Nuova Leonardo The king per il circolo stilografico napoletano
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Questo pennino flessibile che descrivete è già in commercio o ancora in anteprima?
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Grazie Riccardo, molto interessanti le foto del CSI, è vero che sembra migliorato molto nella rifinitura, dato il successo del pennino non escluderei si siano dotati di attrezzature apposite, dalle tue immagini sembra uno studi "di fabbrica" e non un grinding manuale, ma dovrei vederlo dal vivo.maylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 0:04
Le foto con il cellulare, specie sul lato, danno un'idea ma si capisce meglio con un lentino.
La versione su B è a tutti gli effetti uno stub 0.9, anche dal punto di vista visivo adesso.
Su carta è facile da usare ed ha buona variabilità di tratto, per
Bellissimo il tratto molto squadrato.
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Ecco adesso ho scoperto che sono due i pennini da avere, il flessibile e questomaylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 0:04 Le impressioni della Leonardo The King si concentrano comprensibilmente sul flessibile.
Personalmente, non sono mai riuscito a percepire la carica erotica dello "snap back" - e quindi ho preso un CSI.
Ho così scoperto che è stato rivisto: ha fattura molto più rifinita e una lavorazione sull'iridio più aggressiva che lo rende più piacevole e simile ad uno stub.
IMG_1397.jpg
IMG_1401.jpg
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Le foto con il cellulare, specie sul lato, danno un'idea ma si capisce meglio con un lentino.
La versione su B è a tutti gli effetti uno stub 0.9, anche dal punto di vista visivo adesso.
Su carta è facile da usare ed ha buona variabilità di tratto, per come lo uso io:
IMG_1402.jpg
Rispetto al precedente (non è il primo CSI B che compero) ha caratteristiche molto simili e forse è più tollerante di "angoli di attacco" sul foglio non del tutto ortodossi, ma come sempre in queste cose conta molto l'elemento umano di chi il pennino lo impugna.

Grazie delle prove.
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Non in questa nuova versione.Nelle precedenti la base M ha leggermente meno variazione di tratto rispetto a B (come è logico e naturale che sia) e poco più come differenze.
Più rilevante è comportamento diverso se accoppiato a alimentatore in ebanite (e pennino 14k) o ad alimentatore in ABS.
E' opinione del tutto personale, ma l'alimentatore in ebanite lo rende più un pennino "da meditazione", perfetto per le serate con un sigaro, il cognac e carta di livello e tutto quel mondo lì.
Se invece uno è più il tipo "acchiappo la prima penna carica che ho sul tavolo, me la porto in giro nello zaino, ci scrivo sulla cartaccia e Dio solo sa che inchiostro ci ho messo dentro" - e questo sono più io - l'ABS è più di soddisfazione.
Ma sono comunque pennini di base ben messi a punto quindi siamo a livelli di sensazioni personali, niente di fondamentale. Di sicuro la versione con alimentatore in ABS è più bagnata (e a mio parere più piacevole) degli omologhi Franklin Christoph diffusi ormai da molti anni.
Venceremos.
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grazie per i riferimentiTisbacker ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 22:59 Globus acciaio = migliore come SnapBack
Waterman 42 = migliore come SB
Fa #10 = migliore come SB
MB calligraphy = molto simile a Leonardo
Ecco i primi paragoni che mi vengono in mente.
sansenri ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:17
Riguardo lo snap back, ti confronti con cosa?
L'impressione che ho io è che lo snap back c'è, è completo, e non è diverso da alcuni altri pennini flessibili vintage in oro (anche se non ne possiedo molti da confrontare), certo, se ti confronti con l'acciaio... ma in quel caso in genere lo snap back è più veloce, ma perché il pennino è più rigido e devi premere di più per flettere, poi, chiaro, torna su in fretta.
Waterman 42, mi torna, comportamento simile, hai ragione forse la 42 ha snap back più pronto ma non noto enorme differenza, in parte anche dovuto al pennino più piccolo
FA#15 (non ho la #10) al momento non è confrontabile, troppo più rigida per non dire che lo SB non sia dovuto a questo (se sono costretto a premere troppo preferisco SB minore piuttosto)
MB Calligraphy #6, non ce l'ho ma l'ho provato... non mi è sembrato confrontabile, l'ho provato brevemente ma mi era sembrato ancora troppo rigido a memoria, anche in questo caso SB migliore ma per rigidità maggiore non lo preferisco
Globus (complimenti, deve essere bello, ma mai provato)

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ho provato anche io il Magna Carta più di una volta al banchetto di Tom... non è male, flette molto, ma l'impressione che ho avuto (quello da me provato era "a posto") è che è ancora più cedevole del Leonardo, ma rimane più moscio (quindi SB minore, anche se non lento come scherzosamente riferisce edis).Tisbacker ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 23:04 Anche una Porsche con i cilindri rotti è un’auto che è imbarazzante a prestazioni.
