Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

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maylota
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Messaggio da maylota »

mastrogigino ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 12:37
Non sono un chimico, ma sospetto che sia proprio la presenza della componente ferrica che fa un'interazione chimico sia con la carta che con il metallo dell' acciaio, degradandoli, quindi , sempre per precauzione direi che aumentando la concentrazione di "quella roba lì " si avrà sicuramente una più forte interazione con la carta, e quindi una maggiore "indelebilità ", ma anche una maggiore corrosione sia del foglio che del pennino.
Anche io sospetto che i maggiori problemi non vengano da un elemento isolato, ma dall'interazione di più elementi. Sia all'interno del medesimo inchiostro che mescolando inchiostri diversi, volontariamente o meno.

Del resto chi come me ha avuto la propria vecchia "formazione" sugli inchiostri leggendo la famosa pagina di Richard Binder, ha sviluppato un certo tipo di sensibilità e senso critico verso gli inchiostri che escono dai binari della tranquillità :angel: )
Venceremos.
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Keplero ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 10:45 Uno cosa però non mi è molto chiara in merito alla acidità... ma sono solo i ferrogallici che possono corrodere i pennini d'acciaio o tutti quelli che hanno un ph basso ? Perche non sono pochi gli inchiostri con un ph basso anche se non sono ferrogallici... es il Waterman Serenity ha un ph di 2,9, Herbin Myosotis 2,4, il Pelikan Turqoise 2,4, il Parker Blue 2,4...e diversi altri...spesso in tonalità Blue... anche il diffusissimo Royal Blue Pelikan ha un ph basso e l'ho usato dai tempi della scuola con una Pellikano senza aver avuto corrosioni o altri problemi... così i chiedevo se era il Solfato Ferrico a creare problemi e non l'acidità in se.
il pH basso (acido) è manifestazione della presenza di composti che liberano H legandosi ad altri materiali attraverso l’Ossigeno. Qualcuno saprà sicuramente spiegarlo meglio di me, ma il concetto è che per ossidare la carta, l’inchiostro deve essere un agente ossidante e questo vale anche per i metalli. Come l’oro è praticamente immune all’ossidazione, anche l’acciaio Inox è molto resistente (molto più del ferro o dell’acciaio al carbonio, anche se meno dell’oro e degli altri metalli nobili). Probabilmente confrontandolo al microscopio con uno nuovo, il tuo pennino avrà qualche seppur minimo segno di corrosione
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Messaggio da Keplero »

Koten90 ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 13:47
Keplero ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 10:45 Uno cosa però non mi è molto chiara in merito alla acidità... ma sono solo i ferrogallici che possono corrodere i pennini d'acciaio o tutti quelli che hanno un ph basso ? Perche non sono pochi gli inchiostri con un ph basso anche se non sono ferrogallici... es il Waterman Serenity ha un ph di 2,9, Herbin Myosotis 2,4, il Pelikan Turqoise 2,4, il Parker Blue 2,4...e diversi altri...spesso in tonalità Blue... anche il diffusissimo Royal Blue Pelikan ha un ph basso e l'ho usato dai tempi della scuola con una Pellikano senza aver avuto corrosioni o altri problemi... così i chiedevo se era il Solfato Ferrico a creare problemi e non l'acidità in se.
il pH basso (acido) è manifestazione della presenza di composti che liberano H legandosi ad altri materiali attraverso l’Ossigeno. Qualcuno saprà sicuramente spiegarlo meglio di me, ma il concetto è che per ossidare la carta, l’inchiostro deve essere un agente ossidante e questo vale anche per i metalli. Come l’oro è praticamente immune all’ossidazione, anche l’acciaio Inox è molto resistente (molto più del ferro o dell’acciaio al carbonio, anche se meno dell’oro e degli altri metalli nobili). Probabilmente confrontandolo al microscopio con uno nuovo, il tuo pennino avrà qualche seppur minimo segno di corrosione
Questa cosa mi incuriosisce, mi piacerebbe confrontare i pennini che ho utilizzato con inchiostri acidi con il mio microscopio, ma ho ho un illuminatore episcopico (la scusa per comprarmelo ??) ;)
Però non è semplicemente il PH a determinare l'ossidazione della carta se no l'avremmo anche con un Pelikan Turquoise con il suo ph a 2,4 mentre l'abbiamo con i ferrogallici il che mi fa pensare al solfato ferrico contenuto.
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Messaggio da Koten90 »

