Esperimento con inchiostro waterproof per stampanti
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- La mia penna preferita: Delta Goldpen Mezzanotte
- Il mio inchiostro preferito: Quello giusto per l'occasione!
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
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Esperimento con inchiostro waterproof per stampanti
Ci tengo a precisare che si tratta di un test e non voglio in nessun modo incentivare qualcuno nel provarci, chi vuole ripetere il test lo fa a suo rischio e pericolo!
Leggevo su alcuni siti di persone che utilizzano gli inchiostri per stilografica su stampanti inkjet con soddisfazione...
Posto il fatto che non capisco il senso di utilizzare un inchiostro non specifico e che costa pure di più dell'inchiostro per stampanti, mi sono chiesto...se gli inchiostri per stilografiche si possono utilizzare sulle stampanti, perchè non dovrebbe essere possibile il contrario?
Ho deciso quindi di prendere una penna nuova economica (ma che sia almeno decente) da dedicare a questo test, evitando così diversi inconvenienti che potrebbero viziarlo come il fatto di avere tracce di altro inchiostro o acqua in seguito a un lavaggio e l'eventuale irrilevanza a livello economico in caso la penna diventi inservibile.
La mia scelta è caduta su una cross di cui non conosco il modello (so solo che c'è scritto cross da tutte le parti, dalla clip, al fondo del fusto, al pennino) che mi sono riuscito a portare a casa a 7 euro, è una di quelle penne che la proprietaria della cartoleria aveva sullo scaffale da anni e che (forse anche a causa della sensazione di economicità che da al solo guardarla) quindi non vedeva l'ora di potersela togliere.
La penna è questa
A quel punto l'unica scelta da fare era su quale inchiostro utilizzare.
Ho pensato che avrei dovuto utilizzare un inchiostro che fosse il più fluido possibile per evitare intasamenti e waterproof così da avere una resistenza all'acqua.
Sapevo che la epson utilizza gli inchiostri durabrite (resistenti all'acqua e alla luce per molti anni) e che a causa del funzionamento "a freddo" delle sue stampanti utilizza inchiostri molto fluidi che non intasano le testine che, ricordo, sono integrate nella stampante.
Non avendo cartucce epson da "salassare", mi sono recato in un negozio di quell iche vendono inchiostri compatibili, chiedendo un inchiostro fluido e resistente all'acqua.
Mi è stato detto che proprio quelli per le stampanti epson sono più fluidi e che avevano sia il modello "normale", sia quello ai pigmenti che è resistente "a tutto".
Nello specifico mi hanno dato il prink K10B
Ho svuotato, lavato e asciugato con cura la cartuccia cross uscita nella penna e con una siringa l'ho riempita con l'inchiostro.
La penna è partita subito.
La scorrevolezza è qualcosa di incredibile, sembra di fare pattinaggio su ghiaccio!
Il problema è che il flusso è qualcosa di incontrollabile!
Sia chiaro, la penna non perde, ma appena si poggia la punta sul foglio, l'inchiostro inizia a defluire e a spandersi, creando un ingrossamento evidente del tratto, direi che si guadagna quasi 1 taglia e mezza di pennino, col pennino M della cross sembra di scrivere con un pennarello!
La prima cosa che mi ha impressionato è la profondità e l'intensità del nero, è scurissimo e bello lucido come piace a me!
Il problema è che forse, essendo gli inchiostri per le stampanti inkjet destinati ad essere molto coprenti con una quantità di inchiostro utilizzata minima, il fluss odi una stilografica sia eccessivo per poterci scrivere normalmente.
Non a caso si nota un feathering elevato e un sanguinamento marcato, oltre che un discreto spiumaggio.
Dovrei provare con una penna molto stitica e pennino EF, così da vedere se i risultati migliorano.
la cosa che però mi ha veramente impressionato è il tempo di asciugatura fulmineo, in meno di un secondo si può passare il dito sullo scritto senza il minimo segno!
Da segnalare che la penna con questo inchiostro scrive pure sulle carte stampate dove altri inchiostri non scrivono.
