Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

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Messaggio da mastrogigino »

french82 ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 17:26
Keplero ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 14:24 Personalmente quando ho bisogno di resistenza all'acqua per documenti ufficiali particolari (non è che un Pelikan Black sia cosi facile da far sparire) utilizzo i Rohrer&Klingner, trovato sempre bene, non costano cari e non mi hanno mai dato problemi nemmeno con penne lasciate cariche.
occhio che il Leipziger è veramente poco resistente all'acqua. ha altre ottime caratteristiche ma non certo l'indelibilità :thumbup:
cosa diversa per i ferrogallici della Rohrer ... ma sono da prendere un poco di più colle pinze
La R&K ha anche la linea Documentus, indelebile a nanoparticelle nei colori basici Nero, blu, rosso e verde, costano un 30% in più della linea base.
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Messaggio da Keplero »

french82 ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 17:26
Keplero ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 14:24 Personalmente quando ho bisogno di resistenza all'acqua per documenti ufficiali particolari (non è che un Pelikan Black sia cosi facile da far sparire) utilizzo i Rohrer&Klingner, trovato sempre bene, non costano cari e non mi hanno mai dato problemi nemmeno con penne lasciate cariche.
occhio che il Leipziger è veramente poco resistente all'acqua. ha altre ottime caratteristiche ma non certo l'indelibilità :thumbup:
cosa diversa per i ferrogallici della Rohrer ... ma sono da prendere un poco di più colle pinze
Con la serie Documentus con il nero e il blu non ho avuto mai problemi, qualche problemino di scorrevolezza con il Salix e peggio con lo Scabiosa (anche pulizia)..e sinceramente li evito, non più ripresi... se voglio divertirmi con il ferro gallico ho ancora del vecchio Pelikan e gioco con quello :lol: ed a pensarci è quello che mi da meno problemi a scorrevolezza e pulizia... mah :think:
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Messaggio da Nepgdamn »

mastrogigino ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 17:39
La R&K ha anche la linea Documentus, indelebile a nanoparticelle nei colori basici Nero, blu, rosso e verde, costano un 30% in più della linea base.
magari! avrei già comprato tutti i colori a quel punto :lol: la linea base si aggira sui 5 euro e i dokumentus stanno sui 20

c'è la linea sketchink che è sempre indelebile, ma in colori ben più "particolari"
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Messaggio da mastrogigino »

Nepgdamn ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 22:22
mastrogigino ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 17:39
La R&K ha anche la linea Documentus, indelebile a nanoparticelle nei colori basici Nero, blu, rosso e verde, costano un 30% in più della linea base.
magari! avrei già comprato tutti i colori a quel punto :lol: la linea base si aggira sui 5 euro e i dokumentus stanno sui 20

c'è la linea sketchink che è sempre indelebile, ma in colori ben più "particolari"
Ah, si, hai ragione!
Mi sono confuso con gli "SketchINK", anche quelli a nanopigmenti e indelebili, che stanno a circa 8€ per 50ml, ma non sono "certificati ISO".

I documentus costano parecchio di più!
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Messaggio da Keplero »

Ieri incuriosito un pò da questa discussione mi sono messo a fare delle prove.
E ho scritto su un foglio Blasetti con Nero Auroa, Pelikan Black, Pelikan Blue Black...
Ho fatto asciugare il tutto per 12h e stamattina ho immerso il foglio nel lavandino per circa 3 minuti abbondanti (oltre si sarebbe disfato il foglio e a quel punto che fosse o meno resistente all' acqua l'inchiostro sarebbe stato poco rilevante).
Questo è quello che è risultato.... tutto è rimasto leggibile a mio avviso, certo l'inchiostro deve essere ben asciutto poichè facendo una prova ad inchiostro appena steso anche un ferro gallico fa poco.
Il Pelikan Black è quello che a mio avviso si legge meglio, ma anche l'Aurora non ha poi risentito di molto il Pelikan Blue Black ha un risultato particolare, in pratica ha perso tutta la componente blue e de fatto è rimasta l'ossidazione ferro gallica, resta di un grigio chiaro ma sicuramente leggibile è anche quello che ha sbavato meno.

In conclusione, il mio parere è che ok i Black Pelikan non saranno al 100% waterprof, ma non vedo tutta questa necessità di cercare inchiostri impermeabili super resistenti... non mi pare molto facile cancellare un pelikan se fatto ben asciugare... poi se si vuole una certezza maggioire, il blue black con la sua ossidazione lo rende a mio avviso veramente indelebile, schiarito ma indelebile. Poi sono opinioni personali e valide per le mie esigenze.

