Storia ed evoluzione del Copperplate o Round Hand

Discussioni focalizzate sui vari stili calligrafici.
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sangrisano
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Storia ed evoluzione del Copperplate o Round Hand

Messaggio da sangrisano »

Il Copperplate mi attira moltissimo (ho già ordinato il libro di E. Winters), ma vorrei capire una cosa, perchè dai siti che ho visitato non mi è chiarissimo (anzi): i termini Copperplate, Roundhand, Engrosser o Engraver Script, si riferiscono a stili diversi ?
Nella mia ignoranza mi sembrava di aver capito che Roundhand si riferisse ad una modalità di scrittura che non prevedesse un maggior spessore dei tratti verticali (ho delle stampe, anzi 'Steel Engravings' nelle quali le frasi scritte hanno un tratto sottile come un capello), ma poi leggendo le "Lessons in Engraver’s Script" di WA Baird sembra che i termini Roundhand, Engraver e Engrossing vengano usati in modo indifferente.
Qualcuno può chiarirmi le (poche) idee?
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Irishtales
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Storia ed evoluzione del Copperplate o Round Hand

Messaggio da Irishtales »

Hai ragione, c'è una confusione notevole sui termini. Per quanto riguarda il Round Hand, ad esempio, un supporto utile è reperibile qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Round_hand
ma soprattutto una fonte illuminante è il bellissimo libro di Francesco Ascoli "Dalla cancelleresca all'inglese. L'avventura della calligrafia in Italia dal Cinquecento ad oggi" (Dell'Orso Editore, 2012) che consiglio di leggere a tutti gli appassionati di calligrafia e di storia.
Il noto studioso sottolinea come Round Hand e Copperplate siano sinonimi e ripercorre la storia di questo stile, codificato nell'Inghilterra del primo Settecento attorno alla figura di un calligrafo ed incisore, George Bickham, che attraverso il supporto dei maggiori calligrafi britannici dell'epoca, raccoglie i modelli delle calligrafie già in uso in quegli anni, con il fine di pubblicare una raccolta volta a stabilire un riferimento e una testimonianza per la grafia adatta soprattutto all'uso commerciale. Il corsivo inglese in realtà era quindi in uso da molti decenni, addirittura dalla metà del Seicento (fanno fede a tal proposito le opere dei calligrafi John Ayers e William Banson), come evoluzione della cancelleresca o anche - come precisa lo storico e tipografo Stanley Morison - dalla Bastarda di Lucas Materot, un calligrafo francese che nei primi anni del Seicento proponeva anch'egli una reinterpretazione della Cancelleresca con una maggiore inclinazione e addolcita nel tratto, divenuto più curvilineo e ricercato e con le lettere che compongono ogni parola, tutte legate fra loro:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Lucas_Materot
In ogni caso sarebbe probabilmente molto più appropriato il termine Round Hand piuttosto che Copperplate, poiché questo fu l'appellativo con cui quel bel corsivo venne chiamato quando fu canonizzato attraverso la raccolta del calligrafo e incisore George Bickham "Universal Penman". Copperplate significa letteralmente "lastra di rame" poiché le stampe in corsivo venivano eseguite attraverso l'incisione dello scritto su matrici di rame.
Lo stile si diffuse rapidamente in tutta Europa con nomi differenti da nazione a nazione. In Italia divenne noto come Corsivo Inglese. Il successo dello stile fu notevolissimo e perdurò per quasi duecento anni, fino all'introduzione delle penne a sfera che stravolsero il modo di adoperare lo strumento di scrittura e quindi anche la grafia. Non voglio dilungarmi oltre, comunque riguardo alla sua codificazione (altezze, spaziatura, inclinazione) i vari trattatisti e calligrafi italiani proponevano modelli simili fra loro, ma allo stesso tempo differenti l'uno dall'altro, come possiamo anche constatare dai modelli di calligrafia in uso nelle nostre scuole già inseriti nella Libreria Condivisa.

Engrossers ed Engraver Script sono le evoluzioni dello stile corsivo inglese negli Stati Uniti, e nascono come scritture formali e molto accurate, derivate dal Roundhand inglese.
E' nello stile definito "Engrosser" che fu scritta la Dichiarazione di Indipendenza americana, nel 1776, dall'abile calligrafo Timothy Matlack (1730 – 1829) ed allo stesso modo, con caratteri grandi e leggibili, fu scritta dal calligrafo Jacob Shallus (1750 – 1796) la Costituzione degli Stati Uniti, nel 1787:
http://www.calligraphersguild.org/penmen.html
Successivamente si impose lo stile cosiddetto Engraver script che è un corsivo derivato anch'esso dal Roundhand, scritto con una forte variazione del tratto e piuttosto inclinato, come bene illustrato dai tanti documenti messi a disposizione dalla IAMPETH (International Association of Master Penmen, Engrossers and Teachers of Handwriting):
http://www.iampeth.com/lessons/engrosse ... page0.html
E' questo un corsivo formale e molto decorativo, da scrivere con cura e lentamente, come ben sottolinea lo già citato W.A. Baird nell'introduzione alla prima lezione del suo corso, uno stile nato per essere utilizzato nella scrittura di documenti ufficiali di una certa importanza, come attestati, inviti a manifestazioni importanti, etc.

Una ulteriore derivazione del Roundhand è lo Spencerian, che, al contrario, si differenzia per la speditezza e la semplicità nello scrivere, benché abbia anche esso una rigida canonizzazione. Codificato dai fratelli Spencer nel loro manuale di calligrafia del 1887 in uso nei college dove si studiava Economia, qui reperibile:
http://www.iampeth.com/lessons/spenceri ... page0.html
Non a caso il titolo dato al manuale è "New Standard Practical Penmanship". Il nuovo standard della scrittura pratica.

Spero di avere fatto un po' di chiarezza e scusate per la lungaggine, spero di non aver annoiato.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Messaggio da sangrisano »

Grazie Daniela, sei stata chiarissima!
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Messaggio da Irishtales »

Un link dove è possibile apprezzare alcune delle tavole originali del primo trattato sul Rounhand o Copperplate, o Corsivo Inglese:
George Bickham - The Universal Penman - 1741:

http://www.panteek.com/BickhamPenman/

E' un "testo sacro" per gli appassionati del corsivo, ed ha avuto un enorme successo editoriale, se si pensa che dalla data della sua pubblicazione ad oggi ( ben più di due secoli e mezzo ) è stato continuamente ristampato! Inutile dire che ne ho appena comprato una copia. Purtroppo non della prima edizione, ma dell'ultima....
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