Ma quando è a posto, il suo lo fa egregiamente.
Non ho scritto che Magna sia meglio, ho scritto che basandomi sulle
Prove che ho fatto con entrambi i pennini, il
Comportamento è simile.![]()
edis ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:42
Accostare il Flex di Leonardo al pennino Magna Carta è blasfemo! Ho provato il Magna Carta al penshow di Milano lo scorso febbraio. A parte i rebbi non allineati guardati col lentino gentilmente fornito dal venditore, credo che, quando ho rimesso il tappo alla penna e ringraziato, i rebbi dovessero ancora tornare indietro![]()
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Sì, capisco ed è naturale e devo dire che sono diviso: ho provato diversi pennini "italic" in cui trovo importante la differenza significativa tra linee orizzontali e verticali ma non mi dispiacciono, per scrittura corrente, anche un po più fini, tipo medio per esempio.
Questo già mi rincuora molto, ho proprio un fine italic di Franklin Christoph ed è un po' secchino, anche per essere un fine, sebbene il tratto sia bello. Con il senno di poi avrei preso almeno un medio e lo avrei reso un po' più bagnato. Io comunque adoro i pennini più bagnati, e quello in ebanite avrebbe probabilmente la mia preferenza, effettivamente "da meditazione" (bella la scena che descrivi, non fumo ma mi piace l'odore del tabaccomaylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 9:44 Più rilevante è comportamento diverso se accoppiato a alimentatore in ebanite (e pennino 14k) o ad alimentatore in ABS.
E' opinione del tutto personale, ma l'alimentatore in ebanite lo rende più un pennino "da meditazione", perfetto per le serate con un sigaro, il cognac e carta di livello e tutto quel mondo lì.
Se invece uno è più il tipo "acchiappo la prima penna carica che ho sul tavolo, me la porto in giro nello zaino, ci scrivo sulla cartaccia e Dio solo sa che inchiostro ci ho messo dentro" - e questo sono più io - l'ABS è più di soddisfazione.
Ma sono comunque pennini di base ben messi a punto quindi siamo a livelli di sensazioni personali, niente di fondamentale. Di sicuro la versione con alimentatore in ABS è più bagnata (e a mio parere più piacevole) degli omologhi Franklin Christoph diffusi ormai da molti anni.

Ho alcuni pennini Kanwrite italic e stub e purtroppo non ho tempo per confronti nemmeno per quelli, oltre ai flessibili ma sarebbe utile.
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no, sul sito di Leonardo non lo si vede ancora, è quindi una anteprima che è stata proposta per i membri del circolo stilografico napoletano in occasione della produzione delle penne CSN 2025.
Senza dubbio sarà in commercio tra non molto.
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Quando si va su tratti più contenuti e maneggevoli di quelli "classici" di uno stub/italico (ossia sotto 0,9) secondo me è anche un gioco di alchimie. Un pennino "asciutto" evidenzia di più le differenze che uno troppo bagnato tende ad annacquare. D'altro canto un pennino bagnato è meglio lubrificato e quindi anche se meno arrotondato negli spigoli risulta più piacevole.imluca ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 11:33Questo già mi rincuora molto, ho proprio un fine italic di Franklin Christoph ed è un po' secchino, anche per essere un fine, sebbene il tratto sia bello. Con il senno di poi avrei preso almeno un medio e lo avrei reso un po' più bagnato. Io comunque adoro i pennini più bagnati, e quello in ebanite avrebbe probabilmente la mia preferenza, effettivamente "da meditazione" (bella la scena che descrivi, non fumo ma mi piace l'odore del tabaccomaylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 9:44
Ma sono comunque pennini di base ben messi a punto quindi siamo a livelli di sensazioni personali, niente di fondamentale. Di sicuro la versione con alimentatore in ABS è più bagnata (e a mio parere più piacevole) degli omologhi Franklin Christoph diffusi ormai da molti anni.).
Ho alcuni pennini Kanwrite italic e stub e purtroppo non ho tempo per confronti nemmeno per quelli, oltre ai flessibili ma sarebbe utile.
Va molto a gusti e (francamente) a fortuna con l'esemplare che capita. Io ho modificato un paio di Franklin Christoph italic/stub con un alimentatore in ebanite di FNF e il risultato è comparabile con quello del Leonardo CSI con alimentatore in ABS per dare un'idea.
Ma diciamoci la verità, se magari si accetta di dedicarci più attenzione al tipo di inchiostro e a patto di tenere la mano leggera, l'italico/stub è sempre un pennino che dà soddisfazione, il resto sono preferenze, fortuna e sensazioni.
