33
da vikingo60
Altre carte A4 con cui è possibile usare la stilografica sono le Fabriano Copy 1 e Copy 2.Soprattutto la prima non fa spandere l'inchiostro.

Re: Carta per uso comune

Inviato: giovedì 5 luglio 2012, 23:09
da basileus 85
a me è capita spesso di utilizzare della carta a4 per stampante, la opagel professional, che è molto scorrevole. l'inchiostro non trapassa mai la superficie di scrittura.

però ho anche provato della carta riciclata a4, di cui non ricordo la marca, che aveva dato risultati ancora migliori.

premetto che ho scritto sempre con visconti HS caricata con inchiostro pelikan 4001

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 12:42
da Rampa
Salve a tutti, io sto incontrando non poche difficoltà nel reperire una buona carta per la mia nuova stilo. Il problema è che l'inchiostro "passa" e si spande leggermente facendo perdere precisione al tratto. Ho preso un paio di quaderni Pigna Monocromo, c'è stato un leggero miglioramento ma il problema rimane. Quello che mi meraviglia è che circa 25 anni fa usavo per i miei appunti una Sheaffer economica con pennino medio, scorreva che era una meraviglia e consumava inchiostro come una macchina americana degli anni '50, ma qualsiasi fosse il quaderno acquistato in cartoleria non ebbi mai problemi di "espansione". Che cosa è accaduto nel frattempo? sono peggiorati gli inchiostri o le carte? o tutte e due le cose? ho un blocchetto Rhodia sul quale la scrittura è eccellente, ma mi angoscia l'idea di dover andare ogni volta a cercare la carta giusta, in questo modo usare una penna stilografica diventa difficile. Uso una Pelikan m205 con inchiostro Diamine blu di prussia.

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 14:37
da scossa
Rampa ha scritto:ho un blocchetto Rhodia sul quale la scrittura è eccellente, ma mi angoscia l'idea di dover andare ogni volta a cercare la carta giusta, in questo modo usare una penna stilografica diventa difficile.
Il risultato che si può ottenere scrivendo con la stilografica è strettamente legato alla triade penna-carta-inchiostro: una qualsiasi (anche lieve) variazione di anche uno solo dei tre elementi porta a risultati molto diversi.
Guarda la differenza di risultato, a parità di carta ed inchiostro, tra la Pelikan M101N (F) e la Homo Sapiens (M):
Immagine

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 16:07
da Andrea C
scossa ha scritto:
Rampa ha scritto:ho un blocchetto Rhodia sul quale la scrittura è eccellente, ma mi angoscia l'idea di dover andare ogni volta a cercare la carta giusta, in questo modo usare una penna stilografica diventa difficile.
Il risultato che si può ottenere scrivendo con la stilografica è strettamente legato alla triade penna-carta-inchiostro: una qualsiasi (anche lieve) variazione di anche uno solo dei tre elementi porta a risultati molto diversi.
Guarda la differenza di risultato, a parità di carta ed inchiostro, tra la Pelikan M101N (F) e la Homo Sapiens (M):
Immagine
Magari hai però caricato la Pelikan da meno tempo della Hs, con questo colore... Può essere ?
Per la mia esperienza, dopo aver cambiato colore o comunque pulito la penna con acqua, ci vogliono almeno due intere ricariche affinchè emerga il colore "vero" dell'inchiostro.

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 17:02
da Goldpen
Interessante l'argomento.
Voi chiedere a tutti voi, così attenti alla qualità e alla funzionalità del prodotto, quali sono (se le usate) le agende annuli che preferite. Marchio, colore degli interni, dimensioni, settimanale o giornaliera?
Grazie e a presto

Laura

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 18:22
da scossa
Andrea C ha scritto: Magari hai però caricato la Pelikan da meno tempo della Hs, con questo colore... Può essere ?
Per la mia esperienza, dopo aver cambiato colore o comunque pulito la penna con acqua, ci vogliono almeno due intere ricariche affinchè emerga il colore "vero" dell'inchiostro.
Non escludo che possa dipendere ANCHE da questo fattore, però ho ricaricato più volte le due penne.
L'unica differenza è che sulla M101N mi pare di aver caricato sempre e solo il toffee brown, mentre sulla HS prima avevo usato l'Herbin Terre de Feu (che è sempre un brown) e comunque l'ho ben pulita prima di caricarla col Toffee.
Comunque credo sia più influente il tipo di pennino: F sulla Pelikan e M sulla Visconti.

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 21:30
da Alexander
Goldpen ha scritto:Interessante l'argomento.
Voi chiedere a tutti voi, così attenti alla qualità e alla funzionalità del prodotto, quali sono (se le usate) le agende annuli che preferite. Marchio, colore degli interni, dimensioni, settimanale o giornaliera?
Grazie e a presto

Laura
Parliamo di agende? Perché no, è un argomento interessante.. Apriamo un nuovo topic, più specifico! Così qui continuiamo a concentrarci sulla carta comune.

