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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

Radius Superior Arco Grey

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Musicus
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Messaggio da Musicus »

Pierre ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:22
Mir70 ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:06

Questo è un fatto curioso, anche a me è capitato più volte che pennini "d'alta gamma" risultassero inferiori di prestazioni rispetto ai "normali" pennini in uso dalle varie Case. E non perché fossero pennini frusti.
Devo accodarmi anche questa volta a Mirko (ormai è una abitudine): se il miglior pennino che ho a disposizione è quello di una Duofold Senior anni '20, il secondo è indubbiamente quello di un M150 di casa Pelikan!
Bisogna ricordare che i pennini di alta gamma contenevano sempre più oro (in peso) ed erano coperti da garanzie (a vita, persino) che i pennini di seconda fascia non avevano.
Che scrivessero peggio, io credo, è solo una leggenda metropolitana, perchè gli acquirenti non erano collezionisti ma utilizzatori...
Che alcune Case li conformassero poi oltremodo "massicci" cosicché non tornassero indietro per un nonnulla, e che perciò a noi oggi sembrino troppo "rigidi", beh, questo è il rovescio della medaglia, ma dipende sempre dai gusti di scrittura... ;)

Giorgio
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francoiacc
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Messaggio da francoiacc »

Musicus ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:20 Non direi proprio: personalmente ho trovato le parti metalliche con dorature molto superficiali: per intendersi, di molto inferiori alla qualità di Aurora dell'epoca. Io sconsiglio persino di strofinarle...

Esigenza del tutto priva di senso quando il modello che si copia ha la levetta!
Le penne che prevedono la levetta sono progettate per intavolare un vero e proprio dialogo di corrispondenze tra clip/fermaglio e la levetta: mettere un pulsante e sguarnire il fusto è un'operazione che distrugge le proporzioni del progetto, sia a penna chiusa che calzata. E questo, Francesco, dovrebbe essere il senso profondo delle osservazioni di Iacopini quando parla della perdita "di eleganza e slancio" nel modello Radius. Del senso di robustezza così guadagnato da una penna che risulta ora tarchiata io personalmente non so che farmene.
Stessa operazione (uguale ma contraria) è stata fatta oggidì da Aurora che ha trasformato la Duplex a leva nella sua nuova Internazionale, togliendo la leva ma senza accorciare il fusto: risultato, una "prateria" vuota... :thumbdown:
francoiacc ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 13:49 ...
Anche le altre mie Superior hanno un pennino Superior, non direi più performante tuttavia. Piuttosto è un dettaglio che avrei dovuto evidenziare
Rimane sempre il dubbio sull'alimentatore ad "albero di Natale rovesciato"...

:wave:

Giorgio
Non saprei il senso delle osservazioni di Letizia, quelle scritte sono le mie. E benché possano giungere alla stessa conclusione restano le mie osservazioni, in quanto come hai osservato il senso "profondo" di quanto dice Letizia sembrerebbe essere diverso dal mio modo di vedere questa penna.

Ci sono diverse penne disegnate senza levetta, ed hanno un loro perché. Mi sembra ragionevole che quando si mette una levetta questa vada messa come si deve, insomma non deve deturpare il disegno della penna. A me non dispiace affatto la levetta, anzi! Tuttavia dire che un bel materiale sia una prateria vuota mi sembra un po' eccessivo, la celluloide usata su questa Radius è tutt'altro che noiosa (come la resina della nuova Internazionale ispirata alla Duplex). Ha una linea meno slanciata, più dura ma non direi tarchiata. Non è una Doric e non è una Equipoised, è una penna minimalista rispetto a queste, a cui SAFIS ha saputo dare una sua personalità, che poi piaccia o meno lo lasciamo decidere a chi legge.

Il senso del parallelismo fatto con i modelli oltremanica non è mai stato inteso a dire cosa sia meglio, solo evidenziare la diversa personalità della SAFIS. E per intenderci, anche a me piace più una Doric, ma sono i miei personali gusti ;)

Riguardo la qualità delle placcature, sarò stato fortunato io, ma le dorature sono perfette e hanno resistito bene alla Iosso, ma come scrivevo prima, non ho certo l'esperienza che tu hai avuto sicuramente modo di accumulare in tanti anni, quindi ben vengano le tue precisazioni. Tuttavia, le celluloidi delle Radius che vedo in giro sono tutte in ottimo stato, mentre nella mia piccola esperienza, noto che trovare una Doric non cristallizzata è impresa più ardua.

Sull'alimentatore prima o poi risolveremo l'arcano, niente di più probabile che sia stato sostituito in qualche restauro, su queste vecchiette purtroppo è una cosa che capita spesso. Però, ora che me lo hai fatto notare vedremo di ovviare.

