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Pilot custom urushi

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Musicus
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Messaggio da Musicus »

Koten90 ha scritto: giovedì 16 febbraio 2023, 12:11 Purtroppo molte vintage sono di una categoria a parte e lo standard deve essere definito in base a ciò che è oggi in commercio.
...
Ciao, Alessio.
Direi esattamente il contrario. :D
Sarò brevissimo. ;)
Molti appassionati ritengono che la storia della penna stilografica si possa suddividere in due grandi periodi, di circa settant'anni ciascuno: dal 1880 al 1950, dal 1950 al 2020. Lo spartiacque è segnato, ovviamente, dall'avvento della penna a sfera.
Orbene, durante il primo periodo è letteralmente avvenuto di tutto, dal punto di vista sia dei pennini che dei caricamenti, e sono stati prodotti decine di milioni di esemplari di penne stilografiche, con molti esemplari a tutt'oggi perfettamente conservati e funzionanti.
Qualunque cosa ci possa venire in mente pare davvero avere avuto le sue origini - dalla qualità di scrittura al design! - nel primo periodo (persino l'idea della penna a sfera alla fine dell'Ottocento :lol: ).
Al tempo il concetto di flessibilità (nulla, poca, media o tanta) era chiarissimo sia per i Produttori che per il Pubblico: cataloghi, pubblicità fino alla Omas 361 (1948-1965!) ne sono testimonianza: basta leggere i cataloghi e provare le penne, ma taaaante penne... ;)
Koten90 ha scritto: giovedì 16 febbraio 2023, 12:11 ...
Lo stesso Simone mi citava un altro standard ideato da un giapponese (di cui non ricordo il nome, forse Nagashima?) ...
David NISHIMURA è un americano che ha contribuito generosamente alla conoscenza della penna stilografica con articoli sul suo Blog, interventi sui Forum e come presidente della PCA (Pen Collectors of America).

:wave:

Giorgio



Edit: grazie per la presentazione del modello, Stfngrandis: "nomen omen"!
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Messaggio da Calpurnio »

Una eccessiva facilità nella divaricazione dei rebbi potrebbe anche essere considerato un difetto (per me lo è ) limitando l'uso della stessa ad una scrittura molto concentrata e molto lenta, e anche difficile e in tal senso mi trovo d'accordo con Alessio . Diventa quasi un pennello

C'è una sorta di luogo comune che fossero migliori i pennini vintage che ad probationem non trova riscontro sempre
Un pennino che si divarica solamente quando lo vuoi è certamene piu' duttile e una penna di tale livello trovo coerente che si possa adattare a piu' tipi di scrittura, per esempio non potersi escludere di prenderci appunti perchè no?

Colgo l'occasione per ringraziare Stfngrandis per questo bellissimo post che ti rimette in pace con questo mondo sommerso da Kaweko e Jinhao e i miei auguri di Cuore a Koten/Alessio hai fatto un passo che tutto ti invidiamo con gioia :clap:
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Messaggio da Stfngrandis »

Musicus ha scritto: giovedì 16 febbraio 2023, 21:38
Edit: grazie per la presentazione del modello, Stfngrandis: "nomen omen"!
Calpurnio ha scritto: giovedì 16 febbraio 2023, 22:45
Colgo l'occasione per ringraziare Stfngrandis per questo bellissimo post che ti rimette in pace con questo mondo sommerso da Kaweko e Jinhao e i miei auguri di Cuore a Koten/Alessio hai fatto un passo che tutto ti invidiamo con gioia :clap:
Intanto grazie ad entrambi per l’apprezzamento
Calpurnio ha scritto: giovedì 16 febbraio 2023, 22:45 Una eccessiva facilità nella divaricazione dei rebbi potrebbe anche essere considerato un difetto (per me lo è ) limitando l'uso della stessa ad una scrittura molto concentrata e molto lenta, e anche difficile e in tal senso mi trovo d'accordo con Alessio . Diventa quasi un pennello