Re: Carta per uso comune

Inviato: venerdì 6 luglio 2012, 22:23
da Andrea C
scossa ha scritto:
Andrea C ha scritto: Magari hai però caricato la Pelikan da meno tempo della Hs, con questo colore... Può essere ?
Per la mia esperienza, dopo aver cambiato colore o comunque pulito la penna con acqua, ci vogliono almeno due intere ricariche affinchè emerga il colore "vero" dell'inchiostro.
Non escludo che possa dipendere ANCHE da questo fattore, però ho ricaricato più volte le due penne.
L'unica differenza è che sulla M101N mi pare di aver caricato sempre e solo il toffee brown, mentre sulla HS prima avevo usato l'Herbin Terre de Feu (che è sempre un brown) e comunque l'ho ben pulita prima di caricarla col Toffee.
Comunque credo sia più influente il tipo di pennino: F sulla Pelikan e M sulla Visconti.
Se le hai ricaricate entrambe nello stesso modo e le hai usate entrambe abbastanza, è chiaro che dipende dal flusso in sè. Cioè dal gruppo alimentatore/pennino.
Io ho, ad esempio, due Pelikan M 250 con pennini entrambi F, caricate con lo stesso inchiostro (4001 royal blue, dallo stesso boccettino), ma che scrivono con un tratto diversissimo e con una intensità di colore che fa sembrare che io usi due inchiostri diversi.
Una delle due è però di dieci anni fa e l'altra di 15/20.
Basta questo per far sembrare che siano due inchiostri diversi.
Anche se entrambe scrivono assolutamente in modo perfetto...

Re: Carta per uso comune

Inviato: sabato 7 luglio 2012, 17:09
da Rampa
scossa ha scritto:
Rampa ha scritto:ho un blocchetto Rhodia sul quale la scrittura è eccellente, ma mi angoscia l'idea di dover andare ogni volta a cercare la carta giusta, in questo modo usare una penna stilografica diventa difficile.
Il risultato che si può ottenere scrivendo con la stilografica è strettamente legato alla triade penna-carta-inchiostro: una qualsiasi (anche lieve) variazione di anche uno solo dei tre elementi porta a risultati molto diversi.
temo che non ci siamo capiti, il mio è un problema di carta e non di inchiostro (forse): come mai prendo un qualsiasi quaderno Pigna, provo a scriverci con la mia nuova Pelikan m205, o con una Parker calligraphy, e l'inchiostro tende a "passare"? Non ricordavo nel passato di avere avuto tutti questi problemi con la carta e l'uso delle stilografiche.

Re: Carta per uso comune

Inviato: sabato 7 luglio 2012, 21:35
da piccardi
Rampa ha scritto: come mai prendo un qualsiasi quaderno Pigna, provo a scriverci con la mia nuova Pelikan m205, o con una Parker calligraphy, e l'inchiostro tende a "passare"? Non ricordavo nel passato di avere avuto tutti questi problemi con la carta e l'uso delle stilografiche.
Flusso un po' troppo abbondante e carta un po' troppo scadente?

E' tipico aumentare il flusso oggi, è più facile far scrivere le penne in maniera scorrevole. E fare carta di qualità costa ovviamente di più e con una biro la differenza si nota poco...

Simone

Re: Carta per uso comune

Inviato: lunedì 9 luglio 2012, 8:11
da klapaucius
Rampa ha scritto:
scossa ha scritto: Il risultato che si può ottenere scrivendo con la stilografica è strettamente legato alla triade penna-carta-inchiostro: una qualsiasi (anche lieve) variazione di anche uno solo dei tre elementi porta a risultati molto diversi.
temo che non ci siamo capiti, il mio è un problema di carta e non di inchiostro (forse): come mai prendo un qualsiasi quaderno Pigna, provo a scriverci con la mia nuova Pelikan m205, o con una Parker calligraphy, e l'inchiostro tende a "passare"? Non ricordavo nel passato di avere avuto tutti questi problemi con la carta e l'uso delle stilografiche.
Io posso attestare la buona qualità dei quaderni Pigna Monochromo, avendoci scritto sopra con penne Sailor, e Pelikan vintage e moderna, e utilizzando diversi inchiostri Herbin.

Re: Carta per uso comune

Inviato: lunedì 9 luglio 2012, 17:02
da Rampa
Ho notato che i suddetti Pigna Monocromo mostrano caratteristiche di resistenza migliori con gli inchiostri delle cartucce Parker e Sheaffer, in poche parole il problema sussiste solo con l'inchiostro Diamine. Nel frattempo ho appreso che esistono inchiostri più o meno "umidi" o "fluidi", e il Diamine sembra fare parte di questa categoria. Come pure certe penne di fascia media o alta, complice il caricamento a pistone, in unione di detti inchiostri "umidi" producono un flusso piuttosto imponente, quindi è necessaria una carta ad hoc. Paradossalmente, per un ignorante in materia come il sottoscritto, quello che mi appariva un difetto con il senno del poi si capisce che ad una buona penna e ad un inchiostro di qualità, non può corrispondere una carta qualsiasi.

Re: Carta per uso comune

Inviato: lunedì 9 luglio 2012, 17:23
da vikingo60
Rampa ha scritto:Ho notato che i suddetti Pigna Monocromo mostrano caratteristiche di resistenza migliori con gli inchiostri delle cartucce Parker e Sheaffer, in poche parole il problema sussiste solo con l'inchiostro Diamine. Nel frattempo ho appreso che esistono inchiostri più o meno "umidi" o "fluidi", e il Diamine sembra fare parte di questa categoria. Come pure certe penne di fascia media o alta, complice il caricamento a pistone, in unione di detti inchiostri "umidi" producono un flusso piuttosto imponente, quindi è necessaria una carta ad hoc. Paradossalmente, per un ignorante in materia come il sottoscritto, quello che mi appariva un difetto con il senno del poi si capisce che ad una buona penna e ad un inchiostro di qualità, non può corrispondere una carta qualsiasi.
In effetti esistono inchiostri fluidi ed inchiostri "secchi" che ,almeno per il colore nero,costituiscono ormai la maggioranza.E' chiaro che l'inchiostro fluido "trapassa" di più la carta,ma i vantaggi per il pennino sono molti,tra cui la minore usura.