Keplero ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 14:18 Questa cosa mi incuriosisce, mi piacerebbe confrontare i pennini che ho utilizzato con inchiostri acidi con il mio microscopio, ma ho ho un illuminatore episcopico (la scusa per comprarmelo ??) ;)
Però non è semplicemente il PH a determinare l'ossidazione della carta se no l'avremmo anche con un Pelikan Turquoise con il suo ph a 2,4 mentre l'abbiamo con i ferrogallici il che mi fa pensare al solfato ferrico contenuto.
Il Solfato ferrico è Fe2(SO4)3 (non so come aggiungere la notazione pedice). è un sale che non contiene H e, come tutti i sali, abbastanza neutro. Quando si scioglie in acqua, si "riduce" in Ferro (ioni Fe+++) e ioni Solfato (SO4--). Quest'ultimo si lega all'acqua generando Acido Solforico (H2SO4)

Ecco spiegata l'acidità e l'ossidazione della carta (acido solforico particolarmente aggressivo su composti organici)
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Messaggio da Phormula »

Non confondiamo il pH con il potere ossidante.
Sono due cose diverse.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Koten90 »

Ammetto di attingere esclusivamente ai ricordi del liceo, ormai vecchi di 15 anni… :crazy:
Le RedOx non mi sono mai state molto chiare
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Messaggio da Keplero »

Comunque ho una boccetta di Blue Black che ha qualche anno e l'inchiostro in questione tende a perdere la componente blu, rimanendo poi quasi grigio (diciamo che non è certo un inchiostro che rimane inalterato nel tempo), avendo letto sul forum che un utente ne aveva rinforzato la tonalità Blu miscelandolo in piccola parte con un altro inchiostro ho provato pure io ed effettivamente l'inchiostro si è ravvivato...ma .... ha perso quasi completamente la resistenza all' acqua...anche solo aggiungendo un 10% di altro Blue...pertanto credo che la componente ferro gallica contenuta nel Blue Black sia proprio la minima indispensabile per poter ossidare la cellulosa della carta e la minima modifica ne invalida le capacità. Pertanto o si usa così com'è o tanto vale usare altro.
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Messaggio da mastrogigino »

Keplero ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 16:30 Comunque ho una boccetta di Blue Black che ha qualche anno e l'inchiostro in questione tende a perdere la componente blu, rimanendo poi quasi grigio (diciamo che non è certo un inchiostro che rimane inalterato nel tempo), avendo letto sul forum che un utente ne aveva rinforzato la tonalità Blu miscelandolo in piccola parte con un altro inchiostro ho provato pure io ed effettivamente l'inchiostro si è ravvivato...ma .... ha perso quasi completamente la resistenza all' acqua...anche solo aggiungendo un 10% di altro Blue...pertanto credo che la componente ferro gallica contenuta nel Blue Black sia proprio la minima indispensabile per poter ossidare la cellulosa della carta e la minima modifica ne invalida le capacità. Pertanto o si usa così com'è o tanto vale usare altro.

Stai parlando con me?

Stai parlando con me?
Stai parlando con me?
Stai parlando con me?
:D :D

Si, avevo mixato 1:1 Pelikan 4001 blublack e royal blu, entrambi vecchi di 40 anni.
Il colore risultato mi piaceva e davanti alla prospettiva di non buttare le boccette non mi sono posto il problema di testare la resistenza all'acqua.
Stasera se riesco faccio una prova.
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Messaggio da Phormula »

La scarsa tenuta della componente blu di questo inchiostro è un problema noto, che molti forumisti, me compreso, hanno sperimentato sia in calamaio che in cartuccia. E' un fenomeno progressivo, che agli estremi fa diventare l'inchiostro un grigio matita 3H con flusso molto magro.
Sino ad ora le cause della scarsa tenuta della componente blu non sono note, la luce non c'entra, mi è successo su cartucce rimaste nella loro scatola e non riguarda i testi scritti, che ho invariati da tanti anni.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Keplero »

mastrogigino ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 17:23
Keplero ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 16:30 Comunque ho una boccetta di Blue Black che ha qualche anno e l'inchiostro in questione tende a perdere la componente blu, rimanendo poi quasi grigio (diciamo che non è certo un inchiostro che rimane inalterato nel tempo), avendo letto sul forum che un utente ne aveva rinforzato la tonalità Blu miscelandolo in piccola parte con un altro inchiostro ho provato pure io ed effettivamente l'inchiostro si è ravvivato...ma .... ha perso quasi completamente la resistenza all' acqua...anche solo aggiungendo un 10% di altro Blue...pertanto credo che la componente ferro gallica contenuta nel Blue Black sia proprio la minima indispensabile per poter ossidare la cellulosa della carta e la minima modifica ne invalida le capacità. Pertanto o si usa così com'è o tanto vale usare altro.

