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ma il pennino della Ahab si può considerare flessibile... oppure no?

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ma il pennino della Ahab si può considerare flessibile... oppure no?

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Ste003 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 11:41 Questo è un flessibile (?) 😎
Se intendi il termine 'flessibile' in un'accezione generica direi di sì. Dalla foto si evince indiscutibilmente la variazione di tratto.
Se invece ti riferisci al termine 'flessibile' nella sua accezione specifica, quella cioè dell'indice di rigidità di Maturana-Campos, Nishimura ecc. è essenziale sapere a che pressione si esercita una determinata variazione di tratto. Se la pressione per ottenere quel tanto fosse eccessiva, vale sempre la considerazione di Piccardi:
piccardi ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 0:12 Ma questi la penna la usano come taglierino o devono ricalcare a carta carbone su 4 copie?
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pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 12:38
Senza usare metodi scientifici, metto in ordine di sofficità: jowo modificato, zebra, pennino cinese, ahab.
Siccome la cosa mi interessa molto, vorrei sapere se nell'uso ordinario, diciamo corsivo da appunti, senza impostare troppo la mano, la Ahab così modificata è in grado di generare un'escursione di tratto decente o ci devi saltare sopra a due piedi. Puoi fare una prova e mettere la foto?
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Koten90 ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 21:11 Tenendo conto che il buon Piccardi ha sempre detto che 250g sono un’immensità per raggiungere 1mm con un flessibile di quelli veri, posso dire che questi sono i valori ottenuti con le mie l’ultima volta, tanto per riferimento
Sorprende la justus, pensavo più morbida...
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Messaggio da Koten90 »

MrkLch ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 13:41
Ste003 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 11:41 Questo è un flessibile (?) 😎
Se intendi il termine 'flessibile' in un'accezione generica direi di sì. Dalla foto si evince indiscutibilmente la variazione di tratto.
Qualsiasi pennino ha una certa flessione se sottoposto al giusto peso. Il Jinhao #8 arriva a 1mm di apertura con quasi 1kg di forza applicata.
MrkLch ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 13:47 Sorprende la justus, pensavo più morbida...
è un pennino morbido (o soft o demiflex), quindi più rigido di un flessibile (a sua volta più rigido di superflex e molto più rigido di wet noodle) e più morbido di un elastico (o molleggiato).

Ribadisco che per vedere variazione di tratto non serve arrivare a 1mm di apertura, basta qualche decimo
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Messaggio da pbon »

Koten90 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 14:24 Qualsiasi pennino ha una certa flessione se sottoposto al giusto peso. Il Jinhao #8 arriva a 1mm di apertura con quasi 1kg di forza applicata.
Non sono esperto. Ma ho notato che alcuni metalli sono più flessibili. Io ho vari pennini jowo, e ho provato a fletterli. Questi jowo semplicemente non flettono, ma si piegano se li spingi troppo, si deformano in modo irreversibile e di norma sono rigidi.

Invece i pennini hongdian sono legittimamente flessibili e tornano nella posizione originale. Stesso vale per i jinhao che probabilmente sono prodotti dalla stessa azienda cinese.

Il pennino ahab è veramente flessibile, fatto apposta per flettere, non è un semplice pezzo di metallo qualsiasi, è differente. magari serve una forza sovrumana che porta a lasciare marchi sulla carta per "flettere" ahab non modificato, ma è comunque un vero e proprio pennino flessibile che funziona. Serve appunto una pressione bestiale, ma funziona e ahab torna a posto e non si deforma in modo irreparabile.

Pertanto ho concluso che non tutti i pennini possono essere considerati flessibili. Si vede che ci sono differenze nel metallo usato, o nel processo che porta a formarlo. Non ne ho idea.

Questa ipotesi l'ho validata dopo che ho comperato pennini cinesi da intinzione, sono "flessibili" ma solo grazie alla forma del pennino. Sono simili allo zebra G ma fatti di materiale differente e pertanto non hanno le medesime capacità.
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Messaggio da pbon »

MrkLch ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 13:46 Siccome la cosa mi interessa molto, vorrei sapere se nell'uso ordinario, diciamo corsivo da appunti, senza impostare troppo la mano, la Ahab così modificata è in grado di generare un'escursione di tratto decente o ci devi saltare sopra a due piedi. Puoi fare una prova e mettere la foto?
Comprerò un bilancino digitale su aliexpress dato che mi hai fatto venire la curiosità. Io personalmente non riesco a flettere nella scrittura veloce e la posizione della mano che uso per scrivere è differente da quella che uso per disegnare.