A quel punto mi sono chiesto se l'inchiostro corretto per il test non sia uno a maggiore densità o con maggiore tensione superficiale, come quello delle stampanti HP e Canon...cercando in rete ho trovato queste informazioni (in inglese)
"There are 2 basic types of printheads. The first is the common thermal head everyone talks about the most. This is where the ink is heated to a high temp in order to eject ink. This is the technology used in HP, Canon, and Lexmark printers. These inks are typically low viscosity(on the order of 2 to 3 centipoise at 25C) high static surface tension(on the order of 40 to 50 mN/m). For instance, a common Canon black has a viscosity of 2.24 cP and a ST of 42.0 mN/m. The Platinum Carbon Black for FP has a ST of 43.4 mN/m and a viscosity of 2.34 cP. Based just on these measurements, I think there is a good chance the Platinum ink would jet thru that Canon printhead.
The second technology is a piezoelectric technology, where a charge is passed thru a piezo material, causing vibration which ejects droplets. This is used in Epson printers. These inks are usually higher viscosity(on order of 3.50 to 4.50 cP at 25C) and low surface tension(on order of 27.0 to 35.0 mN/m)."
In pratica dice che l'inchiostro nero canon è molto simile per caratteristiche fisiche a quello per stilografiche (in questo caso il paltinum carbon black).
Mi procuro una boccetta di inchiostro per canon (sempre ai pigmenti e resistente all'acqua) e magari pure una stilo con pennino EF e ripeto il test stasera.
Segnalo che ho lasciato al penna senza utilizzarla tutta la notte con la punta all'insù e stamattina è ripartita all'istante senza incertezze.
Questa è la prova di scrittura
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Ho deciso quindi di prendere una penna nuova economica (ma che sia almeno decente) da dedicare a questo test, evitando così diversi inconvenienti che potrebbero viziarlo come il fatto di avere tracce di altro inchiostro o acqua in seguito a un lavaggio e l'eventuale irrilevanza a livello economico in caso la penna diventi inservibile.
La mia scelta è caduta su una cross di cui non conosco il modello (so solo che c'è scritto cross da tutte le parti, dalla clip, al fondo del fusto, al pennino) che mi sono riuscito a portare a casa a 7 euro, è una di quelle penne che la proprietaria della cartoleria aveva sullo scaffale da anni e che (forse anche a causa della sensazione di economicità che da al solo guardarla) quindi non vedeva l'ora di potersela togliere.
La penna è questa
A quel punto l'unica scelta da fare era su quale inchiostro utilizzare.
Ho pensato che avrei dovuto utilizzare un inchiostro che fosse il più fluido possibile per evitare intasamenti e waterproof così da avere una resistenza all'acqua.
Sapevo che la epson utilizza gli inchiostri durabrite (resistenti all'acqua e alla luce per molti anni) e che a causa del funzionamento "a freddo" delle sue stampanti utilizza inchiostri molto fluidi che non intasano le testine che, ricordo, sono integrate nella stampante.
Non avendo cartucce epson da "salassare", mi sono recato in un negozio di quell iche vendono inchiostri compatibili, chiedendo un inchiostro fluido e resistente all'acqua.
Mi è stato detto che proprio quelli per le stampanti epson sono più fluidi e che avevano sia il modello "normale", sia quello ai pigmenti che è resistente "a tutto".
Nello specifico mi hanno dato il prink K10B
Ho svuotato, lavato e asciugato con cura la cartuccia cross uscita nella penna e con una siringa l'ho riempita con l'inchiostro.
La penna è partita subito.
La scorrevolezza è qualcosa di incredibile, sembra di fare pattinaggio su ghiaccio!
Il problema è che il flusso è qualcosa di incontrollabile!
Sia chiaro, la penna non perde, ma appena si poggia la punta sul foglio, l'inchiostro inizia a defluire e a spandersi, creando un ingrossamento evidente del tratto, direi che si guadagna quasi 1 taglia e mezza di pennino, col pennino M della cross sembra di scrivere con un pennarello!
La prima cosa che mi ha impressionato è la profondità e l'intensità del nero, è scurissimo e bello lucido come piace a me!
Il problema è che forse, essendo gli inchiostri per le stampanti inkjet destinati ad essere molto coprenti con una quantità di inchiostro utilizzata minima, il fluss odi una stilografica sia eccessivo per poterci scrivere normalmente.
