Lancio un appello: basta con le cinesi economiche

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Messaggio da Monet63 »

jebstuart ha scritto: sabato 21 settembre 2019, 23:18
Monet63 ha scritto: sabato 21 settembre 2019, 14:03 ... direi che ci può stare.
Ovviamente, e di certo non è un dramma.
Però ti fa riflettere sull'antico adagio napoletano " 'o sparagno nunn'è mmaje guaragno " (il risparmio non è mai un guadagno) ... :D
E' vero! Anche perché con pochi euro in più (non tanti, 3 o 4) si comprano penne di ben altra robustezza. E' che la Preppy è unica nel suo genere.
:wave:
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Messaggio da jebstuart »

Monet63 ha scritto: sabato 21 settembre 2019, 23:55
jebstuart ha scritto: sabato 21 settembre 2019, 23:18

Ovviamente, e di certo non è un dramma.
Però ti fa riflettere sull'antico adagio napoletano " 'o sparagno nunn'è mmaje guaragno " (il risparmio non è mai un guadagno) ... :D
E' vero! Anche perché con pochi euro in più (non tanti, 3 o 4) si comprano penne di ben altra robustezza. E' che la Preppy è unica nel suo genere.
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Sarebbe interessante recuperarne il pennino per altra collocazione, ma non ho mai considerato questa possibilità. Ti viene in mente qualcosa?
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Messaggio da Monet63 »

jebstuart ha scritto: domenica 22 settembre 2019, 0:59 Sarebbe interessante recuperarne il pennino per altra collocazione, ma non ho mai considerato questa possibilità. Ti viene in mente qualcosa?
No, sulle altre penne con pennino a slitta non vanno, le Preppy sono progettate per cambiare facilmente il gruppo scrivente con varie alternative. L'unica, al momento, se si vuole un pennino davvero fine e un corpo un po' robusto, è prendere una Plaisir, a un prezzo comunque diverso, ed eventualmente piazzarci un pennino 0,2 della Preppy, ammesso che non esistano le Plaisir già col pennino 0,2. Chi vuole i fini veri non ha alternative reali, a quel prezzo.
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Messaggio da Invernomuto »

Monet63 ha scritto: martedì 17 settembre 2019, 14:45 Lo dico da un po', anche se pure io ho comprato alcune cinesi: oggi non ha più senso comprare quella roba. Con pochi euro (spesso ben sotto i 10 euro) si ottengono ottime scolastiche da Platinum, Pelikan, Faber Castell, Online, Schenider, etc, e ognuna con un suo vero carattere: una Faber Castell School (circa 6 euro) è molto diversa da una Schneider Smart (altra eccellente stilografica da 6 euro), ed entrambe sono diverse da un'altra eccellente Online Campus (che monta gli stessi gruppi scrittura delle Kaweco Sport). Tutte, indistintamente, forniscono un'esperienza di scrittura molto piacevole, ancorché peculiare.
Le Preppy meriterebbero un argomento a parte, ma se ne è parlato così tanto in giro che non ha senso scriverne qui.
:wave:
+1, sottoscrivo.
Ho preso due penne cinesi (Jinhao X450 e X750) perché hanno un costo ridicolo e perché volevo provarle. Per me sono penne belle, eleganti e che certamente fanno la loro figura, vendute ad un prezzo inarrivabile (pure con converter incluso!!!). Dopo un po' di utilizzo però, al momento riposano senza inchiostro sulla mia scrivania. Non sono assolutamente un esperto, ma lato scrittura non sento le stesse sensazioni di fluidità e di regolarità che mi da una economicissima Plaisir pagata 13 euro su Amazon...
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Messaggio da Monet63 »

Invernomuto ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 14:41 Non sono assolutamente un esperto, ma lato scrittura non sento le stesse sensazioni di fluidità e di regolarità che mi da una economicissima Plaisir pagata 13 euro su Amazon...
Ecco: "regolarità" è il termine che avrei usato anche io, perché - almeno nella mia esperienza proprio con i due modelli che citi - è la parola che spiega esattamente ciò che succedeva.
Le Plaisir, che, intendiamoci, possono piacere o meno, hanno lo stesso gruppo scrittura delle Preppy e di un altro modello che sta per uscire proprio in questi giorni, a metà strada tra Preppy e Plaisir. Come per tutte le penne vanno meglio con taluni inchiostri piuttosto che con talaltri, ma la regolarità di scrittura è indiscutibile. Un esempio: avete mai provato una Preppy 0,3 (o 0,2) caricata con il Rohrer Verdigris, o il BlueBlack di Noodler's? O ancora: lo sapete che la Preppy 0,2 (e sorelle) è l'unica penna economica con la quale è possibile usare inchiostri davvero ostici, come il Noodler's Bad Blue Heron?
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Messaggio da Invernomuto »