Dato che ero in vena di prove ho fatto anche un test dopo 24h dalla scrittura, domani vi posto il risultato a foglio asciutto.
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Messaggio da Keplero »

Ecco la prova di un foglio scritto e fatto asciugare l'inchiostro per 24h, poi lo stesso è stato immerso in acqua tiepida per 5" muovendolo.
Mi pare che i Neri risultano comunque leggibili, ok non waterprof ma leggibilissimi, il Blue Black come dicevo a parte perdere la componente blu è rimasto inalterato... il Diamine è quasi scomparso.
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Messaggio da mastrogigino »

Keplero ha scritto: domenica 26 marzo 2023, 9:08 Ecco la prova di un foglio scritto e fatto asciugare l'inchiostro per 24h, poi lo stesso è stato immerso in acqua tiepida per 5" muovendolo.
Mi pare che i Neri risultano comunque leggibili, ok non waterprof ma leggibilissimi, il Blue Black come dicevo a parte perdere la componente blu è rimasto inalterato... il Diamine è quasi scomparso.
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Messaggio da Koten90 »

Diciamo che differenza da un bulletproof ce n’è, e anche parecchia, soprattutto se uno non ha 12h
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Messaggio da Keplero »

Koten90 ha scritto: domenica 26 marzo 2023, 13:32 Diciamo che differenza da un bulletproof ce n’è, e anche parecchia, soprattutto se uno non ha 12h
Carta da blocco Pignastyl
Be ma sicuramente c'è, ma questo fa parte delle esigenze personali... è ovvio che se uno fa il giornalista e deve prendere appunti sotto la pioggia ha esigenze oggettive diverse.. Resta comunque il fatto che non è che il Pelikan Black una volta asciutto scomprare se viene bagnato e se paliamo di Blue Black resta leggibilissimo e indelebile.
Volevo solo far notare che comunque molti inchiostri, una volta asciutti, restano comunque leggibili e non svaniscono in caso di incidenti idrici, poi uno deve ovviamente valutare i contesti d'uso, però se uso il Pelikan Black in ufficio e fra sei mesi qualcuno mi bagna per errore un documento non è che diventa illeggibile, per le mie esigenze è già una garanzia sufficiente e non devo ricorre a inchiostri particolari che mi possono creare altre problematiche.
Comunque dato che veniva chiesta l'indelibilità all' acqua dei due inchiorstri ho provato a rispondere, ovviamente con il Blue Black (che uso, anche se non mi fa impazzire come cromaticità) c'è sicuramente più tranquillità.
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Messaggio da Koten90 »

Keplero ha scritto: domenica 26 marzo 2023, 14:39 Be ma sicuramente c'è, ma questo fa parte delle esigenze personali… [cut]
Giusta osservazione.
Mi è sembrato utile dare un metro di riferimento per completezza, visto soprattutto che come inchiostri non creano alcun problema, almeno in penne che non risentono del tempo una volta caricate.
Non ho depositi/intasamenti nell’alimentatore, solo qualcuno colora leggermente le cartucce (X-Feather e 41 Brown) e il prezzo è praticamente lo stesso.

Non ho mai testato, ma i bulletproof dovrebbero essere anche anti-UV, quindi non risentono della luce solare che, come si vedeva in un altro post, intacca molto i 4001
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Messaggio da Keplero »

Sicuramente il Royal Blue non ha una resistenza alla luce, ma in verità anche un foglio stampato con la laser alla lunga sbiadisce ed anche i bullet, si restano leggibili ma sbiadiscono pure loro, il Black non saprei, il Blue Black credo che tenga come gli altri ferrogallici, ma deve piacere, oltretutto ho notato che le boccette tendono a perdere la componente blu e col tempo diventano dei grigio scuro, io lo uso ma solo per occasioni particolari perchè di base non lo amo. Comunque i Pelikan (Royal a parte) non sono tra i peggiori a resistenza all' acqua... es ho notato che i Diamine proprio non la sopportano.
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Messaggio da Koten90 »

Verissimo! Il ferrogallico resta una garanzia perché modifica chimicamente la carta. Non importa che resti colorato.
A questo punto, però, potrebbe essere interessante capire come fa chi se lo produce in casa, sicuramente con percentuali maggiori che garantiscono una maggiore traccia chimica.
C’era qualcuno che ha scritto di farselo in casa poco fa
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Messaggio da mastrogigino »

