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maylota
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Messaggio da maylota »

rrfreak63 ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 17:20
P.S. ho letto di uno scrittore che dice che la cucina italiana non esiste e che sono fantomatiche invenzioni la fama che ha, che le ricette sono di altra origine. Mavaff...
Alberto Grandi che con Marianna Giusti aveva scritto un libro sul tema e doveva fare il lancio stampa.
Si sono intervistati a vicenda sul Financial Times un paio di anni per fare un po' di polverone ad uso dell'editore (è durato 3 giorni)....lasciamoli stare :D
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Abulafia ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 16:56

La conoscenza è quella di esserci stati, però.
Sono ricette tradizionali, mai codificate fino in anni recentissimi, neanche recenti.

E se ad Amatrice non sanno che cosa sia l'amatriciana... figurati altrove :D

La cipolla c'è sempre stata, comunque: non si può dare prova negativa quando c'è la prova positiva :thumbup:
Ma che stai scherzando? A me dici che la conoscenza è esserci stato?

Io sono nato a Roma, ho i parenti in Umbria e tutti gli anni faccio raduni motociclistici in quella zona.

Prova ad andare dalla Benny ad Amatrice e dille che ci vuole la cipolla, ti caccia dal suo Agriturismo :lol:

Avrai parlato con qualche immigrato clandestino :D

Ti ho fatto la cronistoria di come nasce l’Amatriciana e da dove deriva, poi pensala come ti pare.

Ci sono ricette che nascono secondo determinati criteri e l’originale è quello, poi ci si possono fare varianti ma si tratta appunto di varianti.

Altre ricette viceversa non hanno un protocollo fisso e tipicamente sono quelle cosiddette “povere” che sono nate utilizzando gli ingredienti che si hanno in casa. Esempio classico la pasta al forno che ognuno la fa a modo suo o le varie focacce rustiche il cui ripieno è formato da quel che si ha in casa ( formaggi, salumi, verdure o altro)
Anche il ragù in realtà è un sugo di pomodoro con la carne ma se parli di ragù alla Bolognese ha caratteristiche specifiche come anche quello Napoletano. Quindi è legittimo chiamare ragù qualunque sugo di carne ma se ci metti dentro la salsiccia Napoletana non lo puoi chiamare ragù alla Bolognese :thumbup:

Oggi siamo invasi in televisione e sui media di Chef o presunti tali che si inventano ricette e chiunque vede qualche programma pensa di essere diventato un esperto. Le “basi” della cucina sono una cosa diversa e bisogna conoscerle.
Cesare Augusto
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Messaggio da maylota »

Automedonte ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 17:52
Abulafia ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 16:56 La cipolla c'è sempre stata, comunque: non si può dare prova negativa quando c'è la prova positiva :thumbup:
Prova ad andare dalla Benny ad Amatrice e dille che ci vuole la cipolla, ti caccia dal suo Agriturismo :lol:
Quando sull'Amatriciana ci si riduce a fare le guerre di religione sulla cipolla (che poi è uno dei pochi piatti italiani che non ci va) siamo alla frutta.

L'amatriciana provate a farla seriamente sul wok, sapendo come si fa "normalmente", con gli ingredienti corretti ma cottura veloce. Secondo me ci sta, ma da noi wok vuol dire etnico e quindi deve stare dentro la loro botteguccia e non venire a provare ad insegnare qualcosa a noi (che magari lo sapremmo usare anche meglio di tanti altri ma manco ci proviamo con i nostri piatti feticcio)
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Messaggio da RisottoPensa »

A me sembra di averla mangiata con la cipolla ad Ariccia dove ci sono stato per la porchetta :eh:
Mi sbaglio forse
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Messaggio da sansenri »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 12:22 Cannoli non mi sono particolarmente piaciuti, ma principalmente perché quelli che ho provato avevano la sfoglia spessa...

Magari gli anellini, ma a me sembra tanto pasta(spaghetti?) al forno più lavorata :mrgreen:
i cannoli vanno a gusto, per me sono meravigliosi, ma posso capire chi non apprezzi un dolce molto dolce, eppure la crema di ricotta, almeno dal Lazio in giù è fortemente diffusa in Italia e quindi un gusto acquisito per almeno una metà di italiani.
D'altronde sono dolci (quelli a base di ricotta e zucchero) la cui origine risale alla notte dei tempi.
La ricotta è il frutto della pastorizia ovina, quella diciamo più povera, che proprio per questo è molto diffusa. Mischiarla con lo zucchero e farci dei dolci nasce dall'esperienza che la ricotta con lo zucchero si conserva molto più a lungo (la scienza arriva molto dopo a confermate che lo zucchero agisce da conservante perché in concentrazione elevata previene la proliferazione dei batteri).
La sfoglia del cannolo è un arte, farla sottile e croccante (rigorosamente avvolta nella canna di bamboo e fritta nello strutto) e farcirla solo al momento è il trucco.
Purtroppo oggi non solo la si frigge nell'olio, ma la si fa spessa perché si conserva più a lungo, quando addirittura la si "lacca" di cioccolato all'interno così la crema non la bagna e il cannolo si conserva di più. Sono trucchi della gastronomia moderna che deve vendere i cannoli a chi se li porta fino a casa, spesso in aereo...
Come tutte le specialità gastronomiche, trovare un buon cannolo a Milano o a Roma è un po' come trovare una buona Pastiera in quelle stesse città.
Ci si avvicina in qualche raro caso, ma per godere si deve andare a Napoli, e possibilmente nel luogo raccomandato da un napoletano verace.

