Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

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VincenzoDG
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Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

Messaggio da VincenzoDG »

Buon giorno a tutti.

Si, lo so, esiste un lungo thread dove si elencano tutti gli inchiostri waterproof ma limitandosi a questi due, mi pare di capire che il Blue Black sia considerato resistente all’acqua mentre il Brilliant Black no (o comunque meno resistente del primo).

Parlo proprio degli economici inchiostri della serie 4001, ossia quelli che è facile presumere si usano quotidianamente da molti.

Potrei avere vostri pareri sulla veridicità di questo assunto e, se possibile, del perché?

Inoltre la mia curiosità mi spinge a chiedere se questi inchiostri, soprattutto il Blue Black, possono essere chimicamente nocivi per alimentatori e pennini.

Vi ringrazio ma è una curiosità che ho da tempo.
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geko
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Messaggio da geko »

Hai letto qua?
https://thepelikansperch.com/2016/04/20 ... ack-story/

L'unica certezza che ti posso dare è che il nero attuale non è resistente all'acqua.
:wave:
Per concludere e terminarla con un'indagine che la mancanza di idonei risultati rende quanto mai penosa, dobbiamo dire che, da qualunque parte si esamini la questione, non c'è nulla in comune fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima.
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Messaggio da Monet63 »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 10:18 Potrei avere vostri pareri sulla veridicità di questo assunto e, se possibile, del perché?
Gli inchiostri Pelikan 4001 non vengono dati come resistenti all'acqua, perché a base di coloranti comuni.
Tuttavia il 4001 Blue-Black ha un minimo di resistenza grazie alla blanda (e sottolineo, blanda) base ferrogallica che lo compone.
:wave:
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Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

Messaggio da PierPan »

Essendo interessato in quanto con la stilografica firmo anche documenti con valenza legale, approfitto dell'argomento per chiedervi se a voi risulta che gli inchiostri ferrogallici siano dannosi per gli alimentatori.
Pierluigi
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Messaggio da Monet63 »

PierPan ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 17:42 Essendo interessato in quanto con la stilografica firmo anche documenti con valenza legale, approfitto dell'argomento per chiedervi se a voi risulta che gli inchiostri ferrogallici siano dannosi per gli alimentatori.
Pierluigi
No, ma una manutenzione appena più frequente è sempre una buona cosa; più che altro per la possibile (non probabile, ma possibile) corrosione del pennino sul lungo periodo.
:wave:
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Messaggio da valhalla »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 10:18 Potrei avere vostri pareri sulla veridicità di questo assunto e, se possibile, del perché?
Questo è quello che succede lasciando una goccia d'acqua ad asciugare su una scritta fatta con il 4001 blue black:
https://inks.lw.trueelena.org/images/20 ... g_7250.jpg
e questo quello che succede con il nero:
https://inks.lw.trueelena.org/images/20 ... g_7247.jpg

(ignora pure il blu e il quink sul lato sinistro delle foto)
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Messaggio da VincenzoDG »

Monet63 ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 13:29 Gli inchiostri Pelikan 4001 non vengono dati come resistenti all'acqua, perché a base di coloranti comuni.
Tuttavia il 4001 Blue-Black ha un minimo di resistenza grazie alla blanda (e sottolineo, blanda) base ferrogallica che lo compone.
:wave:
Ti ringrazio Monet63 per la risposta circostanziata.
Avevo letto della componente ferrogallica presente nel Pelikan 4001 Blue Black ma avevo pure letto che la formulazione degli inchiostri 4001 era mutata nel tempo (anche per adeguarsi ad alcune norme) per cui non ero più certo che tale inchiostro fosse ancora a base ferrogallica.

