Omas Extra Lucens anellata
Inviato: domenica 16 ottobre 2022, 22:40
Alla fine degli anni '20 i maggiori produttori di stilografiche iniziarono a realizzare penne in cui fosse possibile portare tanto inchiostro e verificarne la quantità rimanente. La cosa ovviamente comportava l'abbandono di quei sistemi di caricamento che richiedevano l'uso dei sacchetti di latex, quindi caricamenti tipo la levetta e il pulsante di fondo.
Nel 1929 Pelikan introdusse la 100 con ricarica a pistone e finestrella d'ispezione di inchiostro che consentiva una ottima capacità di carica. Nel 1932 Parker introdusse l'innovativa Golden Arrow, precorritrice della Vacumatic che vide la luce l'anno successivo. Con il nuovo sistema Vacumatic si riusciva a caricare una notevole quantità di inchiostro direttamente all'interno di un fusto di celluloide semitrasparente laminata che consentiva di visualizzarne il contenuto.Questi sono solo gli esempi più noti ma furono introdotti altri sistemi di ricarica che consentivano di trasportare tanto inchiostro e controllarne il contenuto.
In Italia, sulla scia di queste nuove tendenze provenienti dall'oltre oceano, OMAS introdusse nel 1936 la Lucens, una penna che nello stile non differiva dalla Extra, avendo anche questa una clip a ruzzolina e la fascia con la greca sul cappuccio,ma introduceva il sistema di ricarica a stantuffo tuffante che consentiva di ricaricare una notevole quantità di inchiostro all'interno di un fusto in celluloide semitrasparente. Le più note arrivate a nostri giorni sono quelle in celluloide nera anellata o spiralata, ma ne vennero prodotte in altre colorazioni più rare da ritrovare essendo in alcuni casi più fragili o, presumo, più costose.
La Lucens venne affiancata dalla versione faccettata denominata inizialmente Lucens Extra e poi Extra Lucens. Nel 1938 Armando Simoni effettuò un restiling della Extra Lucens rifacendosi alle ultime tendenze provenienti dagli States ed introduce così clip e pennino a freccia di chiara ispirazione Parker.
E così arriviamo all'esemplare di cui sono fortunatamente riuscito ad entrare in possesso, una delle nuove colorazioni introdotte negli anni '40, ossia una celluloide laminata grigio/verde semitrasparente.
La Extra Lucens venne prodotta in tre diverse taglie, in questo caso siamo di fronte ad una senior, quindi la versione più grande, ecco le sue misure:
Lunghezza da chiusa: 136 mm
Lunghezza da aperta: 125 mm
Lunghezza calzata: 173 mm
Diametro fusto: 13 mm
Diametro cappuccio: 15 mm
Diametro sezione: 11.5 mm - 10 mm
Peso (vuota): 20 gr
Qui OMAS aveva già abbandonato da tempo la greca in favore di tre semplici anellini che danno alla penna una linea più pulita. L'unico altro anellino che troviamo è quello che adorna il fusto e che si trova alla base del fondello che aziona lo stantuffo tuffante.
Altro chiaro elemento di ispirazione d'oltreoceano è lo stemmino AS che troviamo sotto la clip che ricorda il golde seal utilizzato da Wahl Eversharp.
Sul fusto della penna troviamo infine inciso OMAS Extra Lucens con il brevetto della penna 73725-1936
Il pennino è un Extra Fine con ancora una buona quantità di iridio, l'ho provato solo per intinzione, non ho ancora trovato il coraggio di caricarla. Ha un feedback che si fa sentire ma non gratta, ma quel che è notevole di questo pennino è la sua naturale attitudine a seguire il movimento della mano aprendosi e richiudendosi naturalmente in modo da donare carattere alla grafia in modo del tutto naturale.
La sua leggerezza e la piacevolezza del pennino ne fanno una penna che dona puro piacere non solo alla vista ma anche all'uso, sarà difficile riuscire a non ricaricarla e rinunciare a godermi ore di scrittura.