Koten90 ha scritto: domenica 26 marzo 2023, 22:40 Verissimo! Il ferrogallico resta una garanzia perché modifica chimicamente la carta. Non importa che resti colorato.
A questo punto, però, potrebbe essere interessante capire come fa chi se lo produce in casa, sicuramente con percentuali maggiori che garantiscono una maggiore traccia chimica.
C’era qualcuno che ha scritto di farselo in casa poco fa
Occhio che a maggiore acidità corrisponde anche maggiore probabilità di corrodere il pennino se questo è di semplice acciaio e non in oro massiccio, e sicuramente le placcature se le mangia.
Inoltre l'acidità dell'inchiostro danneggia anche la carta e a lungo andare la "buca" (si parla comunque di qualche secolo ), aumentando l'acidità il danneggiamento della carta risulterà accelerato.
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Messaggio da Keplero »

mastrogigino ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 0:40
Koten90 ha scritto: domenica 26 marzo 2023, 22:40 Verissimo! Il ferrogallico resta una garanzia perché modifica chimicamente la carta. Non importa che resti colorato.
A questo punto, però, potrebbe essere interessante capire come fa chi se lo produce in casa, sicuramente con percentuali maggiori che garantiscono una maggiore traccia chimica.
C’era qualcuno che ha scritto di farselo in casa poco fa
Occhio che a maggiore acidità corrisponde anche maggiore probabilità di corrodere il pennino se questo è di semplice acciaio e non in oro massiccio, e sicuramente le placcature se le mangia.
Inoltre l'acidità dell'inchiostro danneggia anche la carta e a lungo andare la "buca" (si parla comunque di qualche secolo ), aumentando l'acidità il danneggiamento della carta risulterà accelerato.
Uno cosa però non mi è molto chiara in merito alla acidità... ma sono solo i ferrogallici che possono corrodere i pennini d'acciaio o tutti quelli che hanno un ph basso ? Perche non sono pochi gli inchiostri con un ph basso anche se non sono ferrogallici... es il Waterman Serenity ha un ph di 2,9, Herbin Myosotis 2,4, il Pelikan Turqoise 2,4, il Parker Blue 2,4...e diversi altri...spesso in tonalità Blue... anche il diffusissimo Royal Blue Pelikan ha un ph basso e l'ho usato dai tempi della scuola con una Pellikano senza aver avuto corrosioni o altri problemi... così i chiedevo se era il Solfato Ferrico a creare problemi e non l'acidità in se.
Ultima modifica di Keplero il lunedì 27 marzo 2023, 14:02, modificato 1 volta in totale.
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Keplero ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 10:45
mastrogigino ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 0:40

Occhio che a maggiore acidità corrisponde anche maggiore probabilità di corrodere il pennino se questo è di semplice acciaio e non in oro massiccio, e sicuramente le placcature se le mangia.
Inoltre l'acidità dell'inchiostro danneggia anche la carta e a lungo andare la "buca" (si parla comunque di qualche secolo ), aumentando l'acidità il danneggiamento della carta risulterà accelerato.
Uno cosa però non mi è molto chiara in merito alla acidità... ma sono solo i ferrogallici che possono corrodere i pennini d'acciaio o tutti quelli che hanno un ph basso ? Perche non sono pochi gli inchiostri con un ph basso anche se non sono ferrogallici... es il Waterman Serenity ha un ph di 2,9, Herbin Myosotis 2,4, il Pelikan Turqoise 2,4, il Parker Blue 2,4...e diversi altri...spesso in tonalità Blue... anche il diffusissimo Royal Blue Pelikan ha un ph basso e l'ho usato dai tempi della scuola con una Pellikano senza aver avuto corrosioni o altri problemi... così i chiedevo se era il Solfato Ferrico a creare problemi e non l'acidità in se.
Non sono un chimico, ma sospetto che sia proprio la presenza della componente ferrica che fa un'interazione chimico sia con la carta che con il metallo dell' acciaio, degradandoli, quindi , sempre per precauzione direi che aumentando la concentrazione di "quella roba lì " si avrà sicuramente una più forte interazione con la carta, e quindi una maggiore "indelebilità ", ma anche una maggiore corrosione sia del foglio che del pennino.
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