Immagino che sia l’ossidazione della componente metallica, diciamo così, che consente la permanenza nel tempo e all’acqua.

valhalla ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 19:09 Questo è quello che succede lasciando una goccia d'acqua ad asciugare su una scritta fatta con il 4001 blue black:
https://inks.lw.trueelena.org/images/20 ... g_7250.jpg
e questo quello che succede con il nero:
https://inks.lw.trueelena.org/images/20 ... g_7247.jpg

(ignora pure il blu e il quink sul lato sinistro delle foto)
Ti ringrazio Valhalla per le interessanti e visivamente illuminanti schede comparative da te linkate.
Eh si, direi proprio che mentre con gli altri inchiostri 4001 (Blue Royal e Brilliant Black) - nonché vedo anche col Parker Quink Black - si impiastriccia tutto, solo col Pelikan 4001 Blue Black si mantiene la leggibilità nonostante l’azione della goccia d’acqua.

geko ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 11:21 Hai letto qua?
https://thepelikansperch.com/2016/04/20 ... ack-story/

L'unica certezza che ti posso dare è che il nero attuale non è resistente all'acqua.
:wave:
Grazie Geko per il link, molto interessante, che hai indicato.
Effettivamente ho letto cose ne non sapevo se non per sentito dire.
Non ho capito, tuttavia, se l’Edelstein Tanzanite è inchiostro resistente all’acqua e se, al contrario del 4001 Blue Black, non contenga una base ferrogallica per cui è da considerarsi assolutamente sicuro per alimentatori e pennini.

A proposito del Pelikan 4001 Blue Black, ho letto in alcune recensioni che se non correttamente conservato tende a degradarsi. In che senso?
È che si intende per “corretta conservazione? Al buio? Lontano da fonti di calore? Usarlo entro un certo tempo dall’acquisto? O cosa altro?
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Messaggio da Monet63 »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 22:20 A proposito del Pelikan 4001 Blue Black, ho letto in alcune recensioni che se non correttamente conservato tende a degradarsi.

In che senso?

È che si intende per “corretta conservazione? Al buio? Lontano da fonti di calore? Usarlo entro un certo tempo dall’acquisto?

O cosa altro?
Ho sempre usato il Pelikan blue-black 4001, ed effettivamente oggi lo trovo più delicato rispetto a un tempo; nello specifico, tende a perdere la componente blu (cioè quella colorata) restando la blanda base ferrogallica (grigiastra). Personalmente lo mantengo sullo scaffale, mai colpito da fonti di calore, chiuso nella sua scatoletta.
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Messaggio da alfred81 »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 22:20 A proposito del Pelikan 4001 Blue Black, ho letto in alcune recensioni che se non correttamente conservato tende a degradarsi.

In che senso?

È che si intende per “corretta conservazione? Al buio? Lontano da fonti di calore? Usarlo entro un certo tempo dall’acquisto?

O cosa altro?
A me è successo quello che dice Monet... ne ho gettato via una mezza boccetta qualche anno fa... dopo un po' di tempo, conservato al buio nel cassetto della scrivania, era diventato una sorta di grigio "matita"
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Messaggio da Monet63 »

alfred81 ha scritto: venerdì 1 ottobre 2021, 1:38 A me è successo quello che dice Monet... ne ho gettato via una mezza boccetta qualche anno fa... dopo un po' di tempo, conservato al buio nel cassetto della scrivania, era diventato una sorta di grigio "matita"
Ah, ecco... ingrigito anche se conservato al buio. Mi piacerebbe tanto capire che colorante viene usato, ma non sono mai riuscito a trovare notizie utili in proposito. Avevo pensato al blu di metilene, molto economico e brillante ma non proprio stabile; ovviamente è una mia congettura. Lo uso molto meno proprio per la tendenza a ingrigire che, tuttavia, un tempo non c'era (ho blu-neri Pelikan degli anni 50/60 ancora perfetti).
:wave:
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Messaggio da alfred81 »