Pertanto io non riesco a flettere rapidamente, neanche con zebra G. Ma può darsi che altri riescano. Per quanto riguarda la scrittura normale, penso che potresti tirare qualche linea flessa con una pressione moderata. Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
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pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:53 Non sono esperto. Ma ho notato che alcuni metalli sono più flessibili. Io ho vari pennini jowo, e ho provato a fletterli. Questi jowo semplicemente non flettono, ma si piegano se li spingi troppo, si deformano in modo irreversibile e di norma sono rigidi.
Invece i pennini hongdian sono legittimamente flessibili e tornano nella posizione originale. Stesso vale per i jinhao che probabilmente sono prodotti dalla stessa azienda cinese.

Il pennino ahab è veramente flessibile, fatto apposta per flettere, non è un semplice pezzo di metallo qualsiasi, è differente. magari serve una forza sovrumana che porta a lasciare marchi sulla carta per "flettere" ahab non modificato, ma è comunque un vero e proprio pennino flessibile che funziona. Serve appunto una pressione bestiale, ma funziona e ahab torna a posto e non si deforma in modo irreparabile.

Pertanto ho concluso che non tutti i pennini possono essere considerati flessibili. Si vede che ci sono differenze nel metallo usato, o nel processo che porta a formarlo. Non ne ho idea.

Questa ipotesi l'ho validata dopo che ho comperato pennini cinesi da intinzione, sono "flessibili" ma solo grazie alla forma del pennino. Sono simili allo zebra G ma fatti di materiale differente e pertanto non hanno le medesime capacità.
La geometria, nei processi produttivi odierni, è senz'altro la componente principale per ottenere morbidezza e elasticità: dalla lunghezza del pennino, alla larghezza delle ali, alla curvatura, alla lunghezza della fenditura, a eventuali tagli, allo spessore della lamina... Tutto fa.

Il materiale dei pennini da intinzione come lo Zebra G e altri è un'altra caratteristica importante che porta con sé uno svantaggio non da poco: non sono fatti di acciaio inossidabile, ma di acciaio che tende a corrodersi al contatto con gli inchiostri.

Tra oro e acciaio inox dei pennini stilografici ci sono sicuramente differenze, ma in entrambi i casi si deve scendere a compromessi: l'acciaio va ammorbidito modificandone la geometria, l'oro deve diventare elastico mettendo in lega altri metalli (non troverai mai un pennino in oro puro 24kt perché è un metallo che si deforma e non torna in posizione).

L'antico metodo di laminazione dell'oro per produrre pennini flessibili come i vintage pare sia andato perso durante il secolo scorso. Da un certo punto in avanti tutti hanno smesso di fare pennini flessibili in quel modo, probabilmente per industrializzare i processi e contenere i costi.
pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:56 Comprerò un bilancino digitale su aliexpress dato che mi hai fatto venire la curiosità. Io personalmente non riesco a flettere nella scrittura veloce e la posizione della mano che uso per scrivere è differente da quella che uso per disegnare.

Pertanto io non riesco a flettere rapidamente, neanche con zebra G. Ma può darsi che altri riescano. Per quanto riguarda la scrittura normale, penso che potresti tirare qualche linea flessa con una pressione moderata. Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
Va benissimo anche la normale bilancia da cucina, non serve qualcosa di professionale.

La flessione di un pennino davvero flessibile si ottiene anche nell'uso normale: solo tirando la penna verso il basso si crea una forza maggiore che tende a far aprire i rebbi (di qualche decimo, non si pretende un allargamento di 1mm) sufficiente a dare una certa variazione di tratto.
La flessibilità del pennino è, in genere, un qualcosa che costringe a rallentare la normale scrittura: si ha l'impressione che la mano vado e il pennino sia rimasto indietro, come se fosse poco scorrevole. È assolutamente normale avere una certa limitazione, anche se non impediscono la scrittura a velocità "normale". Semplicemente non van benissimo quando si scrive di corsa
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MrkLch ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 13:41
Ste003 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 11:41 Questo è un flessibile (?) 😎
Se intendi il termine 'flessibile' in un'accezione generica direi di sì. Dalla foto si evince indiscutibilmente la variazione di tratto.
Se invece ti riferisci al termine 'flessibile' nella sua accezione specifica, quella cioè dell'indice di rigidità di Maturana-Campos, Nishimura ecc. è essenziale sapere a che pressione si esercita una determinata variazione di tratto. Se la pressione per ottenere quel tanto fosse eccessiva, vale sempre la considerazione di Piccardi:
Naturalmente è flessibile, lo so… ci ho messo anche la faccina, ma non si è capito che era un commento retorico… Grazie comunque per la risposta…
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Koten90 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 16:23 L'antico metodo di laminazione dell'oro per produrre pennini flessibili come i vintage pare sia andato perso durante il secolo scorso. Da un certo punto in avanti tutti hanno smesso di fare pennini flessibili in quel modo, probabilmente per industrializzare i processi e contenere i costi.
Chissà se era la centinatura - che ad oggi solo Aurora sostiene di applicare - o la lega con cui i pennini erano fatti.

