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Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 19:03
da Abulafia
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:31

Da come io l'ho interpretata, credo che Abulafia si riferisse all'iconografia molto tradizionale che di frequente si incontra in queste penne ;)
No, ma che scherzi?
Associando una penna ai soprammobili obsoleti delle nonne volevo chiaramente giudicare un popolo, una nazione, un continente, l'arte, gli artigiani e tutte le culture diverse dalla mia. È chiaramente la spiegazione più probabile! :roll: :lol:

Non c'è modo migliore che denigrare un popolo che criticando la decorazione delle sue stilografiche. :mrgreen:

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 20:22
da Esme
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 18:56 ci sono radici culturali che possono fare male quando vengono toccate
Abulafia ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 19:03 Non c'è modo migliore che denigrare un popolo che criticando la decorazione delle sue stilografiche. :mrgreen:
Visto che pian piano ci siamo addentrati in meandri culturali (ma del resto la riflessione proposta da Maylota era culturale), e in particolare sul Giappone, vi lascio un link su una riflessione che mi aveva colpito:
https://makikohastings.blogspot.com/201 ... n.html?m=1

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 21:02
da sansenri
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 18:57
sansenri ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 16:39 ho sempre pensato che la mia Pelikan 120 fosse verde nera perché il piano inclinato del mio banco alle elementari era dello stesso verde, il mio grembiule era nero, e la mia scuola era di suore tedesche...
Ah, pensavi che la scuola commissionasse penne in tinta con i tuoi banchi?
Ci sta, dai: un pulzello digiuno di mondo può immaginarsi un sacco di cose
che commissionasse penne era praticamente certo, la 120 ce l'avevamo quasi tutti! :)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 21:19
da maylota
La mia riflessione iniziale sull'uniforme veniva dal fatto che APPARENTEMENTE l'uniforme omogenea tutti gli studenti. In realtà li differenzia un sacco ma in modo più sottile.

Se io vado in Inghilterra decodifico solo ragazzi/e in uniforme e li identifico come "studenti". I miei nipoti che sono inglesi (con mio sommo disappunto), in base ad alcuni dettagli li giudicano in base alla scuola più o meno buona in cui sono riusciti ad entrare. (lasciamo stare il giudizio se sia cosa bella o assolutamente disdicevole, in questo contesto non c'entra)

Adesso il discorso con le penne si complica, ma FORSE nazioni abituate all'uniforme negli anni formativi della scrittura, sviluppano un gusto più attento al dettaglio sottile che fa la differenza.

Prendiamo le tipiche fascia media Sailor 1911, Pilot 742 ed una Platinum 3776 e ti sembrano la stessa penna e soprattutto nessuna delle 3 case ha sentito l'esigenza di differenziarsi e rendersi super riconoscibile. Forse perchè i consumatori locali sanno benissimo che sono profondamente diverse, in base a sottili dettagli che in realtà ci sono proprio.
Prendiamo 3 Europee di fascia media e vediamo se non sono molto diverse anche a distanza di un chilometro***

Generalizzando, le penne di alcuni paesi (oppure vendute per la maggiore in quei paesi) sembrano tutte molto simili e quelle di altri molto più fantasiose, ma magari la realtà è leggermente diversa....


*** ok ci sono clamorose eccezioni, ma era solo un esempio per ragionarci sopra.

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 22:59
da Simy
Abulafia ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 19:03
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:31

Da come io l'ho interpretata, credo che Abulafia si riferisse all'iconografia molto tradizionale che di frequente si incontra in queste penne ;)
No, ma che scherzi?
Associando una penna ai soprammobili obsoleti delle nonne volevo chiaramente giudicare un popolo, una nazione, un continente, l'arte, gli artigiani e tutte le culture diverse dalla mia. È chiaramente la spiegazione più probabile!