Stilo80 ha scritto: mercoledì 18 settembre 2019, 9:16
Le uniche critiche che sento di dover fare alle cinesi sono:
1) la scarsa se non assente produzione di pennini dal B in su (in alcuni casi risolvibile con JoWo.
2) la minor inventiva e originalità delle livree anche se stanno iniziando da poco a produrre penne che non siano imitazioni delle occidentali
3) il tempo che impiegano ad arrivare (visto il prezzo e le spese di spedizione direi che posso aspettare)

Questo secondo la mia modestissima esperienza. Evidentemente sono stato molto fortunato con i miei arrivi.
Sul punto 2) la parafrasi è che copiano gli altri produttori (non solo occidentali, ma pure altri produttori cinesi che provano ad avere idee originali) con imitazioni pure e semplice fregandosene di qualunque accordo e normativa sul commercio internazionale. Tanto da loro vale tutto. Francamente andare a finanziare questo sistema mi crea qualche problema di coscienza.

Edit, al fine di non creare incomprensioni: i miei scrupoli valgono *solo* per i produttori cinesi copioni ed ultra economici. So perfettamente che la Cina è in grado di produrre prodotti di assoluto rispetto e di qualità paragonabile alle manifatture occidentali.
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Messaggio da king91 »

Ho acquistato su Amazon una jinhao o come diavolo si chiama appena arriverà cercherò di fare recensione :ugeek:
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Monet63 ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 14:53 Ecco: "regolarità" è il termine che avrei usato anche io, perché - almeno nella mia esperienza proprio con i due modelli che citi - è la parola che spiega esattamente ciò che succedeva.
Le Plaisir, che, intendiamoci, possono piacere o meno, hanno lo stesso gruppo scrittura delle Preppy e di un altro modello che sta per uscire proprio in questi giorni, a metà strada tra Preppy e Plaisir. Come per tutte le penne vanno meglio con taluni inchiostri piuttosto che con talaltri, ma la regolarità di scrittura è indiscutibile. Un esempio: avete mai provato una Preppy 0,3 (o 0,2) caricata con il Rohrer Verdigris, o il BlueBlack di Noodler's? O ancora: lo sapete che la Preppy 0,2 (e sorelle) è l'unica penna economica con la quale è possibile usare inchiostri davvero ostici, come il Noodler's Bad Blue Heron?
:wave:
Non ho certamente il tuo livello di sofisticazione, recentemente, complice anche il forum, ho acquistato po’ di penne stilografiche (per lo più nella fascia 10-40 euro) e sto sperimentando qualche inchiostro (l’ultimo arrivo, consigliato qui, è il Serenity Blue della Waterman con cui mi trovo non bene ma benissimo). Ultimamente ho 4-5 penne che tengo inchiostrate e che cerco di utilizzare: una TWSBI Eco, una TWSBI Diamond 580, una Noodler’s Ahab e due Plaisir (una F e una M), con il loro convertitore.
Escludo dal confronto la Ahab perché l’ho usata troppo poco: per le altre, dopo circa un quaderno riempito, come fluidità nella scrittura preferisco le due Platinum alle più blasonate – e costose – TWSBI. Leggere, non un impuntamento, il pennino non gratta mai, insomma, è un piacere scriverci. Beninteso, le due TWSBI vanno bene e sono ottime penne, ma se dovessi sceglierne una del set prenderei la Plaisir “F” e metterei nel cassetto le altre. Per una penna scolastica sub 20 euro (considerando il convertitore), sono abbastanza sorpreso, poi ovviamente è la mia limitatissima esperienza e non è statisticamente significativa :mrgreen:
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Invernomuto ha scritto: martedì 1 ottobre 2019, 17:11 Per una penna scolastica sub 20 euro (considerando il convertitore), sono abbastanza sorpreso, poi ovviamente è la mia limitatissima esperienza e non è statisticamente significativa :mrgreen:
Si, ma la statistica è ininfluente quando un utilizzatore si trova così bene. Voglio dire: ok tutto, ma se mi trovo bene, e preferisco la Plaisir ad altro, ci scrivo decine di taccuini, altro che esperienza limitata. :mrgreen:
Se ti piace quel genere di scrittura, io al posto tuo, prima o poi, proverei un inchiostro molto scorrevole, come il Verdigris di Rohrer; potresti restare allibito.
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Monet63 ha scritto: martedì 1 ottobre 2019, 17:24 Se ti piace quel genere di scrittura, io al posto tuo, prima o poi, proverei un inchiostro molto scorrevole, come il Verdigris di Rohrer; potresti restare allibito.
:wave:
Veramente pensavo che il Serenity Blue fosse già molto scorrevole, l'avevo preso apposta per rimpiazzare il Pelikan 4001. Proverò senz'altro quello che mi hai indicato tu, grazie mille per il suggerimento.
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Messaggio da king91 »

Pelikanino ha scritto: martedì 17 settembre 2019, 10:29 Lancio un appello a tutti:

basta con questi cessi cinesi da una manciata di euro: la dobbiamo smettere di farci del male da soli.

