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Perché pochi ferrogallici neri?

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lillolix
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Perché pochi ferrogallici neri?

Messaggio da lillolix »

Sono ignorantone in materia, ma se penso ai ferrogallici, mi vengono in mente in primis gli emanuensi che scrivevano principalmente in nero/grigio scuro. Le guide che ho trovato online per farseli in casa con le galle di quercia ecc ecc. insegnavamo ad ottenere tutte un nero/ grigio, ma se vado nei shop a comprarne uno di moderno ecco che vedo tanti blu, blu scuro, persino rossi e verdi, ma per trovare un nero ho dovuto aspettare l’ebony di h&k, una edizione limitata, e mi chiedo come mai.
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RisottoPensa
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Perché pochi ferrogallici neri?

Messaggio da RisottoPensa »

La presenza di inchiostri neri che già hanno un'ottima resistenza all'acqua , buon prezzo , ottima lubrificazione e niente svantaggi di un inchiostro ferrogallico ( guardasi il nero Pelikan 4001 ) rendono un inchiostro ferrogallico nero ormai poco appetibile. Inoltre la creazione di inchiostri neri pigmentati o con formulazioni speciali, per usi legali e documenti duraturi , sostituito completamente l'uso del ferrogallico nero.

Penso che sia rimasto il blue/black perché tradizionalmente il blu è l'inchiostro per firmare documenti essendo molto meno contraffabile di uno nero ( o sto dicendo una sciocchezza? :problem: )

Poi diciamoci la verità , cosa ha di speciale un inchiostro nero? Ferrogallico poi?
L'ebony ha già qualche sfumatura marroncina/violet che lo rende molto meglio di uno con sfumature grigie , a mio parere.

Comunque la Stipula già produce neri ferrogallici ( anche se dal costo proibitivo per l'alta qualità che dicono di avere ).

Non credo proprio che vedremo la rinascita di inchiostri ferrogallici neri.
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sansenri
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Perché pochi ferrogallici neri?

Messaggio da sansenri »

ovviamente l'importanza dei ferrogallici è enorme, se si considera che esistono probabilmente da millenni (si sa che ne facessero uso ad esempio i romani che lo chiamavano Atramentum), per cui si continua a studiarli nella composizione e gli effetti sui supporti (carta, pergamena, etc.) soprattutto perché esiste una quantità inimmaginabile di documenti storici scritti con il ferrogallico, e la loro preservazione è fondamentale per la cultura del genere umano in generale.
Per motivi culturali si continua quindi anche ad utilizzarli, sia per la caratteristica di essere indelebili (motivo principale della loro universale affermazione), sia per il fascino che dà usarli, sia perché hanno alcune caratteristiche che li rendono differenti dagli inchiostri comuni.
Intanto l'inchiostro ferrogallico, senza colorante aggiunto, è inizialmente quasi trasparente fintanto che non si ossida, per cui già in origine si aggiungevano coloranti per poter vedere quello che si scriveva, prima che il cambio di colore (l'ossidazione del ferro) avvenisse effettivamente.
Quel passaggio di colore quando si scrive è caratteristico ed affascinante.
Ma poi il ferrogallico ha un modo suo particolare di essere assorbito dalla carta, non sono un esperto (e qui esperti ce ne sono), ma rispetto all'inchiostro normale il ferrogallico tende a fissarsi subito al supporto, di conseguenza non spande, e in questo senso è utilissimo su carte meno collate e più assorbenti. Non per nulla quando si ha a che fare con carta molto porosa (il ché significa anche a volte quella risma orrendamente assorbente che passa l'ufficio), che causa "feathering", passare ad un buon ferrogallico in genere risolve (provare per credere).
Il ferrogallico forma un complesso insolubile che non è precisamente nero, ma blu-nero.
irongall ink.jpg
In tempi più moderni le formule di inchiostro ferrogallico sono state addomesticate, sia per proteggere le penne (essendo le formule originali parecchio acide) sia soprattutto per proteggere gli scritti (che nel tempo altrimenti subiscono degradazioni).
Oggi è di moda farli anche colorati (il buon Konrad di KWZ è stato uno dei primi a sdoganare gli IG colorati, aggiungendo alle formule classiche altri pigmenti), in fondo perché no? (io che tendo ad amare ed usare quasi solo inchiostri blu, mentre tendo a non usare mai inchiostri neri... sono contento che il KWZ IG Blue #5 esista! ...in tal senso però non ti sono di molto aiuto su quelli neri).

PS, se può essere utile il IG blue-black di KWZ è molto scuro, quasi nero
KWZ IG Blue-black.jpg
e oltre quello di Stipula mi pare sia reperibile anche un IG nero di TWSBI
Pilot74
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Perché pochi ferrogallici neri?

Messaggio da Pilot74 »

lillolix ha scritto: giovedì 9 novembre 2023, 19:18 ... per trovare un nero ho dovuto aspettare l’ebony di h&k, una edizione limitata, e mi chiedo come mai.
Mi è arrivato oggi, provato subito su una jinhao 86: io tutto questo nero non ce lo vedo; mi sembra più un nero sbiadito, anticato. Tra l'altro non l'ho visto cambiare di intensità ossidandosi
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lillolix
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Messaggio da lillolix »

Pilot74 ha scritto: giovedì 9 novembre 2023, 23:19 Mi è arrivato oggi, provato subito su una jinhao 86: io tutto questo nero non ce lo vedo; mi sembra più un nero sbiadito, anticato. Tra l'altro non l'ho visto cambiare di intensità ossidandosi
A me è arrivato l’altro giorno ma ho dovuto aspettare di finire una carica in una penna, che ora è lavata e ad asciugare. Lo proverò domani.

Uso normalmente il salix, mi piace perché ha reso utilizzabili penne dal flusso esagerato, alcune delle quali avevo rinunciato ad usare perché scrivo in piccolo e mi trovo più a mio agio con i pennini fini o medi stitici. Stanco del blu del salix ,e avendo da sempre preferito il nero, mi sono messo quindi alla ricerca di un equivalente ferrogallico. Bello quel kwz.
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Perché pochi ferrogallici neri?

Messaggio da kircher »

Anch'io, che scrivo solo con i neri, aspetto che ricomincino a produrre dei bei neri ferrogallici che non costino più del solito bb pelikan 4001
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

https://www.sciencedirect.com/science/a ... 5806001336

Interessante articolo sulla struttura del Fe-gallato. Per chimici o appassionati di chimica
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Pilot74
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Messaggio da Pilot74 »

Breve prova di scrittura: in effetti, a distanza di 4 ore, si nota un ispessimento del nero nella scritta più vecchia. Nero che non è poi così male rispetto alla prima impressione avuta ieri.

Per il resto, sotto al pennino mi sembra un inchiostro come tanti altri, ottima scorrevolezza e tutto il resto.
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lillolix
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Messaggio da lillolix »

io l'ho provato ieri sera per la prima volta su carta dei quaderni Oxford optik e con una Jinhao x750. Non ho controllato a distanza di ore perché non ne ho avuto il tempo, ma m'è sembrato più un grigio che un nero. Concordo con Pilot74 sulla scorrevolezza. Per ora non mi dispiace, ma non ho le competenze per dare ulteriori giudizi.
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