Ma gli anelletti (per carità, non anellini) sono una specialità (certo una pasta) quasi unicamente della zona di Palermo (oggi più diffusi in altre parti della Sicilia), usa sorta di pasta al forno condita con un ragù locale, non più elaborata di una buona lasagna.
Una volta i mulini e il pastificio che la producevano (mulino Piraino, e pastificio Tomasello) appartenevano ad una unica famiglia (i Piraino e i Tomasello sono imparentati) a qualche decina di chilometri da Palermo. La pasta più buona che ci sia (ovviamente non facevano solo gli anelletti). I Tomasello esportavano fino in America.
Oggi purtroppo la crisi del grano ha cambiato molte cose e anche le persone sono cambiate (gli imprenditori attivi erano persone della generazione precedente alla mia - e ovviamente l'attività risaliva ai loro antenati -, erano amici dei miei genitori, e i loro figli erano miei amici di infanzia :) - che purtroppo un po' ci hanno tentato a mandare avanti le tradizioni, poi hanno seguito altre strade ).
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Messaggio da Automedonte »

maylota ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 18:46
Automedonte ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 17:52

Prova ad andare dalla Benny ad Amatrice e dille che ci vuole la cipolla, ti caccia dal suo Agriturismo :lol:
Quando sull'Amatriciana ci si riduce a fare le guerre di religione sulla cipolla (che poi è uno dei pochi piatti italiani che non ci va) siamo alla frutta.

L'amatriciana provate a farla seriamente sul wok, sapendo come si fa "normalmente", con gli ingredienti corretti ma cottura veloce. Secondo me ci sta, ma da noi wok vuol dire etnico e quindi deve stare dentro la loro botteguccia e non venire a provare ad insegnare qualcosa a noi (che magari lo sapremmo usare anche meglio di tanti altri ma manco ci proviamo con i nostri piatti feticcio)
Io non nulla contro il wok ma ci faccio altre preparazioni e lo trovo comodo e funzionale, per certe ricette preferisco la tradizione.

Come le patate fritte sicuramente nella friggitrice ultramoderna vengono bene, sono più facili da fare e fanno meno male, ma nella vecchia padella in ferro tutta incrostata hanno un altro sapore :D
Ultima modifica di Automedonte il venerdì 13 giugno 2025, 20:29, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Polemarco »

maylota ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 18:46
Automedonte ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 17:52

Prova ad andare dalla Benny ad Amatrice e dille che ci vuole la cipolla, ti caccia dal suo Agriturismo :lol:
Quando sull'Amatriciana ci si riduce a fare le guerre di religione sulla cipolla (che poi è uno dei pochi piatti italiani che non ci va) siamo alla frutta.

L'amatriciana provate a farla seriamente sul wok, sapendo come si fa "normalmente", con gli ingredienti corretti ma cottura veloce. Secondo me ci sta, ma da noi wok vuol dire etnico e quindi deve stare dentro la loro botteguccia e non venire a provare ad insegnare qualcosa a noi (che magari lo sapremmo usare anche meglio di tanti altri ma manco ci proviamo con i nostri piatti feticcio)
Fare le guerre di religione sulla cipolla e’ secondo me piacevolmente ironico, meglio di quelle vere
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Messaggio da Polemarco »

Comunque se la carbonara è uno sviluppo della cacio e pepe ed è una Amatriciana senza pomodoro ma con l’uovo “me sa c’ha ragggione Automedonte”
IMG_0885.jpeg
Vedi il punto quattro del decalogo.
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Messaggio da Automedonte »

Polemarco ha scritto: venerdì 13 giugno 2025, 19:57 Comunque se la carbonara è uno sviluppo della cacio e pepe ed è una Amatriciana senza pomodoro ma con l’uovo “me sa c’ha ragggione Automedonte”

IMG_0885.jpeg

Vedi il punto quattro del decalogo.
Giusto con lo step in mezzo della Gricia.

1) cacio e pepe
2) Gricia si aggiunge il guanciale ( questa sé fatta bene, cosa non facile, è la mia preferita)
3) aggiungi l’uovo e diventa carbonara, invece dell’uovo aggiungi il pomodoro e diventa amatriciana.

Tra l’altro questa lista è significativa anche per il discorso variazioni che facevamo, se si modifica la ricetta cambia nome non è che resta lo stessa pasta con una variazione. Non esiste l’amatriciana senza pomodoro: esistono la Gricia e l’amatriciana, se cambiano gli ingredienti cambia anche il nome. Questo è il concetto che avevo espresso già nel primo intervento :thumbup:
Cesare Augusto
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