Stai parlando con me?

Stai parlando con me?
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:D :D

Si, avevo mixato 1:1 Pelikan 4001 blublack e royal blu, entrambi vecchi di 40 anni.
Il colore risultato mi piaceva e davanti alla prospettiva di non buttare le boccette non mi sono posto il problema di testare la resistenza all'acqua.
Stasera se riesco faccio una prova.
:lol:
Temo che resterai deluso... io ho fatto un paio di prove sia aggiungendo del Royal Blue e poi con del Waterman Serenity, il risultato cromatico mi piaceva ma quando ho provato la prova dell'acqua...l'ossidazione sul foglio era minima...ok a fatica si legge...ma a fatica.
Io ho immerso in acqua il foglio dopo 12h
A me il Blue Black non dispiace quando è nuovo... ma se invecchia un pò mi fa :silent: , speravo con il Serenity di ridagli vita, ma non è stato così...
:(
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Messaggio da mastrogigino »

Fatto il test...
Pensavo molto peggio...

Il testo è scritto con Pelikan 4001 blublack + royal blue invecchiati di 40 anni circa, mixati in proporzione 1:1.

In comparativa anche il blublack 4001 vintage non mixato (quello grigio topo).

Inchiostro lasciato asciugare per 4 ore.

Test numero 1 a sinistra:
Messo gocce di acqua belle grosse sul foglio, lasciato agire per 10 minuti ogni tanto "strucacciavo" per far smuovere l'inchiostro. In seguito tamponato con carta assorbente.

Test numero 2, simulazione di "sversamento" messo abbondante acqua, aspettato 30sec, simulato bestemmie e corsa in giro per trovare carta assorbente, poi ho asciugato simulando ansia da perdita numeri vincenti del lotto, ovvero strofinando.

Test numero 3, acqua corrente a dilavare la pagina per 1 minuto, poi asciugatura un po' a tampone, lasciato parzialmente bagnato e poi asciugatura con phon.

Il blublack "puro" vintage è un vero "cemento " non si è schiodato di una virgola, solo nel test numero 2 ha perso un pochino.

Il mix di è comportato comunque molto bene, ha perso parte della componente colorata e ha sbavato un po', ma è rimasto molto leggibile, il peggio lo ha subito nel test 2 dello strofinamento che ha rimosso, in alcuni punti, quasi del tutto il colore. Nel test 3 la parte blu è quasi svanita, ma il grigio è ben fermo e visibile.

Nel complesso test superato brillantemente!

Magari la tua boccetta nel tempo si è degradata di più, forse ha preso sbalzi di calore e invece la mia ha avuto una vecchiaia felice in una fresca cantina e ha perso solo il colore ma non le caratteristiche chimiche.


Nel complesso
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Messaggio da Keplero »

mastrogigino ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 22:29 Fatto il test...
Pensavo molto peggio...

Il testo è scritto con Pelikan 4001 blublack + royal blue invecchiati di 40 anni circa, mixati in proporzione 1:1.

In comparativa anche il blublack 4001 vintage non mixato (quello grigio topo).

Inchiostro lasciato asciugare per 4 ore.

Test numero 1 a sinistra:
Messo gocce di acqua belle grosse sul foglio, lasciato agire per 10 minuti ogni tanto "strucacciavo" per far smuovere l'inchiostro. In seguito tamponato con carta assorbente.

Test numero 2, simulazione di "sversamento" messo abbondante acqua, aspettato 30sec, simulato bestemmie e corsa in giro per trovare carta assorbente, poi ho asciugato simulando ansia da perdita numeri vincenti del lotto, ovvero strofinando.

Test numero 3, acqua corrente a dilavare la pagina per 1 minuto, poi asciugatura un po' a tampone, lasciato parzialmente bagnato e poi asciugatura con phon.

Il blublack "puro" vintage è un vero "cemento " non si è schiodato di una virgola, solo nel test numero 2 ha perso un pochino.

Il mix di è comportato comunque molto bene, ha perso parte della componente colorata e ha sbavato un po', ma è rimasto molto leggibile, il peggio lo ha subito nel test 2 dello strofinamento che ha rimosso, in alcuni punti, quasi del tutto il colore. Nel test 3 la parte blu è quasi svanita, ma il grigio è ben fermo e visibile.

Nel complesso test superato brillantemente!