L'ultima grande amarezza: ho preso una Moonman C1, la loro ultima eyedropper. Sembrava una penna ottima. Peccato che ieri nel prenderla in mano ho scoperto che perdeva inchiostro di brutto (ovviamente me ne sono accorto perché mi sono ritrovato le dita blu :clap: ).

E non sto parlando di una penna da 2 euro, ma di una che ho pagato quasi 30 euro ( :x ).

Vogliamo spendere una sciocchezza e avere una penna "usa e getta" che possiamo usare in ufficio o a scuola come se fossero delle penne a sfera da supermercato? Ci sono la V-pen della Pilot e la Preppy della Platinum: sono 2 stilografiche che costano pochissimo e scrivono benissimo.

Ok, ho chiuso con lo sfogo. Ciao :angel:
L unica penna cinese che ho comprato è la jinhao 159 giusto così per provarla ... e sinceramente penso sia la prima e ultima ! Nonostante sia una ottima penna per il prezzo di 5 €...
Non conosco altre penne e colleziono solo penne di marchi noti 😜
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Messaggio da francoiacc »

Non sono un economista e tanto meno un esperto in politiche internazionali, però sono uno che si guarda intorno. Ricordo quando nel '85 mi trasferii a Taranto dopo essere entrato in Marina Militare, avevo molti amici e colleghi del Salentino, persone che pendolavano ogni giorno e molti di loro avevano intere famiglie che lavoravano nel settore del maglificio, facevano intimo in cotone, tutta roba di buona qualità ma che si pagava il giusto, ma sicuramente di più dell'intimo che iniziava ad arrivare dalla Cina. La gente allora iniziò a comprare cinese, costava di meno rispetto all'intimo prodotto dai ladroni italiani e tutto sommato facevano il loro anche se duravano di meno: "e vabbè tanto con i soldi di una mutanda italiana ce ne compro cinque cinesi e così i furfanti italiani imparano a fare rapine". Risultato, tutte le piccole aziende del settore nel Salentino sono sparite. Ora non so se abbiamo risolto un problema mandando a zonzo dei furfanti o abbiamo creato un disastro mandando sul lastrico tanti lavoratori italiani e creando povertà. Io personalmente propendo più per la seconda, oltretutto ora se voglio comprare un intimo made in Italy la vedo dura, se trovo qualcosa magari sono pure indumenti fatti in Cina e assemblati in Italia per essere spacciati come made in Italy. Ovviamente questo è un esempio, credo che ne possiamo trovare tanti altri esempi come questi dove anche noi consumatori abbiamo le nostre colpe.
Chissà forse sono troppo all'oscuro di queste dinamiche economiche internazionali ma io è questo quello che ho visto succedere con i miei occhi.
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Messaggio da aferrarini »

Qualche penna discreta come qualità la sta sfornando anche la Cina. Penbbs ad esempio è marchio che sforna penne interessanti e di buona qualità che scrivono molto bene. Non costano certo 5 euro ma si comprano con meno di una trentina. Ne ho presentate alcune in un altro post. Poi, possono piacere o meno, ma fatevi un giro sul loro store ufficiale per farvi un'idea... Nb: non ho nessuna affiliazione con il marchio e al lavoro preferisco usare penne più discrete come lamy 2000, platinum, ecc. Ma a casa uso molto spesso queste cinesine
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aferrarini ha scritto: martedì 1 ottobre 2019, 21:48 Qualche penna discreta come qualità la sta sfornando anche la Cina. Penbbs ad esempio è marchio che sforna penne interessanti e di buona qualità che scrivono molto bene. Non costano certo 5 euro ma si comprano con meno di una trentina. Ne ho presentate alcune in un altro post. Poi, possono piacere o meno, ma fatevi un giro sul loro store ufficiale per farvi un'idea... Nb: non ho nessuna affiliazione con il marchio e al lavoro preferisco usare penne più discrete come lamy 2000, platinum, ecc. Ma a casa uso molto spesso queste cinesine
Ma infatti secondo me occorrerebbe almeno distinguere fra penne cinesi (che, se fatte bene, non costano 2$) e le "cinesate". Presumo l'autore dell'intervento si riferisse a queste ultime.
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Messaggio da mistermike »

Ce ne sono tante che non scrivono affatto male. Perché limitarsi?
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