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Come fai a non innamorarti di una laccatura così ?

Vorrei non aver letto la tua recensione, mi ritrovo improvvisamente insoddisfatto delle mie penne.

E' una penna splendida, ottimo acquisto !

Forse l'unica nota negativa per strumenti così belli è che si tende a limitarne l'utilizzo per "paura di rovinarli". Posso però dire, per quello che è a mia conoscenza, che la laccatura urushi più la si manipola e più rimane bella nel tempo.

Ma non c'è un'anima pia che abbia cuore di ricordare al recensore la corretta grafia del nome della penna?
Perché "Cigar" con la "S" proprio non si può vedere, e non si potrebbe facilmente ritrovare per future consultazioni...



Giorgio

Musicus ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 15:03 Ma non c'è un'anima pia che abbia cuore di ricordare al recensore la corretta grafia del nome della penna?
Perché "Cigar" con la "S" proprio non si può vedere, e non si potrebbe facilmente ritrovare per future consultazioni...



Giorgio

acci Giorgio, ma sai che hai ragione... mi sfuggiva proprio, che smacco...
(ora hai voglia a chiedere agli admin di correggere tutte quelle S... l'onta resterà per sempre )

sansenri ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 17:04

Musicus ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 15:03 Ma non c'è un'anima pia che abbia cuore di ricordare al recensore la corretta grafia del nome della penna?
Perché "Cigar" con la "S" proprio non si può vedere, e non si potrebbe facilmente ritrovare per future consultazioni...



Giorgio

acci Giorgio, ma sai che hai ragione... mi sfuggiva proprio, che smacco...
(ora hai voglia a chiedere agli admin di correggere tutte quelle S... l'onta resterà per sempre )

E vabbè, un totto di Sans a tutto ci vuole

sansenri ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 17:04 acci Giorgio, ma sai che hai ragione... mi sfuggiva proprio, che smacco...
(ora hai voglia a chiedere agli admin di correggere tutte quelle S... l'onta resterà per sempre )

No per sempre no, la penna, nonostante lo scalino e la mancanza di fermaglio, che per i miei personali gusti continuano ad impattare negativamente, resta comunque troppo bella per non meritare una correzione. Quella lavorazione della lacca nella sua essenzialità è veramente strepitosa.

Simone

Grazie per la presentazione molto accurata e sentita.
Quella laccatura è estremamente bella.
(Ma anche la sua pochette è graziosa. )

piccardi ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 23:43 No per sempre no, la penna, nonostante lo scalino e la mancanza di fermaglio, che per i miei personali gusti continuano ad impattare negativamente, resta comunque troppo bella per non meritare una correzione. Quella lavorazione della lacca nella sua essenzialità è veramente strepitosa.

1000 grazie! Potere degli Admin!

La versione portable (come la mia) è disponibile anche con il fermaglio!
Riguardo lo scalino, sono il primo ad odiarli, eppure questo, anche per uno sensibile come me al dislivello, non è praticamente percepibile, è molto indietro e molto smussato!

Gran bella lettura. Super penna, che spero ti godrai in ogni occasione. Possederne una potrebbe compensare l'assenza di qualsiasi collezione, a mio avviso. Sarebbe LA penna, da usare, sfoggiare, custodire gelosamente, tramandare, ma anche da saper raccontare, come hai fatto con noi. Grazie, davvero.

Bellissima penna, se ho ben capito la chiamano portable ma ha le dimensioni di una penna media europea.
Unico dubbio il pennino/gruppo scrittura di derivazione Platinum, che mi fa un poco cheap.

milenaferrari ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 8:37 Bellissima penna, se ho ben capito la chiamano portable ma ha le dimensioni di una penna media europea.
Unico dubbio il pennino/gruppo scrittura di derivazione Platinum, che mi fa un poco cheap.

Sì la portable ha sostanzialmente le dimensioni di una Aurora 88 big, quindi non piccola, ma è comunque portable se confrontata alla originale long cigar, che è lunga altri 2 cm in aggiunta! quasi un pennello come forma (il ché si addice anche alla tradizione giapponese).

Riguardo il pennino, Nakaya sta a Platinum come Daimler sta a Jaguar, in sostanza il pennino è finetuned, e si sente.
Nel mio caso, avendola comprata usata (poco evidentemente) non ho potuto beneficiare del finetuning dedicato al mio modo di scrivere, ma avendola provata con calma l'ho trovata subito perfetta (evidentemente il precedente possessore aveva una versione tarata per uso standard, come inclinazione, impugnatura etc., e anche io ho una impugnatura molto standard).
Anche la sua finitura è molto più bella dei 3776, quindi cheap no, né esteticamente, né in uso, quella sensazione non si ha.
OK, non è un pennino "particolare", pur essendo un fine molto bello, ma questo mi sta bene, non sempre sento bisogno di "effetti speciali" anzi la maggior parte del tempo, in uso, apprezzo pennini "tranquilli" come i fini o i medi.

Modello60 ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 11:00 Vorrei non aver letto la tua recensione, mi ritrovo improvvisamente insoddisfatto delle mie penne.

grazie, ma questo no, so che hai una serie di penne molto belle, è solo una che ti manca come mancava a me fino a poco fa...
Ma quante altre me ne mancano!

Wow Enrico, un vero trattato! Lo meritava tutto la penna. Confesso di non essere mai stato un grande appassionato di penne giapponesi, a parte i modelli in lacca Urushi. Questa Nakaya è una delle migliori espressioni del genere, ti faccio quindi i miei complimenti per l’acquisto e la notevole presentazione.

Grazie Francesco!
Non c'è dubbio che una delle peculiarità più interessanti delle penne del sol levante è l'uso della laccatura urushi.
Gli oggetti che ne derivano sono in parte strumenti d'uso e in parte capolavori d'arte, ma è tipico dei giapponesi! (io dopo esserci stato un paio di volte in Giappone sono anche innamorato delle loro ciotole laccate! )