Monet63 ha scritto: venerdì 1 ottobre 2021, 1:53
alfred81 ha scritto: venerdì 1 ottobre 2021, 1:38 A me è successo quello che dice Monet... ne ho gettato via una mezza boccetta qualche anno fa... dopo un po' di tempo, conservato al buio nel cassetto della scrivania, era diventato una sorta di grigio "matita"
Ah, ecco... ingrigito anche se conservato al buio. Mi piacerebbe tanto capire che colorante viene usato, ma non sono mai riuscito a trovare notizie utili in proposito. Avevo pensato al blu di metilene, molto economico e brillante ma non proprio stabile; ovviamente è una mia congettura. Lo uso molto meno proprio per la tendenza a ingrigire che, tuttavia, un tempo non c'era (ho blu-neri Pelikan degli anni 50/60 ancora perfetti).
:wave:
Ti dirò che ho provato, prima di buttarlo, a recuperarlo aggiungendo un po' di blu di metilene, che mi trovavo in casa per l'acquario... Ma neppure quello ha funzionato... Poi, incavolato, l'ho buttato nel lavandino ...lo so che non si fa :lol:
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Messaggio da Monet63 »

alfred81 ha scritto: venerdì 1 ottobre 2021, 2:00 Ti dirò che ho provato, prima di buttarlo, a recuperarlo aggiungendo un po' di blu di metilene, che mi trovavo in casa per l'acquario... Ma neppure quello ha funzionato... Poi, incavolato, l'ho buttato nel lavandino ...lo so che non si fa :lol:
Io ci avevo messo un po' di Private Reserve Black Magic Blue, un inchiostro molto saturo, e in effetti era diventato bellissimo. Ma poi, alla volta successiva, ho pensato "ma che sto a ffà..." e quindi gli ho preferito un ferrogallico sempre blando ma che trovo bellissimo: il KWZ IG Blue n° 3. In ogni caso, volendo per forza il Pelikan, molto meglio il vintage, ammesso di trovarlo.
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Messaggio da Maqroll »

E' da un po' che volevo provare questo inchiostro ed ho comprato da poco una confezione di inchiosto Pelikan Blue black in cartucce ed erano inspiegabilmente grige, tanto è vero che ho pensato fosse sbagliata la confezione. Ora ho capito. Ne ho appena comprata una boccetta ma non l'ho ancora provata.
Ultima modifica di Maqroll il venerdì 1 ottobre 2021, 10:43, modificato 1 volta in totale.
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Pelikan 4001 Brilliant Black e Blue Black: indelebilità all’acqua

Messaggio da VincenzoDG »

Anche io ho una vecchia boccetta di Pelikan 4001 Blue Blak che ho provato, nella (errata) convinzione che le formulazioni vintage, diciamo così, fossero migliori di quelle nuove.

E, invece, sono rimasto davvero deluso dal colore grigio e spento che lasciava sulla carta.

Però avevo già letto di questa faccenda della degradazione di questo inchiostro e quindi, molto più recentemente, ho voluto riprovare con una nuova boccetta ottenendo risultati molto migliori e vicini alle mie aspettative.

Certo, non è un vero blue black (come ad esempio, a mio parere, può essere il Montblanc midnight blue che è molto più scuro e intenso come colore ma ... a ben altri costi) ma per quello che costa è sicuramente un possibile inchiostro semi permanente per uso quotidiano. Il calamaio da 30ml, infatti, si trova sui 5-6 euro ...

Tra l’altro, se mi posso permettere un consiglio a chi gradisce, come me, un tratto dal colore più denso e saturo (leggi: meno slavato) il Pelikan 4001 Blue Black da il meglio di sé con pennini sottili. Con tratto largo, a mio avviso, questo inchiostro perde molto.
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Messaggio da DRJEKILL »

Okkio al blu black pelikan 4001…
Puzza…
Dopo un po’ di tempo però la puzza diventa sopportabile…
Trascorso un altro pochino di tempo ti abitui…
E dopo qualche mese… diventa irresistibile…
Me lo annuso di continuo…
🤪
"L'umorismo non ha prezzo"
TOTO'
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