C'è tanto di proveniente dall'oltreoceano in questa penna, ma senza il gusto, lo stile nel design, la ineccepibile qualità costruttiva ed un sistema di ricarica che consente un'ottima capacità di inchiostro, sarebbe solo un'altra Parker Vacumatic, invece è una delle più belle realizzazioni di Armando Simoni che ha dato e ancora dà lustro al Made in Italy.
Nel 1929 Pelikan introdusse la 100 con ricarica a pistone e finestrella d'ispezione di inchiostro che consentiva una ottima capacità di carica. Nel 1932 Parker introdusse l'innovativa Golden Arrow, precorritrice della Vacumatic che vide la luce l'anno successivo. Con il nuovo sistema Vacumatic si riusciva a caricare una notevole quantità di inchiostro direttamente all'interno di un fusto di celluloide semitrasparente laminata che consentiva di visualizzarne il contenuto.Questi sono solo gli esempi più noti ma furono introdotti altri sistemi di ricarica che consentivano di trasportare tanto inchiostro e controllarne il contenuto.
In Italia, sulla scia di queste nuove tendenze provenienti dall'oltre oceano, OMAS introdusse nel 1936 la Lucens, una penna che nello stile non differiva dalla Extra, avendo anche questa una clip a ruzzolina e la fascia con la greca sul cappuccio,ma introduceva il sistema di ricarica a stantuffo tuffante che consentiva di ricaricare una notevole quantità di inchiostro all'interno di un fusto in celluloide semitrasparente. Le più note arrivate a nostri giorni sono quelle in celluloide nera anellata o spiralata, ma ne vennero prodotte in altre colorazioni più rare da ritrovare essendo in alcuni casi più fragili o, presumo, più costose.
La Lucens venne affiancata dalla versione faccettata denominata inizialmente Lucens Extra e poi Extra Lucens. Nel 1938 Armando Simoni effettuò un restiling della Extra Lucens rifacendosi alle ultime tendenze provenienti dagli States ed introduce così clip e pennino a freccia di chiara ispirazione Parker.
E così arriviamo all'esemplare di cui sono fortunatamente riuscito ad entrare in possesso, una delle nuove colorazioni introdotte negli anni '40, ossia una celluloide laminata grigio/verde semitrasparente.
La Extra Lucens venne prodotta in tre diverse taglie, in questo caso siamo di fronte ad una senior, quindi la versione più grande, ecco le sue misure:
Lunghezza da chiusa: 136 mm
Lunghezza da aperta: 125 mm
Lunghezza calzata: 173 mm
Diametro fusto: 13 mm
Diametro cappuccio: 15 mm
Diametro sezione: 11.5 mm - 10 mm
Peso (vuota): 20 gr
Qui OMAS aveva già abbandonato da tempo la greca in favore di tre semplici anellini che danno alla penna una linea più pulita. L'unico altro anellino che troviamo è quello che adorna il fusto e che si trova alla base del fondello che aziona lo stantuffo tuffante.
Altro chiaro elemento di ispirazione d'oltreoceano è lo stemmino AS che troviamo sotto la clip che ricorda il golde seal utilizzato da Wahl Eversharp.
Sul fusto della penna troviamo infine inciso OMAS Extra Lucens con il brevetto della penna 73725-1936
Il pennino è un Extra Fine con ancora una buona quantità di iridio, l'ho provato solo per intinzione, non ho ancora trovato il coraggio di caricarla. Ha un feedback che si fa sentire ma non gratta, ma quel che è notevole di questo pennino è la sua naturale attitudine a seguire il movimento della mano aprendosi e richiudendosi naturalmente in modo da donare carattere alla grafia in modo del tutto naturale.
La sua leggerezza e la piacevolezza del pennino ne fanno una penna che dona puro piacere non solo alla vista ma anche all'uso, sarà difficile riuscire a non ricaricarla e rinunciare a godermi ore di scrittura.
C'è tanto di proveniente dall'oltreoceano in questa penna, ma senza il gusto, lo stile nel design, la ineccepibile qualità costruttiva ed un sistema di ricarica che consente un'ottima capacità di inchiostro, sarebbe solo un'altra Parker Vacumatic, invece è una delle più belle realizzazioni di Armando Simoni che ha dato e ancora dà lustro al Made in Italy.