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Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: sabato 20 settembre 2025, 22:22
da Roland
@RisottoPensa : Che modello è quella stilografica blu marmorizzata in alto a destra? E molto bella. :o

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: sabato 20 settembre 2025, 22:38
da RisottoPensa
Roland ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 22:22 @RisottoPensa : Che modello è quella stilografica blu marmorizzata in alto a destra? E molto bella. :o
viewtopic.php?t=35010

Uno dei tanti capolavori giapponesi :lol:

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: sabato 20 settembre 2025, 23:28
da Simy
RisottoPensa ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:53
Simy ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:34 A prescindere, se uno dei tre giapponesoni avesse VOLUTO fare una penna di quel tipo, avrebbe avuto tutto il modo di farla.
Ci hanno provato, più volte , e lo stanno ancora facendo, tranne la platinum ( che però ha le penne in celluloide/acetato)

Luminous-Shadow-glamour-scaled.jpg

Secondo me hanno solo la strizza di non vendere bene perché sfornando questi ben di dio hanno la scusa pure di raddoppiare il prezzo di vendita... :lol:
Ah, wow. Ci hanno davvero provato. Anche se sono quasi monocromatiche ugualmente :lol:

RisottoPensa ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 22:38 Uno dei tanti capolavori giapponesi :lol:
:lol:
Enbi ci illustra le sue penne solo se sono dei capolavori. Le altre non lo meritano

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 0:26
da Esme
Beh, l'inizio del 3d parlava di scintillosità.
Se non sono scintillose le maki-e e le raden, con tutto l'oro, l'argento e la mirra...
E esistono anche quelle molto moderne, mica solo quelle con carpe e aironi, vulcani e sakura.

Per inciso, non è che io sia una fan di queste penne, ma proprio perché le ritengo "troppo", un po' come certe resine pongo troppo esagerate.

Comunque, io queste giapponesi non le definirei noiose, nè scolastiche ;) :

InCollage_20250921_002020703.jpg

E nemmeno quelle del sig. Onishi:

InCollage_20250921_002206468.jpg

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 0:48
da Esme
Simy ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:34 D'altra parte si potrebbe anche discutere del fatto che gli europei e gli americani non fanno le maki-e
Stipula, Visconti, Pelikan e Montblanc le loro penne maki-e ce le hanno, o hanno avute.
Una maki-e però te la devi far fare in Giappone, o nei paesi asiatici dove si fa questa laccatura.
Non è solo un motivo culturale, o di sensei che impiegano trent'anni prima di esserne degni, c'è anche una questione di condizioni climatiche.

Noi però in Italia abbiamo Montegrappa e le sue LE.
Ora, le si può amare o odiare. Io evito di esprimermi perché so che c'è un coforumista che ama molto una Montegrappa che invece io... :silent:
Ma è innegabile che le tecniche utilizzate per queste penne siano di alto artigianato, nulla da invidiare ai giapponesi.


Forse la vera domanda non è se l'avere la divisa scolastica influenza la produzione, ma se influenza gli acquirenti.

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 1:15
da Enbi
Simy ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:34 D'altra parte si potrebbe anche discutere del fatto che gli europei e gli americani non fanno le maki-e. Una Leonardo con la loro fenice dipinta finemente in rame su fondo nero, ben urushata (dal verbo urushare, laccare con urushi :lol: ) ve la immaginate? Non fa parte della nostra cultura ed è possibile che Leonardo - se mai valutasse un'idea del genere - concluderebbe che non ha senso - per un unicum - mettere in piedi l'impalcatura che servirebbe a produrre una penna del genere.
Più che non valerne la pena, sarebbe un enorme sforzo di tempo e denaro poiché per essere vero maki-e chi lo fa deve essere un artigiano certificato, quindi le cose sono due: o fare come alcuni produttori (Visconti, Pelikan, Scribo) hanno fatto, e cioè commissionare il lavoro di laccatura ed eventale realizzazione maki-e a uno di questi artigiani esperti (Pelikan mi pare lo faccia ogni paio d'anni, commissionando poco più di 120 penne in totale), oppure mandare un proprio dipendente per qualche decennio a bottega da un maestro in Giappone, cosa non proprio facilissima :D .

Comunque Leonardo ha già realizzato diverse edizioni speciali in urushi, maki-e e raden, commissionando il sulla penna. Se vai sul loro sito e sfogli le pagine nella sezione "special edition" , puoi rifarti gli occhi con penne decisamente costosette ;)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 9:15
da Automedonte
Abulafia ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:55 Non scherziamo: Urushi e Maki-e sono come le ceramiche di Capodimonte sui mobili delle nonne, non hanno nulla di sbarazzino.
Al massimo sono inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina :lol:
Sono certe espressioni che puzzano veramente, di ignoranza :thumbdown:

Non sapere, non capire o non voler riconoscere la storia, la cultura, il lavoro che c’è dietro a certe creazioni denota scarsa apertura mentale oltre che un profondo disprezzo nei confronti di chi certe cose le conosce e le apprezza.