:wave:

Musicus ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:35
Pierre ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:22

Devo accodarmi anche questa volta a Mirko (ormai è una abitudine): se il miglior pennino che ho a disposizione è quello di una Duofold Senior anni '20, il secondo è indubbiamente quello di un M150 di casa Pelikan!
Bisogna ricordare che i pennini di alta gamma contenevano sempre più oro (in peso) ed erano coperti da garanzie (a vita, persino) che i pennini di seconda fascia non avevano.
Che scrivessero peggio, io credo, è solo una leggenda metropolitana, perchè gli acquirenti non erano collezionisti ma utilizzatori...
Che alcune Case li conformassero poi oltremodo "massicci" cosicché non tornassero indietro per un nonnulla, e che perciò a noi oggi sembrino troppo "rigidi", beh, questo è il rovescio della medaglia, ma dipende sempre dai gusti di scrittura... ;)

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Però a volte c’era (e c’è) anche il marketing.
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Messaggio da Musicus »

francoiacc ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 13:49
Musicus ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 11:49 Penna che fa una gran bella impressione, Francesco,
ma che non ha certo la qualità dei modelli americani ai quali molto si ispira (Eversharp Doric ma anche Equi-poised).
Come puoi leggere nell'enciclopedia di Letizia Iacopini - a cui hai attinto a piene mani (come il nostro Wiki, d'altronde, essendo l'unica fonte di qualità facilmente reperibile sull'argomento) per le parti storica e stilistica della tua presentazione - la versione cilindrica dovrebbe però montare un pennino marchiato SUPERIOR (su una mia "Pearl&Black", almeno, è così) e non EXTRA, che era destinato alle penne di fascia più bassa. L'alimentatore, inoltre, risulta ai miei occhi del tutto insolito: ma su quest'ultimo dettaglio sentirei anche il G.M. (al quale va il mio :clap: per lo splendido pezzo mostrato!).

:wave:

Giorgio
...

Riguardo le fonti, ognuno ha le sue, io uso molto di quanto c'è in rete, come del resto fa anche il nostro Wiki. Attingo a piene mani da diverse fonti, incluse le tue ricerche storiche. Però cerco di dare comunque un valore aggiunto, anche se può essere ritenuto minimo. L'enciclopedia di Iacopini è un ottimo riferimento e, in alcuni casi, quando ho dubbi Letizia la contatto di persona per chiedere chiarimenti e confrontarmi.
...
Le fonti si possono dividere (per comodità all'interno di questa discussione) in primarie e secondarie.

Secondarie sono quelle dei Commentatori, riportate e tramandate anche molte volte, negli articoli o nei libri. Queste fonti dovrebbero sempre essere esplicitamente citate se la recensione ambisce a promuovere la conoscenza comune, oltre che per correttezza.

Primarie sono i cataloghi, gli annuari, le pubblicità (riviste, giornali), le fatture, e certamente le penne stesse (con le loro scatoline e istruzioni), fino a prova di sostituzioni, con le misurazioni effettuate dagli appassionati (come quelle sempre preziose che noi recensori abbiamo l'abitudine, faticosa anzichenò, di inserire nelle nostre recensioni ;) ).

Ecco, anche quest'ultima tua è una ulteriore, preziosissima fonte primaria!
francoiacc ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 15:45
Musicus ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 14:35
Bisogna ricordare che i pennini di alta gamma contenevano sempre più oro (in peso) ed erano coperti da garanzie (a vita, persino) che i pennini di seconda fascia non avevano.
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Però a volte c’era (e c’è) anche il marketing.
:clap:

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Messaggio da francoiacc »

Musicus ha scritto: sabato 3 febbraio 2024, 16:34
Le fonti si possono dividere (per comodità all'interno di questa discussione) in primarie e secondarie.

Secondarie sono quelle dei Commentatori, riportate e tramandate anche molte volte, negli articoli o nei libri. Queste fonti dovrebbero sempre essere esplicitamente citate se la recensione ambisce a promuovere la conoscenza comune, oltre che per correttezza.

Primarie sono i cataloghi, gli annuari, le pubblicità (riviste, giornali), le fatture, e certamente le penne stesse (con le loro scatoline e istruzioni), fino a prova di sostituzioni, con le misurazioni effettuate dagli appassionati (come quelle sempre preziose che noi recensori abbiamo l'abitudine, faticosa anzichenò, di inserire nelle nostre recensioni ;) ).

Ecco, anche quest'ultima tua è una ulteriore, preziosissima fonte primaria!
:thumbup: :wave:
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