Tiberio G ha scritto:Caro Sergio,
dopo aver letto la tua esauriente recensione ho ripensato subito al mio recente viaggio in Islanda e alla tanta lava di basalto che ho visto e anche raccolto. Infatti mi sono portato a casa un sassone di basalto levigato da un ghiacciaio che, opportunamente scavato/ trapanato, potrebbe essere un elegante stiloforo per riporre la tua Visconti sulla scrivania (a patto che ne abbia una molto ampia!).
Per tornare al test degli inchiostri ho qualche domanda da farti:
Innanzitutto mi stupisce il nero J. Herbin che, a detta di tutti me compreso , è un nero molto fluido e intenso perciò vedere come nelle tue prove soffra di shading marcato che lo fa sembrare grigio fa domandare: non è che la homo sapiens abbia un alimentatore dal flusso ristretto, o forse è colpa del pennino pseudo fine che aumenta lo shading ?
Per il baystate ne abbiamo già parlato ma vorrei sapere se lo usi anche per documenti formali o comunque scritti destinati a terzi ( escluso il forum!).
Ho provato anch'io il diamine sargasso e ho riscontrato quei problemi alla partenza della scrittura che è desaturata per la prima lettera che si scrive.
Hai altri inchiostri diamine?
Io uso con soddisfazione il nero eclipse ( che è un viola scurissimo), non ha problemi alla partenza, è fluido e lo shading non è grigio ma leggermente violaceo/ blu scuro.
Infine, cosa mi dici del "dreamtouch" del pennino in palladio?
Sono sempre affascinato dai pennini che scrivono anche senza una minima pressione, ma rispetto ad altri tuoi pennini (per esempio quello della montblanc 149 oppure delle Omas vintage) ci sono sostanziali differenze di scorrevolezza?
Ti ricordo che non sono un fanatico dei tratti extrafini, quindi un fine europeo che scrive come un medio per me è la normalità e, anzi, mi trovo anche meglio a patto che scrivendo non esageri lo shading.
Perdona le tante domande ma sono sicuro che riuscirai a rispondermi con dovizia di particolari e perciò ti ringrazio già in anticipo.
Buona serata
Caro Tiberio,
felice ti sia piaciuta, cercherò di rispondere volentieri a qualche tuo dubbio...
L'Herbin, come tutti gli inchiostri reagiscono a seconda del tipo di carta, quindi se guardi gli altri esempi, sulla carta patinata e su quella del blocco Fabriano l'inchiostro è nero e non "grigio" come nella prima scansione... Sta di fatto, e lo dissi già in precedenti occasioni in altre discussioni, che da altri test visti su internet l'Herbin non era "saturo" come l'Aurora e/o il Noodler's, e come vedi, le mie perplessità si sono dimostrate vere!
Altro difetto che ho trovato in questo inchiostro è che di fatto "ingrossa" il tratto, quindi mi porta a dire che tra l'Aurora e quest'ultimo, preferisco la ditta Torinese, se non altro perché è molto più saturo e coprente dell'Herbin!
Ti assicuro che il diffusore della Homo Sapiens accoppiato al pennino Fine, la fanno scrivere come un medio! Basta confrontare quanto detto dal buon piccardi nella sua prova...
Comunque, se ne hai l'occasione vista la facile reperibilità, ti suggerisco di acquistare l'Aurora e provarlo, non te ne pentirai!
Il Baystate Blue è caricato su una Stipula Passaporto che tengo in tasca sempre con me, che uso praticamente ovunque, sia per gli appunti che per firmare gli assegni o i documenti formali, senza alcuna controindicazione. Anzi a volte mi è d'obbligo utilizzarlo per rendere più evidente l'originalità della firma e, così distinguere il documento originale, da una copia dello stesso!
Gli unici due Diamine provati (ed ultimi), sia il Sargasso che il Bilberry, per lo meno le due confezioni nuove in mio possesso, hanno il fastidioso difetto nel generare "false" partenze (non desaturazioni) anche durante la scrittura continua, cosa che non mi è mai accaduta con tutti gli altri inchiostri provati e su stilo e pennini diversi; e non è l'unico difetto... In poche parole: mediocri.
Il pennino in Palladio è ottimo e confermo quanto già scritto nella recensione, scrive senza impuntamenti con un flusso generoso (forse anche troppo) che allarga in maniera esagerata il tratto "pseudo" fine! Non è affatto necessario esercitare alcun tipo di pressione sulla stilo per farla scrivere, basta solo farle "sentire" la presenza della carta per farle tracciare una linea continua... Chiaramente, non è affatto paragonabile ad altri pennini, forse si avvicina leggermente per via della punta in iridio arrotondata ai pennini Aurora, questi ultimi però sono molto più rigidi; è completamente diverso dagli Omas pre-2000, ad esempio. Mentre i pennini post 2000 (era Bock) sono molto meno rigidi e mi ci trovo bene!
La MB 149 non la posseggo, mentre la 146 EF che posseggo, invece, è diversa e scorre anche molto bene ma, non usandola da diversi mesi, non posso descriverti le differenze, direi boiate!
Comunque, preferendo pennini molto fini o addirittura extra fini, quindi, di misura diversa dalla tua preferita la "media", le mie impressioni/sensazioni sarebbero poco adattabili alle tue perché, con misure più grandi la scorrevolezza aumenta in modo esponenziale!
Se cerchi la scorrevolezza, oltre al pennino Visconti in palladio un altro ottimo che, provandolo, mi ha favorevolmente impressionato, nella speranza di riuscire ad acquistarlo un giorno, è questo fantastico Omas Extra Flessibile
Bisogna solo stare attenti a scegliere la misura "giusta" perchè l'EF corrisponde alla Fine di un Omas rigido, l'F corrisponde ad un Medio, ecc.
Spero di averti aiutato.
Saluti,
Sergio