Legittimo avere i propri gusti, offensivo denigrare con supponenza quelli degli altri.

Anch’io non metto certo un Capodimonte in bella mostra nel mio salotto ma non posso far altro che riconoscere in esso un’opera d’arte, magari non affine al mio gusto o quello moderno ma non per questo mi permetto di sminuirla.

Non amo la musica sinfonica ma nutro profondo rispetto per chi, conoscendola, è in grado di apprezzarla.

Potrei fare mille esempi simili ma so che sarebbero inutili nei confronti di chi, presuntuosamente arroccato su posizioni proprie, non ha la capacità di intendere che possano esisterne di diverse.

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 9:29
da Simy
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 0:26 Beh, l'inizio del 3d parlava di scintillosità.
Se non sono scintillose le maki-e e le raden, con tutto l'oro, l'argento e la mirra...
E esistono anche quelle molto moderne, mica solo quelle con carpe e aironi, vulcani e sakura.

Per inciso, non è che io sia una fan di queste penne, ma proprio perché le ritengo "troppo", un po' come certe resine pongo troppo esagerate.

Comunque, io queste giapponesi non le definirei noiose, nè scolastiche ;) :


InCollage_20250921_002020703.jpg


E nemmeno quelle del sig. Onishi:


InCollage_20250921_002206468.jpg
:o
E' la prima volta che vedo delle Pilot così

Le Platinum le conosco. Si tratta di pochi modelli e tutti in cellulloide. Ne voglio qualcuno in resina standard in linea fissa, non con prezzo LE :lol:
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 0:48
Simy ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:34 D'altra parte si potrebbe anche discutere del fatto che gli europei e gli americani non fanno le maki-e
Stipula, Visconti, Pelikan e Montblanc le loro penne maki-e ce le hanno, o hanno avute.
Una maki-e però te la devi far fare in Giappone, o nei paesi asiatici dove si fa questa laccatura.
Non è solo un motivo culturale, o di sensei che impiegano trent'anni prima di esserne degni, c'è anche una questione di condizioni climatiche.
Non avendo conoscenza dei particolari sulla tecnica maki-e ci credo. Suppongo che esistano anche modi di tagliare qualche curva, come gli stencil o la stampa
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 0:48 Noi però in Italia abbiamo Montegrappa e le sue LE.
Ora, le si può amare o odiare. Io evito di esprimermi perché so che c'è un coforumista che ama molto una Montegrappa che invece io... :silent:
Ma è innegabile che le tecniche utilizzate per queste penne siano di alto artigianato, nulla da invidiare ai giapponesi.
Io apprezzo l'intento dietro i modelli folli di Montegrappa. Di alcune edizioni apprezzo anche il modello. Troppo spesso sono solo soprammobili, penne inutilizzabili, ma ce ne sono alcune che trovo fighissime
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 0:48 Forse la vera domanda non è se l'avere la divisa scolastica influenza la produzione, ma se influenza gli acquirenti.
Non lo so. Anche i britannici vanno a scuola in uniforme. Quando escono dal periodo scolastico sono tutto fuorché banali. E' solo quando cominciano a lavorare che tornano dentro una maggiore sobrietà :lol: Forse è più l'etichetta richiesta sul lavoro che influenza. D'altra pare si diventa davvero acquirenti quando si comincia a guadagnare e se l'ufficio richiede una certa presentazione ci si sente costretti a stare in quella, anche con le proprie penne
Enbi ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 1:15 Comunque Leonardo ha già realizzato diverse edizioni speciali in urushi, maki-e e raden, commissionando il sulla penna. Se vai sul loro sito e sfogli le pagine nella sezione "special edition" , puoi rifarti gli occhi con penne decisamente costosette
Andrò a vederle!

Sembra, comunque, che sia uno scambio di tecniche/metodologie/estetica limitato, sempre in pezzi da edizione speciale, dove una Platinum fa addirittura la Preppy "maki-e"
Si tratta proprio di momenti di reciproca toccata e fuga

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 9:31
da Simy
Automedonte ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:15
Abulafia ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 21:55 Non scherziamo: Urushi e Maki-e sono come le ceramiche di Capodimonte sui mobili delle nonne, non hanno nulla di sbarazzino.
Al massimo sono inquietanti, stantie e puzzolenti di naftalina :lol:
Sono certe espressioni che puzzano veramente, di ignoranza :thumbdown:

Non sapere, non capire o non voler riconoscere la storia, la cultura, il lavoro che c’è dietro a certe creazioni denota scarsa apertura mentale oltre che un profondo disprezzo nei confronti di chi certe cose le conosce e le apprezza.