Non a caso si nota un feathering elevato e un sanguinamento marcato, oltre che un discreto spiumaggio.
Dovrei provare con una penna molto stitica e pennino EF, così da vedere se i risultati migliorano.
la cosa che però mi ha veramente impressionato è il tempo di asciugatura fulmineo, in meno di un secondo si può passare il dito sullo scritto senza il minimo segno!
Da segnalare che la penna con questo inchiostro scrive pure sulle carte stampate dove altri inchiostri non scrivono.
A quel punto mi sono chiesto se l'inchiostro corretto per il test non sia uno a maggiore densità o con maggiore tensione superficiale, come quello delle stampanti HP e Canon...cercando in rete ho trovato queste informazioni (in inglese)
"There are 2 basic types of printheads. The first is the common thermal head everyone talks about the most. This is where the ink is heated to a high temp in order to eject ink. This is the technology used in HP, Canon, and Lexmark printers. These inks are typically low viscosity(on the order of 2 to 3 centipoise at 25C) high static surface tension(on the order of 40 to 50 mN/m). For instance, a common Canon black has a viscosity of 2.24 cP and a ST of 42.0 mN/m. The Platinum Carbon Black for FP has a ST of 43.4 mN/m and a viscosity of 2.34 cP. Based just on these measurements, I think there is a good chance the Platinum ink would jet thru that Canon printhead.
The second technology is a piezoelectric technology, where a charge is passed thru a piezo material, causing vibration which ejects droplets. This is used in Epson printers. These inks are usually higher viscosity(on order of 3.50 to 4.50 cP at 25C) and low surface tension(on order of 27.0 to 35.0 mN/m)."
In pratica dice che l'inchiostro nero canon è molto simile per caratteristiche fisiche a quello per stilografiche (in questo caso il paltinum carbon black).
Mi procuro una boccetta di inchiostro per canon (sempre ai pigmenti e resistente all'acqua) e magari pure una stilo con pennino EF e ripeto il test stasera.
Segnalo che ho lasciato al penna senza utilizzarla tutta la notte con la punta all'insù e stamattina è ripartita all'istante senza incertezze.
Questa è la prova di scrittura
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Aggiornamento
Su carta di maggiore qualità Claire Fontaine papier velouté da 90gr la situazione migliora ma il sanguinamento è ancora molto evidente
La penna parte sempre alla prima e non da segni di problemi di flusso o interruzioni per adesso
Su carta di maggiore qualità Claire Fontaine papier velouté da 90gr la situazione migliora ma il sanguinamento è ancora molto evidente
La penna parte sempre alla prima e non da segni di problemi di flusso o interruzioni per adesso
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Non avendo trovato una penna con pennino EF, ho preso una sheaffer (made in USA) con pennino F.
Forse ho trovato la quadratura del cerchio, il tratto risulta sempre ingrossato (è un M pieno ma non c'è più sanguinamento, non c'è più spennamento ed è migliorata la prova dell'acqua.
Faccio ancora qualche test e vi aggiorno!
Forse ho trovato la quadratura del cerchio, il tratto risulta sempre ingrossato (è un M pieno ma non c'è più sanguinamento, non c'è più spennamento ed è migliorata la prova dell'acqua.
Faccio ancora qualche test e vi aggiorno!
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Soprattutto sarebbe interessante avere i dati della tensione superficiale e della viscosità degli inchiostri da stilografica.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Non saprei a chi chiederli, forse qualcuno del forum che è più vicino ai produttori potrebbe aiutarci.Ottorino ha scritto:Soprattutto sarebbe interessante avere i dati della tensione superficiale e della viscosità degli inchiostri da stilografica.
Gli unici dati che ho sono per il Platinum Carbon Black che ha una tensione superficiale di 43.4 mN/m e una viscosità di 2.34 cP
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Questi esperimenti mi piacciono molto
"Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio"
O. Wilde
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Aggiornamento
La penna parte sempre al primo colpo dopo 24 ore (e oltre) di inattività a testa in su...escludo quindi problemi di intasamento almeno sul breve periodo.
Non so se dipende dalla carta o dal pennino F, ma adesso quando viene versata dell'acqua sopra, il testo resiste senza incertezze.