Magari la tua boccetta nel tempo si è degradata di più, forse ha preso sbalzi di calore e invece la mia ha avuto una vecchiaia felice in una fresca cantina e ha perso solo il colore ma non le caratteristiche chimiche.


Nel complesso
Mmmh forse ho omesso le bestemmie che hai usato nel test n°2 ed hai intimidito l'inchiostro.... :lol:

Comunque effettivamente io non ho avuto quei risultati, il mio blue black è rimasto molto meno leggibile del tuo, a questo punto comincio a pensare che abbia subito qualche fattaccio nel tempo... e va beh eliminero il rimanente ( meno di metà o lo uso così) non ho più blue black... oddio da qualche parte dovrei averne delle boccette giurassiche "nuove"... ma come prova non farebbero testo, credo che abbiano una trentina d'anni se non sono state buttate... :D Mi sa che per il blu indelebile tornerò al Salix che uso raramente o mi coprerò una boccetta di Blue Black nuovo.

Comunque mi sembra che anche il 4001 Nero tenga decentemente la leggibilità.... personalmente per i neri io uso o Pelikan o Aurora e mi sembra che per bagnature accidentali vadano bene... ok poi mi tengo una penna caricata con il Noodler's Black se voglio essere certo che quanto scritto resti per sempre...dove si posa resta..anche dove non deve.
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Messaggio da balthazar »

Ho nel mio assortimento di inchiostri una bottiglia da mezzo litro di questo prodotto, acquistato più per il piacere di possedere questo bel flacone che per il liquido in sé. Poi ho scoperto che mi piaceva pure il contenuto. L'inchiostro non è certamente di recente produzione, anche se non so datarlo con precisione. Quello che so è che il mio non ha perso la componente blu - e meno male! - anche se so cosa voglia dire, ovvero mi è capitato con un bel calamaio Omas da 130 cc - quello ottagonale per intenderci - che è stinto ed è diventato quasi grigio. Meno male che ne ho un altro più piccolo - e più vecchio - che ha conservato il suo bel blu.
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Messaggio da Keplero »

balthazar ha scritto: mercoledì 29 marzo 2023, 12:20 Ho nel mio assortimento di inchiostri una bottiglia da mezzo litro di questo prodotto, acquistato più per il piacere di possedere questo bel flacone che per il liquido in sé. Poi ho scoperto che mi piaceva pure il contenuto. L'inchiostro non è certamente di recente produzione, anche se non so datarlo con precisione. Quello che so è che il mio non ha perso la componente blu - e meno male! - anche se so cosa voglia dire, ovvero mi è capitato con un bel calamaio Omas da 130 cc - quello ottagonale per intenderci - che è stinto ed è diventato quasi grigio. Meno male che ne ho un altro più piccolo - e più vecchio - che ha conservato il suo bel blu.
Credo che il problema dell' ingrigimento del Blue Black sia una problematica delle produzioni recenti, sono curioso di cercare quelle vecchie boccette che avevo e provarne una.

Comunque se uno compra una boccetta nuova penso che per un annetto o due tenga il colore... quella che stò usando io era rimasta in un cassetto della scrivania in ufficio da pre pandemia credo di averla acquistata nel 2018 /2019.


Sto facendo altre prove...gocciolamento e asciugatura e... evidenziatore....
Per il gocciolamento e asciugatura sto aspettando che asciughi... per l'evidenziatore.
Beh il Pelikan Nero lo sopporta poco, direi che non è adatto per appunti evidenziati, l'Aurora nero un pò meglio, al Pelikan Blue Black , Salix e Noodler's l'evidenziatore non fa un baffo... immuni.
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Messaggio da balthazar »

Credo che il problema dell' ingrigimento del Blue Black sia una problematica delle produzioni recenti, sono curioso di cercare quelle vecchie boccette che avevo e provarne una.

Comunque se uno compra una boccetta nuova penso che per un annetto o due tenga il colore... quella che stò usando io era rimasta in un cassetto della scrivania in ufficio da pre pandemia credo di averla acquistata nel 2018 /2019.
[/quote]
La mia bottiglia è certamente molto più vecchia. Per curiosità, avendo ripreso in mano un vecchio calamaio di Pelikan Royal Blue presente nella confezione di una Pelikan M400 databile a prima della riunificazione delle Germanie, ho voluto confrontare il colore di questo inchiostro con quello di una boccetta più recente (una da 62,5) ebbene in questo caso c'è un certo scadimento del colore, quello più "fresco" si mantiene più vivido (prova fatta in fretta con una penna in vetro).
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