Legittimo avere i propri gusti, offensivo denigrare con supponenza quelli degli altri.

Anch’io non metto certo un Capodimonte in bella mostra nel mio salotto ma non posso far altro che riconoscere in esso un’opera d’arte, magari non affine al mio gusto o quello moderno ma non per questo mi permetto di sminuirla.

Non amo la musica sinfonica ma nutro profondo rispetto per chi, conoscendola, è in grado di apprezzarla.

Potrei fare mille esempi simili ma so che sarebbero inutili nei confronti di chi, presuntuosamente arroccato su posizioni proprie, non ha la capacità di intendere che possano esisterne di diverse.
Da come io l'ho interpretata, credo che Abulafia si riferisse all'iconografia molto tradizionale che di frequente si incontra in queste penne ;)

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 10:14
da Enbi
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:31 Da come io l'ho interpretata, credo che Abulafia si riferisse all'iconografia molto tradizionale che di frequente si incontra in queste penne ;)
Però lui parlava anche di urushi, che non presenta necessariamente decorazioni...

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 10:29
da Enbi
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 Sembra, comunque, che sia uno scambio di tecniche/metodologie/estetica limitato, sempre in pezzi da edizione speciale, dove una Platinum fa addirittura la Preppy "maki-e"
Si tratta proprio di momenti di reciproca toccata e fuga
Certamente, se Leonardo deve mandare un tot di fusti e capucci in Giappone per farli laccare e/o applicare il raden/maki-e, non può farne un migliaio, l'artigiano si fa pagare la sua parte e i prezzi salgono.
Leggevo ad esempio che una (ormai terminata) edizione speciale della Poliedrica laccata era fatta da un artigiano francese, quindi deduco che ci siano artigiani anche in Europa... Il problema è che credo si contino sulle dita di una mano :D

Mi ricordo di una cosa simile in un altro ambito, una mia docente dell'Università è esperta di ceramica "raku", un tipo di ceramica tipica giapponese, il punto è che molto probabilmente in Italia lei è l'unica.

Questo per dire che non è facile per un produttore italiano applicare una tecnica tradizionale giapponese sulle proprie penne, se lo fanno lo fanno su edizioni molto limitate e per forza di cose costose.

Riguardo le Preppy maki-e e a tutta la produzione economica con questo tipo di decorazioni, bisogna considerare che quello non è maki-e vero e proprio, ma qualcosa che tenta di imitarlo, restano comunque belle da vedere (poi magari metto qualche foto appena riesco).

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 11:17
da Esme
Non dimentichiamoci del problema dell'appropriazione culturale. (Prima di saltare in aria pensiamo ai nostri prodotti, come ad esempio il parmigiano che diventa parmesan o le "famose" linguine Alfredo.)
È una questione delicata, dove il confine è sottile.
Dubito fortemente che grossi marchi si vadano a mettere nei pasticci realizzando delle laccature urushi in casa.

Quando in Europa è arrivata la moda delle "cineserie", proprio in Italia sono stati inventati nuovi metodi di laccatura, come quella veneziana.

Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 Suppongo che esistano anche modi di tagliare qualche curva, come gli stencil o la stampa
Esistono, ma non è vero maki-e.
L'importante è che venga dichiarato e non lo si faccia passare per quello che non è.
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 E' la prima volta che vedo delle Pilot così
Infatti non sono Pilot. :lol:
Il signor Onishi è un artigiano, allievo del famoso e defunto signor Kato.
La loro filosofia dichiarata è quella di fare penne da lavoro, quindi semplici e robuste.
Quindi penne dalla linea semplice e tradizionale (seguire degli standard per i giapponesi credo sia un valore, a differenza nostra...) ma utilizzando resine accattivanti.

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 16:39
da sansenri
ho sempre pensato che la mia Pelikan 120 fosse verde nera perché il piano inclinato del mio banco alle elementari era dello stesso verde, il mio grembiule era nero, e la mia scuola era di suore tedesche...

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 18:56
da Simy
Enbi ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 10:29
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 Sembra, comunque, che sia uno scambio di tecniche/metodologie/estetica limitato, sempre in pezzi da edizione speciale, dove una Platinum fa addirittura la Preppy "maki-e"
Si tratta proprio di momenti di reciproca toccata e fuga
Certamente, se Leonardo deve mandare un tot di fusti e capucci in Giappone per farli laccare e/o applicare il raden/maki-e, non può farne un migliaio, l'artigiano si fa pagare la sua parte e i prezzi salgono.
Leggevo ad esempio che una (ormai terminata) edizione speciale della Poliedrica laccata era fatta da un artigiano francese, quindi deduco che ci siano artigiani anche in Europa... Il problema è che credo si contino sulle dita di una mano :D

Mi ricordo di una cosa simile in un altro ambito, una mia docente dell'Università è esperta di ceramica "raku", un tipo di ceramica tipica giapponese, il punto è che molto probabilmente in Italia lei è l'unica.