C'è una sorta di luogo comune che fossero migliori i pennini vintage che ad probationem non trova riscontro sempre
Un pennino che si divarica solamente quando lo vuoi è certamene piu' duttile e una penna di tale livello trovo coerente che si possa adattare a piu' tipi di scrittura, per esempio non potersi escludere di prenderci appunti perchè no?
Concordo, ho un paio di rientranti (che però non uso mai) davvero flessibili, al limite dell’inusabile Ammenochè non ci si metta un’attenzione tale che richiede secondi (3-4-5?) per scrivere anche solo una lettera, quello per me non è una questione di pazienza, è questione che per fare per esempio un biglietto d’auguri posso metterci meno della metà del tempo con un pennino ad intinzione ed avere un risultato migliore… si… migliore, o meno ancora con una penna come questa, o come la calligraphy e avere comunque un ottimo risultato.
Oltre un certo limite per me rischia di diventare più una questione “morale” che pratica, anche perché dipende non solo dal peso necessario a divaricare, ma anche dal peso della penna e dalle sue dimensioni, con una penna del genere imprimere 200g è una cosa, con una lilliput decisamente un’altra.
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Messaggio da Mir70 »

Complimenti a Stfngrandis ed a Koten , bella penna davvero !
Koten90 ha scritto: martedì 14 febbraio 2023, 22:37 Penna arrivata e prima cartuccia quasi finita.
Alessio, vorrei solo ricordarti questo :
Mir70 ha scritto: sabato 3 settembre 2022, 22:39
Koten90 ha scritto: martedì 30 agosto 2022, 13:39 Indeciso da mesi sull'acquisto della Pilot Custom Urushi...ho trovato il mio regalo di Natale: mi sono comprato la MB 149 Calligraphy...
Scommetti me non più tardi di sei mesi ci scappa la Urushi ? :lol: Non sempre chiodo scaccia chiodo ...
:lol: :lol: :lol:
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Messaggio da Koten90 »

Mir70 ha scritto: venerdì 17 febbraio 2023, 9:23Alessio, vorrei solo ricordarti questo :
Mir70 ha scritto: sabato 3 settembre 2022, 22:39

Scommetti me non più tardi di sei mesi ci scappa la Urushi ? :lol: Non sempre chiodo scaccia chiodo ...
Porco mondo! 6 mesi esatti! :lol: :lol:
Mir70 o’profeta
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Messaggio da Mir70 »

Alessio, sapevo che finiva così. Capitato anche a me e forse a molti qui del forum :D
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Messaggio da Thunder74 »

Ciao Stfngrandis, complimenti per la penna, molto molto bella! Auguri!
Che inchiostro hai usato per scrivere la recensione?
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Messaggio da Stfngrandis »

Thunder74 ha scritto: venerdì 17 febbraio 2023, 11:54 Ciao Stfngrandis, complimenti per la penna, molto molto bella! Auguri!
Che inchiostro hai usato per scrivere la recensione?
Ho usato il sailor inkstudio 930, tra i 34 rossi che ho è quello più simile al red velvet montblanc
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Messaggio da Thunder74 »

Bello! Grazie!
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Messaggio da Koten90 »

Stfngrandis ha scritto: lunedì 13 febbraio 2023, 18:33 Questa è la mia prova scritta della mia custom urushi con pennino M, cel’ho da un mesetto ormai, e ha di fatto monopolizzato le mia attenzioni, secondo me una penna da provare e, se le dimensioni (di mani per usarla, e portafogli per acquistarla) lo permettono, da avere.
Stefano posso chiederti se nel cappuccio della tua è presente l'anello di vellutino a protezione della laccatura? L'ho sempre trovata un'attenzione geniale di casa Pilot, ma ora non la ritrovo sul mio modello.
Non ho la minima intenzione di calzare il cappuccio sul fondo della penna, ma mi preoccupa di più l'inserimento per chiudere la penna, nella zona immediatamente dietro alla filettatura...
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Messaggio da Stfngrandis »