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Verissimo, è che sono alla ricerca di quel delicato equilibrio tra i due, non necessariamente troppo bagnato, ma piacevole da usare, rimanendo ben definita la differenza: per esempio uno dei Kanwrite è decisamente troppo "stub" e arrotondato, burrosissimo ma non troppa differenza, il che vanifica lo scopo su misure sotto quelle classiche (<0,9 come giustamente dicevi)maylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 11:59 Quando si va su tratti più contenuti e maneggevoli di quelli "classici" di uno stub/italico (ossia sotto 0,9) secondo me è anche un gioco di alchimie. Un pennino "asciutto" evidenzia di più le differenze che uno troppo bagnato tende ad annacquare. D'altro canto un pennino bagnato è meglio lubrificato e quindi anche se meno arrotondato negli spigoli risulta più piacevole.
Idea interessante, non so quanto costi l'alimentatore ma si può provare. Vediamo anche Leonardo cosa tira fuori "di serie": al momento sembrano presenti solo su alcuni modelli i CSI.maylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 11:59 Va molto a gusti e (francamente) a fortuna con l'esemplare che capita. Io ho modificato un paio di Franklin Christoph italic/stub con un alimentatore in ebanite di FNF e il risultato è comparabile con quello del Leonardo CSI con alimentatore in ABS per dare un'idea.
Concordo al 100%.
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sì, se posso dire la mia, il CSI medium è persin più bello del CSI B (ho entrambi), la variazione di tratto è appena inferiore, tuttavia proprio per questo chiude meno gli occhielli anche se scrivi in corsivo, la scrittura è più leggibile, ma ugualmente caratterizzata dalla variazione di tratto tipica dei "tagliati". Diciamo che alla fine sono due pennini parecchio diversi, uno più da scrittura giornaliera, l'altro più visibilmente dal tratto largo.imluca ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 9:16Ecco adesso ho scoperto che sono due i pennini da avere, il flessibile e questomaylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 0:04 Le impressioni della Leonardo The King si concentrano comprensibilmente sul flessibile.
Personalmente, non sono mai riuscito a percepire la carica erotica dello "snap back" - e quindi ho preso un CSI.
Ho così scoperto che è stato rivisto: ha fattura molto più rifinita e una lavorazione sull'iridio più aggressiva che lo rende più piacevole e simile ad uno stub.
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IMG_1401.jpg
IMG_1396.jpg
Le foto con il cellulare, specie sul lato, danno un'idea ma si capisce meglio con un lentino.
La versione su B è a tutti gli effetti uno stub 0.9, anche dal punto di vista visivo adesso.
Su carta è facile da usare ed ha buona variabilità di tratto, per come lo uso io:
IMG_1402.jpg
Rispetto al precedente (non è il primo CSI B che compero) ha caratteristiche molto simili e forse è più tollerante di "angoli di attacco" sul foglio non del tutto ortodossi, ma come sempre in queste cose conta molto l'elemento umano di chi il pennino lo impugna.
. Hai per caso provato anche il CSI Medium?
Grazie delle prove.
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Ecco, grazie @sanseri. TRE pennini allorasansenri ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 12:07sì, se posso dire la mia, il CSI medium è persin più bello del CSI B (ho entrambi), la variazione di tratto è appena inferiore, tuttavia proprio per questo chiude meno gli occhielli anche se scrivi in corsivo, la scrittura è più leggibile, ma ugualmente caratterizzata dalla variazione di tratto tipica dei "tagliati". Diciamo che alla fine sono due pennini parecchio diversi, uno più da scrittura giornaliera, l'altro più visibilmente dal tratto largo.

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Guarda, se leggi qui, sembra che il tema "pennini speciali di Leonardo" sia una specie di percorso esoterico per iniziati che si tramanda per bocca di Druido e percorsi da accoliti stile Codice da Vinci.
In realtà se scrivi due righe a uno dei vari negozi che tengono le penne o le prendi dal sito spiegando quello che cerchi, è ben più facile di quel che sembra....alla fin fine lo scopo è vendere quel che si produce, credo.
Venceremos.
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maylota ha scritto: ↑martedì 7 ottobre 2025, 12:45Guarda, se leggi qui, sembra che il tema "pennini speciali di Leonardo" sia una specie di percorso esoterico per iniziati che si tramanda per bocca di Druido e percorsi da accoliti stile Codice da Vinci.
In realtà se scrivi due righe a uno dei vari negozi che tengono le penne o le prendi dal sito spiegando quello che cerchi, è ben più facile di quel che sembra....alla fin fine lo scopo è vendere quel che si produce, credo.