Probabilmente una combinazione di fattori, ma considerati i volumi veramente ridicoli di produzione di un pennino in oro odierno rispetto ad uno dei tempi delle stilografiche, io propenderei per la seconda. Ossia non è fattibile una lega specifica per pennini, ma si usano leghe destinate all'industria orafa.
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Ste003 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 17:12 Naturalmente è flessibile, lo so… ci ho messo anche la faccina, ma non si è capito che era un commento retorico… Grazie comunque per la risposta…
Non ho afferrato l'ironia della domanda retorica perché si stava parlando di tassonomia e dalla foto si capisce solo che è un pennino flessibile ma non se è un super-flessibile, un flessibile o un semi- flessibile. Che era per l'appunto la materia di cui si discuteva. Per poterti dire se è un flessibile nell'accezione tassonomica avrei bisogno di sapere con che pressione flette per produrre un tratto di 1mm.
Te lo dico senza puntini di sospensione :thumbup:
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Messaggio da sansenri »

Koten90 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 16:23
pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:53 Non sono esperto. Ma ho notato che alcuni metalli sono più flessibili. Io ho vari pennini jowo, e ho provato a fletterli. Questi jowo semplicemente non flettono, ma si piegano se li spingi troppo, si deformano in modo irreversibile e di norma sono rigidi.
Invece i pennini hongdian sono legittimamente flessibili e tornano nella posizione originale. Stesso vale per i jinhao che probabilmente sono prodotti dalla stessa azienda cinese.

Il pennino ahab è veramente flessibile, fatto apposta per flettere, non è un semplice pezzo di metallo qualsiasi, è differente. magari serve una forza sovrumana che porta a lasciare marchi sulla carta per "flettere" ahab non modificato, ma è comunque un vero e proprio pennino flessibile che funziona. Serve appunto una pressione bestiale, ma funziona e ahab torna a posto e non si deforma in modo irreparabile.

Pertanto ho concluso che non tutti i pennini possono essere considerati flessibili. Si vede che ci sono differenze nel metallo usato, o nel processo che porta a formarlo. Non ne ho idea.

Questa ipotesi l'ho validata dopo che ho comperato pennini cinesi da intinzione, sono "flessibili" ma solo grazie alla forma del pennino. Sono simili allo zebra G ma fatti di materiale differente e pertanto non hanno le medesime capacità.
La geometria, nei processi produttivi odierni, è senz'altro la componente principale per ottenere morbidezza e elasticità: dalla lunghezza del pennino, alla larghezza delle ali, alla curvatura, alla lunghezza della fenditura, a eventuali tagli, allo spessore della lamina... Tutto fa.

Il materiale dei pennini da intinzione come lo Zebra G e altri è un'altra caratteristica importante che porta con sé uno svantaggio non da poco: non sono fatti di acciaio inossidabile, ma di acciaio che tende a corrodersi al contatto con gli inchiostri.

Tra oro e acciaio inox dei pennini stilografici ci sono sicuramente differenze, ma in entrambi i casi si deve scendere a compromessi: l'acciaio va ammorbidito modificandone la geometria, l'oro deve diventare elastico mettendo in lega altri metalli (non troverai mai un pennino in oro puro 24kt perché è un metallo che si deforma e non torna in posizione).

L'antico metodo di laminazione dell'oro per produrre pennini flessibili come i vintage pare sia andato perso durante il secolo scorso. Da un certo punto in avanti tutti hanno smesso di fare pennini flessibili in quel modo, probabilmente per industrializzare i processi e contenere i costi.
pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:56 Comprerò un bilancino digitale su aliexpress dato che mi hai fatto venire la curiosità. Io personalmente non riesco a flettere nella scrittura veloce e la posizione della mano che uso per scrivere è differente da quella che uso per disegnare.