Koten90 ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 9:54
Stfngrandis ha scritto: lunedì 13 febbraio 2023, 18:33 Questa è la mia prova scritta della mia custom urushi con pennino M, cel’ho da un mesetto ormai, e ha di fatto monopolizzato le mia attenzioni, secondo me una penna da provare e, se le dimensioni (di mani per usarla, e portafogli per acquistarla) lo permettono, da avere.
Stefano posso chiederti se nel cappuccio della tua è presente l'anello di vellutino a protezione della laccatura? L'ho sempre trovata un'attenzione geniale di casa Pilot, ma ora non la ritrovo sul mio modello.
Non ho la minima intenzione di calzare il cappuccio sul fondo della penna, ma mi preoccupa di più l'inserimento per chiudere la penna, nella zona immediatamente dietro alla filettatura...
No, non ha il vellutino all’interno del cappuccio, nessuna delle 2 che ho provato l’aveva, anche ha me ha fatto storcere il naso la cosa perché era un dettaglio che mi aspettavo, avendolo trovato anche nelle maki-e più economiche (3/400€)
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Messaggio da Koten90 »

Eh già, peccato veramente. Probabilmente inutile, ma era una chicca. Ho fatto prove controllate di inserimento del cappuccio inclinato di proposito e non c’è verso che lo spigolo tocchi la lacca: le spire del filetto si incastrano prima riportando in asse il cappuccio. Nessun pericolo comunque
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Messaggio da Mariotto »

Se posso e non Vi disturbo mi inserisco nella conversazione. Il richiamo di questa stilografica è incontrollabile.
Ho la Pilot Custom URUSHI Vermillion Red da oltre tre anni e la trovo favolosa sia per il pennino (tratto M #30 18 kt) sia per l'estetica. Anche la mia stilo è priva dell'anello in velluto dentro il cappuccio, d'altro canto una stilografica di queste dimensioni con il cappuccio postato diventa, secondo il mio gusto, veramente eccessiva. Il pennino è molto scorrevole ed il flusso dell'inchiostro abbondante. Nonostante la dimensione del pennino la trovo precisa e controllabile. Ritengo l'elasticità del pennino formidabile per la mia grafia e questo ha contribuito a renderla una delle stilografiche da me preferite. Posso usarla per lunghe sessioni di scrittura, appunti veloci oppure per divertirmi a vergare un biglietto d'accompagnamento. Anche dopo periodi di non utilizzo l'ho sempre trovata pronta e funzionale.
Diversamente la Pilot Custom Heritage 912 con pennino Falcon FA (14 kt #10) mi ha deluso. Probabilmente è conseguente ad un utilizzo inappropriato o ad un modello difettoso. Spesso incerta nella partenza è dotata, a mio parere, di un erogatore non adeguato perchè nel corso di medie sessioni di utilizzo, oltre a stancare la mano, tende a restare a secco. L'ho utilizzata principalmente con l'Iroshizuku Tsuki-yo. Il tratto senza esercitare pressione è fine con un feed-back, secondo il mio gusto, elevato ed una discreta propensione ad impuntarsi.
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Messaggio da Koten90 »

Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Diversamente la Pilot Custom Heritage 912 con pennino Falcon FA (14 kt #10) mi ha deluso. Probabilmente è conseguente ad un utilizzo inappropriato o ad un modello difettoso. L'ho utilizzata principalmente con l'Iroshizuku Tsuki-yo.
dunque, vediamo se abbiamo avuto la stessa esperienza descritta con parole diverse:
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 è dotata, a mio parere, di un erogatore non adeguato perchè nel corso di medie sessioni di utilizzo, oltre a stancare la mano, tende a restare a secco.
L’erogatore inadeguato è riconosciuto internazionalmente quando si cerca la flessibilità, o anche solo aumentando la velocità di scrittura, e tende a fare i binari. Per risolvere questo problema, un’azienda americana (flexiblenibs se non ricordo male) ha messo a punto alimentatori sostitutivi in ebanite a 2 o 3 canali che garantiscono tratto sempre bagnato, anche in lunghi tratti veloci ad alta pressione.
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Spesso incerta nella partenza
La penna fatica ad “attaccare” in tratto su carta molto liscia e patinata come la Rhodia, ma il pennino non rimane mai secco per evaporazione. Fa una specie di falsa partenza dovuta alla mancanza della naturale peluria della carta. Su Rhodia lo trovo anche io scarsamente utilizzabile per questo motivo, mentre funziona benissimo su molte carte di qualità solo leggermente inferiore o semplicemente con una finitura meno “sterile”. Mai avuto questo problema, ad esempio, sulla Clairefontaine Triomphe, sui quaderni Favorit o sulla carta da acquerello.
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Il tratto senza esercitare pressione è fine con un feed-back, secondo il mio gusto, elevato ed una discreta propensione ad impuntarsi.
Il pennino è talmente flessibile che, durante le risalite con mano leggera, i rebbi tendono a vibrare, quasi a saltellare (la sensazione è che si stia impuntando, ma non c’è nessun danno alla carta proseguendo né impuntamenti veri e propri, con il rebbio che si sblocca a forza e spara goccioline di inchiostro). Nelle altre direzioni il tratto è liscio e il feedback ridotto. Corretto?
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Messaggio da Stfngrandis »

Koten90 ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 17:02
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Diversamente la Pilot Custom Heritage 912 con pennino Falcon FA (14 kt #10) mi ha deluso. Probabilmente è conseguente ad un utilizzo inappropriato o ad un modello difettoso. L'ho utilizzata principalmente con l'Iroshizuku Tsuki-yo.
dunque, vediamo se abbiamo avuto la stessa esperienza descritta con parole diverse:
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 è dotata, a mio parere, di un erogatore non adeguato perchè nel corso di medie sessioni di utilizzo, oltre a stancare la mano, tende a restare a secco.
L’erogatore inadeguato è riconosciuto internazionalmente quando si cerca la flessibilità, o anche solo aumentando la velocità di scrittura, e tende a fare i binari. Per risolvere questo problema, un’azienda americana (flexiblenibs se non ricordo male) ha messo a punto alimentatori sostitutivi in ebanite a 2 o 3 canali che garantiscono tratto sempre bagnato, anche in lunghi tratti veloci ad alta pressione.
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Spesso incerta nella partenza
La penna fatica ad “attaccare” in tratto su carta molto liscia e patinata come la Rhodia, ma il pennino non rimane mai secco per evaporazione. Fa una specie di falsa partenza dovuta alla mancanza della naturale peluria della carta. Su Rhodia lo trovo anche io scarsamente utilizzabile per questo motivo, mentre funziona benissimo su molte carte di qualità solo leggermente inferiore o semplicemente con una finitura meno “sterile”. Mai avuto questo problema, ad esempio, sulla Clairefontaine Triomphe, sui quaderni Favorit o sulla carta da acquerello.
Mariotto ha scritto: sabato 18 febbraio 2023, 15:26 Il tratto senza esercitare pressione è fine con un feed-back, secondo il mio gusto, elevato ed una discreta propensione ad impuntarsi.
Il pennino è talmente flessibile che, durante le risalite con mano leggera, i rebbi tendono a vibrare, quasi a saltellare (la sensazione è che si stia impuntando, ma non c’è nessun danno alla carta proseguendo né impuntamenti veri e propri, con il rebbio che si sblocca a forza e spara goccioline di inchiostro). Nelle altre direzioni il tratto è liscio e il feedback ridotto. Corretto?
Per mia asperienza si, concordo con quanto hai scritto. penso che il pennino FA sia assieme al Con-70 l’unico prodotto pilot non all’altezza (se non ne ho dimenticati, ma non credo), per questo alla fine l’ho venduta con pennino nuovo appena tornato da assistenza.
Per me pur essendo prodotti diversi, meglio i vari SF o falcon
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