Non c'è modo migliore che denigrare un popolo che criticando la decorazione delle sue stilografiche. :mrgreen:
:D
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 20:22
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 18:56 ci sono radici culturali che possono fare male quando vengono toccate
Abulafia ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 19:03 Non c'è modo migliore che denigrare un popolo che criticando la decorazione delle sue stilografiche. :mrgreen:
Visto che pian piano ci siamo addentrati in meandri culturali (ma del resto la riflessione proposta da Maylota era culturale), e in particolare sul Giappone, vi lascio un link su una riflessione che mi aveva colpito:
https://makikohastings.blogspot.com/201 ... n.html?m=1
Molto interessante. Mi era già capitato di sentire persone parlare di appropriazione culturale, anche se mi è capitato di più da parte di persone di ascendenza africana. I pensieri sono gli stessi

E' assolutamente un discorso molto complesso e sfaccettato, con cui posso essere empatica ma a cui non riesco - al momento - a relazionarmi completamente.
C'è un mare di roba che viene imitata dell'Italia o degli italiani (le macchiette da cliché dei personaggi nei film sono così tante che è difficile contarle). A volte sbuffo, perché è chiaro che derivano da roba datatissima (il tipico immigrato italiano di inizio '900) o dal fatto che in altre culture è entrato il cliché a causa di fiction. Ma, alla fine, non mi interessa davvero tanto. Pizza, mandolino, Super Mario Bros. Mi viene da guardare tutto con un po' di condiscendenza. Probabilmente perché non toccano davvero profondi aspetti culturali, sono cose superficiali. Non trovo aspetti culturali così profondi che potrebbero farmi sentire punta od offesa (non mi vengono in mente, sicuramente ci sono ma non li conosco adesso).
Quindi mi è davvero difficile comprendere fino in fondo la posizione di chi si sente così colpito. Lo accetto, cerco io stessa di non farlo (al contrario, mi piace imparare sulle altre culture senza appropriarmene), cerco di portare rispetto e di non peccare di ignoranza. Non sempre mi riesce. Il che credo che sia normale.
Non mi offende l' "italian sounding". Noi abbiamo tanto "english sounding", mi pare uno scambio alla pari. Se sento "italia = mafia", non è che c'è molto da negare: mi arrabbio di più con quello che non si fa qui, rispetto al banalismo straniero. Non possono nemmeno offendermi in materie più mistiche, sono atea.

Quello, però, su cui concordo completamente è sul non prendere spunto o ispirazione da altri senza aver compreso. Quella è copia, plagio, non ispirazione. Comprendere è il primo passo, proprio perché aiuta a mettere rispetto in quello che si fa. Dopo si può anche cedere all'ispirazione, possibilmente coinvolgendo in modo diretto chi fa parte della tale cultura o background.

Mi hai fatto venire in mente il film su Gucci. Vedere quel film in lingua originale - per un italiano - è tutto un roteare gli occhi al cielo. Tutti che parlano come Mario e Luigi da capo a fine. Tuttavia non è un prodotto fatto per gli italiani, è fatto per gli americani. Noioso, banalotto, culturalmente incastonato lì, non qui. La cosa che ho pensato, quando l'ho visto, è che però non fanno mai - che ne so - un film sull'antica Grecia avendo gli attori che parlano con accento greco. Perché - tecnicamente - lo si dovrebbe vedere dal punto di vista di chi è dentro il film, quindi come se si fosse greci a quel tempo. Con un film americano ambientato in Italia hanno per forza voluto scadere nell'accento caricaturizzato. Ma non dovrebbe essere guardato come se fossi un italiano in Italia? :lol: Dovrebbero parlare tutti normale, mica sono immigrati, quelli. Le ridicolezze di Hollywood, insomma.
Va be', sono scelte. Lo trovo noioso e un po' idiota, personalmente, non offensivo