Pertanto io non riesco a flettere rapidamente, neanche con zebra G. Ma può darsi che altri riescano. Per quanto riguarda la scrittura normale, penso che potresti tirare qualche linea flessa con una pressione moderata. Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
Va benissimo anche la normale bilancia da cucina, non serve qualcosa di professionale.

La flessione di un pennino davvero flessibile si ottiene anche nell'uso normale: solo tirando la penna verso il basso si crea una forza maggiore che tende a far aprire i rebbi (di qualche decimo, non si pretende un allargamento di 1mm) sufficiente a dare una certa variazione di tratto.
La flessibilità del pennino è, in genere, un qualcosa che costringe a rallentare la normale scrittura: si ha l'impressione che la mano vado e il pennino sia rimasto indietro, come se fosse poco scorrevole. È assolutamente normale avere una certa limitazione, anche se non impediscono la scrittura a velocità "normale". Semplicemente non van benissimo quando si scrive di corsa
nel caso specifico del pennino montato sulla Ahab, che secondo me, ad occhio, è un Kanwrite (Ahab non produce pennini, Kanwrite è uno dei maggiori produttori indiani di pennini) tra i motivi che citi, secondo me il principale è la geometria, che si ritrova anche su altri pennini flessibili, ossia il taglio molto allungato tra i rebbi. Dubito che usino una lega particolare di acciaio...
Che fletta (la versione originale non modificata) non c'è dubbio, ma la pressione necessaria (anche se non l'ho misurata) è tale, che a mio parere il pennino citato "non è flessibile neanche per niente"...
Kanwrite nib + feed 2.jpg

io l'ho cambiato con un Bock perché mi dava sui nervi...
Kanwrite nib + feed 3.jpg
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pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:56 Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
Ma infatti a essere sinceri a me non interessa la calligrafia. Per quel tipo di produzione artistica i pennini d'elezione sono quelli a inzuppo. A me interessa la grafia ordinaria praticata con il flessibile stilografico. Non parlo di un corsivo estremamente veloce. Una scrittura a marcia normale attraversata dai chiaroscuri di un buon flessibile.
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pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:56 Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
IMG_20240422_202410.jpg
Possibilmente senza slogarsi il polso ;)

Se puoi esemplifica con la Ahab modificata un corsivo svagato ma dinamico come da illustrazione. Mi interessa l'escursione di tratto nell'uso ordinario.
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Messaggio da sansenri »

MrkLch ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 20:19
pbon ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 15:56 Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
Ma infatti a essere sinceri a me non interessa la calligrafia. Per quel tipo di produzione artistica i pennini d'elezione sono quelli a inzuppo. A me interessa la grafia ordinaria praticata con il flessibile stilografico. Non parlo di un corsivo estremamente veloce. Una scrittura a marcia normale attraversata dai chiaroscuri di un buon flessibile.
Concordo con lo scopo, anch'io non pratico calligrafia, ma i pennini duri come chiodi non li apprezzo molto, mi piace un po' di morbidezza (anche di flessibilità se c'è, ma è rara su pennini ordinari). Su qualche penna la morbidezza c'è senza che si dichiari flessibilità (Aurora rebbi lunghi, Pelikan M200 soprattutto le versioni old style). Un buon flessibile però è altro, quello che mentre lo usi ti dà variazione di tratto anche se non forzi il movimento, senza che neanche ci pensi. In genere però o vai su oro 14k e penna vintage o è dura che lo trovi.
L'Ahab (visto che parliamo di questo) no di certo.
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sansenri ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 22:06 Concordo con lo scopo, anch'io non pratico calligrafia, ma i pennini duri come chiodi non li apprezzo molto, mi piace un po' di morbidezza (anche di flessibilità se c'è, ma è rara su pennini ordinari). Su qualche penna la morbidezza c'è senza che si dichiari flessibilità (Aurora rebbi lunghi, Pelikan M200 soprattutto le versioni old style). Un buon flessibile però è altro, quello che mentre lo usi ti dà variazione di tratto anche se non forzi il movimento, senza che neanche ci pensi. In genere però o vai su oro 14k e penna vintage o è dura che lo trovi.
L'Ahab (visto che parliamo di questo) no di certo.
Sulla Ahab normale siamo d'accordo. Ma l'utente Pbon ha modificato il pennino della Ahab manualmente praticando un intaglio su entrambi i lati del pennino, variandone radicalmente la geometria.
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