Questo per dire che non è facile per un produttore italiano applicare una tecnica tradizionale giapponese sulle proprie penne, se lo fanno lo fanno su edizioni molto limitate e per forza di cose costose.
E' anche uno di quei casi di circolo vizioso: senza domanda, non si sente necessità di offerta. A volte, senza che venga fatta una proposta di offerta, non si sa che si aveva proprio quella domanda in testa. Quindi, a meno che ingranate nella cultura locale da tanto tempo, alcune cose restano "all'occasione" e per pezzi limitati.
Enbi ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 10:29 Riguardo le Preppy maki-e e a tutta la produzione economica con questo tipo di decorazioni, bisogna considerare che quello non è maki-e vero e proprio, ma qualcosa che tenta di imitarlo, restano comunque belle da vedere (poi magari metto qualche foto appena riesco).
Sì sì, motivo per cui l'ho inserito tra virgolette. E' chiaramente una forma di stampa industriale che non ha davvero a che vedere con il maki-e ma prova a proporre qualcosa di simile in versione economica
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 11:17 Non dimentichiamoci del problema dell'appropriazione culturale. (Prima di saltare in aria pensiamo ai nostri prodotti, come ad esempio il parmigiano che diventa parmesan o le "famose" linguine Alfredo.)
Su questi due precisi prodotti, siamo noi a sbagliare.
Le fettuccine all'Afredo sono nate a Roma.
Il Parmesan del Wisconsin è la ricetta originale di inizio '900, esportato in USA da una famiglia italiana di caseari.
Quindi, a voler essere tradizionalisti fino in fondo, il Parmesan del Wisconsin è più originale di quello che mangiamo e produciamo noi oggi in Italia.

A questo proposito raccomando un podcast: DOI - Denominazione di Origine Inventata. E' illuminante sulla storia di numerosi prodotti che crediamo tradizionali o - al contrario - inventati da altri. Come la carbonara che è nata nel dopoguerra grazie agli americani, mica ai romani, il tiramisù che non esisteva prima degli anni '50
Ascoltatelo, è davvero interessante e divertente

Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 11:17 È una questione delicata, dove il confine è sottile.
Dubito fortemente che grossi marchi si vadano a mettere nei pasticci realizzando delle laccature urushi in casa.

Quando in Europa è arrivata la moda delle "cineserie", proprio in Italia sono stati inventati nuovi metodi di laccatura, come quella veneziana.
Sì, immagino l'oltraggio. La linea di confine tra citazione e plagio è sottilissima e ci sono radici culturali che possono fare male quando vengono toccate.
Comunque, si dice che la pizza migliore del mondo sia a New York ( :lol: )

Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 11:17
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 Suppongo che esistano anche modi di tagliare qualche curva, come gli stencil o la stampa
Esistono, ma non è vero maki-e.
L'importante è che venga dichiarato e non lo si faccia passare per quello che non è.
Concordo
Finché non c'è tentativo di gabbare, non lo vedo come un problema
Esme ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 11:17
Simy ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 9:29 E' la prima volta che vedo delle Pilot così
Infatti non sono Pilot. :lol:
Il signor Onishi è un artigiano, allievo del famoso e defunto signor Kato.
La loro filosofia dichiarata è quella di fare penne da lavoro, quindi semplici e robuste.
Quindi penne dalla linea semplice e tradizionale (seguire degli standard per i giapponesi credo sia un valore, a differenza nostra...) ma utilizzando resine accattivanti.
Ah ecco! :lol: La pillola sulla clip mi aveva tratta in inganno. Quindi resta: le Pilot di medio-alta fascia sono le penne più noiose in circolazione, esteticamente.

Penne Stilografiche e uso Uniformi a scuola

Inviato: domenica 21 settembre 2025, 18:57
da Simy
sansenri ha scritto: domenica 21 settembre 2025, 16:39 ho sempre pensato che la mia Pelikan 120 fosse verde nera perché il piano inclinato del mio banco alle elementari era dello stesso verde, il mio grembiule era nero, e la mia scuola era di suore tedesche...
Ah, pensavi che la scuola commissionasse penne in tinta con i tuoi banchi?
Ci sta, dai: un pulzello digiuno di mondo può immaginarsi un sacco di cose