Quindi, è molto interessante sentire (o leggere) in che modo altri percepiscono certi "furti" o ingerenze nella loro cultura, aiuta a sviluppare rispetto e sensibilità. Ben venga
Al contempo ammetto che non mi piace vedere la cultura imbottigliata. E' una cosa fluida, cambia continuamente, è un bene che ci sia un continuo scambio di influenze, pur cercando questo scambio nel rispetto e comprensione. Quindi, al contempo, sentirsi offesi a volte ritengo che possa essere un poco sintomo di rigidità. Insomma, una buona via di mezzo tra l'evitare indelicatezze e gesti ignoranti, e il dover quasi cambiare cittadinanza per non risultare offensivi penso che si possa trovare. Il punto, alla fine, è soprattutto nei modi, più che nell'uso (dei riferimenti culturali altrui)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 23:03
da Simy
sansenri ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 21:02
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 18:57

Ah, pensavi che la scuola commissionasse penne in tinta con i tuoi banchi?
Ci sta, dai: un pulzello digiuno di mondo può immaginarsi un sacco di cose
che commissionasse penne era praticamente certo, la 120 ce l'avevamo quasi tutti! :)
Ah, allora magari era davvero di quei colori per richiesta della scuola
maylota ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 21:19 Adesso il discorso con le penne si complica, ma FORSE nazioni abituate all'uniforme negli anni formativi della scrittura, sviluppano un gusto più attento al dettaglio sottile che fa la differenza.

[...]

Generalizzando, le penne di alcuni paesi (oppure vendute per la maggiore in quei paesi) sembrano tutte molto simili e quelle di altri molto più fantasiose, ma magari la realtà è leggermente diversa....
Stai facendo riferimento (involontariamente, magari) a quella caratteristica umana per cui una persona è molto più abituata a trovare le differenze nel proprio ambiente (differenze tra le persone, per essere precisi) rispetto a quando si trova in un ambiente nuovo.
La questione per cui per noi gli asiatici si somigliano tutti molto, per loro i caucasici si somigliano tutti molto.
Ci sta come parallelo?

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 23:36
da maylota
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 23:03
Stai facendo riferimento (involontariamente, magari) a quella caratteristica umana per cui una persona è molto più abituata a trovare le differenze nel proprio ambiente (differenze tra le persone, per essere precisi) rispetto a quando si trova in un ambiente nuovo.
La questione per cui per noi gli asiatici si somigliano tutti molto, per loro i caucasici si somigliano tutti molto.
Ci sta come parallelo?
Si credo ci stia.
Quello che consociamo lo capiamo e giudichiamo meglio di quello che non conosciamo.
Detto questo, uno si allena a trovare le differenze nel mondo che frequenta:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se passi il tempo con i primi prezzi cinesi, poi scrivi cose tipo "Urushi e Maki-e sono sono inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" :roll:
(senza offesa, ma mi è venuta... ;) )

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 9:24
da Automedonte
maylota ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 23:36
Si credo ci stia.
Quello che consociamo lo capiamo e giudichiamo meglio di quello che non conosciamo.
Detto questo, uno si allena a trovare le differenze nel mondo che frequenta:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se passi il tempo con i primi prezzi cinesi, poi scrivi cose tipo "Urushi e Maki-e sono sono inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" :roll:
(senza offesa, ma mi è venuta... ;) )
Sono comunque due forme di ignoranza :thumbup:
:lol:

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 15:29
da Abulafia
maylota ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 23:36
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 23:03
Stai facendo riferimento (involontariamente, magari) a quella caratteristica umana per cui una persona è molto più abituata a trovare le differenze nel proprio ambiente (differenze tra le persone, per essere precisi) rispetto a quando si trova in un ambiente nuovo.
La questione per cui per noi gli asiatici si somigliano tutti molto, per loro i caucasici si somigliano tutti molto.
Ci sta come parallelo?
Si credo ci stia.
Quello che consociamo lo capiamo e giudichiamo meglio di quello che non conosciamo.
Detto questo, uno si allena a trovare le differenze nel mondo che frequenta:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se passi il tempo con i primi prezzi cinesi, poi scrivi cose tipo "Urushi e Maki-e sono sono inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" :roll:
(senza offesa, ma mi è venuta... ;) )
Mi infastidisce solo "primi prezzi", mi sa di "io ho le penne costose e tu no"; lo trovo un po' patetico, ma tant'è. :thumbup:

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 16:05
da maylota
Abulafia ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 15:29

Mi infastidisce solo "primi prezzi", mi sa di "io ho le penne costose e tu no"; lo trovo un po' patetico, ma tant'è. :thumbup:
Abbastanza lontano dalla mia storia pennifera, ma non mi conosci e quindi me la sono cercata col lanternino... :D .