La penna parte sempre al primo colpo dopo 24 ore (e oltre) di inattività a testa in su...escludo quindi problemi di intasamento almeno sul breve periodo.
Non so se dipende dalla carta o dal pennino F, ma adesso quando viene versata dell'acqua sopra, il testo resiste senza incertezze.
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Aggiornamento, lasciata la penna con la punta in alto per oltre 2 settimane...ripartita al primo colpo!
Devo ancora però provare l'altro inchiostro più denso prima di poter affermare con sicurezza che questi inchiostri diano soddisfazioni con le stilografiche!
Devo ancora però provare l'altro inchiostro più denso prima di poter affermare con sicurezza che questi inchiostri diano soddisfazioni con le stilografiche!
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Grazie, è una prova molto interessante!
Quanto costano le bottigliette? Es. la 30ml di Prink che hai fotografato?
Fernando
Quanto costano le bottigliette? Es. la 30ml di Prink che hai fotografato?
Fernando
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6 euro mi sembraXFer ha scritto: Quanto costano le bottigliette? Es. la 30ml di Prink che hai fotografato?
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Sto usando anche io un inchiostro per stampanti. Ricordo che finii tutto il nero con una stilografica comprata ai mercatini di Natale (per 10 euro) ma all'epoca ero molto più neofita di adesso, e con la voglia di sperimentare/pacioccare finii col distruggere il pennino (continuavo a piegarlo per vedere come sarebbe cambiato il tratto, povero me).
A tre anni di distanza, mi rimangono ancora i colori, che sto usando con profitto. A breve la recensione.
Per ora dico che sono inchiostri per stampanti Epson e che asciugano molto in fretta, tanto che spesso mi si seccano costringendomi a lavare molte volte la mia penna.
Si tratta anche di inchiostri che macchiano molto e che non spariscono completamente nemmeno dopo tre o più lavaggi...
A tre anni di distanza, mi rimangono ancora i colori, che sto usando con profitto. A breve la recensione.
Per ora dico che sono inchiostri per stampanti Epson e che asciugano molto in fretta, tanto che spesso mi si seccano costringendomi a lavare molte volte la mia penna.
Si tratta anche di inchiostri che macchiano molto e che non spariscono completamente nemmeno dopo tre o più lavaggi...
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- Snorkel
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Ciao a tutti:
io ero uno di quelli che rimasto senza inchiostro, ha sperimentato quello per stilografica nella testina della stampante (una Epson inkjet) e aveva finito il suo lavoro egregiamente.
Il problema era che dopo qualche giorno, l'inchiostro si era asciugato e ho dovuto sostituire la testina. Ma ormai era da sostituire.
io ero uno di quelli che rimasto senza inchiostro, ha sperimentato quello per stilografica nella testina della stampante (una Epson inkjet) e aveva finito il suo lavoro egregiamente.
Il problema era che dopo qualche giorno, l'inchiostro si era asciugato e ho dovuto sostituire la testina. Ma ormai era da sostituire.
Ultima modifica di Quozzamax il giovedì 23 maggio 2019, 20:37, modificato 1 volta in totale.
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* Funkyostilo
La Cross è stata la mia prima penna quando sono tornato "nella casa del padre" ossia alle stilografiche.
Se non vado errato, era proprio quella che hai comprato tu, se è una carica a stantuffo che si ruota da dietro.
inutile dire che l'ho cercata per anni, e l'avevo pagata 9.90 euro, sempre in cartoleria.
bellissimi ricordi e penna stupenda.
devo a lei, se l'uso della stilografica mi è rimasto gradito con gli anni per la prima bella impressione datami dal suo uso.
La Cross è stata la mia prima penna quando sono tornato "nella casa del padre" ossia alle stilografiche.
Se non vado errato, era proprio quella che hai comprato tu, se è una carica a stantuffo che si ruota da dietro.
inutile dire che l'ho cercata per anni, e l'avevo pagata 9.90 euro, sempre in cartoleria.
bellissimi ricordi e penna stupenda.
devo a lei, se l'uso della stilografica mi è rimasto gradito con gli anni per la prima bella impressione datami dal suo uso.