Non volevo infastidirti e quindi riscrivo il concetto in modo più neutro:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se giri sempre tra le ultime novità cinesi, quando vedi una Urushi o Maki-e vera, non la capisci e ti sembrano "inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" (cit.)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 16:37
da Abulafia
maylota ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:05
Abulafia ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 15:29

Mi infastidisce solo "primi prezzi", mi sa di "io ho le penne costose e tu no"; lo trovo un po' patetico, ma tant'è.
Abbastanza lontano dalla mia storia pennifera, ma non mi conosci e quindi me la sono cercata col lanternino... .

Non volevo infastidirti e quindi riscrivo il concetto in modo più neutro:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se giri sempre tra le ultime novità cinesi, quando vedi una Urushi o Maki-e vera, non la capisci e ti sembrano "inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" (cit.)
Così è perfetto, ritiro il commento :thumbup:
Non concordo ovviamente, ma non fa nulla; a quanto pare ogni comunità ha i suoi miti intoccabili :problem:

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 17:13
da Automedonte
Abulafia ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:37
Così è perfetto, ritiro il commento :thumbup:
Non concordo ovviamente, ma non fa nulla; a quanto pare ogni comunità ha i suoi miti intoccabili :problem:
O magari sono solide certezze basate su anni di esperienza
;)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 18:08
da francoiacc
Abulafia ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:37
maylota ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:05

Abbastanza lontano dalla mia storia pennifera, ma non mi conosci e quindi me la sono cercata col lanternino... .

Non volevo infastidirti e quindi riscrivo il concetto in modo più neutro:

Se giri per scuole che non usano l'uniforme, quando vedi un'uniforme non la capisci e sembrano tutte uguali.
Se giri sempre tra le ultime novità cinesi, quando vedi una Urushi o Maki-e vera, non la capisci e ti sembrano "inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina" (cit.)
Così è perfetto, ritiro il commento :thumbup:
Non concordo ovviamente, ma non fa nulla; a quanto pare ogni comunità ha i suoi miti intoccabili :problem:
Non è una questione di miti intoccabili, tantomeno di prezzi, semplicemente dí rispetto per il prossimo. Non vengo a casa tua a dire che hai una collezione di ciarpame cinese e non accetto che si venga in casa mia a dire che i ho penne inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina.

sic et simpliciter

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 18:27
da piccardi
Abulafia ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:37 Non concordo ovviamente, ma non fa nulla; a quanto pare ogni comunità ha i suoi miti intoccabili :problem:
Magari una persona ha gusti differenti? Non è che se i tuoi son diversi, e gli altri non ci si riconoscono, i loro diventano miti intoccabili.

Oppure preferisce concentrare gli acquisti su una penna per lui di maggiore interesse, con un maggior costo e molto probabilmente anche una maggiore qualità.

Io ad esempio rispetto a 120 cinesi da 3 euro l'una (ma mi sa che adesso non hanno più quel costo) continuerò sempre a preferire una Endura Lapis Senior, una Wahl All Metal 657, una Waterman 452 o una Soennecken 222 aghi di pino.

Non è che per questo voglio sminuire chi ha altri interessi.

Simone

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: lunedì 22 settembre 2025, 19:09
da Esme
Eppure un incontro culturale io ce lo vedo.
(Lasciate perdere che cgpt non capisca una cippa di stilofori...)

capodimonte for maki-e
capodimonte for maki-e